Un crescendo di tensione fino al ballottaggio, ed oltre…

Giovedì sera, a distanza di nemmeno di 72 ore all’apertura delle urne, la Francia è stata vittima di un attentato terroristico dalla forte carica simbolica: un agente di polizia è stato ucciso sugli Champs-Elyées da un presunto affiliato all’ISIS. L’Esagono sceglierà così il prossimo presidente della Repubblica non solo in pieno stato d’emergenza, ma oppresso anche da una cappa di terrore appena rinfocolata: è il coronamento di un’inutile strategia della tensione con cui il sistema euro-atlantico ha cercato di compattare l’elettorato attorno ai propri partiti. La tempistica dell’attentato conferma che Marine Le Pen gode di un ampio margine di vantaggio: la tensione, in Francia e sul piano internazionale, aumenterà costantemente fino al ballottaggio del 7 maggio, ed oltre.

Ultime incertezze dissolte: Marine Le Pen ha la vittoria in pugno…

Niente testimonia meglio la crisi dell’oligarchia euro-atlantica che l’incessante stillicidio di attentati che continua ad insanguinare l’Occidente: attacchi terroristici, più o meno eclatanti, più o meno letali, si sono moltiplicati a partire dal 2015 sino ad occupare le prime pagine dei giornali con cadenza settimanale o, al massimo, mensile. Ogni attentato rimane in primo piano per due o tre giorni, quindi scivola velocemente nel dimenticatoio: permane il senso di inquietudine, ma né la magistratura, né la politica, né i media, hanno interesse a scavare a fondo, ponendosi interrogativi sulle falle negli apparati di sicurezza che permettono a terroristi, tutti puntualmente noti alle forze dell’ordine, di agire indisturbati. Scavando, infatti, scoprirebbero che le falle sono in realtà connivenze e che i terroristi, tutti puntualmente uccisi nel corso dell’operazione, siano in realtà semplici pedine, manovrate, più o meno consapevolmente, dai servizi segreti: nessun ministro dell’Interno si è mai dimesso, nessuna testa è mai caduta dentro la polizia od i servizi, perché sono tutti custodi dello stesso segreto. Non è l’ISIS ad architettare le stragi, ma le varie CIA, MI6, DGSE, Mossad, etc. etc.

Tra tutti i Paesi europei, la Francia è stata oggetto del maggior numero di attacchi terroristici, una sequela quasi ininterrotta che parte nel gennaio 2015 con l’assalto alla redazione di Charlie Hebdo e raggiunge i nostri giorni. Il fenomeno non è casuale: l’Esagono è l’unico Stato, per dimensioni e sistema elettorale, a rappresentare una minaccia strategica per la UE/NATO. La vittoria di un movimento populista è resa possibile dal doppio turno per l’elezione del Presidente della Repubblica ed un Eliseo in mano alle forza anti-sistema, equivarrebbe alla definitiva rottura del motore franco-tedesco ed alla conseguente dissoluzione dell’Unione Europea: parliamo di istituzioni che, dalle sanzioni all’Iran fino al recente bombardamento americano della Siria, passando per il golpe ucraino del 2014, hanno confermato di essere la semplice estensione sul Vecchio Continente di Washington e Londra, il contraltare politico dell’Alleanza Nord Atlantica.

Se l’Italia, grazie al bicameralismo perfetto ed al ruolo del Movimento 5 Stelle come “stampella del potere”, non costituisce un’emergenza; la Francia, in virtù della sua costituzione “monarchica” concepita da Charles De Gaulle, è una mina piantata alle fondamenta del sistema: un Président de la République française “populista” implica il collasso di Bruxelles e dell’intera architettura geopolitica edificata negli ultimi 70 anni. Ne è cosciente Vladimir Putin che, interessato ad allentare la presa angloamericana sull’Europa, prima finanzia il Front National attraverso le banche russe e poi, in vista del voto, “benedice” Marine Le Pen con un ricevimento ad hoc al Cremlino. Nell’ottica dell’élite atlantica, qualsiasi mossa è quindi lecita per impedire l’affermazione di Marine Le Pen, compresa la più classica strategia della tensione.

Se il Front National trae i suoi consensi dall’esplosione della disoccupazione, dal crescente malessere sociale, dalla stagnazione economica, dall’ostilità dei cittadini verso le istituzioni di Bruxelles ed i palazzi di Parigi, si alimenta ad hoc un’emergenza, quella del terrorismo, così da spingere l’elettorato verso i partiti che difendono lo status quo. I benefici che il Front National trarrebbe dal terrorismo islamico (tutti da dimostrare) non sono altro che indesiderati effetti collaterali di questa guerra psicologica, finalizzata a mantenere la società francese in una perdurante cappa di paura, cosicché gli elettori evitino alle urne pericolosi salti nel vuoto ed optino per i partiti filo-establishment. Il fallimento dell’élite e la crisi economica hanno alimentato il Front National, non il terrorismo islamico, e le stesse cause hanno  gonfiato il M5S e la Lega Nord in Italia, dove l’ISIS non si è mai “manifestato”: la strategia delle tensione è la disperata e scomposta reazione del sistema alla ribellione della società.

