L’Italia dopo il blitz in Siria: margini di manovra sempre più stretti

Il raid in Siria del 14 aprile si inserisce in un quadro di costante peggioramento dei rapporti tra Occidente e Russia: sia che il sistema internazionale si diriga verso una nuova “Guerra Fredda”, sia che imbocchi la strada del confronto militare, in ogni caso è certo che il mondo sarà sempre più polarizzato tra blocchi contrapposti. Una delle principali linee di faglia è il Mediterraneo: l’Italia sta già pagando a carissimo prezzo gli effetti dei conflitti che infiammano la regione, ma rischia di essere coinvolta direttamente a causa delle strategiche basi NATO. I margini di manovra politica dell’Italia, proprio come ai tempi della Guerra Fredda, si riducono ulteriormente: Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sono i grandi beneficiari di questa nuova stagione.

Una Guerra Fredda/Calda da cui l’Italia non potrà rimanere fuori

Nonostante l’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, le relazioni tra la NATO e la Russia sono in costante peggioramento, a testimonianza che è l’establishment liberal, più che il personale politico eletto “democraticamente”, a dettare la linea. Il nuovo round di sanzioni (che si sono abbattute sul colosso russo dell’alluminio Rusal), la crisi diplomatica seguita al caso Skripal, i tentativi sempre più frequenti di rovesciare governi “russofili” (Repubblica Ceca, Slovacchia, Malta e, da ultima, l’Armenia), la speculazione che sta infierendo sul rublo, sono segnali di una tensione crescente. In questo quadro si inserisce anche il blitz tripartito (USA-UK-Francia) contro la Siria che, pur rimanendo sinora circoscritto ai bombardamenti del 14 aprile, dimostra come l’escalation militare, regionale o internazionale, sia ormai nell’ordine delle cose (come testimonia anche la decisione russa, finora sempre evitata per non urtare gli interessi israeliani, di fornire a Damasco i sistemi di antiaerea S-3001).

Sia che il sistema internazionale si diriga verso una nuova “Guerra Fredda”, sia che imbocchi la strada della “guerra egemonica”, in ogni caso è certo che sarà sempre più polarizzato, diviso cioè tra blocco euro-atlantico (NATO/UE) e blocco euro-asiatico (Russia, Iran e Cina). Questa dinamica internazionale implica, come il blitz del 14 aprile ha egregiamente dimostrato , una “irreggimentazione” generalizzata: posizioni di neutralità non sono più tollerate, specie per quei Paesi che rivestono un importante ruolo geopolitico. Per l’Italia, collocata nel cuore del Mediterraneo, il deterioramento delle relazioni tra Russia e NATO ha già comportato una lunga e gravosa serie di conseguenze e ne comporterà di maggiori nel prossimo futuro.

Il primo effetto, già evidente da anni ed allargato a tutti i Paesi europei, è la riduzione coatta dei rapporti economici e commerciali: per un Paese per l’Italia, che strinse i primi rapporti energetici con l’URSS durante il Ventennio fascista e li rafforzò ulteriormente nel dopoguerra attraverso l’ENI (per svincolarsi dal monopolio energetico angloamericano), questa imposizione comporta ingenti perdite. Il South Stream, che avrebbe dovuto rifornire l’Europa meridionale e trasformare l’Italia in un importante nodo energetico, è stato cancellato nel 2014, sull’onda della crisi ucraina. Alla cancellazione di questo gasdotto, dirottato verso i Balcani e l’Austria, si sono aggiunte poi le pesanti sanzioni commerciali imposte dall’Unione Europea e costateci 5 miliardi di euro tra il 2014 ed il 2017.

Il secondo effetto è l’altissimo prezzo, in termini economici e di sicurezza, pagato dall’Italia a causa della sua posizione geografica specifica, che la colloca sulla linea di faglia tra i due blocchi, Ai nostro confini, infatti, si confrontano le due pressioni opposte: quella destabilizzante degli angloamericani e quella consolidante dei russi. La Libia di Gheddafi era un fondamentale partner commerciale per l’Italia come lo era per la Russia; la Siria di Bashar Assad non era soltanto un vitale punto d’appoggio per la marina russa, ma anche un importante mercato per l’ENI e le aziende italiane. Le Primavere Arabe e gli interventi militari atlantici hanno così posto l’Italia nella paradossale posizione di essere schierata con quelle potenze che lavoravano contro i nostri interessi: a fianco della NATO nei bombardamenti sulla Libia, a fianco del governo di Tripoli nel dopoguerra libico anziché col governo di Tobruk ed il Cairo, a fianco della NATO con l’imposizione delle sanzioni alla Siria. Se gli angloamericani dovessero tentare la destabilizzazione dell’Algeria e dell’Egitto, due colossi sempre più vicini alla Russia ed alla Cina, sarebbe il colpo di grazia alla stabilità del Mediterraneo e dell’Italia.

Il terzo effetto, emerso chiaramente con il raid del 14 aprile, è il ruolo cruciale giocato nella penisola in qualsiasi manovra di contenimento/aggressione contro la Siria, l’Iran e la Russia. Il sottomarino americano che ha sferrato l’attacco missilistico era ancorato nel porto di Napoli ed i voli di ricognizione che hanno preceduto il blitz sono partiti dalla base siciliana di Sigonella: nel caso di una campagna militare prolungata nel Mediterraneo Orientale è quindi inevitabile che l’Italia sia trasformata in una grande piattaforma logistica al servizio della NATO. Ospitare basi strategiche espone il Paese a pesanti ritorsioni qualora il conflitto siriano dovesse degenerare anche soltanto in una guerra regionale. Tuttavia, la presenza della basi ha anche gravose ripercussioni politiche: come ai tempi della Guerra Fredda (e persino di più, considerato che l’attuale linea di frizione si colloca più nel Mediterraneo che nell’Europa centro-orientale) l’Italia è infatti un pedina chiave del “contenimento della Russia” e perciò non deve scivolare nel campo avversario.

