Italia e l’irreversibile crisi del parlamentarismo

Si sono svolte le elezioni in un centinaio di comuni italiani: l’esito delle urne ha spinto i commentatori a parlare di un “risveglio” del centrodestra, ma l’unico dato significativo è l’esplosione dell’astensionismo che, in costante crescita da anni, ha raggiunto il 54% del corpo elettorale. Parallelamente, la legge elettorale proporzionale è in attesa di riapprodare in Parlamento, archiviando così gli esperimenti maggioritari degli ultimi 20 anni. I due elementi si inseriscono nel più ampio disfacimento del parlamentarismo. L’Italia, guidata da una classe dirigente esautorata, piegata dalla depressione economica, sottoposta ad una molteplicità di crisi concomitanti, si dirige rapida verso l’anno zero: è tempo di chiedersi quali istituzioni rimpiazzeranno le attuali.

Parlamento: non sento più il polso

C’è scarsa o nulla volontà di analizzare la condizione in cui versa l’Italia, anche perché discuterne apertamente non farebbe altro che alimentare le spinte anti-sistema e rendere ancora più palese la Caporetto sociale-economica verso cui ci ha portato l’attuale classe dirigente.

Eppure, il nostro Paese sta attraversando la peggiore crisi dall’Unità: la vituperata epoca giolittiana fu un periodo roseo a confronto, la Grande Depressione inflisse meno danni al tessuto produttivo, il secondo dopoguerra fu meno traumatico grazie alla conservazione dell’apparato industriale pubblico e dei quadri dirigenziali formati durante il Ventennio fascista. Mai capitò che il nostro Paese perdesse in tempo di pace il 10% del PIL, il 25% della base industriale e subisse il crollo demografico che stiamo sperimentando oggi. Per non parlare della crisi bancaria che sta corrodendo il nostro sistema finanziario (circa 200 miliardi di euro), della perdita delle poche grandi imprese operanti nei settori strategici (dalle auto alle telecomunicazioni, dal cemento all’alimentare, dal lusso alla banche) e della crisi migratoria che riversa su un Paese già esausto ondate di 150.000-200.000 diseredati all’anno. L’Italia sta pagando a carissimo prezzo la sua “doppia perifericità” geopolitica: periferica rispetto al nocciolo dell’Unione Europea e collocata ai limiti meridionali della NATO, il nostro Paese incassa i pesantissimi costi della prima e della seconda.

Di fronte a questo foschissimo scenario, la politica ha perso ormai da anni qualsiasi iniziativa. Artefice e complice delle scelte che hanno portato l’Italia verso il baratro, la nostra classe dirigente si adopera da anni per allungare il più possibile lo status quo, conscia che uno stravolgimento degli assetti attuali comporterebbe anche la sua scomparsa. Nell’ordine abbiamo prima assistito alla meteora del “tecnico” Mario Monti (2011-2013), che ha somministrato all’Italia massicce (e letali) dosi di austerità e svalutazione interna; poi alla meteora di Matteo Renzi (2014-2016), “l’ultima speranza dell’élite italiana”, che avrebbe dovuto proseguire le “riforme strutturali” con un piglio dinamico e giovanile; nel frattempo si è consumato il boom ed il successivo sgonfiamento (2013-2017) del Movimento 5 Stelle, studiato per catalizzare e neutralizzare la montante protesta sociale, assolvendo così la funzione di “stampella del potere” dell’establishment.

L’impotenza della nostra politica è perfettamente fotografata dal sistema elettorale. La Seconda Repubblica, sinonimo di moneta unica ed Unione Europea, nasce col maggioritario, il cui scopo è quello di garantire a formazioni politiche minoritarie nel Paese (che siano di sinistra o di destra) di attuare quelle riforme utili ad “agganciarci” all’Europa ed a farci “restare” in Europa. Il culmine di questo processo si ha, non a caso, nella fase terminale dell’eurocrisi: è la riforma costituzionale di Matteo Renzi, riforma con cui un partito che riscuotesse il 25% dei consensi avrebbe ottenuto la maggioranza della Camera. Fallito il tentativo, stiamo assistendo ad un impetuoso reflusso in senso opposto: abbandonati i sistemi iper-maggioritari, si lavora per reintrodurre il vecchio proporzionale della Prima Repubblica. Per la politica italiana è l’implicita ammissione della sconfitta, quasi una resa incondizionata: i partiti neanche più pensano ad un’alternanza studiano soltanto come sopravvivere, compattandosi in Parlamento come i superstiti di una battaglia persa.

Di fronte a questo osceno spettacolo offerto dalla politica, la reazione degli italiani, piegati da disoccupazione e povertà record (7 milioni di disoccupati ed inattivi1 e 4,5 milioni in povertà assoluta2) è essenzialmente una: repulsione. In un Paese come l’Italia, dove la partecipazione alle elezioni è storicamente alta, l’astensione dilaga a ritmi sostenuti: 42% di astenuti alle europee del 2014, 48% alle regionali del 2015, 50% al secondo turno delle comunali del 2016, 54% al secondo turno delle recenti comunali. Constato l’immobilismo o la complicità della politica rispetto alle molteplici crisi che affliggono il Paese, preso atto del bluff del Movimento 5 Stelle (si vedano le disastrose amministrazioni Raggi ed Appendino, ma soprattutto i voltafaccia sul tema Unione Europea), non rimane altro che rifugiarsi nel non voto. Tra i cittadini e gli organi rappresentativi si scava, anno dopo anno, un fossato profondo quanto l’astensionismo. Se la maggioranza degli elettori disertano le elezioni, significa che il 50% più uno ha espresso la propria fiducia verso le istituzioni “democratiche”.

I media, in occasione delle ultime amministrative, hanno parlato di ritorno “alle vecchie coalizioni” ed hanno letto nell’affermazione del centrodestra il segnale di un imminente svolta a livello nazionale: il pendolo dell’alternanza, dopo cinque anni a sinistra, starebbe spostandosi a destra. In realtà l’unico dato utile è quello relativo all’affluenza, sintomo che l’interno meccanismo “democratico” è guasto. Proiettando i dati delle ultime comunali sulle prossime politiche e togliendo il “filtro” del doppio turno, si ottiene una buona rappresentazione del futuro Parlamento: un’istituzione delegittimata dall’astensionismo record, spappolata in un inconcludente tripartitismo, costretta, come nella Spagna di Rajoy, ad instabili governi di minoranza. Né il duo Renzi-Berlusconi avrebbe infatti i numeri per governare, né il M5S accetterebbe ormai di sorreggere una coalizioni di sinistra. L’unico obiettivo della prossima legislatura sarà, quasi certamente, il varo di una qualche legge elettorale che consenta a Mario Draghi di assumere la Presidenza del Consiglio allo scadere del mandato di governatore della BCE, nell’ottobre 2019.

Nel frattempo, però, il quadro macroeconomico si sarà deteriorato col rialzo generalizzato dei tassi delle banche centrali mondiali: l’apparente quiete che regna oggi sui mercati finanziari sarà sostituita da uno tsunami che coglierà la nave-Italia senza timoniere, già provata da un decennio di crisi sociale ed economica, portando ai limiti la capacità di tenuta del nostro Paese. In questo scenario, la democrazia parlamentare italiana non ha alcuna possibilità di sopravvivere: come nella Francia di De Gaulle o nella Russia di Putin, sarà inevitabile una concentrazione verticale del potere, per impedire che le forze centrifughe prendano il sopravvento e gettino il Paese nel caos. Il parlamentarismo italiano, già agonizzante oggi, è destinato ad essere spazzato via dalla tempesta che si profila all’orizzonte.

Un dibattito costruttivo non dovrebbe quindi focalizzarsi sulla tenuta o meno delle nostre istituzioni parlamentari, perché il loro tramonto è pressoché inevitabile, ma sulle forme con cui rimpiazzarle e sulle forze politiche che colmeranno il vuoto lasciato dagli attuali partiti prossimi alla scomparsa. L’anno zero per l’Italia (e l’intero Occidente) si avvicina rapidamente: l’incertezza sarà altissima ed i pericoli altrettanto grandi, ma le forze vive del Paese avranno almeno l’occasione di riplasmare lo Stato a loro immagine e somiglianza.

 

 

1http://www.lastampa.it/2015/06/06/economia/disoccupati-e-sfiduciati-quasi-milioni-a-casa-ALGJiaO74Keo5ZcW3JnD0L/pagina.html

2http://www.repubblica.it/economia/2017/04/14/news/istat_poverta_occupazione-162959574/

502 Risposte a “Italia e l’irreversibile crisi del parlamentarismo”

      1. Quelli della P2 sono massoni di provincia. I massoni “di peso” sono quelli oggi al potere: da Draghi a Napolitano.

        1. La P2 era tutt’altro che massoneria di provincia, Licio Gelli tutt’altro che un provinciale, gli anni settanta non erano gli anni duemila.

        2. Il Dott. Dezzani ha perfettamente ragione: ma come potete minimamente pensare che il “conte” LICIO GELLI possa essere stato la mente della P2, era soltanto un ex repubblichino – ex collaborazionista dei nazisti – ex collaborazionista degli americani – un rappresentante di materassi della Permaflex – IN PRATICA ERA UN VILE TRADITORE DELLA PATRIA E DEGLI ITALIANI!!
          Assoldato dalla CIA americana perchè, a quest’ultima, serviva un appoggio su questa “colonia” e, naturalmente, aveva bisogno di un “barbone” locale senza alcuna coscienza e senza il benchè minimo senso dell’onore.
          Lo ha appunto trovato nel “conte” LICIO GELLI, ma gli altri menzionati dal Dott. Dezzani non sono certamente da meno di lui.
          Sono della stessa risma, ma alcuni, essendo anche ebrei, sono più o meno avvantaggiati nella scala sociale.
          Tutto qui.