Poche date sono sufficienti per inquadrare l’esplosione del terrorismo in Francia: nell’autunno 2014 l’indice di gradimento del presidente François Hollande e dell premier Manuel Valls tocca i minimi1. Pesa soprattutto l’inefficace lotta alla disoccupazione, in costante peggioramento ed ormai estesa a 5,2 milioni di persone2. Nel gennaio 2015 si consuma il primo atto della guerra psicologica contro la popolazione francese: è l’attentato a Charlie Hebdo che regala ad Hollande un immediato “raddoppio” della sua popolarità3. È un rimbalzo effimero e chi sfoglia freneticamente i veri sondaggi sa che il consenso del governo si sta drammaticamente sfaldando, sotto il peso della crisi economica e sociale: nel novembre del 2015, quando mancano poche settimane alla cruciali elezioni nei dipartimenti, si torna all’attacco con la carneficina del Bataclan e l’attacco allo Stade de France. I giornali affermano che il gradimento di Hollande, capo di una nazione che è ora ufficialmente in stato d’emergenza, è ormai vicino al 50%, ma le urne incoronano il Front National come primo partito di Francia4. L’agonia della presidenza Hollande è ulteriormente complicata dall’adozione di una serie di riforme neoliberiste (legge El Khomri) che mettono sul piede di guerra sindacati e lavoratori: riparte lo stillicidio di attentati, che culmina nel luglio 2016 con la strage di Nizza. Lo stato d’emergenza, vicino alla scadenza, è ulteriormente prorogato: per la prima volta dalla guerra d’Algeria, i francesi sceglieranno il loro presidente della Repubblica in condizioni eccezionali.

Attentati sventati e minacce di nuovi atti terroristici accompagnano la fase finale della campagna elettorale: sebbene la maggioranza dei sondaggi insista nel presentare l’ex-banchiere Rothschild, Emmanuel Macron, come il presidente in pectore, si radica il timore che il ballottaggio del 7 maggio sia conquistato dalle due ali opposte del populismo, la “nera” Marine Le Pen ed il “rosso” Jean-Luc Mélenchon, spianando così la strada dell’Eliseo al Front National. Il timore, riportato dai giornali francesi ed esplicitato dallo stesso Hollande5, è più concreto che mai, considerando che la strategia della tensione, a lungo latente, riemerge quando mancano meno di 72 ore all’apertura dei seggi e lo fa in maniera spettacolare, adoperando come palcoscenico nientemeno che gli Champs-Elysées.

Un pregiudicato 39enne, noto ovviamente ai servizi segreti, apre il fuoco contra una camionetta della polizia ed uccide un agente, prima di essere a sua volta liquidato dalle forze di sicurezza (nessun terrorista del Califfato è mai preso vivo, nonostante il contesto spesso favorevole ad una “neutralizzazione” non letale): curiosamente, l’attentatore era già stato condannato per il tentato omicidio di un ausiliario della polizia nel 2005 e, secondo i conoscenti, mostrava evidenti segni di squilibrio mentale6. Si tratta, come in molti casi analoghi di terrorismo “indotto”, di un individuo facilmente manipolabile, più che di un fanatico religioso. Sulla sua auto abbandonata, sono però rinvenuti “un Corano e fogli scritti inneggianti all’ISIS, così come messaggi di sostegno allo Stato islamico sarebbero stati ritrovati accanto al cadavere7: elementi, uniti alla quasi immediata rivendicazione del Califfato attraverso il consueto Site Intelligence Group, che consentono di “archiviare” il caso quando i due cadaveri sono ancora caldi.

Curioso è anche il profilo della vittima, che sembra appositamente studiato per minimizzare le possibili ricadute dell’operazione a favore del Front National: si tratta, infatti, dell’agente di polizia Xavier Jugelé, iscritto “all’associazione di lesbiche, gay, bi e trans della polizia e della gendarmeria. Aveva un compagno al quale si era unito civilmente ma nessun figlio8”. È, curiosamente, lo stesso elettorato che l’ex-banchiere Rothschild, Emmanuel Macron, sta cercando di conquistare in vista del voto9. Ed è sempre Emmanuel Macron a intervenire per primo, durante l’ultimo confronto televisivo prima del voto, sull’attentato appena avvenuto, asserendo che “cette menace, elle fera partie du quotidien des prochaines années10. L’ultimo assist servito in extremis al candidato dell’establishment.

Che conclusioni si possono trarre da quest’ennesimo atto di guerra psicologica?

  • Marine Le Pen è saldamente in testa nei sondaggi “segreti” e vincerà con ampio margine il primo turno;
  • la strategia della tensione si intensificherà in vista del ballottaggio;
  • ampi spezzoni dello Stato, in primis i servizi segreti, lavoreranno contro la presidenza di Marine Le Pen;

Il 2017 entrerà nel vivo tra poco meno di 48 ore e l’attentato agli Champs-Elysées è solo il chicco di grandine che anticipa la tempesta.

 

1http://www.lemonde.fr/politique/article/2014/11/06/la-cote-de-popularite-de-francois-hollande-au-plus-bas_4518946_823448.html

2http://www.rfi.fr/economie/20150128-france-chomage-croissance-chiffres-chomeurs0

3http://www.lci.fr/politique/la-popularite-de-francois-hollande-bondit-manuel-valls-atteint-un-record-1520494.html

4http://www.lemonde.fr/elections-regionales-2015/article/2015/12/06/regionales-le-fn-vainqueur-du-premier-tour_4825715_4640869.html

5http://www.lexpress.fr/actualite/politique/elections/presidentielle-hollande-redoute-un-match-melenchon-le-pen_1898070.html

6http://www.lefigaro.fr/actualite-france/2017/04/21/01016-20170421ARTFIG00078-des-2001-l-explosion-de-violence-de-karim-c-l-auteur-presume-de-l-attaque-sur-les-champs-elysees.php