Dalle elezioni del 1948 sino a quelle del 1992, l’Italia è stata una democrazia “anomala”, in quanto una delle principali forze politiche, il Partito Comunista Italiano, era escluso de facto del governo: il “compromesso storico”, il cui intento geopolitico era evidente (sganciare l’Italia dall’orbita atlantica per traghettarla verso i non-allineati), fu pagato da Aldo Moro con la vita. Una clausola poco nota dell’Alleanza Atlantica era il diritto di intervenire militarmente in qualsiasi Paese del blocco in cui una vittoria dei comunisti alle elezioni politiche avesse messo in forse gli equilibri continentali: come i sovietici intervennero militarmente in Ungheria (1956) e Cecoslovacchia (1968), così gli angloamericani tentarono di rovesciare il generale Charles De Gaulle che flirtava con Mosca (1968) e stroncarono brutalmente l’ingresso al governo del PCI con il sequestro e l’uccisione del presidente dalla DC.

A distanza di un quarto di secolo dal collasso dell’Unione Sovietica, il ritorno della “Guerra Fredda” mette l’Italia nelle stesse condizioni. Anzi, le probabilità di un conflitto militare più alte oggi che negli anni ‘60 0 ‘70 (a causa delle sempre maggiore integrazione euroasiatica che pone un limite temporale all’egemonia delle potenze marittime), rendono la situazione della penisola ancora più delicata. Ci sono forze che non possono accedere al governo: quelli che erano i comunisti durante la Guerra Fredda sono oggi i “populisti”. Il mutamento è molto coerente, dopotutto: i partiti comunisti europei stavano alla Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche come i partiti nazionalisti stanno oggi alla Russia di Vladimir Putin, orgogliosamente ortodossa, identitaria e conservatrice. Se la polarizzazione sempre più forte tra Occidente e Russia aumenta le pressioni per fermare i populisti (si ricordino i timori in sede euro-atlantica per la vittoria di Marine Le Pen alle presidenziali del 2017), allo stesso tempo gioca a favore dei partiti “liberal”, sinonimo di Londra, Washington e Bruxelles.

Il raid in Siria ha chiaramente evidenziato come, in Italia, siano due le forze “liberal” su cui gli angloamericani possono fare indiscusso affidamento. Si tratta del Partito Democratico (Gentiloni: “L’Italia è da sempre un coerente alleato dell’America, chiunque sia a governarla. È una scelta di campo. E non dipende solo dal fatto che gli americani ci liberarono del nazifascismo, ma da una difesa continua dei nostri valori. Nessuna stagione sovranista potrà cambiare il ruolo dell’Occidente e la sua natura”2) e del Movimento 5 Stelle ( Di Maio: “Se qualcuno pensa di utilizzare l’attacco in Siria per sganciare l’Italia dai nostri alleati storici, cioè l’Occidente e i Paesi della Nato, allora mi troverà sempre contrario. Il M5s non ha mai detto di volersi allontanare dai nostri alleati storici”3). Nel caso del PCI-PDS-PD, la svolta atlantica risale allo storico viaggio di Giorgio Napolitano negli USA (aprile 1978, in pieno sequestro Moro), fu testata negli anni ‘90 con la stagione delle privatizzazioni, l’ingresso nell’euro e le guerre in Jugoslavia ed è stata ribadita in questi ultimi anni con l’appoggio del PD all’immigrazione indiscriminata, la campagna per lo ius soli, l’affare Regeni, etc. etc. Il caso M5S è ancora più semplice, trattandosi un partito prodotto in laboratorio, partendo dai servizi angloamericani (Gianroberto Casaleggio, Enrico Sassoon, Umberto Rapetto, etc.) e dal milieu Telecom-Olivetti.

PD e M5S sono quindi i due bastioni dell’atlantismo attorno a cui la UE/NATO cercherà di costruire, ora e nei prossimi anni, i governi utili a tenere la penisola nell’orbita “occidentale” e garantire la piena disponibilità della “portaerei Italia”. Qualsiasi governo “nazionalista” o “filorusso” dovrebbe invece fronteggiare i tentativi di destabilizzazione sperimentati da Joseph Muscat, da Andrej Babis in Repubblica Ceca, da Robert Fico in Slovacchia, da Vicktor Orban in Ungheria: terrorismo, rivoluzioni colorate, assalti della magistratura, sanzioni dell’Unione Europea. Tentativi di destabilizzazioni resi ancora più facili dalle specifici condizioni economico-finanziarie dell’Italia (l’alto debito pubblico e l’impossibilità di emettere moneta) e più spietati a causa della cruciale posizione geografica dell’Italia. Supponiamo, infatti, che l’Italia dovesse intraprendere un percorso simile alla Turchia, raffreddando i rapporti con gli angloamericani sino a minacciare la chiusura delle basi e dotandosi parallelamente sistemi di difesa aerea russi S-400: si tratterebbe di una rivoluzione geopolitica che scuoterebbe alle fondamenta il Mediterraneo, giustificando ben altro che un nuovo assassinio Moro.

Sugli sviluppi del raid atlantico in Siria permane ancora l’incertezza: molto dipenderà delle intenzioni della portaerei USS Harry S. Truman che sarà dislocata entro aprile davanti alle coste siriane, insieme al suo gruppo d’attacco. Quel che è certo è la tensione internazionale è destinata inesorabilmente a salire nei prossimi mesi: l’Italia, come e forse più che ai tempi della Guerra Fredda, sarà un campo di battaglia decisivo nel duello tra i due blocchi.

 

 

1https://www.reuters.com/article/us-mideast-crisis-syria-russia-missiles/russia-may-consider-supplying-s-300-missile-systems-to-syria-idUSKBN1HL0H3

2https://video.repubblica.it/politica/siria-gentiloni–l-italia-non-e-neutrale-siamo-da-sempre-alleati-degli-stati-uniti/302519/303153

3https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/17/siria-di-maio-salvini-dichiarazioni-irresponsabili-bene-gentiloni-sbagliato-sganciare-italia-da-alleati/4297567/

65 Risposte a “L’Italia dopo il blitz in Siria: margini di manovra sempre più stretti”

  1. Le ultime righe in particolare sono molto interessanti, o forse io troppo speranzoso: l’italia sara’ un campo di battaglia decisivo….a parte Salvini-Meloni (ed in generale il cdx)su cosa possiamo sperare? Io comunque mi aspetto d’ora in poi i russi piu’ interventisti. Non so’ dove, ma credo daranno migliori dimostrazioni delle armi di cui sono in possesso…

  2. la libia non è mai stata un vitale punto d’appoggio per la marina russa l’ URSS pre-gorby. attraccava ANCHE a bengasi ( e a malta) ma la base della marina sovietica è sempre stata Tartus.
    Non bisogna mai dimenticarsi che se la russia si è spesa per la siria ma non per la libia è perché i russi non hanno mai considerato affidabile il megalomane e furbastro rais libico. Se infatti costui , magari prendendoli dai 200 MLD depositati alla city , avesse pagato almeno i 3 miliardi di debiti pregressi per forniture di armi sovietiche , la russia all’ ONU non si sarebbe astenuta sulla gherminella che ha permesso alla NATO di bombardarlo ed ucciderlo .