  1. Mantengono una parvenza di rappresentanza elettorale per non rendere ancora piu’ evidente che “servono” a legittimare il travaso di ricchezze prodotte nel dopo guerra.
    In questo gioco in cui la colpa e’ sempre dell’altro…gioco di specchi…gioco di istituzioni piu’ o meno legittime….lo stupido…il cittadino inerme…subisce. Li senti ripetere: lo vuole l’europa e giu’ manovre miliardi di euro che prendono il via e non tornano indietro.
    Se un corpo lo lasci sanguinare da tutte le parti…non chiederti perche’ muore.
    Se il sangue lo concentri solo in alcuni punti…non chiederti perche’ alcuni organi vanno in cancrena.
    Se la moneta parte…ma non torna….allora chiamalo…travaso di ricchezza.
    La poverta’ galoppa e ce la portano in casa come se non bastasse per non farci riprendere neanche tra 20 anni.
    La distruzione economica, sociale e territoriale avanza a grandi passi.
    L’unica istituzione che poteva salvarci e’ stata esautorata da tempo.
    Chi tira i fili del marchio Italia Spa sa quali sono i vizi della rappresentanza parlamentare e dei sistemi elettorali.
    Siamo in balia delle onde. Senza piu’ santi ne poeti ne navigatori.
    E’ incredibile quello che si sta verificando sotto i nostri occhi. Tutte le forze remano contro la parte sana della ns gente. L’euro dittatura impone di tenere aperte le porte da sud….mentre a nord vengono chiuse. Entrano e non escono piu’. La massa cresce.
    Siamo in un cul de sac.
    Chi potra’ salvarci…da noi stessi?
    Eravamo sede di una di una religione mondiale.
    Incredibile.
    Se impari una volta ad essere servo non puoi pensare di non pagarne il prezzo per sempre… o almeno fino a che esiste il tuo padrone. Puo’ cambiare, lo sappiamo.
    Siamo proprio sicuri che i ns??? rappresentanti siano cosi’ incapaci?
    Io non credo. io credo sappiano bene a chi devono dare ascolto e quello che debbano fare in nome e per conto di altri. Lo sanno benissimo che non rappresentano piu’ il popolo italiano. Sanno che eseguono alla lettera politiche antitaliane in Italia. Lo sanno eccome. Si fanno pagare bene da noi per questo….per non soffrire la crisi creata per noi. Sempre distanti economicamente dalle ns sofferenze.
    E’ la crisi …per voi….e’ la crisi…io tengo famiglia.
    Ci hanno praticato una lobotomia.
    La res pubblica e’ morta da tempo.
    Ora le strade quali saranno?
    Se non si chiuderanno le strade da sud prima o poi la situazione gia’ al collasso si aggravera’ fino a scoppiare. In attesa che la troika si stanchi di usare i parafulmini dei nostri rappresentanti e decida di governare senza maschere. Lo straniero dopo averci tolto la sovranita’ territoriale, politica monetaria manterra’ il recinto statale solo per imporre tasse e tosare.
    Cosa potra’ unirci? La disperazione?
    La politica attuale non amministrando piu’ il denaro e’ divenuta autoreferenziale.

    1. Tutto bene, però togli quel “ns nostri rappresentanti”. Essi non rappresentano più nessuno, se non sè stessi e la loro parrocchia”.

      1. ….infatti….
        ho scritto: ns??? rappresentanti …..
        e poi: La politica attuale non amministrando piu’ il denaro e’ divenuta autoreferenziale.
        Aggiungo: autoreferenziale e clientelare.
        Saluti

    2. Non c’e’ peggior italiano di colui che odia i suoi connazionali per convenienza economica o ideologica.
      Ascari.

      1. il carattere italico che meglio configura e raffigura in nuce la quintessenza dell’itagliano (scritto a bell’apposta col GL) è quello visto nell’otto settembre. E’ un ritratto perfetto, cristallino.

        1. Peggio ancora:
          guardate ai 221.000 cogl….i che hanno partecipato al concerto di un drogato (che con le sue canzoni ha letteralmente rovinato 3 generazioni di giovani – che se qualcuno vuole gli spiego anche il perchè), e quando hanno letteralmente strappato il futuro di tutti i giovani, non c’è stato uno di loro che abbia avuto un pò di intelligenza da discuterlo nelle università, nei posti di lavoro, al bar.
          IL NULLA PIU’ COMPLETO!!
          E questa sarebbe la prossima generazione italiana?
          Poi magari si da del vigliacco a chi se ne va da questo nostro povero Paese?
          Chiunque ha un figlio, se gli vuole veramente bene, GLI DEVE RACCOMANDARE DI ANDARSENE AL PIU’ PRESTO, perchè in Italia ci stiamo avviando alla stessa fine dell’Argentina, ma non soltanto quella economica.
          Parlo dei Desaparecidos, perchè hanno già cominciato a tagliare ampiamente sulla cultura, sulle scuole pubbliche, ci stanno mettendo in testa che studiare è completamente inutile (tanto poi non trovi lavoro), che avere la cultura o non averla è la stessa cosa (ci mettono al governo dei perfetti ignoranti e che addirittura non hanno alcuna laurea e te lo mettono a fare pure il Ministro della Sanità). Vogliono deviare l’interesse ad un titolo di studio superiore.
          Ed ecco pronto anche il deterrente http://www.eurogendfor.org/italiano
          Così sarai per sempre un IGNORANTE suddito bue e ti faranno lavorare, per le loro pensioni d’oro, fino al giorno prima che schiatti, mentre i loro “pargoli”, con un Qi (quoziente d’intelligenza) inversamente proporzionale alla quantità di cocaina che assumono, avranno sempre le redini in mano in questo Paese.
          Però ai nostri giovani ci piacciono tanto … le canzoni di un drogato.
          SOPHIE … SOPHIE …. SOPHIE …… eccola che arriva!!

    1. Anche nella Chiesa c’è stato un golpe. Con i soliti mezzi: macchina del fango verso la leadership, probabili minacce di scandali peggiori, il leader costretto a dimettersi, i reggicoda infiltrati che ne piazzano uno dei loro, e ora è tutto un gaipraid accoglienza rifugiati e ammore.
      Stessa sorte di tutti i Paesi occidentali, il Vaticano.
      (E lo scandalo Pell è probabilmente ad orologeria, chissà cosa vogliono ottenere da Bergoglio o su cosa si sta impuntando)

    2. assolutamente sì! la funzione del katechon della Chiesa che appunto è stata distrutta.

      1. E qui occorrerebbe considerare le differenze tra la Chiesa D’Oriente e Occidente e le diverse organizzazioni. Piu’ o meno attaccabili.
        L’uomo e’ stato attaccato sotto ogni punto di vista. Compresa l’identita’ e lo spirito.
        Distruggere o meglio esautorare e inibire la morale della Chiesa ha permesso al regno del falso di agire liberamente sulla materia. la lotta contro gli stati cattolici parte da lontano e oggi la nuova idea di religione va sciogliendosi in un non ancora definito sincretismo esteriore.

    3. nel capitolo iniziale de GLI ADELPHI DELLA DISSOLUZIONE c’è il resoconto dell’intervista che Blondet condusse a Cacciari… a quest’ultimo “scappò” un lemma, nel pour parler del momento, che in un momento di maggior freddezza non avrebbe, forse, mai pronunciato in riferimento alla Chiesa Cattolica, la funzione del katechon universale, del ‘trattenimento’, per così dire…. una tranche de vie che merita d’esser letta al di là d’esser uomini di Fede o no..

  2. “Un popolo che non si muove non può sentire le proprie catene”, mi ripeteva sempre Rosa con l’accento nostro berlinese. Tacito pare superare tutti noi a Zurigo: fare della ex Roma nuovamente un soggetto politco. Decolonizzare la sua classe dirigente asservita allo straniero. E restituirla alla storia vivente del mondo nel secolo ventunesimo: con Roma, il Katai e la Persia.

    1. Liebe Herr Muenzeberg,
      condivido ma gli zombie che paludano i 220mila al concerto di tale Rossi nel modenese non Le paiono i perfetti specchi dei nostri politici scodinzolanti dinnanzi ai diktat del Moloch europoide transnazionale? A me sì, e di molto…

      1. Professore e Navigatore come sempre fu nelle corde del suo grande popolo: il povero popolo della ex Roma non attende che un Tacito che abbia una frazione della vis politica del vostro Benito: con cui io e Volodia a lungo ci intrattenemmo a Zurigo. E proprio da Roma verrà il liberatore di Europa ormai sfiancata da Zurigo e Geneve.

        1. Gentilissimo Dott. Muenzenberg, Lei ha perfettamente ragione, ma il problema in Italia è anche un altro.
          Storicamente parlando, il nostro popolo non è incline ai repentini cambiamenti di regime fatti con la violenza (non siamo i francesi ed oltretutto abbiamo il perenne giogo della Chiesa vaticana), e per ogni cambiamento dobbiamo passare per una incoronazione ufficiale, ovvero sottostare al giogo della conquista della rappresentanza politica e delle elezioni “democratiche”.
          Conoscendo bene questa situazione, l’attuale “regime” frega tutti sul nascere: ha forza economica per fare campagne elettorali, affrontare le elezioni, oltre a dirigere tutti i media (nazionali ed oltre), i quali incensano, a seconda delle “indicazioni” del regime, l’uno o l’altro prescelto.
          Così una volta ci troviamo un Grillo, una volta un Di Pietro, un’altra volta il Salvini di turno e così via discorrendo, a fronte di un cambiamento migliorativo nullo, ma dove il peggio arriva sempre.
          Problema: come fa un Tacito “che abbia una frazione della vis politica del vostro Benito” e che effettivamente “il povero popolo della ex Roma attende”, ad avere la possibilità di appalesarsi?
          Preso atto di quanto sopra, l’unica possibilità che in Italia cambi qualche cosa (è triste dirlo) è che arrivi, prestissimo però, una crisi tale da mandare a terra qualsiasi grossa banca, non soltanto quelle piccole (come sta avvenendo ora, dove queste ultime vengono fagocitate immediatamente dalle grandi banche, al fine di costituire finalmente un unico polo, tanto i debiti poi se li accolla sempre lo Stato italiano).
          Sul ragionamento sopra esposto, dove sto sbagliando Dott. Muenzenberg?
          Nel dubbio, con rispetto.