7http://www.repubblica.it/esteri/2017/04/21/news/champs_elyse_es_sospetto_gia_condannato_nel_2003-163521849/?ref=RHPPLF-BL-I0-C8-P2-S1.8-T1

8http://www.repubblica.it/esteri/2017/04/21/news/xavier_il_poliziotto_ucciso_agli_champs-e_lyse_es_38_anni_attivista_gay_era_alla_riapertura_del_bataclan-163559178/?ref=RHPPLF-BL-I0-C8-P2-S1.8-T1

9http://www.tempi.it/francia-macron-si-appella-agli-lgbti-sono-pro-fecondazione-per-lesbiche-e-utero-in-affitto-allestero

10http://www.europe1.fr/politique/dans-lemission-politique-de-france-2-macron-rebondit-sur-la-fusillade-des-champs-elysees-3306584

67 Risposte a “Un crescendo di tensione fino al ballottaggio, ed oltre…”

  1. Analisi puntuale come sempre. Sono sicuro che la Le Pen non tradirà i suoi ideali come Trump

  2. -> ” le falle sono in realtà connivenze e che i terroristi, tutti puntualmente uccisi nel corso dell’operazione, siano in realtà semplici pedine, manovrate, più o meno consapevolmente, dai servizi segreti: nessun ministro dell’Interno si è mai dimesso, nessuna testa è mai caduta dentro la polizia od i servizi, perché sono tutti custodi dello stesso segreto. Non è l’ISIS ad architettare le stragi, ma le varie CIA, MI6, DGSE, Mossad, etc. etc.”
    Non ci sarebbe proprio nient’altro da aggiungere: analisi impeccabile.
    Si noti che nella data del 23 Aprile vi è una ricorrenza importante: san Giorgio, molto venerato anche in Russia.
    -> “Il 2017 entrerà nel vivo tra poco meno di 48 ore e l’attentato agli Champs-Elysées è solo il chicco di grandine che anticipa la tempesta.”
    Verissimo, ma come la pianta nasce dal seme che muore, così l’Europa potrà risorgere dopo la morte di questa pseudo-civiltà legata agli Stati Uniti, che sono al più una “Anti-Europa” (cit. Silvano Panunzio, Metapolitica – La Roma Eterna e la Nuova Gerusalemme).

    1. Il mio brutto presentimento è che i popoli non riescono nemmeno votando Trump e Marine Le Pen a cambiare la brutta piega in cui siamo, questo significa due cose, o ci portano in guerra, oppure sarà rivoluzione. 🙂

  3. Ottimo Dezzani, se continua così…. quando il padre vinse il ballottaggio, ancora prima dei risultati, alle 20.00 gli antifà erano in piazza a manifestare, la stessa cosa accadrà domani sera, quale occasione più ghiotta per far fuori qualche giovincello di sinistra dal solito terrorista di turno?
    “Demain ça va péter a Paris”… 🙂

  4. Ma davvero i “servizi” non riescono ad escogitare uno strumento più efficace della strategia della tensione, che secondo la tua analisi è addirittura controproducente, per danneggiare elettoralmente Marine Le Pen?
    Visto il poco o punto effetto sui sondaggi di questi attentati “mignon”, dobbiamo aspettarci azioni sempre più sanguinose o più mirate sui candidati scomodi?
    La posta in gioco con le elezioni francesi è troppo alta per l’establishment euro-atlantico per non aspettarsi il ricorso agli “estremi rimedi”. Ci sarà qualcuno o qualcosa che impedirà vere e proprie stragi?

    1. Non bisogna mai dimenticare che ogni mossa ha più piani di lettura. <cioè forse sul piano del voto del singolo cittadino l' attentato non sposterà nulla ma sicuramente "avverte" diverse persone "insiders" dell' apparato pubblico fino alla stessa le pen qualora realmente vincesse.
      Non ci dimentichiamo come è stato rapidamente "cucinato" trump ( ammesso che fosse "vero" ) e quanta prudenza e quanto tempo sia stato necessario a putin ( uomo molto più di apparato della LP) per avere PARZIALMENTE ragione della infiltrazione "atlantista" dello stato e dell' economia russa.

  5. Al solito i servizi segreti, discendenza diretta dei famigerati agenti Rothschild di un paio di secoli fa durante l’epoca Vittoriana, agiscono indisturbati e implacabili per manipolare il corso della storia.
    Concordo pienamente con la previsione di un Front National e di una Le Pen in netto vantaggio…….Ora per me la battaglia vera non si correrà più nei seggi in maniera tradizionale ma bensì su un piano molto più antico e pericoloso per i protagonisti. Quando nessun altra strategia ha successo in politica, si passa alla guerra: per me Marine Le Pen ora è un bersaglio mobile. L’eventuale colpevole materiale o capro espiatorio sarà ovviamente il solito pseudo terrorista islamico. Due piccioni con una fava……. Eliminazione del candidato pericoloso, alibi per la definitiva scelta francese di intervenire in Siria.
    Spero stia adottando misure di difesa efficaci e soprattutto che per una volta il destino sia benigno.

  6. Ciao Federico! Ho preso la briga di contare i Twitter followers di tutti i candidati all’Eliseo e di stilare un sondaggio sulla base delle percentuale di follower di ognuno dei candidati rispetto alla somma di tutti i followers di tutti i candidati. Aggiungo affianco una colonna con l’ultimo sondaggio ufficiale del canale francese BFMTV ripreso dall’Huffington Post in Italia. Vediamo chi ci azzecca di piu’! A domani!