  3. L’analisi di Dezzani si svolge a livello di superficie, ed a tale livello è accurata as usual.

    Ma Dezzani non ignora che, sotto la superficie, le correnti profonde vanno in ben altra direzione.

    Trump e Putin sono molto meno nemici di quanto lo sembrino Usa e Russia, ormai ce ne siamo accorti tutti.

    E l’opinione pubblica (per quanto distratta) è molto meno tifosa degli Usa di quanto non facciano pensare i titoli dei media, italiani ed internazionali.

    E la UE è molto meno graniticamente potente di quanto non facciano pensare le roboanti dichiarazioni di Juncker-Merkel-Macron-Tusk-etc.

    Aspettiamo il risultato di mid-term, prima di affermare che c’è una nuova Guerra Fredda.

    1. Avete rotto le palle con ‘sto “Trump è amico di Putin”. Tutto va come ai tempi di Obama (e persino peggio!) e continuate a dire: “Ma Trump è amico di Putin!”

      Buonanotte…

    2. Quelle che lei elenca come possibili criticità del sistema occidentale non sono altro che sfumature, poco significative, e nulla di più.
      Invece non sarei tanto sicuro che la Russia riesca a sostenere fino in fondo le enormi pressioni cui la stanno sottoponendo almeno per due ordini di motivi:
      – Non dimentichiamo che la Russia è appena uscita da un disastro economico e amministrativo, mi riferisco all’era Eltsin, ed ancora fatica a ritagliarsi un ruolo economico globale proporzionale alla sua potenza militare, questa credo sia una debolezza non da poco.
      – La Cina, economicamente molto più dotata, si trova ad essere nel mirino dell’Occidente, in una condizione simile a quella dei russi, nonostante ciò stenta a prendere una posizione decisa e incontrovertibile in favore di questi ultimi, credo essenzialmente per una questione di indole politica di quel Paese. Ciò scopre spesso le spalle ai russi nelle loro azioni geopolitiche e nel contempo rende i cinesi stessi molto più deboli nei confronti degli occidentali. In realtà dovrebbero avere un rapporto simile a quello degli inglesi con gli Usa.

      1. I cinesi esportano merci in quantità titaniche in Occidente, hanno colonie affaristiche in ogni paese occidentale, dove continuano ad acquistare proprietà e mercati, ergo io non penso sia solo per indole politica che non prendono tale posizione. Il denaro, sempre e solo il denaro.

  4. S400 russi in Italia, sarebbe impossibile ma comunque inutile.
    Gli italiani da chi si dovrebbero difendere, o dai russi (che sicuramente sanno come disattivare i loro s400) o dagli americani che sono però all’interno.
    Anche Moro era un idealista, se hai il nemico in caso come puoi distrggerlo.
    Quello che ha fatto Israele è l’unico modo per distruggere un nemico cosi potente, eroderlo dall’interno e poi addirittura appropriarsene.
    Trump è il loro ultimo ostacolo e speriamo abbia la forza per ostacolarli, ha già fatto grandi cose.
    L’unica cosa intelligente è quella di collaborare economicamente con i russi (fottendosene dell’Europa merkelliana) e continuare ad appoggiare gli USA militarmente.
    Comunque sia siamo nel mirino russo, viste le migliaia di basi americane.

    1. @Mikahel il 20 aprile 2018 a 9:27 pm
      Quello che ha fatto Israele è l’unico modo per distruggere un nemico cosi potente, eroderlo dall’interno e poi addirittura appropriarsene.

      Infatti é proprio quello che fece il Paolo di Tarso, ebreo di nascita e cittadino romano, instillando nella società nemica ed al tempo egemone il tarlo che in un paio di secoli contribuì a corroderla dall’nterno finche collassò.

      Non é una tesi mia sia ben chiaro ma di studiosi del fenomeno storico. Non universalmente accettata ma molto plausibile.

      E qualcuno sta ripetendo il giochino con l’Occidente tutto utilizzando ancora una volta gli esponenti ormai del tutto degenerati delle stessa setta.
      Lo scontro in atto non ha solo per oggetto l’egemonia territoriale ed economica di uno degli attori quanto, temo, l’assogettamento della ns. specie tramite il suo snaturamento.
      La guerra calda é solo contorno e probabilmente da quelli verrà bloccata ose iniziata, interrotta, prima che provochi la perdita irreparabile dei futuri nuovi schiavi.

      Il Dezzani é un buon analista ma si muove all’interno di un orizzonte intellettuale limitato. Peccato!.

      1. Per capire come Paolo di Tarso abbia inciso nella società cristiana basta guardare la società odierna e riflettere su i suoi scritti.
        Solo gli occidentali senza amore per la disciplina, che come da segno divino sono a “sinistra” del globo (dove il sole tramonta), potevano seguire i suoi scritti.
        Lui non ha mai incontrato il battista, come può definirsi suo discepolo!