  3. Sono sempre stato un convinto sostenitore dell’astensionismo nelle elezioni farlocche e cambierei idea solo se vedessi quelle che si definiscono forze di reale opposizione (almeno a parole) allearsi per distruggere finalmente i centri di potere attuali (che, nellordine, sono : in primis gli ammerecani, poi la mafia infine la chiesa cattolica specie di questo finto papa).
    Per il momento non posso che rallegrarmi di quell’ astensionismo (schifato) rappresentato nell’articolo da percentuali crescenti fino a diventare (come nelle ultime comunali) addirittura maggioritario.
    Delegittimare questa classe politica che è solo un burattino nelle mani di quei poteri già citati!
    Questa dovrebbe diventare la parola d’ordine anche nelle prossime sceneggiate elettorali.

    1. Ti assicuro che ogni volta che l’astensionismo aumenta, in Parlamento brindano.
      Se vanno a votare solo i loro clientes, possono dividersi le poltrone ancora prima di aprire le urne.

      1. L’astensionismo potrebbe essere utile se accompagnato da vera rivoluzione, cacciata di tutti e presa del potere da parte dei cittadini (anche se ci sarebbe il pericolo dei furbetti), così porta solo alla dittatura, come prevede bene Dezzani purtroppo. Ma voglio ancora sperare che un qualcosa possa accadere e ribaltare una situazione davvero in cancrena…

        1. Comunque, mi sembra pure cretino parlare di sta cosa quando ormai il sistema è morto, mortissimo, cos’altro c’è da fare se non attendere le evoluzioni? Dimentichiamoci i sistemi elettorali e cose varie, in questo contesto non ce li vedo proprio. Addio a sto sistema

      2. Cris, la storia a volte prende svolte inaspettate. Anche i reali francesi del 1789 brindavano e si sollazzavano insieme alle loro dame di corte e ai lor araldi, poi arrivò monsieur Guillotin e … la festa finì!

        1. Per Louis XVI e il suo entourage . Poi arrivò Napoleone e olre alla borsa si prese anche la vita dei Francesi . Immolati ovviamente per
          la GLOIRE a milioni .

      3. Balle! chiedilo a renzi se ha brindato per la recente sconfitta elettorale dovuta anche all’astensionismo…chiedilo a grillo visto che anche lui c’ha rimesso proprio per l’astensionismo. Quelli in realtà brindano quando il branco di pecore li legittimano proprio col loro voto.
        Sai cosa significa invece delegittimare quella gente non votandoli? significa che la grande maggioranza della gente ha preso coscienza che quelli sono solo un branco di ladri e/o imbroglioni e/o menefreghisti che pensano anzitutto ai cazzi loro
        e poi al “Popolo” nel tempo (molto scarso) che gli rimane.
        Significa anche che mentre quelli non possono più vantarsi di essere rappresentativi di nessuno se non di se stessi e dei loro clienti, gli altri (gli astensionisti), invece, possono vantarsi di essere maggioranza e potrebbero addirittura acquistare quasi una coscienza di classe comune.
        Significa anche che i vari partiti sono costretti a fare a gara per “conquistare gli astensionisti” e, quindi, sono costretti a concedergli qualcosa in cambio del voto.
        Significa anche che finalmente qualcuno (della stessa elite) probabilmente capisce che bisogna cambiare musica e, quindi, nascono contraddizioni all’interno dell’elite.
        Significa che qualche altro meno ladro, meno mafioso e meno servo dei poteri globali, decida di fondare un qualche partito capace di rispondere veramente agli interessi del popolo.
        Detto questo, mi permetto di farti notare che nel mio precedente commento ho ammesso comunque la possibilità di andare a votare solo qualora vedessi allearsi almeno alcune forze d’opposizione (o che tali si dichiarano) indipendentemente dal fatto che si etichettano di “sinistra” o di “destra”.
        In caso contrario il voto ai grillo o ai salvini non servirà a una beata cippa perché non riusciranno mai a sfondare da soli!

        1. Veramente Salvini e Grillo ,lo volesse Grillo, avrebbero la maggioranza dei voti! Se la base(inconsapevole del disegno originario M5S, anche solo per sopravvivenza individuale),gira a favore di un accordo con la Lega,forse si può uscire dall’euro…che credo sia il gioco di attesa di Salvini fino a quando Berlusconi sarà scoperto nel suo doppio gioco.

  4. Leggere Dezzani è sempre un grandissimo piacere e spunto di riflessione. Ad ogni modo, la gravità della situazione italiana è ancora peggiore di quanto testè descritto. L’odio verso l’attuale classe politica, ormai “si taglia a fette”. La mia sensazione è che si stia marciando a passo spedito verso un “nuovo ventennio”.

    L’attuale classe politica, potrebbe essere rimpiazzata da un governo di estrema destra. Sempre che il “nuovo leader” riesca a superare gli ostacoli posti dai “servizi segreti” italiani, europei e americani, sia in termini d’intercettazioni, di ostacoli all’aggregazione, militari che di strategia.

    1. No Backward . I Cirannini . Semplici , economici , e si possono mettere in tasca . Il CEPU è per gli snob : Lei è uno snob ?

      1. Il commento era rivolto a Cinà e alla sua versione favolistica della rivoluzione francese.

        1. Caro Backward è d’ obbligo farti le mie scuse . Ma ogni volta che dico
          che le guerre napoleoniche sono costate in sangue ai Francesi più della ghigliottina mi guardano male e dicono ” si ,ma hanno propagato
          le idee della rivoluzione ” Solo un consiglio per te : intesta le risposte altrimenti non sempre si capisce a chi ti rivolgi . Ciao

        2. Backward, premetto che il mio riferimento alla rivoluzione francese riguardava solo la circostanza che una classe dirigente può essere deposta e annientata al verificarsi di certe condizioni anche quando non se lo aspetta. Non ho dato alcun giudizio, ragion per cui la sua gratuita battuta è andata a vuoto e dimostra chiaramente che, oltre alla distinzione cepu non cepu, non riesce ad andare molto lontano.

    1. Ma smettetela, ormai lo sanno anche le pietre che a supportare il “movimento cinque stalle” è rimasta solo “l’armata brancaleone” dei “tengo famiglia” ovvero “l’esercito occulto” al servizio della élite euro-atlantica.

  5. IL Post è bello , specie nella chiusa : ma le forze vive del Paese avranno almeno l’occasione di riplasmare lo Stato a loro immagine e somiglianza. Mi ricorda la chiusa di Machiavelli nel Principe prese dal Petrarca ” Ché l’antico valore nell’italici cor non è ancor morto. ” Cinico ma gran sognatore il Niccolò . Più con i piedi per terra invece il Guicciardini
    Quindi post bello , ma contraddittorio . Perchè una concentrazione verticale del potere distruggerà le forze vive ( quali ? dove sono ? ) del Paese .
    Qualora esistano già da oggi , perché non combattere già da domani invece che aspettare la decomposizione dell Italia ?
    Se queste forze vive esistono come mai si sono fatte sfilare i diritti costituzionali , sindacali , economici da sotto il naso ? E’ di oggi la risposta di Macron all Italia sulle invasioni dei migranti .: CAZZI VOSTRI !! Come forze vive che facciamo ? Andiamo sotto il Parlamento e facciamo un gran casino a Gentiloni e Mattarella ? Non parliamo poi di riplasmare lo Stato a immagine e somiglianza di queste fantomatiche forze vive !
    Noi Italiani abbiamo provato tutte le forme di governo immaginabili e possibili . Dalla Repubblica al Impero . Dai Comuni alla Monarchia dalla dittatura al sistema parlamentare proporzionale puro ,al maggioritario al porecellum al mattarellum ora ci manca solo lo STENDERELLUM alias il non voto . Di quale immagine e somiglianza stiamo a parlare ?
    Mi piace invece la locuzione L’anno zero per l’Italia . Bellissima ( veramente senza ironia da parte mia ) . Come nell’ era fascista il 28 ottobre 1922 fu l’anno zero della rivoluzione avremo un calendario che ci ricorderà finalmente la nostra captivitas negli anni.

    1. E la Padania dove la mettiamo la Padania con le ampolle piene delle sacre acque del dio PO? I federalisti contro gli unionisti e la Sicilia indipendente e autonoma dall’Italia ? E si fa uno statuto speciale ,ma forse no .E che non siamo tutti Italiani ? E se facciamo un bel girotondo?
      Ma no mandiamoli tutti a fanculo . A me sembra un caleidoscopio
      più che un immagine a fuoco . Veramente non ci possiamo inventare più
      niente in politica

      1. un paese “fallito” che non riesce a stare in piedi da solo verrà comunque ” fatto a tranci”.

        1. Si, anche questa è la mia sensazione, confortata dai timori di alcuni esperti di geopolitica. “Verrà fatto a tranci” e non in senso metaforico ma in senso letterale.

      2. …soprattutto quelle “ampolle” furono ben in linea con i voleri oligarchici veneziani…. dove sta la Fondazione Cini, guarda caso…

    2. Adoro i post di Gianni Barbato, anzi, perché chiamarli modernamente post, io li voglio chiamare per quello che sono, pensieri!

  6. Così chiude l’articolo del Dr. Dezzani:
    “…ma le forze vive del Paese avranno almeno l’occasione di riplasmare lo Stato a loro immagine e somiglianza”.
    Torno da una passeggiata, nel corso della quale ho visto sfilare un vario campione di umanità. Torno a casa e leggo questo articolo, e faccio caso che – nel corso della passeggiata – ho giusto considerato che qualcosa di strano e malefico deve essere occorso alla nostra specie in questi ultimi decenni. Magari c’è qualcosa che non va in me (non per fare il tifo per me stesso, ma non lo credo); fatto sta che ho visto una sfilata di zombi, e ho provato un opprimente senso di estraneità. C’è qualcosa che manca alle persone (a questo proposito mi viene sempre in mente un passo di un romanzo di Castaneda); qualcosa di sostanziale, una cosa che, forse, in altri tempi si chiamava anima.
    Per cui mi chiedo: quali sarebbero le “forze vive del Paese”?

    1. Esatto. Si continua a fare ipotesi come si vivesse in un tempo storico astratto, e non invece nel kali yuga – o temi ultimi, o chiamatelo come accidenti vi pare – il che significa che si può solo procedere verso il basso, naturalmente non all’infinito, ma fino a che non saranno esaurite tutte le potenzialità del ciclo storico attuale. E dato che quelle positive le abbiamo esaurite da tempo, non restano che quelle negative.