    Candidato Twitter canale BFMTV
    Le Pen 33.1% 21,5%
    Melenchon 26,2% 19,5%
    Macron 15,8% 24%
    Fillon 12,0% 20%
    Hamon 9%
    Dupont-Aignan 2,4%
    Asselineau 0.7%
    Lassalle 0.6%
    Cheminade 0.1%
    Arthaud 0.1%
    Potou 0%

    1. Il dato sulla Le Pen corrisponde al 34% che le assegnano i sondaggi “riservati”…

      1. ok per il primo turno, ma per il ballottaggio non è che si coalizzano tutti contro la Le Pen come un paio di anni fa?

  7. “vincerà con ampio margine il primo turno”
    o
    vincerà con ampio margine al primo turno?

    Tra 48 ore il dato.
    Intanto si può dire:
    – per il presente: i poteri dell’usura sono alla disperazione. Quando si sta per annegare ci si aggrappa pure alle lame dei rasoi.
    – per il futuro: Marine Le Pen non è la versione francese di Tsipras, come anche qualche intervenuto qui ha paventato. Nessuna strategia della tensione in Grecia. Vorrei altresì ricordare l’intrinseca pericolosità delle misure in atto prese citando il catastrofico flop degli attentati a Madrid nel 2004. Anche allora prese per favorire l’ultra-atlantista Aznar, che sortirono il risultato diametralmente opposto.
    Se è vero, come concordo, che “la strategia della tensione si intensificherà in vista del ballottaggio”, perché, allora, non ipotizzare che i francesi siano sufficientemente contrariati ed alltrettanto scafati da dare un taglio immediato alla gran menata abolendo da subito il ballottaggio con un chiaro 51%?

    1. E’ possibilissimo che gli attentati di Madrid servissero a favorire Aznar. Ma visto cosa sono poi stati i “socialisti” al potere in Spagna negli anni successivi – il solito pattern pseudo-progressista dei partiti mondialisti, fantocci delle multinazionali: diritti cosmetici per i gonzi che ci credono, brutale liberismo in politica interna, sostanziale fedeltà all’europeismo autoritario e all’atlantismo guerrafondaio in politica estera – oggi forse possiamo dire che si è trattato di una strategia win-win per i servizi dietro gli attentati. Magari preferivano Aznar, ma anche i social-liberisti andavano bene. E si è visto.

    2. Analisi chiara la tua, ma purtroppo ci sono i “piccoli” candidati, che sono stati messi li proprio perchè ciò non accada… 🙂

  8. Ci sarebbe però da tener conto i brogli, che saranno organizzati come di solito, dal governo jankee!Per colpire la Le Pen.

  9. Nota a margine inutile (perdonate la divagazione), ma mi servo del parterre informatissimo del Blog: si cita sempre (anche in questo articolo), quando si parla di servizi segreti filo atlantici, il Mossad: una persona molto vicina agli ambienti della comunità ebraica di Roma mi dice che gli han detto che il Mossad non fa più da parecchio tempo operazioni al di fuori dei confini di Israele. Che ne pensate?

    Poi, per tornare all’argomento: se non dovesse vincere la Le Pen, accodandomi a qualcuno che con cadenza regolare chiede (e mi par perfino ovvio visto che la Storia non la fanno gli Ufo) “E noi?”

    1. Secondo te uno che è in contatto col Mossad va a dire la verità o affermazioni strategicamente importanti proprio a te che le divulghi in un blog come questo? O quello che te lo ha raccontato semplicemente ti voleva depistare o sei tu che vuoi depistare Dezzani e i lettori di questo blog. 😉

      1. Chi mi ha parlato non sa minimamente che io lo riporto a terzi, anzi, conta proprio sul fatto che non lo faccia; non mi vuole depistare perché è un amico ventennale e di depistare me che non conto niente (ma anche lui non conta niente) poco gliene cale. La domanda sarebbe perché vogliono depistare lui. O no? Mi ha fatto riflettere il fatto che quel che mi dice par andar contro ogni – passamelo – “luogo comune” sul Mossad: a volte, le cose che più ci sorprendono ci dicono però altre cose. Ossia: che se fosse minimamente vero (cosa di cui dubito, ma dubito senza fondamento alcuno), c’è qualcun altro laggiù…

      2. Gatto, ricorda il proverbio: dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io…

    2. Al di fuori di Israele? Impossibile. Hanno le mani in pasta come minimo in Medio Oriente.

  10. Lasciatemi dire che questi attentati sono ‘ambigui’: che significato possono avere se la Le Pen al primo turno e’ data per vincente ? Aiutarla ancora di piu’ ? Lo stato di guerra permanente non puo’ che favorirla: e dunque ‘cui prodest’ una eventuale sua vittoria ? Sono gli USA CHE VOGLIONO LA DISTRUZIONE DELL’EUROPA e dell’Euro facendo vincere candidati ‘contro’. Ecco, questa e’ l’ipotesi piu’ probabile dopo Trump: non avere piu’ a fianco possibili concorrenti ma solo servi deboli ed ottusi, con il dollaro come moneta forte e di rifugio e l’euro nella spazzatura. Sono gli USA il nostro nemico, non dimentichiamolo…Obama ha fatto di TUTTO perche’ questo accada.

    1. Obama che ha fatto di tutto per distruggere l’€uropa?
      Ma Obama non era quello che si schierò apertamente contro la possibilità di uscita dalla Grecia dall’€ quando ci fu il referendum di Tsipras?
      In realtà i padri costituenti dell’unione sono tutti ex agenti CIA.