  5. Sbaglio o ieri c’è stato un colpo di Stato?
    C’era veramente qualcuno che potesse pensare a Salvini al governo?

  6. Tutta la questione, gira intorno a Cartagine. Comanda lei la portaerei che non per nulla porta il nome dello sciagurato che fece usare le armi nucleari? O il figlio della signora MacLeod, dell’omonimo clan: che subisce Cartagine da mille anni? Nemmeno il nome, scelto dalla Sarmazia, e’ casuale: uno cancellerebbe Cartagine assai piu’ del sale che fu gettato su Chartago. Il Catai, nella sua provincia detta ‘Corea’ li ha fatti rapidamente accomodare. E ora sara’ Pax Sinica, cioe’ Romana. Cosa propone, Cartagine? Che i popoli si distruggano fra si loro, per poi inviare le sue vecchie navi di cui non e’ piu’ in grado di produrre nemmeno l’acciaio? Resterebbero gli Hindu, cui sono persino riusciti ad imporre la demometizzazione fisica per frenarne ogni sviluppo. Ma anche li’ il Catai guidato da Roma sta per portare vero sviluppo. In breve, o l’ultima guerra, o la fine di Cartagine. Quanto alla ex Roma, essa dovra’ molto patire per il suo tradimento: che non e’ quello della guerra persa con disonore. Ma il disonore di chi ha tradito i Santi Pietro e Paolo che, contro la loro volonta’ ma appunto fedeli, vi portarono la fede.

    1. Ho molti dubbi che il Catai riesca a portare nuovo sviluppo agli Hindu, stante l’incompatibilità assoluta delle rispettive strutture mentali. Forse saranno proprio gli Hindu a fabbricare quell’acciaio che Cartagine non riesce più’ a produrre.

  7. Chiedo non so…ma Napolitano non era quello che faceva i viaggi in Russia per prendersi i finanziamenti dall’URSS? Ho sentito, non sono io in grado di dire sia vero o falso ma incuriosisce, che piu’ che liberal e’ un savoia, i nostri vecchi nobili come il giovine conte o il piu’ antico.

    1. no i soldi “russi” dicono li ” curasse” cossutta. Napolitano fece solo lo ” sdoganamento” in U$A.

    2. Napolitano nasce come filonazista sfegatato. Basta leggere i suoi scritti giovanili che inneggiavano all’Operazione Barbarossa. Poi indossò la giacca rossa e si finse comunista ingannando tutti per decenni. In realtà, com dimostra Magaldi, è un massone di alto rango, iniziato dal suo mentore politico che si chiamava Giovanni Amendola, liberale massone, padre del più noto Giorgio. E fin qui è tutto documentato. Resta il sospetto che sia stato anche un agente Cia. Veramente, col senno del poi, è più che un sospetto.

  8. in effetti considerato che le massonerie globaliste sono ossessionate dai simbolismi, avere la portaerei “TRUMAN” (IL BOMBAROLO ATOMICO) messa “in posizione” non lascia presagire nulla di buono.

  9. A proposito d’Italia, vorrei segnalare sul seguitissimo blog di Dezzani, quanto segue:” Ieri l’ex-Ministro Mario Landolfi, ha dato uno schiaffo violentissimo, al giornalista Danilo Lupo inviato di Non è l’Arena di Giletti, che tentava d’intervistarlo sul tema dei vitalizi ( questo il video https://www.youtube.com/watch?v=NCaB9M8QROY ).

    Una aggressione che ricorda molto quella di Spada all’inviato di Nemo. Video, quello di Landolfi, che sta girando molto sul web ma che trova l’assoluto e ripeto l’ASSOLUTO silenzio sui canali TV main-stream. Un silenzio tombale che fa davvero paura, soprattutto alla luce delle immagini di Spada, che furono passate in rassegna decine di volte al giorno, su tutte le reti RAI e Mediaset.

    Ragazzi, scusate ma in che paese viviamo se le reti ammiraglie di stato e quelle principali del settore privato, riesccono ad occultare TOTALMENTE un accadimento del genere ?

    Temo che se i giornalisti della TV main-stream, sono capaci di questo, ovvero di silenziare un video notizia “esplosivo” come questo, allora sono davvero capaci di tutto.

    1. certo che sono capaci di tutto. Cmq il controllo dei regimi sui media è feroce ad ogni latitudine.

      1. Guarda Roberto, se sono riusciti, su tutte le reti ammiraglie, ad oscurare in maniera così palese, plateale, totale e meschina, un fatto così grave, bisogna che noi popolo, entriamo nell’ordine di pensiero che siamo già (oggi, oggi non domani, OGGI ) in piena dittatura.

  10. Buongiorno a tutti e grazie Dezzani.
    Per ricky66: tranquillo a disinnescare tali simbolismi ce penza lineffabile de Magistris nostro… proprio ora vo a trovarlo col easyjet EZY0992

  11. Non è detto che una nuova Guerra Fredda riduca i margini di manovra dell’Italia.
    Come al solito tutto dipende dalle capacità politiche della classe dirigente: quella della Prima Repubblica aveva saputo giocare abilmente, sruttando le rivalità tra le potenze vincitrici, per garantire al Paese una grande prosperità e qualche margine di autonomia nell’area mediterranea.
    I nostri politici attuali non sembrano all’altezza di quelli di allora, non credo che sapranno approfittare di eventuali situazioni favorevoli; al di là del servilismo sembrano proprio intellettualmente e culturalmente impreparati e con personalità molto sbiadite.
    Comunque, mentre questi signori cercano penosamente di comporre un governo è giunta la notizia che anche la Spagna ci ha superato in quanto a PIL.
    Ormai siamo in caduta libera.

  12. In data 16 aprile l’Italia ha ricevuto un avvertimento di pesanti ritorsioni se cercherà di ridurre le sanzioni contro Mosca e contemporaneamente è arrivato un messaggio dell’Isis che accusa il nostro Paese di essere ”il più grosso ostacolo nell’Unione europea nel punire Russia, Iran e Assad per i crimini passati e presenti in Siria”.

    Una doppia minaccia (proveniente dalla stessa fonte, Washington, che USA da sempre metodi mafiosi) all’Italia mentre abbiamo solo un governo per le cose ordinarie.

    Salvini sembra tenere la barra del timone, assieme alla Le Pen, in posizione filo russa. Questo ha destato grande preoccupazione nella roccaforte atlantica. Di Maio chiede una impossibile separazione di Salvini da Berlusconi e ben sapendo che non è fattibile, farà ricadere su Salvini le responsabilità di un allontanamento di un governo nuovo e il doversi rivolgere ai finti nemici del PD per farne uno.

    Occorre dire che nessun partito politico si è presentato alle ultime elezioni con un vero programma di politica estera e però Salvini ha mostrato una certa indipendenza. Di più non si può fare, ci hanno fregato con l’UE, una istituzione fortemente voluta dalle élite dopo che negli anni 70 grazie ai principi keynesiani sui quali è nata stava producendo piena occupazione e vera democrazia, obbligando le élite a mutarla geneticamente, in un corpo sovranazionale e antidemocratico, con popoli europei apatici e demoralizzati.