  7. Le “forze vive” non esistono. Non siamo negli anni venti del Novecento, siamo nel XXI secolo ormai inoltrato. La classe politica che abbiamo è l’espressione di quello che c’è nel popolo.
    Gli unici che possono trarre vantaggio dalla caduta delle istituzioni demoliberali sono i Poteri Forti. Già stanno incominciando a proporre i giri di vite e le limitazioni della libertà di pensiero e d’espressione; l’apripista è stato il revisionismo olocaustico, messo fuorilegge in tutti i Paesi che contano (e presto anche in quelli che non contano), seguìto a breve dal bavaglio su tutti gli argomenti chiave per il Sistema, con la scusa della “protezione dalle fake news”. Poi con la scusa del “terrorismo” faranno un patrioct act europeo. Infine, con la micro-criminalità alle stelle in seguito all’immigrazione di massa metterano sistemi di vigilanza dappertutto, sviluppando al massimo il sistema repressivo. Ed eccoci belli e blindati, legati e imbavagliati come un salame per i governi forti e l’uomo forte che il Sistema ci preparerà.

    1. non ci si accorge dell’esistenza delle “forze vive” a causa della loro estrema parcellizzazione… solo se e quando riusciranno finalmente ad aggregarsi potranno divenire un soggetto capace di trasformazione socio-politica.

      saluti

        1. Concordo appieno, sia su questa affermazione che, per chi come me, è stato nelle sacre stanze è un fatto, sia su un’altra affermazione di Dezzani circa la massoneria e i suoi 2 esponenti di spicco. Di più non scrivo. Ho aggiunto l’articolo nel mio nuovo thread sugli Italiani qui http://3.boards.net/thread/99/semper-pertinax
          E a chi parla di Chiesa e sviluppi recenti, consiglierei di unire i puntini. Dezzani, da fuori, lo ha compreso. Chi è stato/è dentro, mediamente tace. Io continuo a urlarlo.
          Saluti

        2. se dobbiamo metterla SOLO sugli slogan temo avremo lo stesso risultato di quando i muri delle case italiane ne erano pieni..

      1. …e difatti il vero “ethis’ delle Oligarchie Apocalittiche Iniziatiche Tecno Finanziarie non per niente sta nella Fede del Regresso come Rovina ultima, poggia tutto, dico tutto, nella dis-integrazione dell’individuo…

      2. Allora sono potenzialità, non forze vive, e rimarranno latenti fino a quando non si saranno create le condizioni, cioè fino a quando questo ciclo, ormai agli sgoccioli, non sarà finito.
        Prima sono solo vane illusioni. Come dovrebbe mostrare fin troppo chiaramente la storia dell’antagonismo di destra degli ultimi decenni: decine di sigle, partitini, movimentini, “cose nere” che non hanno mai fatto nemmeno il solletico al Sistema, sorvolando il fatto che talvolta ne fossero emanazione, vedi Gladio, il “neofascismo atlantico di servizio” (definizione di Carandini, o di Murelli, se non sbaglio), ecc.
        Non è “disfattismo”, è realismo. L’illusione di poter ritornare egemoni era comprensibile nei campi Hobbit degli anni Settanta, al limite. Non a metà 2017.

        1. Come vede, le etichette demonizzanti non sono affatto esclusiva di chi è al potere. Per quanto competente ed oggettivo un esperto, lo sarà sempre a spezzoni: solo quando i fatti gli piacciono. Quando invece i fatti gli fanno storcere il naso, chi li sottolinea diventa “disfattista”.
          Ma non me ne abbia il Dezzani; non ho mai conosciuto alcun essere umano capace di essere obiettivo aldilà delle proprie emozioni, né mi aspetto di incontrarlo.

    2. Sono con Federico e byebyeunclesam. Le forze vive esistono, ovvio che ora non si vedano, sono legate, verranno fuori e ci si meraviglierà. Se no eravamo già morti

      1. FORZE VIVE NEL PAESE ? Speriamo che vengano fuori, in tempi brevi.

        *Vorrei ricordare a tutti che la vita media degli italiani è di 80 anni per gli uomini e 84 per le donne. Qualunque “forza viva” esista nel paese, farà bene a spicciarsi, onde evitare di fare la fine del m5s, con la “scatoletta di tonno” che prima l’hanno lasciata scadere, poi l’hanno aperta, ci si sono chiusi dentro insieme a tutta la combriccola e adesso non ne parlano (ovviamente) più.

  8. né il M5S accetterebbe ormai di sorreggere una coalizioni di sinistra.
    Non ci sarà nessuna “coalizione di sinistra” , ma anche l’ M5S seppur anche solo con una buona fetta di parlamentari “prestati”, sosterrà un ‘” €urogoverno” di “salvezza nazionale” di qualcuno ancora da definire. Forse un Draghi rispedito a Roma ma anche un Pizzarotti che sfondasse da “macron” ; escludo comunque “cavalli ” già spompati ( monti, letta , berlusconi, prodi, renzi …) o neoulivisti ( pisapia).

    1. Tu escludi ? Sulla base di cosa ? Non certo sulla base della volontà popolare vero ?. In Italia la “volontà popolare” è stata completamente esautorata.

      Pochi giorni fa leggevo su un noto blog che, ormai, il supporto ai partiti e movimenti (senza fare nomi) in Italia è attuato, quasi esclusivamente su “commissione”.

      In sostanza è stata fatta una indagine “segreta” da parte di un team nazionale di investigatori privati e tecnici infomatici sui profili pubblici presenti sui socials e che cupportano a “spada tratta” i vari “Movimenti” e partiti e si è evinto che la stragrande maggioranza del supporto è dato da:

      1) Appartenenti ai corpi militari, in attivo o in congedo
      2) Appartenenti ai Grembiulini e familiari
      3) Appartenenti a sindacati e gruppi associativi pubblici
      4) Appartenenti alla criminalità organizzata e familiari
      5) Appartenenti a gruppi di “Target Harassment”
      6) Appartenenti ad altre “sette” più o meno segrete
      7) Appartenenti alla categoria degli “attivisti politici”

      in sostanza, il 57% di “non votanti”, lascerebbe un 43% su cui bisognerebbe DECURTARE un buon 20 o 23% % almeno di “votanti” costituiti dall’esercito delle 7 categorie sopra elencate e che, in sostanza, voterebbero “per appartenenza” e quindi “a comando” e non sulla base della propria “libertà personale e individuale”.

      Restano, in buona sostanza, solo un 20% di individui veramente LIBERI ed in grado di esprimere un voto secondo “coscienza e giustizia” e non secondo INTERESSE.

      Alla luce di quanto sopra detto, si capisce bene che siamo, oltremisura, prossimi ad una implosione sistemica di questa “orribile impalcatura sociale”.

      1. Concordo con l’elenco fatto da Luca.

        E’ vero, il sostegno elettorale, in Italia, ha un “nocciolo duro” di SUPPORTERS che lavorano su commissione e per interesse. Io aggiungerei anche tutte le associazioni para-massoniche diffuse sul territorio. Basta vedere il Movimento Cinque Strenne che trova il suo massimo supporto in Sicilia. Sono sicuro che è il primo partito a Colleone. E nessuno che la trova strana come cosa ahahahah

  9. Abbiamo perso qualcosa lungo il percorso della storia.
    Forse come dice il sig Zolla abbiamo perso L’AURA come popolo, come territorio.
    Eravamo speciali per tanti motivi.
    Abbiamo imparato lungo il percorso ad essere servi e preferire la sopravvivenza IMMEDIATA rispetto alla lotta e al sacrificio. Salvare la vita e sperare nel futuro trasmettendo alle generazioni lo stesso errore di concetto.
    Se impari ad essere servo trasmetti alla nuova generazione la mentalita’ del servo.

    Comodita’ e immediatezza.
    Riuscire a riflettere e comprendere la realta’ odierna e’ esercizio importante.
    Agire di conseguenza il passo successivo.
    Dezzani dice bene ” in questo scenario, la democrazia parlamentare italiana non ha alcuna possibilità di sopravvivere”.
    E’ gia’ morta ed esautorata da tempo nn avendo piu’ la moneta per gestire la cosa pubblica e recitando il ruolo subalterno rispetto all’entita’ eurodittatoriale non votata che detta legge. Assistiamo solo ad uno spettacolo pagato da noi e messo su per noi per illuderci che…….e’ solo merito nostro se siamo messi cosi’. Forse si.
    Il parlamento oggi oltre a collocare posti di lavoro non puo’ decidere nulla di importante se non entro la SCIA decisa gia’ altrove. E’ solo un PARAVENTO PER NON RENDERE ESPLICITA LA DITTATURA STRANIERA.
    Cosa deve accadere ancora?
    Devono cadere tutti i paraventi che stanno usando?
    La situazione e’ ridicola.
    La generazione dei nati negli anni 40-50 traid d’union tra la tradizione e il moderno ha dato tanto e ancora regge i nuclei familiari distrutti dalla Crisi (drenaggio di potere d’acquisto).
    I quarantenni e cinquantenni che hanno ancora le sinapsi intatte e non bruciate da sesso droghe e alcool assistono a questo spettacolo pessimo e falso che realmente incide sulle ns vite presenti e future.
    Solve et coagula.
    Sulle nuove generazioni purtroppo basta fare un giro e assistere al risultato del materialismo e relativismo. Agli esempi sbagliati. Ai virus del corpo e dell’anima introiettati in passato per distruggere un popolo tradizionale.
    I signori avranno gia’ predisposti i relativi percorsi futuri, anche in caso di implosione sociale.
    A sud le frontiere sono aperte. A nord non si passa.
    Ditecelo prima che dobbiamo fare posto.
    Almeno il coraggio di dichiaraci guerra direttamente.
    Ipocriti fino in fondo. Mentitori.
    L’AURA. LA VIS.