    2. Ancora con ‘sta stronzata che gli USA avrebbero paura dell’Europa unita? È noto che hanno contribuito a crearla (non è “una teoria di Dezzani”, come scriverebbe qualche fesso):

      * “OSS, CIA and European Unity: The American Committee on United Europe, 1948-60”
      https://www2.warwick.ac.uk/fac/soc/pais/people/aldrich/publications/oss_cia_united_europe_eec_eu.pdf
      * “American Committee on United Europe” (ACUE)
      https://en.wikipedia.org/wiki/American_Committee_on_United_Europe

      Dopodiché chi a fine Aprile 2017 pensa ancora all’euro come ad uno scudo anziché come un cappio al collo è parte del (grave) problema e non deve quindi stupirsi se verrà trattato come tale.

    3. Allora non parliamo degli Usa, parliamo di chi ha creato l’Europa Unita e di chi la sta distruggendo. Chi sono costoro, sono la stessa unità o sono due parti? Sì, perché la volontà di distruzione non si può negare. Anche un cretino saprebbe che se porta miliardi di immigrati, se porta terrorismo islamico poi (sottolineare), mi pare logico che il popolo cada tra le braccia del populista nazionalista e sceglie i muri e non i ponti, quindi, che l’Europa Unita collassi. O ci sono due intenzioni opposte o lo stesso creatore ha fatto e poi disfatto per interessi suoi.

  11. A me ha stupito l’enorme risonanza e l’enorme “scenografia” per un attentato che, in fin dei conti, ha colpito “solo” un poliziotto. Non per minimizzare (sia chiaro) ma siamo abituati ultimamente ad attentati che, se colpiscono una sola persona, vengono ridotti a trafiletto e al solito “matto depresso”. Ne succedono praticamente ogni giorno in tutto il mondo: il tizio che accoltella, il tizio con l’automobile sui pedoni (mi pare proprio un paio di giorni fa), e in Francia persino lo sgozzamento di un prete all’altare di cui i nostri TG non hanno neanche parlato.
    Come mai stavolta invece edizioni straordinarie dei TG, spiegamento di forze mai visto, chiusura del centro di Parigi, immagini di turisti in fuga, distese di volanti sotto l’Arco di Trionfo? E tutto per uno che spara a un poliziotto, cosa che accade purtroppo quotidianamente in tutto il mondo?
    Forse non hanno voluto/potuto fare niente di più eclatante e più sanguinoso, quindi sono ricorsi alla soluzione meno complicata ma imbastendole attorno il consueto potente show. Alla fine, conta quel che si mostra e che si dice più che ciò che accade davvero.

  12. La pletora di attentati ,dei quali molti appaiono dei falsi , produce un effetto sempre minore sulle popolazioni. In medicina cio’viene definito ll’indotta resistenza di un . C’e’ un altro effetto che si manifesta per via dell’indotta resistenza ad una droga,ma lo stesso puo’ valere per un agente esogeno di natura immateriale : la tachifilassi. L’eccessiva somministrazione di una sostanza come l’ossessivo ripetersi di azioni ,puo’ indurre nel soggetto bersaglio delle reazioni opposte a quelle desiderate. A forza di lavarci il cervello il sapone mediatico non fa quasi piu’ effetto,anzi, aumentano in maniera esponenziale i casi di irritazione. “Tira,tira tira che si spezza,dai !.” (Zucchero Fornaciari)

  13. Durante il periodo della strategia della tensione in Italia vi era uno stillicidio continuo di terrorismo di stato anche in periodi non elettorali. La strategia della tensione secondo me ha soprattutto come obbiettivo quello di distogliere l’attenzione dai problemi sociali della popolazione, favorire la promulgazione di leggi repressive comunque favorevoli al potere e militarizzare le forze dell’ordine, è quindi utile in ogni tempo. Chiunque si rechi in una stazione ferroviaria si trova in presenza di soldati in assetto da guerra, situazione inimmaginabile soltanto pochi anni addietro e non si stupisce nemmeno! Gli attentati in Francia sono propedeutici a controllare la popolazione perché nei prossimi anni la situazione sarà pressoché identica a quella italiana. Per quanto riguarda la probabile vittoria del Front National prima di gettare la spugna l’élite al potere tenterà qualunque mossa estrema per impedirne la presa del potere e comunque le cose potranno cambiare non tanto passando da votazioni o insignificanti rivoluzioni dal basso ma dallo scontro militare/economico di poteri equivalenti come Russia-Cina contro USA-EU. L’eventuale vittoria di Jean-Luc Mélenchon avrebbe lo stesso risultato di quella del M5S in Italia, un grande risultato dei burattinai globali per non cambiare niente

  14. Non ci proveranno. Le logge delloriente giacobino sono quasi altrettanto raffinate di quelle scozzesi antivhe ad accettate.
    Dopo la verifica di sangue degli altrui “fanatici della dissoluzione” in Atocha non intendono più rischiare.
    51% a la Marina sarebbe storico. E giusto.
    In quel corpo elettorale dei cugini parole come libertà eguaglianza fraternità per ora hanno ancora 1 senso.
    Wait and see, please.
    And DNFTT
    Grazie fede

  15. E’ possibile avere un link dove visionare i cosidetti sondaggi “riservati”? So bene che essendo così riservati ovviamente è difficile rintracciarli online, però magari Dezzani o qualcun altro tra i commentatori conosce qualche sito dove vedere dei dati, diciamo così, più veritieri rispetto a quelli “ufficiali”.