    L’UE sostituisce il Piano Marshall che fu venduto come aiuto USA in realtà fu una vera e propria fregatura per gli europei e per l’URSS, che dovevano diventare mercati di sbocco per la conversione dell’industria bellica USA a industria civile, e funzionò perfettamente come rendita imperialistica (a loro bastava stampare un dollaro, al costo di 3 centesimi, e poi ricevevano un controvalore in merci o altre valute di un dollaro, la finanziarizzazione dell’economia ha origini antiche). Si ricorda che Italia, Francia e Gran Bretagna erano tornate ai livelli produttivi del 1937 prima dell’entrata in vigore del Piano Marshall stesso e l’acquisto di macchinari industriali americani finì per frenare la crescita tecnologica dei Paesi europei a vantaggio del “benefattore ” americano. Il Piano Marshall consentì agli USA di ricattare i Paesi europei, imponendo a questi una serie di condizioni nel senso del liberismo economico, non diversamente da come funzionano oggi i Trattati europei. Dalla padella alla brace. Si ricorda che gli USA, dopo la dichiarazione di guerra contro la Germania hanno procrastinato lo sbarco in Normandia, per far prima scannare russi e tedeschi, e poi “liberare” l’Europa con poco sforzo. Rimasero a lungo indecisi se appoggiare la Francia e la Gran Bretagna oppure la Germania. Scelsero Francia e Gran Bretagna perché queste Nazioni erano le prime arrivando dall’Atlantico sulle coste europee e gli aiuti a Hitler avrebbero determinato che gli aiuti alla Germania passassero per le acque, terre e cieli anglo-francesi, con relative perdite di materiali e di soldi.

    Si può concludere che le posizioni imperialiste degli USA siano state solo ribadite con termini più “tecnici” dall’ISIS.

    L’Italia è disseminata da pericolosissime basi NATO. Aviano conta oltre 50 testate nucleari e a Ghedi ce ne sono altre 20. Sigonella è praticamente suolo USA perché non ha nemmeno bisogno del fatuo consenso italiano per agire. In queste basi assumono sempre meno italiani, prendono militari USA in pensione (robusti 50enni, non vecchietti) per far fare attività di supporto, quindi a breve saranno di fatto suolo USA.

    Anche l’annuncio del sorpasso della Spagna in termini di PIL è un segnale per demoralizzare: in realtà la ricchezza italiana è superiore di gran lunga a quella spagnola e molti miliardi di tasse italiane hanno aiutato la Banca centrale spagnola.

    Aggiungo un work in progress: gli USA hanno mandato un segnale ai sauditi con il solito metodo mafioso ovvero ti faccio l’ennesimo colpo di Stato e faccio saltare il re Salman ovvero il figlio guerrafondaio.

    Mica per lo Yemen. Perché re Salman si sta accordando con Putin su come regolare i prezzi del petrolio.

    Il potere geopolitico solitamente vince su quello economico, come si vede dai fatti del Piano Marshall.

    Trump non decide nemmeno i tweet, altro che amico di Putin. I militari di entrambi gli schieramenti fermeranno l’escalation di guerra calda (conoscono le conseguenze) ma la guerra fredda andrà avanti, e l’Italia (letta al contrario AI LATI) si troverà vaso di coccio tra vasi di titanio. Certo se avessimo un altro Craxi o un altro Andreotti, invece abbiamo il PD erede del PCI atlantico del traditore Napolitano, prosecutore del tradimento di Berlinguer (cosa non si fa per andare al potere).

    E poi il giocattolino M5S.

    1. “Rimasero a lungo indecisi se appoggiare la Francia e la Gran Bretagna oppure la Germania. Scelsero Francia e Gran Bretagna perché queste Nazioni erano le prime arrivando dall’Atlantico sulle coste europee e gli aiuti a Hitler avrebbero determinato che gli aiuti alla Germania passassero per le acque, terre e cieli anglo-francesi, con relative perdite di materiali e di soldi.”

      Ne siamo proprio sicuri?

  13. L’euro e l’Unione Europea sono strumenti fondamentali del dominio USA e il sostegno alla Russia è inconcepibile per l’elite liberal-globalista che lavora per il NWO.
    Se Salvini si ostina sulle sue posizioni gli Stati Uniti metteranno il veto ad ogni sua partecipazione governativa e dei 5 Stelle non si fidano perchè troppo inesperti.
    Il potere imperiale accetterà solo un governo della provincia italica con dentro qualcuno del vecchio mondo: PD o Berlusconi, che garantisca il totale allineamento sulle posizioni atlantiche in caso di scontro con Putin.

    1. Ma che cavolo di analisi è ? Sei su questo blog da tempo e giudichi ancora i 5 stelle, inesperti ? Quelli sono corrotti è al servizio dei poteri atlantici tout-court, punto e basta. Salvini è uno che viene dalla militanza leghista e da 15 anni di frequentazione del parlamento ( fra nazionale e europeo ).

      La melina che stanno facendo, perchè di questo si tratta, è stata voluta al fine di consentire un prolungamento dell’attività del conte di Filottrano, della Boldrini & co. , di sfiancamento morale e svendita dell’Italia ( l’annuncio improvviso, del superamento del PIL/Pro-capite spagnolo rispetto all’Italiano ne è dimostrazione ).

      Probabilmente ci sono leggi europee che stanno per essere recepite, privatizzazioni che devono essere concluse e appoggi militari che devono essere approvati. Queste sono le vere ragioni della melina, nient’altro.