    1. Tutto vero, ma ti posso assicurare che non tutt i giovani sono così, sebbene siano la maggioranza. Io per esempio non lo sono

      1. Esatto, non tutti i giovani sono così.
        Molti lo sono, certo, ma come tanti adulti.
        A mio avviso il problema è questo: le persone che hanno valori importanti ( famiglia, lealtà, onestà ecc ), si sentono soli, abbandonati..in definitiva si sentono diversi e sbagliati.
        Ma persone oneste ce ne sono ancora tante, io ho la fortuna di conoscerne tante.
        A chi si sente solo dico questo; non lo siete! E’ dura, molto dura, ma non facciamo spegnere la fiammella della speranza, non permettete a nessuno di soffiarci sopra!

    2. Non puo’ e non deve finire cosi’.
      Almeno per il rispetto di noi e coloro che in mille anni di sacrifici ci han permesso certi traguardi che stiamo barattando in nome di un INDIVIDUALISMO sterile necessario a distruggere il popolo e i suoi legami.
      Non deve finire cosi’.

      1. “…sinapsi bruciate da sesso droga e alcol…”
        Scusa ENEA, perché accosti il sesso alla droga e all’alcol?
        Adesso dobbiamo incriminare pure una delle cose più belle che non hanno ancora messo all’indice?

        1. Il sesso, oggi, è usato e fruito come pura zoologia. Il potere lo spande e lo promuove come un narcotico, in attesa che arrivi una delle droghe terminali pensate da Huxley.
          Il sesso dei traumatizzati, purtroppo per loro, non ha nulla che vedere col “pelo”; quello sì che era una benedizione!

    3. Tutto giusto, però “…….La generazione dei nati negli anni 40-50 traid d’union tra la tradizione e il moderno ha dato tanto…….” ? Ha dato tanto ? A chi ? In quello sprazzo generazionale, ti ricordo, si collocano i Dalema, i Prodi, gli Amato e tutti quei “sessantottini” che lottarono per un mondo migliore, pun non avendo patito le privazioni e le sofferenze della guerra ed al contempo non avendo subito le difficoltà lavorative ed economiche delle attuali generazioni. Un mucchietto maleodorante di vigliacchetti ( con le dovute eccezioni, ovviamente) che una volta conquistato il potere, fecero peggio, ma molto peggio, di quella classe politica che loro ambivano a sostituire e che criticavano così aspramente nelle strade e nelle piazze di tutta Italia.

      1. evidentemente non mi sono spiegato
        parlo dei padri di famiglia “normali” la gente del popolo uscita dalla guerra, dei contadini diventati operai, muratori fabbri.
        gli altri non li considero.
        Saluti

  10. Solo come puro “divertissement” indico come unica alleanza possibile, per un ipotizzabile e decisa svolta politica, quella fra Lega, Fratelli d’Italia e M5S.
    I primi due partiti, a determinate condizioni, sarebbero anche disposti ad attuarla, ma Grillo/Casaleggio non l’accetteranno mai.
    O questi ultimi sono senza palle, incapaci di supportare il previsto linciaggio mediatico dei media asserviti, ovvero, come ritengo più probabile, sono coerenti con il ruolo che gli è stato imposto.

    1. più che coerenti i grilli/casaleggio debbono sentire, auscultare ben bene, i voleri dell’éntourage Sassoon…

    2. Bravo,ma c’è sempre la variabile incontrollabile:Non tutti(anzi solo diciamo il 5%) è consapevole o semiconsapevole del disegno M5S così (con molto anticipo) spiegatoci da Dezzani,la massa di eletti/attivisti/votanti è in buona fede e crede di servire una buona causa: quindi di fronte all’evidenza e alla possibilità di governare coerentemente con i loro sogni potrebbe saltare il fosso!

  11. Se l’unico uomo forte, italiano parlante, che viene in mente è MARIO DRAGHI, c’è da spararsi sull’alluce…

    De Gaulle amava moltissimo la Francia, Putin adora il suo Paese e è da esso adorato.

    Draghi non ama l’Italia, forse nemmeno l’UE, è un fottuto globalista e ama solo i suoi padroni.
    Poi lui potrebbe NON volere fare il primo ministro: alla fine del suo mandato un sacco di enti finanziari globali lo aspettano con stipendio altissimo, che gli frega dell’Italia (a meno che non serva agli scopi degli egemoni).

    Infine, che ministri potrebbe scegliere (o meglio mettere previa consultazione bildeberghiana)?
    Non certo quelli di Renzi o Letta o Gentiloni (giuro quando penso a Alfano o alla Fedeli o alla Boschi o alla Madia scoppio a ridere). Forse qualcuno di Monti, tipo il robottino Fornero, grande esecutrice di ordini.

    Forze vive nel Paese ce ne sono, ma come potranno aggregarsi e organizzarsi? Forze anche con peso territoriale ma poco coordinate tra loro. Penso a Maria Cristina Sandrin, ma come ci organizza?
    Le forze vive, che ci sono e sono d’accordo con Federico (certo che ci sono i trentenni mollaccioni, ma ci sono anche i quarantenni mollaccioni e i cinquantenni mollaccioni e i sessantenni mollaccioni, il consumismo, di matrice altlantica ha spappolato le teste, il linguaggio politically correct ha riempito di parole fasciste e orwelliane la mente delle persone, bloccando la loro evoluzione, il benessere ha impedito l’approfondimento, ma il benessere sta tornando indietro alla stessa velocità della marea atlantica).

    Dezzani, e con lui altri blogger, hanno aiutato a comprendere le cose, anche geopolitiche, ma occorre leggerli questi blogger e poi serve anche leggere in inglese, tanto e tanti video.

    Occorre tempo, occorre conoscenza.

    Abbiamo tempo? Maggio 2018 è dietro l’angolo.

    1. Non esiste peggior italiano di colui che odia il suo paese per convenienza economica o ideologica.
      chi e’ il vero razzista?

  12. L’Italia rimane al centro dell’attenzione mondiale grazie al Vaticano, messo sotto pressione in questi giorni con nuovi scandali made in Paesi anglosassoni, in vista della nuova, grande offensiva USA in Siria prevista per le prossime settimane.
    Lo Stato del Vaticano ha rapporti diplomatici con 180 Paesi, seconda solo agli stessi USA e questa è la sua grande forza, che preoccupa tanto le amministrazioni USA

    http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2017/6/30/SPY-FINANZA-Usa-Siria-e-l-attacco-sospetto-al-Vaticano/771490/

    1. infatti prima di andare dietro alle casse di risonanza anglofone
      occorre sempre guardare chi accusa chi e perche’
      al netto dei problemi attuali
      togliere alla Chiesa il gregge frammentandolo
      toglierle credibilita’ significa eliminare qualunque possibile simbolo unificante futuro
      significa eliminare qualunque voce aggregante
      come pecore trai lupi
      Geopolitika che parte da lontano dall’uso della stampa in poi.
      Tutti i grandi paesi cattolici sono stati sottomessi nel corso dei secoli.
      Esiste una longa manus che ha guidato la storia sfruttando le debolezze nei comportamenti altrui?
      Si

    2. 1. L’Italia non è il Vaticano;
      2. L’influenza della Chiesa Cattolica è in costante diminuzione da almeno tre secoli ed è oggi concentrata su una fascia d’eta di ultra-sessantenni;
      3. La Chiesa Cattolica è messa così male che è ridicolo pensare che possa “salvare” l’Italia;
      4. Se ci deve essere una Chiesa, sia una Chiesa di Stato, sul modello greco-ortodosso.
      5. Il braccio di ferro tra Roma e Bisanzio potrebbe pendere a favore della seconda.

      1. L’Italia non ha mai contato nulla nel panorama geopolitico mondiale: voluta dai banchieri inglesi per controllare la rotta verso il canale di Suez è sempre stata sotto lo stretto controllo dell’alta finanza anglosassone attraverso la Gran Loggia di Londra.
        Se il centro dell’impero americano si occupa ancora di noi è solo per la presenza del Vaticano con il suo miliardo di fedeli e per la rete di cavi che passano davanti alla Sicilia, da cui transitano tutti i dati sensibili dal Medio Oriente.

  13. La situazione in Italia sembra quasi post-armistizio del 43.
    Quando mi capita di ascoltare un TG o leggere un qualunque sito mainstream mi accorgo subito di quanto giornalisti/politici siano fuori da qualunque realtà; parlano come se fossimo ancora nel 199x.., ormai le loro menzogne sono alla luce del sole..se ne sente il puzzo da lontano.
    Che dire poi della totale incompentenza/mancanza di preparazione dei vari politi/giornalisti.

    Non si è ancora raggiunta la massa critica, ma credetemi…prima o poi si raggiungerà e allora si che avremo l’occasione di costruire un paese migliore.

    Tante persone sono addormentate, ma vi assicuro che altrettante sono vigili.
    Conosco tante persone che si incontrano, parlano, scmbiano idee e litigano addirittura ( ma sempre in modo costruttivo ).
    E da qualche tempo vedo i ragazzini girare in bicicletta e tornare nei campetti; vi chiederete cosa centrano i ragazzini nei campetti….secondo me invece è un indicatore importante….qualcosa si muove…lentamente…ma si muove…lo sento e lo respiro..

    1. I GIORNALISTI non mentono leggono cio’ che altri scirvono.
      Gli opinionisti “costruiscono” stati d’animo verso obiettivi imposti dalle elite.
      Tutti recitano una parte piu’ o meno retribuita ad uso e consumo del gregge che prima si raccoglieva attorno ad un focolare ed oggi accende un elettrodomestico e crede a tutto quello che ne esce fuori.
      Il medium e il inguaggio. Il gregge non si pone domande circa le parole riportate in tv (non tutti riescono a farlo) assorbe e ne rimane condizionato.
      Non deve finire cosi’.
      Spero che…la massa critica non venga raggiunta per DISPERAZIONE.
      Inoltre attenzione alla nuova massa critica che sta entrando da sud e cresce.