    Grazie

  16. Potrebbe anche essere un attentato per giustificare un successo al primo turno della LePen “non previsto” nei sondaggi ufficiali ma rilevato in quelli ufficiosi. Del tipo, era data al 22% ma grazie all’attentato ha preso il 28%..

  17. Cela vous rappelle quelque chose n’est pas? Nell’annosa ricerca di diradare la coltre della disinformazione – Mistero primo e ultima Mistificazione più assoluta – le capacità mentali, anche le più raffinate possibilmente immaginabili riservate a certi individui particolari, si ottundono, per forza di cose, dinanzi al muro specchiante del Potere Opaco, pena la quasi o totale perdita della sanità mentale, lucidità intellettuale che dir si voglia. Se s’averasse quest’ultima condizione, per paradosso estremo, si darebbe null’altro che manforte tanto alla fenomenologia del Mistero quanto a quella strettameente imparentata alla Mistificazione, il che sarebbe la più palese autoconfutazione di ogni anelito di comprensione. Non solo abbiamo visto, più o meno en passant, stante al cosiddetto ‘eremita di Pechino’ che alfine è la sola ed unica Mistificazione di per sé il fine ultimo sovrano dell’Opera al Nero nihilista e non il Mistero giacché come insegna (purtroppo) il Guénon lungi d’essere il Mistero ‘discorribile’, soggetto quindi a chiosa, è solamente da intendersi come ‘inesprimibile’ tout court. Al riguardo ci ha colpito la lettura di due opere profondamente antitetiche l’una all’altra – Il pasto sacro. Dal cannibalismo all’ostia consacrata e poi La massoneria tra esoterismo, ritualità e simbolismo. Studi vari sulla Libera muratoria – ove in ambedue si pone l’accento in maniera che noi riteniamo inequivocabile sulla totale gratuità delle ‘concrezioni’ dell’Ideologia del Regresso, della contro-etica dispiegata dal Nihilismo Totalitario che risponde e si incarna perfettamente nella sequela rutilante di sessioni terroristiche, non ‘spiegabili’ quindi, in ultima istanza, con la prova del nove classica, con il ‘a cui prodest?’ che, per altro, e come minimo da sicuramente una traccia non solo del Tao relativo, motu proprio, generante questi atti scellerati ma anche della ‘direzione’ a cui si vuol far tendere lo spazio psico-socio-geografico immerso in tali nefasti accadimenti. Atti scellerati ‘leggibili’ pur nella loro ‘inesprimibilità’ quali versamento di angue innocente atto a celebrare la Morte e non la Vita, quintessenza quindi del Nihilismo. Oltrepasseremmo di certo nel puro campo dell’Immaginario sforacchiando forse la Superficie Opaca posta a difesa strenua del Mistero e della Mistificazione se osasissimo e non lo facciamo quindi dacché ne siamo profondamente refrattari, pensare che alla deflagrazione, al compimento delle stragi del Terrore scattasse in perfetta sintonia, in qualche sito del globo incerto, in qualche guisa ignota, un Rito Celebrativo, consonante, consustanziale per così dire, proprio a quella strage di innocenti. Non intendiamo ovviamente – sia detto chiaramente a scanso di ogni equivoco – le birrette stappate ed i consunti mozziconi di sigarette gettati a terra, trovati sul luogo, ad esempio, da cui s’è consumato l’impulso del telecomando sulla strada di Capaci – evocazione al Male di chiara natura exoterica – quanto invece quello che racconta Calasso avvenga in certi mattatoi, in certi laboratori delle università di Chicago… e qui davvero in maniera esoterica. Qui si arresta prima la Logica e subito dopo anche la congettura come parimenti si arresta l’odio degli uomini difronte alla cancellata di quell cimitero umbro o perlomeno è ciò che invoca a mo’ di esergo il monito posto all’entrata: oltre si entrerebbe solo dove c’è stridor di denti, nel Regno del Principe delle Mosche.

  18. All’attentato di Parigi hanno fatto seguito numerosi dichiarazioni e articoli di politici filoatlantici e giornalisti “mainstream” francesi sulla necessità di accelerare il processo di unità europea per sconfiggere il terrorismo.
    Insomma, questo coro perfettamente coordinato all’insegna del “più Europa per tutti” chiarisce in modo inequivocabile lo scopo dell’attentato: spingere con la violenza l’elettorato transalpino a votare per i candidati europeisti.

  19. Un’onda oceanica, alta come un edificio di quaranta piani, si stagliò all’orizzonte. L’odore di salsedine si diffondeva ovunque e ne precedeva l’inesorabile schianto. Quando era a metà strada, dalla base dell’onda emersero quattro cavalieri in sella ad altrettanti destrieri. I cavalieri avvolti in mantelli neri come la pece, sguainarono le spade e si diressero verso la moderna torre di Babele (Parlamento di Bruxelles) eretta da uomini con squadra e compasso, sotto ordine diretto del grande pervertitore. Nulla fu più come prima.