      1. Cesare, ho visto solo adesso il tuo intervento, quindi ti rispondo con un pò di ritardo.
        Non volevo fare un’analisi professionale della situazione e neppure attaccare Salvini.
        Dicevo solo che una provincia dell’impero americano piena di basi militari e con la VI flotta a Napoli viene tenuta sotto stretto controllo dal padrone a stelle e strisce e, quindi, il buon Matteo, con cui sono in pieno accordo nell’appoggio a Putin contro la tracotanza USA, difficilmente potrà accedere al governo in un momento come questo, con l’elite liberal-globalista americana che minaccia guerre nucleari come fossero noccioline.
        Per quanto riguarda la definizione di “inesperti” riferito ai membri M5S, non significa giustificarli; sappiamo tutti noi frequentatori del blog, anche perchè Dezzani ci ha informato, quali siano le origini del movimento e i suoi referenti, ma per quanto sottomesso ai voleri degli USA, il M5S non rappresenta ancora una sicurezza assoluta come il PD o FI, proprio per chè non ha ancora esperienza “sul campo”.
        Voglio dire che il PD ha già provato la sua fedeltà, ad esempio, durante l’attacco alla Serbia, il partito di centrodestra ha seguito obbediente gli ordini durante l’assalto alla Libia.
        Il M5S dovrà per forza essere accompagnato da uno di questi due partiti per rassicurare i padroni americani, perchè in questo momento questi signori pretendono fedeltà assoluta e nessuna deviazione dalla linea prestabilita.

  14. Sara’ interessante ora vedere cosa fara’ Berlusconi. E’ stato attaccato pesantemente da Blondet, per me ha esagerato. Pur non negando le cose risapute, resta comunque il pimatista mondiale di inchieste della magistratura e di soldi pagati ad avvocati e risarcimenti, qualcosa vorra’ pur dire, cosi’ a naso. In altre parole, se il centro destra resta unito (i magistrati sono gia’ all’assalto) non sara’ facile governare e durare 5 anni contro il centro nord. Intanto i gonzi al sud-molise, 5s meno 6 punti- l’hanno capito a chi hanno dato il voto. Peccato e’ tardi, un danno irreparabile, contro loro stessi soprattutto.

    1. Anche io ho notato l’articolo del dott. Blondet, esagerato nei toni e – temo – errato nei contenuti.

      Ho anche notato i commenti che o corredano: a trent’anni di distanza riaffiora alla memoria la scena dell’Hotel Raphael…

      A questi “lanciatori di monetine” consiglierei di conservarsene un poco in tasca. Potrebbero tornare utili quando il nuovo governo inizierà diligentemente a mettere in pratica i suggerimenti della Signora Lagarde, del FMI e dell’Osce.

      http://www.finanza.com/Finanza/Notizie_Italia/Italia/notizia/Italia_l_Fmi_vuole_la_patrimoniale_e_riforma_Fornero_Ma_an-489479

  15. Salve Dezzani,
    le sue previsioni ottimistiche sul declino dell’oligarchia Atlantica sono, purtroppo, continuamente smentite dai fatti.
    Anche la figura della Russia come baluardo contro la Talassocrazia mi sembra sopravvalutato, benchè resista egregiamente e’ costantemente sotto attacco e conseguentemente l’ elite Nato escogita metodi sempre più aggressivi per destabilizzarla.
    Lo scenario futuro non mi sembra roseo e guarderei con preoccupazione un eventuale attacco di Israele all’ alleato russo Iran, con la Turchia che gioca in maniera ambivalente su entrambi i fronti.
    Credo che l’ alternativa a questa cupola massomafiosa mondialista non sia facile da vedere all’orizzonte. Forse solo dal suo interno un’ala veramente progressista che anteponga a livello globale il bene comune contro l’interesse privato(molto arduo), sconfiggendo(come?)l’ attuale elite e aprendo un dialogo con le forze anti oligarchiche(se lo saranno veramente) Russia Cina ecc..,potrebbe aprire una nuova era di stabilità geopolitica.
    Infine ritengo l’Africa lo specchio della strategia dell’ occidente, il degrado in cui versa e’ un infamia globale.
    Sicuramente le analisi sono molto più complesse ma la sensazione è di avere personaggi alla guida dei processi globali ( nei bassi fondi del deep state ) che hanno perso la bussola oppure ne hanno una che per le masse (varie intellighenzie della gleba comprese) e’ realmente sconosciuta.
    Grazie per la pazienza
    Un cordiale saluto
    Carlo

    1. Sicuramente le analisi sono molto più complesse ma la sensazione è di avere personaggi alla guida dei processi globali ( nei bassi fondi del deep state ) che hanno perso la bussola oppure ne hanno una che per le masse (varie intellighenzie della gleba comprese) e’ realmente sconosciuta.

      La confusione è solo nella sua testa, Carlo.

    1. Andiamo verso il dominio mondiale dell’oligarchia, la Russia e la Cina a modo loro, il blocco BAO a modo loro, c’è solo da dividersi la torta, tutto il resto è nulla.

      1. OT – Aveva ragione Federico Dezzani, quando scriveva che gli immigrati serviranno come “armi di destabilizzazione e controllo dei paesi” http://federicodezzani.altervista.org/immigrazione-e-banlieu-come-armi-di-destabilizzazione/

        In questo video si vede il sindaco di Firenze sputato e insultato durante una manifestazione fatta dagli immigrati https://www.youtube.com/watch?v=AOkm4kWDkYQ

        P.s. Nei paesi in via di sviluppo, le solite èlite atlantico-globaliste-filosataniste, con il tramite dei servizi d’intelligence, hanno reclutato decine di migliaia di uomini destinati ad avere ruoli di leadership e comando, in seno alle loro rispettive comunità. Questi uomini poi, vengono inviati nei paesi come l’Italia e inglobati in strutture piramidali para-massoniche a mobilitare le loro folle a comando. Ecco un’altra delle ragioni per cui siamo stati inondati da milioni d’immigrati. In pratica siamo stati riempiti di spie e di esecutori d’ordini. Le rivoluzioni colorate, adesso, possono attecchire anche da noi.

  16. Nei secoli passati, in quasi tutti i paesi al mondo, così come in Italia fino al 1948, il reato di “Alto Tradimento” era punito con la pena di morte. Oggi abbiamo ancora degli articoli nel codice penale – vedi ad esempio gli articoli dal 241 al 274 – che prevederebbero la pena massima dell’ergastolo, ovviamente il condizionale è d’obbligo. Trovo assolutamente scandaloso quello che è accaduto in Italia, in particolare dal 1991 in poi, quando un manipolo di “alti traditori dello stato” si sono arrogati il diritto di svendere il patrimonio pubblico industriale italiano, condannando il paese ad impoverimento certo. A questi si aggiungono lo sterminato popolo di “traditori occulti e silenti” che supportano il tradimento da parte dei primi. Questo fino a giungere ai giorni nostri, dove la pressochè totalità delle compagini politiche, nascono per servire il nemico occupante e non il proprio popolo. Come se ne esce da una situazione del genere ?