  14. Ci sono anche notizie incoraggianti dall’italietta della crisi:

    “È stato battezzato Quarto Capitalismo. E’ quello delle medie imprese italiane. Quello fiorito per ultimo, dopo il capitalismo ottocentesco, dopo quello delle aziende pubbliche (ex IRI) e infine dei distretti. Da allora sono passati 10 anni. E le medie imprese italiane resistono. Anzi crescono, come emerge dalle analisi dell’Università di Urbino. Sono infatti le uniche imprese a manifestare in questa lunga transizione – povera di investimenti, innovazione e competitività – voglia e capacità di espandersi. Imprese grandi, ma non troppo, specializzate, ma flessibili, internazionali quanto basta, parzialmente riconducibili ai sistemi produttivi locali.

    il Quarto Capitalismo presenta anche aspetti critici. Strategicamente cruciali. Primo fra tutti è la disomogeneità, o sarebbe meglio dire il dualismo della distribuzione territoriale. Le medie imprese sono presenti principalmente nel Nord-Est padano e nell’area Nord-Ovest della (ex) grande industria manifatturiera. La diffusione si propaga verso Sud e diviene sempre più rarefatta fino alla Puglia e la Campania.

    ….le medie imprese sono nel cuore del manifatturiero italiano, e conciliano obiettivi di efficienza e redistribuzione. Sono un sistema virtuoso per molti versi antitetico a quello del capitalismo globale che tende ad esasperare la relazione tra capitale, reale e finanziario, e lavoro. Dunque, facilitano le relazioni industriali. Secondo, sono un modello organizzativo che consente alle imprese minori di accedere alle filiere globali.”

    http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2017/04/03/news/dove_volano_le_medie_imprese_le_tedesche_ditalia_sono_le_vere_colonne_del_pil-162145293/

  15. Come ho fatto rilevare questo articolo del dott. Dezzani da adito ad equivoci . IL problema non è se ci siano o no le forze vive .DIciamo che ci sono. Bene queste sono del TUTTO IRRILEVANTI perché il processo decisionale del cambiamentio è deciso dal POTERE . Esempio storico . Gli Italiani sono convinti che le istituzioni di democrazia parlamentare derivano dalla Resistenza al nazifascismo . Ora io non metto in dubbio che ci siano state queste forze vive . Io dico solo che il sistema parlamentare italiano è stato deciso a YALTA . Con la spartizione delle zone di influenza è stato deciso dagli angloamericani che l Italia DOVEVA abbandonare la monarchia e diventare una Repubblica,parlamentare . Ovviamente gli Italiani sono convinti che sono stati loro gli artefici del destino politico . Quello che la classe dirigente di allora ha fatto è stato di ritagliare un margine di manovra politico ed economico non troppo sfavorevole al popolo .Le personalità che hanno voluto ruoli di primo piano per l’Italia le forze vive di allora sono state fatte fuori o fisicamente es. Mattei o con scandali ad arte es Craxi . Con YALTA abbiamo avuto ” fortuna ” solo perché ci troviamo al disotto del 35 quesimo parallelo altrimenti saremmo stati inglobati nel URSS. e il nostro destino sarebbe stato simile alla Polonia .

    1. io sono monarchico, nonostante gli attuali esponenti di Casa Savoia non mi piacciano affatto. Il punto che ha portato alla sostituzione del Re (Umberto II, che sarebbe stato un ottimo capo di stato)è che questo non è ricattabile, mentre un presidente, proveniente da ristretti circoli di potere, è un docile pupazzo nelle mani dell’elite

      1. A questo proposito però ci tengo a fare una doverosa precisazione. Il ramo principale della dinastia è ormai ridicolo, ma gli Aosta, rappresentati oggi da Amedeo e Aimone, sono persone molto più serie e preparate. Aimone in particolare è molto interessante, vive e lavora in Russia, e Umberto, quando Aimone aveva 15 anni, lo conferì del collare dell’ordine della Santissima Annunziata e dei Santi Maurizio e Lazzaro, fatto unico e senza precedenti. Umberto sarebbe morto di lì a meno di un anno, sapeva forse qualcosa che noi non sappiamo? A complicare le cose ci si mette il noto bassorilievo di Padre Pio con un giovane, ma quando fu fatto quel bassorilievo Aimone era appena nato. Pare che Padre Pio, per chi crede nelle profezie, avesse profetizzato a Maria Josè che la monarchia sarebbe stata abattuta e ub altro ramo della Dinastia sarebbe fiorito. Leggo ora che Aimone ha lavorato per JP Morgan, ma nessuno è perfetto. Amedeo è una persona a modo e composta, ma penso che il figlio (Aimone, appunto) sarebbe più adatto a regnare

        1. Monarchia, certo, ma ciò che resta delle dinastie storiche ormai è decotto e indegno. Se mai rinascerà la civiltà, le aristocrazie dovranno essere rifondate pressoché da zero.

        2. Mi scusi, ma parla di PADRE PIO DA PIETRALCINA (ovvero questo https://en.wikipedia.org/wiki/Padre_Pio)?
          Se parla di questo Padre Pio mi sa proprio che di profezie ne poteva fare ben poche, ovvero più o meno quelle che possiamo fare io e Lei.
          La storia di questo ammanicato “individuo” è ben altra.
          Se fosse stato per coloro che la Chiesa aveva inviato per constatare i suoi “miracoli” non sarebbe mai diventato santo.
          Lo è divenuto alla morte degli incaricati, nonostante le numerose relazioni scritte e riportanti i veri fatti che accadevano all’interno del convento di frati.
          Nelle relazioni erano contenuti anche vari fatti di violenza, avvenuti tra gli stessi frati per motivi di rivalità, oltre che una minuziosa descrizione della camera del Padre Pio da Pietralcina, con tanto di letto a due piazze.
          Dalle relazioni (che si trovano anche in internet) si evince che era solito fermarsi fino a sera tarda con alcune pie della zona, naturalmente per motivi religiosi (si intende).
          Le sue stimmate sono sempre state un vero mistero “chimico”, soprattutto per il farmacista di fiducia di Padre Pio da Pietralcina.
          Ma scusate, abbiate pazienza, prima di citarlo, perchè non guardate meglio che cosa è stato fatto nella zona del convento di Padre Pio da Pietralcina.
          Non riuscite a scorgere qualche cosa di strano?
          Non so, ad esempio un giro di denaro che ha dell’inverosimile, o uno sfarzo architettonico non indifferente.
          Questi “frati” hanno un giro di denaro che assomiglia molto a quello di un cartello della droga e si pensa ancora che Padre Pio da Pietralcina potesse anche fare delle profezie?
          Voglio imitare (ma lo so che non ci riuscirò mai bene) il Dott. Dezzani, che approfitto per ringraziare per averci dato l’occasione di questo luogo di confronto, facendo un piccolo riferimento di lettura, riguardante il “santo subito” Padre Pio da Pietralcina:
          http://www.veritaoltreilsistema.com/2011/09/padre-pio-santo-no-impostore.html
          Buona lettura e buon divertimento.

    2. O.T.
      Leggo le digressioni storiche del signor Barbato e del Signor Matteo. Sono d’accordo su una questione di fondo: gli italiani non hanno mai avuto seria voce in capitolo sulle decisioni strategiche che vedevano coinvolto il loro paese. Se la scelta fatta dal popolo italiano nel referendum del 2 Giugno 1946 fosse stata rispettata oggi l’Italia sarebbe una Monarchia.
      Molti do voi conosceranno il lavoro storico che Giovanni Fasanella sta facendo presso gli archivi di Kew: segnalo comunque questa conferenza: https://www.youtube.com/watch?v=l0-YLZbZAhA&t=2643s

      Sarei invece molto prudente ad asserire che un Monarca avrebbe avuto maggiore autonomia ed autorevolezza di un Presidente della Repubblica.

      Si guardi alla figura del Presidente Emerito Giorgio Napolitano, ad esempio.
      Egli discende da ottima famiglia napoletana. Sua madre, Carolina Bobbio, di origini piemontesi e contessa di Napoli, era una delle dame di compagnia della principessa Maria Josè, moglie di Umberto secondo.
      E ‘ quindi senz’altro un caso la sua incredibile somiglianza somatica con Umberto II, e nulla dice il fatto che abbia provveduto a cancellare la norma transitoria che vietava ai membri di casa Savoia l’ingresso in Italia. Il settimanale Espresso salutò la sua elezione con il titolo di copetina: “Re Giorgio”, una simpatica metafora…
      Del resto non è forse tutta la sua linea d’azione e di pensiero che domostra quel coraggio, quella trasparenza, quel senso di amor patrio e – potremmo dire – dell’onore personale che avevano già contraddistinto l’ultimo re regnante italiano, Vittorio Emanuele III?

      Umberto non ha potuto regnare, è vero, ma il tempo è galantuomo e ci ha riservato un Presidente della Repubblica che ha saputo preservare la sua “eredità spirituale”…

      1. io sono monarcgico, ma fortemente antisabauda. Penso che i nostri anrenati che vivevano negli stati preunitari vivessero molto meglio di noi

  16. In estrema sintesi le forze vive non sono ABBASTANZA. STRONZE per opporsi al POTERE , anzi non ne afferrano neanche la natura sovrastrutturale . Le forze vive credono che bastano persone altruiste generose competenti che messe nei posti giusti le cose migliorino . Mi dispiace per loro ma il mondo non funziona così . IL POTERE può essere sconfitto solo da un altro POTERE alternativo e più forte .

    1. Dovremmo porci alcune domande
      COS’E’ IL POTERE?
      QUALI SONO GLI STRUMENTI DEL POTERE? (sistemi di controllo dell’uomo e i suoi bisogni).
      COME SI OTTIENE?
      QUAL’E’ LA BASE DEL POTERE?
      COME SI ESERCITA?
      PER MEZZO DI CHI O COSA?
      COME SI LEGITTIMA?
      Un potere lo abbatte solo un contro potere organizzato tale da ottenere il supporto degli scontenti assoggettati al potere costituito.

      Sempre che si riesca a riconoscere l’avversario.

      L’uomo e i suoi bisogni materiali, LA VITA e le sue funzioni biologiche ( mangiare e sistema di procacciamento del cibo, sistemi di produzione e distribuzione,riprodursi, vestirsi, l’acqua) E LA MORTE (l’oltre la morte). Le basi del controllo sociale.

      Il controllo della moneta misuratrice dei rapporti economici.