  20. Io sono sempre più convinto che i Poteri Forti non abbiano eccessiva paura della Le Pen e che in caso di vittoria contino comunque nella carta della sua ‘normalizzazione’, così come avvenuto per Trump.
    Ma scusate, hanno fatto fior di guerre mondiali contro l’Europa, le più terribili guerre che si siano mai viste sulla faccia della terra, mica per lasciarsela sfuggire con un’elezioncina qualunque. Al massimo rischiano un po ‘ di gollismo, ovvero verrà allungato un po’ il guinzaglio al cane, illudendolo di andarsene da solo, ma in realtà continuando a tenerlo e guidarlo saldamente.
    Sbaglierò, ma la sensazione è che a lungo raggio i Poteri Forti temano più l’influenza dell’Islam sull’Europa, piuttosto che lo schierarsi di questo o quel leader pro o contro Assad o Putin o la Nato (un allentamento sempre paventato, quello dei legami con la Nato, ma poi puntualmente rimangiato). Proviamo a pensarci: che effetto avrebbe l’indebolimento o la caduta dell’Olo-ricatto oggi così potente sugli europei? Devastante, dal momento che l’intero assetto internazionale e l’intero ventaglio di idee dominanti, basato sul capo chino degli europei, si fonda su questo senso di colpa. Gli islamici, al contrario, sono esenti dal senso di colpa ed anzi denunciano apertamente la natura ricattatoria della narativa olocaustica, che contraddicono persino sui sussidiari scolastici, e facendo addirittura fiction televisive sui Protocolli dei Savi di Sion. Le enclaves islamiche in Europa sono sionism-free, e un qualunque franco-magrebino, italo-magrebino, ecc. moderato, pensa e dice su Israele cose ben peggiori del più estremo dei destrorsi europei. Forse alla luce di tutto ciò si spiega la foga con cui i servizi atlantisti premono per instillare negli europei e negli occidentali la paura dell’Islam. Gli europei, lavati di cervello dal ’45 in senso antirazzista e multiculturalista, sono ritenuti troppo deboli per arginare gli effetti culturali della presenza sempre più massiccia di islamici in Europa, e gli stessi Poteri Forti che hanno imposto l’antirazzismo per indebolirci anti-nazionalisticamente oggi ci impongono – a suon di attentati – un razzismo settoriale, anti-islamico, selettivo. Ben vengano, per i Poteri Forti, i vari nazionalisti, cristianisti, occidentalisti, anche in salsa anti-mondialista, tanto poi li ‘normalizzano’ una volta eletti (se non sono già kosher in partenza). Entrate in un qualunque movimento estremodestro e troverete dei sionisti che soffiano sul fuoco, aizzano, guidano, chiudendo magari momentaneamente un occhio su qualche sparata anti-mondialista che dovesse uscire dalla bocca di qualche militante o leader. Questo è ciò che spaventa i Poteri Forti, non un qualche nazionalista o populista che dovesse venire eletto, anzi.
    PS. Non sto sostenendo che un’islamizzazione dell’Europa sarebbe un bene, tutt’altro. Ma d’altronde fu lo stesso Guénon – pensatore tradizionalista islamico – a sostenere che l’Europa non sarebbe mai diventata islamica, perché troppo diversa antropologicamente dalle popolazioni cui invece è destinato l’Islam e a cui si attaglia perfettamente.

    1. Guénon più che ‘pensatore tradizionalista islamico’ era un corifeo della sinfonia ddegli Impostori. Sic et simpliciter. Non va preso alla ‘lettera”: si farebbe il suo gioco.

  21. L’articolo e’ ottimo e l’analisi precisa, mi dispiace solo il ripetersi della a mio parere, sciocchezza del nostrano 5 stelle come stampella del potere; spero che il buon Dezzani accetti anche qualche critica e non solo gli elogi e le adulazioni.
    In passato per una mia critica al concetto da lui espresso di mani pulite vista solo ed esclusivamente come operazione “atlantica” di cambio di classe dirigente, la sua reazione e’ stata scomposta e fuori le righe, segno che l’ho punto nel vivo.
    Saluti.

    Ps in caso di elezione di Marine all’Eliseo da me auspicata, non vorrei che nel giro di qualche mese l’autore fosse costretto suo malgrado a verificare la “normalizzazione” della signora cosi’ come gia’ avvenuto per il buon Donald Trump.

  22. “Secondo Marine, l’uscita dall’euro, cui va aggiunta l’introduzione di tassi di interesse quasi pari a zero sui prestiti della Banca di Francia, ridurrebbe il debito pubblico dell’80 per cento entro il 2025. Il budget europeo della Francia deve essere annullato. Favorevole all’uscita dalla Nato e all’indipendenza militare e diplomatica, Marine ritiene l’Unione europea un sistema «tirannico». «Ridaremo alla Francia la sovranità che l’Europa le ha confiscato». Prima la Francia. Marine vuole introdurre la «priorità nazionale» nella Costituzione.”

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/marianna-destra-francia-sovrana-1388822.html

  23. Gentile Massimo, quella che lei chiama “sciocchezza”:

    1) Dopo una intera legislatura è sotto gli occhi i tutti

    2) Dezzani quella che lei chiama “sciocchezza” l’ha analizzata, eviscerata, dettagliata e “Dimostrata come vera e quindi tutto il contrario di una sciocchezza”, in diversi samizdat fra i quali ricordo http://federicodezzani.altervista.org/m5s-la-stampella-del-potere/

    3) A sostenere il m5s, a mia opinione, sono rimasti solo i collusi, gl’interessati (ad un posticino nel pubblico) e tutta “l’armata Brancaleone” che fa riferimento ( occhio…in maniera consapevole o inconsapevole) proprio a quei *poteri transnazionali euro-atlantici, più volte citati su questo blog.

    *I poteri forti transnazionali euro-atlantici, attuerebbero il controllo della società italiana (nello specifico), pilotandone e gestendone il consenso politico, allo stesso modo di come in Sicilia, vengono eletti “candidati impresentabili”. Non a caso Grillo, in Sicilia è il primo partito.