    1. Ottima osservazione, aggiungerei la miriade di utili idioti che ancora oggi credono che il primario obiettivo sia la lotta alla corruzzzzzzzzzione, come se noi solo fossimo corrotti, e senza rendersi conto che tutti i politici nostrani con tutta la loro innegabile corruzione non hanno fatto nemmeno l’un per cento dei danni che hanno fatto le privatizzazioni, svendendo il nostro patrimonio a lobby straniere

  17. Continuo a pensare che un governo M5S-PD non è fattibile .. Non essendoci una pur minima probabilità di formare un governo , vuoi per i veti incrociati, vuoi per ragioni matematiche di creare stabili alleanze si va verso un governo di TUTTI dentro , tranne la Lega e FdI . Si deve trovare un nome che coaguli non i partiti , ma i singoli eletti . IL nome di questo Premier deve essere accettato da tutti , ma è fondamentale che sia accettato dai poteri forti nostrani ed europei . Bene questa persona esiste e si chiama GIOVANNI MARIA FLIK . Dalla sua biografia :
    1) ha studiato presso l’Istituto Sociale, la scuola dei Padri Gesuiti di Torino. Iscritto all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 1958, ha vinto una borsa di studio che gli ha permesso di studiare presso il Collegio Augustinianum. In giovinezza ha militato nella Fuci.
    2) Nel 1980 diviene professore ordinario di Diritto penale alla Luiss
    3)Nel 1996 è stato nominato Ministro di grazia e giustizia del governo guidato da Romano Prodi.( al quale è legatissimo di una fraterna amicizia di lunghissima data)
    4) Osannato dal popolo di sinistra e forse da tutto il popolo Italiano per il famoso caso Priebke confermando sotto la pressione della folla dei parenti delle vittime naziste gli arresti di Pribke —Da Archivio . AdnAgenzia . 1996 . 08 . 06 “‘Sul caso Priebke rifarei esattamente tutto quello che ho fatto convinto come sono di aver agito nel rispetto della legalita’. Del resto il ministro deve applicare la legge al di la’ delle polemiche”. Lo ha dichiarato il ministro di Grazia e Giustizia Giovanni Maria Flick nel corso di un breve incontro con i giornalisti dopo la visita fatta nel carcere di San Vittore. Il ministro ha poi ricordato come ieri mattina abbia chiesto il mantenimento dell’arresto provvisorio disposto dall’autorita’ giudiziaria per Priebke. ”
    5) IL 14 febbraio 2000 è stato nominato giudice della Corte costituzionale dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
    6)Dopo l’esperienza di ministro, è stato scelto dal governo D’Alema I come rappresentante italiano nella Commissione per i diritti umani europea.
    7) Fautore del NO al Referendum Costituzionale
    8) Ottimi rapporti con Giorgio Napolitano .

    Si può dire di no a quest’uomo in nome della cosiddetta “responsabilità ” quando sarà proposto come premier super partes ? Facendo ventilare ai parlamentari l’ipotesi di ritornare alle urne e perdere così 13000 e più euro mensili ? Non sarà neanche un inciucio.ma un governo di RESPONSABILITA’ Quindi tutti dentro al governo, Renzi compreso , che avrà ottenuto così la testa politica di Di Maio , come si era ripromesso e fuori la Lega e FdI che farà felice le sinistre che hanno perso . I populisti e il popolo saranno gabbati . Buona VITA

  18. Questo braccio di terra che si insinua nel bel mezzo del mediterraneo, giardino di biodiversità e ispiratore di arti varie, ha coperto e copre nella logica geopolitica un ruolo importante. Mai sarà lasciato solo di decidere, in un mondo ormai globalizzato, del suo destino (ammesso ne abbia le capacità). Le formazioni accrocchio-farsa politiche che si succedono subiranno, probabilmente, una costante balcanizzazione affinchè si crei costantemente una formazione di “non governo” facile preda delle élite economico-finanziarie che giocano per il controllo del pianeta.
    Se i 5s si alleeranno con il PD, alle prossime elezioni perderanno una parte importante di elettorato. Lo stesso dicasi per il PD.
    Salvini sembra non essere gradito, al momento. Ma se la Lega fosse nella situazione di andare al governo quali sarebbero le probabilità di rimanere fedele agli argomenti attualmente proposti?
    Credo che il pilota automatico, per quanto riguarda la penisola italica, sia già stato inserito da tempo. Siamo diretti in remoto. Speriamo di non schiantarci. Ha senso quindi parlare di politica estera?

    1. Non c’è più niente da dire, ecco perché non parlo più. Approfitto per salutare Federico e tutti i lettori del blog.

  19. Casualmente mi sono imbattutto in questo articolo:

    ” Colpo di Stato militare in Italia, il sondaggio: lo vorrebbe il 70% della popolazione ”

    link: http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/12431495/sondaggio-golpe-colpo-di-stato-militare-italia-70-per-cento-lo-appoggia.html

    In pratica il sito scenareconomici.it ha proposto, sia pure con un linguaggio compito, smorzato, come se porgesse un fiore, una domanda che in soldoni suona così, e non è affatto delicata: vi piacerebbe un bel golpe militare, nella consapevolezza che il governo Gentiloni si regge sul consenso di una minoranza e non è stato eletto da nessuno? Applaudireste un atto di forza, che rimedi al disastro attuale e al vuoto di qualsiasi capacità del governo di difendere gli interessi degli italiani ? La risposta è stata a stragrande maggioranza un bel «sì». Siamo circa al 71 per cento di consensi attivi.

    Il sondaggio, al di la della metodica discutibile e dei numeri (probabilmente risicati) fa riflettere e porta alla luce una verità assoluta:” Ovvero che l’attuale governo non è legittimato dal consenso popolare, bensì da meccanismi giuridico/burocratici di potere”. La sua scelta di portarci in guerra in Siria è quindi una scelta “formalmente legittima ma di fatto, priva della legittimazione popolare”. Mala tempora currunt……

  20. Intanto Standard and Poor’s conferma la tripla B per l’Italia !

    In questa Europa unita della moneta unica, gli unici ad averci perso, siamo stati noi italiani !