  17. Mi sembra che la colpa non si possa scaricare interamente sugli italiani. Quando, questi ultimi, hanno ricevuto i giusti stimoli hanno reagito sempre bene e con grandi risultati, un esempio per tutti: il secondo dopoguerra, l’Italia ne uscì distrutta e sconfitta (al di là della vuota retorica della resistenza, fatta solo da poche piccole elìte). Il problema credo sia invece da individuare nella incapacità della classe dirigente italiana di saper superare la inevitabile fase di sottomissione internazionale seguita alla guerra. Abbiamo avuto, complessivamente, una classe dirigente (nelle sue ramificazioni di centro, sinistra e destra) incapace di saper affrancare il Paese dal giogo della sottomissione geostrategica. Qualcuno ha accennato ad una reazione… Mattei, Moro, Craxi etc.
    Dunque si ragiona sempre in funzione degli interessi dell’Europa, della Nato, dell’Euro, ma mai in termini di interesse nazionale. Questo è il limite micidiale che ha portato l’Italia in una deriva socio-economica catastrofica, la mancanza di una classe politica in grado di pensare agli interessi del proprio popolo. Dunque se si vuole trovare un rimedio, dal mio punto di vista, si deve ripartire da persone che lavorino e lottino per recuperare la dignità persa del popolo italiano, a quel punto vedrete che le forze sane e virtuose del Paese riemergeranno con vigore e faranno la loro parte.

    1. Caro Cinà non si tratta di colpe degli Italiani . C’è il solo banale fatto che gli Italiani hanno PERSO la guerra , e sono stati fatti TUTTI prigionieri .
      Nei tempi antichi ( che non rimpiango ) più cruenti ma meno ipocriti
      sarebbero stati fatti sfilare al Foro fra due ali festanti del popolo dietro il carro del Generale vittorioso e poi venduti come schiavi . Questo da la
      falsa prospettiva che gli schiavi moderni siano liberi . Veniamo al dunque.
      Che esercito ha l’Italia ? Quante atomiche possediamo ? Ma soprattutto dove sta la forza MORALE del popolo e delle Istituzioni , tanto per capirci quelle virtù che hanno permesso a Roma di sopravvivere alle battaglie del Trasimeno e di Canne ( avvenute a quasi un anno di distanza una dall’altra !! ) . Ora io non voglio fare il verso a Stalin che chiese quanti carri armati avesse il Vaticano ma come ha fatto notare Dezzani l’ Italia non è il Vaticano .
      Ne consegue che per fare gli interessi italiani devi avere un POTERE
      più forte del tuo avversario . Ora a noi ci manca proprio il minimo ,
      Se gli Italiani uscissero dalla UE sbattendo la porta non ci sarebbe UNO dico UNO che potrebbe muovere loro qualche addebito . Lo facciamo ? NO ! Mancanza di carattere ? NO ! Mancanza di POTERE ?SI !! Che poi siamo un popolo intelligente che qualche volta sfrutta a proprio vantaggio situazioni sfavorevoli non ci piove . Ma sono così
      tanti altri Paesi europei e no .

      1. Caro Barbato, dal 1945 al 2017 si sarebbe potuta pur tentare una strada per riconquistare un minimo di dignità e autonomia, il mondo è grande e la possibilità di allearsi, di dialogare con altri Paesi esiste anche se può sembrare ardua e perigliosa.
        Una classe politica con gli attributi avrebbe operato un lavoro diplomatico tale da mettere il proprio popolo in condizione di contare qualcosa in più dello zero attuale.
        Il potere quando non lo si ha, lo si conquista con la fatica e il sudore perché la Libertà è più importante di qualsiasi forma di “comodo benessere”.
        Questo al netto delle decisioni delle varie amministrazioni Usa con cui si poteva instaurare una dialettica, dopo tutto non sono dei muri insormontabili ma la sommatoria di tanti interessi e vedute, spesso divergenti fra di loro, a questo si aggiunga che in Usa c’é una comunità italiana che un certo peso politico lo ha.
        Non raccontiamoci la storiella che non avevamo la possibilità di affrancarci per piacere, piuttosto non vi sono state le capacità e/o la volontà!

        1. Caro Cinà non sono d’accordo , sopratutto non sono d’accordo con
          la data dal 1945 al 2017 . Ci sono fonti storiche autorevoli che trattano la ricostruizione dell Italia negli anni 1945 -1962 , quindi fino al famoso miracolo economico ( si può anche discutere se in effetti sia stato un bene o un male ) ,ma ASSOLUTAMENTE , non si
          può negare che il boom è stato prepararto dalla interlligenza e dalla levatura di carattere della classe dirigente postbellica .E’ stata la migliore in assoluto ,soprattutto per avere operato in un clima politico che voleva schiacciare la nostra Nazione . Ti lascio un pensiero di Mattei forse lo conosci perchè molto famoso ” « Una ventina di anni fa ero un buon cacciatore e andavo molto spesso a caccia. Avevo due cani, un bracco tedesco e un setter, e, cominciando all’alba e finendo a sera, su e giù per i canaloni, i cani erano stanchissimi. Ritornando a casa dai contadini, la prima cosa che facevamo era dare da mangiare ai cani e gli veniva dato un catino di zuppa, che forse bastava per cinque.
          Una volta vidi entrare un piccolo gattino, così magro, affamato, debole. Aveva una gran paura, e si avvicinò piano piano. Guardò ancora i cani, fece un miagolio e appoggiò una zampina al bordo del catino.
          Il bracco tedesco gli dette un colpo lanciando il gattino a tre o quattro metri, con la spina dorsale rotta. Questo episodio mi fece molta impressione. Ecco, noi siamo stati il gattino, per i primi anni… »

    2. per Cinà: “Mi sembra che la colpa non si possa scaricare interamente sugli italiani…”: mi perdoni, ma quegli ITAGLIANI [scritto col GL per disprezzo] che si ‘assiemarono’ tanto volenterosamente nelle file di chi tradiva sistematicamente la Patria a cui avevano militarmente giurato fedeltà assoluta, TREMENDAMENTE descritti in NAVI E POLTRONE, non erano forse italiani? Di certo c’è qualcosa purtroppo nel nostro DNA che supinamente ci porta ad essere ‘polarizzati’ dagli stranieri chiunque essi siano purché il nostro vile tornaconto torni davvero… tornaconto poi miserrimo… si incarna alla perfezione questa état d’èsprit nella furberia provincialissima del guappo partenopeo che crede d’esser il miglior del mondo nella Campania Felix senza accorgersi che quando mette il becco fuori dall’uscio è l’ultimo degli ultimi in seno al globalismo…

  18. Cioè, fatemi capire, il Vaticano “salva” l’Italia?

    Ahahah… 🙂

    La Storia, questa sconosciuta…

    Il Vaticano, se può, al massimo “salva” il Vaticano, e la sua influenza (anche) sull’Italia.

    Lo stesso per qualunque Stato.

    Ci si salva da soli. O si passa da un padrone all’altro.

    Tertium non datur.

    1. Chi sa di strutture complesse (come Dezzani per la Massoneria) è perfettamente conscio del fatto che tali entità vivono solo ed unicamente con lo scopo di conservare, perpetuare e difendere se stesse. Chi vi appartiene, quando si alza al mattino, ha come obiettivo di capire come avvantaggiarsi da ciò che gli accade intorno, believe me, I saw it first hand. Così, che si chiami X Y o Z, chi è al vertice, anche per il principio di Peter, agisce per mantenere, consolidare e possibilmente espandere la struttura che lo ha investito in quel ruolo. Certi torinesi, pesanti a casa loro e che chiedevano consulenza a me, si meravigliavano che a Roma gli domandassero piuttosto che . Certi americani che ho “consigliato” si meravigliavano che in Italia nessuno gli domandasse l’entità della loro ricchezza, mentre gli veniva chiesto frequentemente come fare a far carriera. In ogni entità sociale strutturata, l’interesse permanente è persino prima personale che di gruppo. Figuriamoci quale può essere l’anelito a risolvere questioni/ problemi da parte di chi non ha da sbarcare il lunario (ora et labora… kidding me??) o da parte di chi percepisce €20k, a prescindere dai risultati (politicians anyone?). Allora che si fa? Intanto si inizia ad essere severi con se stessi, poi si passa alla rinuncia ed al boicottaggio giornaliero. Duro. Dice, ma non serve a niente, siamo pochi…Noi italiani, con i greci, abbiamo un obbligo verso la storia. Senza alcun senso di superiorità…ma la cultura classica che è in ognuno di noi ce lo impone. State allegri e perdonate la dicressione. Dopo un’altra giornata che ho passato nei mercati drogati dai central banksters… me la dovete passare!

    2. Gent.le Albrizio,
      la Sua è una visione ‘ridotta’, ad angolo focale da teleobiettivo spinto; ci sono e servono davvero i grandangoli. La funzione millenaria della Chiesa Cattolica oltre a quella cardine di predicare affinché operi la Salvezza trascendentale implicava un’altra, non secondaria, ma certamente consustanziale alla prima, che era quella del Katechon. Sarebbe bene che Lei – ammesso che sia interessato a completare la visione – se ne informasse minuziosamente.

  19. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la Gran Bretagna voleva fare dell’Italia sconfitta una colonia agricola, ma gli americani si opposero e, visto che eravamo sul confine col mondo comunista, pensarono di fare del nostro Paese un esempio dei miracoli che si potevano realizzare grazie al sistema liberal-capitalistico, una vetrina luccicante che potesse abbagliare i popoli di là dalla cortina di ferro.
    Da qui il lungo periodo di prosperità e di relativa autonomia in politica interna ed estera di cui abbiamo goduto.
    Purtroppo per noi, con la fine della Guerra Fredda gli USA hanno concentrato la loro attenzione sulle riserve energetiche del Medio Oriente e, dopo aver spostato il confine NATO verso est con le guerre jugoslave, hanno per qualche anno abbandonato la scena europea.
    Fino agli anni ’90 gli USA avevano fatto in modo che regnasse un certo equilibrio tra gli Stati europei maggiori, ma a partire dal 2001 hanno optato per un sistema più gerarchico con a capo la Germania, probabilmente per velocizzare la trasmissione degli ordini senza dover ogni volta discutere con venti Paesi diversi, visto che erano troppo impegnati a bombardare l’Iraq e l’Afghanistan.
    In cambio, la Germania ha ottenuto pieno controllo delle questioni europee con notevoli vantaggi economici e politici e noi siamo finiti in fondo alla fila, con conseguente saccheggio dell’industria pubblica e vendita in massa delle imprese private a multinazionali estere.