    Prova a chiederti quali sono le strutture cardine, le sottostrutture e le infrastrutture, utilizzate per “infiltrare e pilotare” il consenso nella società italiana. Sarebbe interessante stilarne un elenco…

    1. Infatti caro amico io ho definito la teoria di Dezzani sui 5 Stelle una sciocchezza a mio modesto parere; credo che al netto di alcuni punti controversi della loro piattaforma, l’operazione 5 Stelle sia stata genuina e la riprova dovrebbe essere l’ostracismo netto e chiaro senza vie di mezzo del sistema di potere e mediatico tutto verso di loro.
      A meno di considerare anche questa come una messinscena, una pantomima ben riuscita, cosa che parrebbe bizzarra e assurda, i fatti vanno in direzione opposta da quelli da voi sostenuti.

  24. I veri sovranisti sono e devono essere assolutamente trasparenti nella gestione della loro democrazia interna perché non si può affermare di volere combattere i poteri occulti, che sono sempre strutturati in forma di setta , utilizzando in pratica gli stessi schemi. Gli accadimenti degli ultimi mesi mi hanno ormai convinto che anche il M5S è l’ennesimo movimento per le allodole creato dall’establishment. Nessuna democrazie interna, decisioni strampalate prese da un giorno all’altro da un singolo individuo senza spiegazioni logiche, nessun riscontro fra le promesse pre-elettorali e la loro applicazione. Dopo una prima fase in cui si può anche giustificare una direzione parzialmente anti-democratica di una nuova forza politica, il mantenimento degli stessi schemi senza una una sua evoluzione è chiaro segnale della sua origine manipolata da forze estranee agli interessi dell’Italia.

    1. E non ti viene il dubbio che la pressione a cui è stato sottoposto questo movimento con tutto il sistema contro, dei partiti e dei loro servi dei media assieme, abbia reso necessaria una stretta per impedire una deriva derivante da una crescente anarchia dentro il sistema 5 Stelle?
      Gli infiltrati, consapevoli o inconsapevoli, dentro un partito di questo genere se lasciati liberi di dire tutto il contrario di quello che costituisce il programma del Movimento possono presto rivelarsi una bomba ad orologeria prontamente azionata dai media che non aspettano altro per farlo deflagrare.

  25. Lo dice chiaramente seppur col dubitativo di un ‘forse’ anteposto alla frase William J. Casey nel suo intervento ‘The International Linkages. What Do We Know?’ riportato a pagina 11 del volume collettaneo Hydra of Carnage. International Linkages of Terrorismo. The Witnesses Speak, Lexington Books, Massachusetts/Toronto 1986 dove, testualmente, si afferma che il ‘terrorismo, dopo tutto, è divenuto uno strumento di tentazione affinché si acceleri il cambiamento sociale, politico e dunque il collasso economico.

  26. Grazie, “papà di Jack Sparrow”….
    Vedetelo come 1 dato storico a conferma del mio pensiero sul primo comment.
    Da quellr parti la fluttuazione statistica non modifica il demos: quei cugini chauvinisti e spaccapalle sulla pronuncia del loro dialetto neoromanzo in fondo hanno ancora chiari allatto pratico liberte egalite fraternite.
    Li aspettiamo al varco del primo spoglio

  27. Bisogna dire che i poteri forti euroatlantici non hanno lasciato nulla di intentato per bloccare l’avanzata lepenista.
    Dopo aver lanciato un candidato come Macron che poteva arginare il Front National al centro, hanno tirato fuori dal cilindro Melenchon, vecchio frequentatore di circoli massonici, accreditato come vero politico antisistema, allo scopo di accerchiare a sinistra la Le Pen e di impedirle di raccogliere i voti dei settori meno abbienti della società francese.
    Comunque vada a finire, la buona Marine si è dovuta scontrare con menti davvero raffinatissime e questo esalterebbe ancora di più una sua eventuale vittoria.

  28. L’ unica cosa che temono i poteri forti e’ il loro smascheramento, per questo le loro azioni sono scomposte e frenetiche: e’ una corsa contro il tempo. Le menzogne non durano in eterno, e come l’ alba per i vampiri, la verita’ filtra da ogni parte minacciando di bruciare il loro totem .E’ Putin a tenere sottochiave la Storia, e lo fa per convenienza e per quieto vivere. Il nemico della ” oligarchia euroatlantica”, non e’ Assad, Kim, Putin o L’Iran, che sono obbiettivi strategici o meri intralci al loro dominio finanziario. Il loro nemico siamo noi, la loro paura e’ quella che da sempre attanaglia la loro esistenza di parassiti: essere riconosciuti ed espulsi.

    1. Ma monsieur Rotschild è davvero in testa o gli exitpoll sono gonfiati? Non voglio che Marine perda…

  29. Primo turno regionali 2015
    Fronte Nazionale 27,73
    Unione della destra 26,65
    Unione della sinistra 23,16

  30. Facile vittoria per la Le Pen, dunque, come Dezzani aveva predetto nell’articolo dedicato a Macron

  31. L’indicazione di voto per Monsieur Rotschild da parte di Fillon (e comunque non credo che lo voterà) mostra la vera natura dei partiti dell’estabilishment. Non credo proprio che verrà rispettata

  32. Forza Marine, vinci per noi. Fillon una delusione (mi riferisco alla sua indicazione di voto), ma purtroppo era scontato

    1. Pensando soprattutto al fatto che Mr Rotschild rappresenta tutto quello che Fillon, apparentemente, odia. Che ipocrisia, per giunta fatta solo per mero calcolo politico

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