  21. Sapete che, quasi quasi fotto 5s e pd: fondo un partito che si ripromettere di riconoscere le famiglie con un figlio e 4 padri. Oppure 5 padri e 2 madri, cosi’ si alternano…perche’ mettere limiti? Magari la fondazione di Soros mi allunga un po’ di milioni di euro. Il nulla osta di questo vaticano lo darei per scontato .

  22. dottor dezzani, non vorrei sembrare troppo complottistico, ma che ne pensa lei in merito al fatto che le elite euroatlantiche accanto ad interventi di stampo economico e psicosociale per distruggere la famiglia e la morale borghese stiano riempendo l’acqua potabile, i cibi e i cosmetici di agenti chimici che riducono la fertilità per portare avanti il loro folle piano neomaltusiano? la WHO ha abbassato di molto i valori di normalità dello spermiogramma negli ultimi 50 anni.
    sono talmente cani che mi sembra plausibile.

  23. sarebbe interessante anche un inquadramento geopolitico della polemica sui vaccini. sono pronto a scommettere che non causano l’autismo, ma c’è qualcosa che mi puzza di neomaltusianismo

  24. Princeps, quello che tu sottolinei sul neomaltusianesimo è solo uno dei tanti aspetti negativi del nuovo Medioevo che stiamo, purtroppo, attraversando. Comprendere la realtà non è cosa semplice e necessita di numerosi input, tuttavia già oggi, grazie al web, possiamo certamente porre dei punti fermi, di modo da tracciare il cammino che ci porterà un giorno, forse, alla liberazione nazionale e ad essere un paese, finalmente, libero e sovrano.

    Immaginiamo, per assurdo, che un giorno non lontano, il popolo italiano, riesca a far eleggere un governo che sia realmente dalla sua parte. Un governo sovranista e rivoluzionario, di destra, costitutito da gente incorruttibile e coraggiosa, con ideali di giustizia e di patria fortissimi. Immaginiamo per un attimo che questo governo ipotetico, voglia stilare un programma dei primi 100 giorni, in grado di ridare speranza, indipendenza, sovranità, libertà e giustizia al nostro paese.
    Immaginiamo che voglia eradicare una volta per tutte dal territorio nazionale, i registi responsabili e corresponsabili del declino valoriale del paese, i promotori del neomaltusianesimo, del globalismo cinico imperante, del transumanesimo. Ebbene cosa dovrebbe fare, certamente, nei primi 100 giorni di governo questo ipotetico gold executive ?

    Secondo il parere, ormai di moltissimi, questo:

    – Eradicare tutte le organizzazioni criminali, quali mafia, camorra, ndrangheta, sacra corona unita presenti sul territorio nazionale, inoculate sin dai tempi di Lord Bentinck fra la fine del 700 e inizi 800, utilizzano anche l’esercito

    – Introdurre un decreto legge d’urgenza (art. cost. 77) che imponga a tutte le organizzazione massoniche e paramassoniche ( incluse tutte quelle associazioni apparentemente destinate a fini di solidarietà, nate in Usa o Uk ) di pubblicare on-line l’elenco di tutti gli iscritti e simpatizzanti, aggiornato giornalmente.

    – Introduzione di un Decreto Legge che impedisca a chiunque appartenga agli ambienti massonici o paramassonici, di lavorare nel settore pubblico ( sulla linea di quanto proposto recentemente sullo storico tabloid inglese diretto da Katharine Viner, The Guardian https://www.theguardian.com/commentisfree/2018/feb/05/freemasons-masons

    – Chiedere a tutti i militari anglo-americani di lasciare immediatamente il suolo nazionale con relativo smantellamento delle basi Usa e Nato.

    – Uscita immediata dalla Nato

    – Istituzione di una commissione di Magistrati che individui (grazie allo storico dei server e altri canali) i nemici del popolo italiano che in tutti questi anni, si sono arricchiti in TV, nei programmi privati, con la musica, servendo (consapevolmente o inconsapevolmente) i nemici della patria. Licenziamento in tronco e accertamento delle responsabilità per direttissima.

    – Introduzione infine di un decreto legge d’urgenza (art. cost. 77) che imponga l’assoluta trasparenza a tutti i livelli istituzionali. Tutto on-line, tutto in rete, ogni atto, ogni riunione, ogni consiglio in ambito pubblico e che ripristini la vera e reale Democrazia Diretta una volta e per tutte.

    1. Con Tutto il rispetto per la interessante e dettagliata analisi Emeth, mi sembra davvero ingeneroso paragonare i nostri tempi al medioevo, ove nel medioevo
      – c’era un diffuso senso di Dio, Padre e Giudice a cui TUTTI avrebbero dovuto rispondere
      – I ricchi e potenti quasi sempre se lo dovevano guadagnare sul campo, rischiavano in proprio e spesso ci morivano quando guidavano le loro truppe in testa ad esse e venivano epurati da rivolte di popolo.
      – non esisteva un potere assoluto di nessun uomo; assoluto nel senso dell’etimo latino, sciolto dalla coscienza che ti era stato momentaneamente dato in uso da Dio; che quindi di fatto anche l’uomo più potente e ricco del mondo non poteva disporne come voleva – un esempio su tutti il diritto dei poveri di raccogliere le stoppie su tutti i campi, stoppie che erano chiamate la parte di Dio.
      – non si potevano prestare soldi ad interesse, perlomeno sinché un Medici non si inventò il primo artificio contabile.
      Magari fossimo in un nuovo medioevo.

  25. Gentiloni, il premier non eletto da nessuno, dice:” L’Italia, per questioni demografiche, ha bisogno di migranti. E’ inutile che facciamo finta che non è vero “.

    Link alle dichiarazioni https://www.youtube.com/watch?v=SFSOZX2JcwM

    Forse qualcuno dovrebbe ricordare a Gentiloni, che gli italiani non fanno più figli, in primis per le difficoltà economiche e in secundis per la totale assenza dello stato nelle politiche di sostegno alla famiglia.

    Mi fa venire da vomitare.

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