  20. Ostentare toni imperativi non aggiunge ragione alla ragione;
    dividersi per tifoserie, contarsi per alzata di mano, idem come sopra.
    Ho fatto una semplice domanda, in modo educato, senza intenzioni ultimative, senza il minimo intendimento di dar luogo a una logomachia, questa domanda: “quali sono le forze vive del Paese”?
    Qualcuno sostiene che non ve ne siano (se non in modo residuale); altri che ve ne sono eccome!
    Ora, logica di base esige che l’onere della prova è a carico di chi sostiene una presenza, non di chi sostiene un’assenza. Chi afferma che “forze vive” non ce ne sono (se non, ripetendomi, in forma marginale e residuale), non deve dimostrare nulla; non potendosi dar prova dell’inesistente. E’ chi sostiene la presenza di queste forze che deve, quantomeno, indicare quali siano e da quali caratteristiche sono connotate. Se non lo si fa, la tesi sostenuta si affloscia come puro flatus vocis. Ma, anche se così fosse, si rimane lo stesso tra amici.

    1. Caro Aikidoka acuto come sempre ! Gia nel tuo post del 29 giugno 2017 a 11:13 pm evidenziavi la frase finale del Dott. Dezzani quella che a mio parere dava adito agli equivoci . Con il post di oggi hai chiarito in modo esauriente il nocciolo del problema . La mia posizione come hai potuto leggere è un poco più radicale rispetto alla tua solo per il fatto che dato si dimostri che le forze vive del paese ci sono esse risultano IRRILEVANTI non numericamente , ma politicamente in quanto prive di Potere . Io non posso sopportare per dirla con il Machiavelli i ” profeti disarmati ”
      Per me il Savonarola è stato più grande e più ribelle di Lutero , ma è finito sul rogo . Lutero invece si appoggiò alla nobiltà tedesca e al principe Federico , che lo protesse nel suo castello di Wartburg . Salvando così se stesso e le Tesi . Ingaggiò una lotta spietata contro il
      papato ( potere spirituale contro potere spirituale e potere politico contro potere politico -Carlo V contro la ” Lega dei Protestanti”, guidata dal Duca Filippo I d’Assia e dal Duca Giovanni Federico, elettore di Sassonia. Quello che venne dopo sono solo chiacchiere ed elucubrazioni storiche .

      1. Caro Gianni, mai come in questo caso mi piacerebbe sbagliare, o, per meglio dire, che il mio punto di vista fosse errato (ci tengo a precisare, infatti, che a dibattere non sono le persone come tali, ma gli argomenti).
        Ovviamente, esiste una certa quantità di brave persone che neppure minimamente sospetta di quanto profondamente siano state manipolate; persone che inorridirebbero se solo vedessero che l’”altare” cui sacrificano” è quello della peggiore delle Bestie. Esiste, poi, una gran quantità di sonnambuli, di veri e propri zombi, cui altro non importa se non travasare i neuroni dentro i cellulari, e percepire l’esistenza dal basso ventre in giù. Esiste anche una esigua minoranza che ha smascherato la parte che definirei “grossa” dell’inganno, ma che sta ancora a dibattere la questione – ed è questo che mi rende realisticamente del tutto pessimista – con le medesime categorie culturali imposte da coloro che l’inganno hanno concepito e attuato. Dentro quest’ultima nicchia si trovano varie tifoserie: cattolici contro laici; marxisti contro tutti gli altri; fascisti contro l’universo; liberal-riformisti contro se stessi.
        Manca la cosa fondamentale; un’unificazione dall’Alto, un riconoscersi in un Principio che trascende e integra ogni particolarismo centrifugo. Questa, ossia la cosa necessaria, manca.
        Vorrei tanto sbagliare.

      2. “[…] dato si dimostri che le forze vive del paese ci sono esse risultano IRRILEVANTI non numericamente , ma politicamente in quanto prive di Potere . ”

        Ma anche se fossero rilevanti, non potrebbero nulla, perché nuoterebbero contro la corrente. Si osservi per converso la facilità con cui il Deep State americano rovescia governi nel mondo, crea casini, mette etnie sorelle l’una contro l’altra, disfa ciò che non gli piace, suscita odio … La facilità con cui i soliti mestatori della Lobby che “non esiste” riescono a convincere le masse e a metterle ai propri piedi. La rapidità con cui Paesi fino a ieri cattolici e conservatori – come l’Irlanda o la Polonia, p.es. – abbracciano i “diritti umani” (cioè i vizii sdoganati e glorificati). Tutto questo non per una particolare abilità o intelligenza dei mestatori, ma perché questi cavalcano il flusso di energia catagogica che scorre in Occidente dal Rinascimento in qua, da quando cioè è incominciata la “Modernità”, ovvero l’ultimo atto del kali yuga.
        Che cosa mai potrebbero fare, ‘ste fantomatiche “forze vive”, finché rimane in piedi quella cosa chiamata “Occidente”? Qui ormai non ci vuole più un cambio di regime, ma una rifondazione totale.

        1. Concordo con la “rifondazione totale” di Dnjepr, la sola soluzione realistica ai miasmi della sentina. Ciò, tuttavia, pone due questioni, una più corposa dell’altra:
          1°, se siamo al fondo dell’Età oscura – e per me ci siamo proprio conficcati dentro – non è certo che ci siamo finiti per caso. Ci siamo, perché diversamente non può essere; il che è una parafrasi per dire che – il fatto che le cose stiano così – non può non obbedire ad un ordine di giustizia che sta oltre il nostro orizzonte cognitivo. Ergo, serve poco essere incazzati, visto che questo è precisamente quello che ci tocca.
          “2°, chi sarebbe il soggetto rifondatore? Come farà un’umanità composta da zombi e lemuri a riconoscerlo? Non scordiamo che Cristo, tanto per dire, è già venuto sulla Terra, la fine che ha fatto è nota.

  21. L’arrivo di Draghi “per restare nell’Europa” sarebbe una tragedia.
    Lo hanno capito anche Berlusconi e Renzi, che hanno cercato le elezioni a settembre.
    Berlusconi, ha anche anticipato una “doppia moneta”, Euro per industrie e lira per famiglie.
    (Lui ci guadagnerebbe comunque). Ma è evidente che non si potrebbe fare. Però ci sta lavorando. Tuttavia, il niet , ed i risultati elettorali, hanno messo tutti nei guai.
    Berlusconi+Renzi non è posibile se la legge elettorale resta proporzionale. Perciò o si passa ad un maggioritario, più o meno hard. o non si combina nulla.
    La massa di migranti di quest’anno supererà le 300.000 persone. E’ uno tsunami. Potrà nascere una ribellioni da lì, se si associa una caduta della borsa, una ripresa dell’inflazione ed una stretta sui tassi.
    Tutte cose che potrebbero accadere quest’anno.
    Lo scopriremo solo vivendo.
    Una cosa è probabile. Le elezioni del 2017, potrebbero vedere le destre al comando col 40%.
    E Salvini numero uno.

    1. @ Guido ma nel 2017 non si voterà! perchè il partito Komunista PD poltrone divani si deve organizzare vista la batosta che hanno preso,votare ore sarebbe una sconfitta sicura ora organizzeranno qualche attentato,o qualche finto scandalo politico.

      1. Hai ragione. Ho sbagliato. Le elezioni del 2018.
        Il pronostico è se non bloccan l’immigrazione. L’arrivo di 300.000 migranti sarà il tema delle elezioni.
        Se, invece, corrono ai ripari, può di nuovo cambiare tutto.
        In Italia, ci si dimentica presto. Un solo detto è perpetuo:
        Franza o Spagna, basta che se magna…
        Nessuna speranza di ribellione sociale. Non abbiamo mai tagliato la testa ad un Re, perciò…

  22. A proposito di eccellenze italiane, nel settore vendita armamenti non ci batte nessuno.
    Ecco come abbiamo messo k.o. la Francia:

    “Italia e Francia combatterono per anni la battaglia per vendere navi da guerra al Qatar. Lo scontro italo-francese iniziò nel marzo 2016 alla Doha International Doha Exhibition and Conference (DIMDEX), in Qatar, quando la ministra della Difesa dell’Italia si apprestava a firmare un accordo sulla vendita di corvette, firma poi rinviata su pressione francese.

    Ma nel 2015 il Qatar firmava il contratto da 3,8 miliardi di euro per acquisire 8 navi militari dalla Fincantieri, il più grande contratto d’esportazione navale dell’Italia. La firma, tenutasi a Roma, avvenne tra l’Amministratore Delegato della Fincantieri Giuseppe Bono e il comandante della Marina del Qatar Muhamad Nasir al-Muhanadi.

    Così il Qatar acquista 4 corvette, 1 nave d’assalto anfibio, 2 pattugliatori d’altura e 1 nave da rifornimento; un programma di costruzioni navali di sei anni che inizierà nel 2018. Le corvette saranno lunghe oltre 100 metri e dislocheranno 3000 tonnellate, mentre i pattugliatori saranno lunghi 60 metri e dislocheranno 700 tonnellate. La nave più grande, quella d’assalto anfibio, si baserà sulla nave similare costruita dalla Fincantieri per l’Algeria, la Qalat Bani Abas, lunga 143 metri e che disloca 9000 tonnellate.

    Leonardo-Finmeccanica fornirà i sistemi di combattimento per tutte le navi e avrà un terzo del contratto.
    I radar da installare sulle corvette si baseranno sul radar multifunzionale che l’azienda ha già costruito per le fregate FREMM italiane, che saranno dotate di cannoni OTO Melara da 76mm, sistemi a tiro rapido da 30 mm, sistema antisiluro e sonar antimine della Thesan.
    Le piattaforme coprono il 35% del valore del contratto, mentre i sistemi di propulsione il 25%. Nel contratto sono compresi 15 anni di supporto logistico.
    L’accordo è accompagnato da un accordo firmato dalla ministra della Difesa Pinotti e dal ministro della Difesa del Qatar Qalid bin Muhamad al-Atiyah, che prevede l’addestramento di personale del Qatar presso la Marina Militare italiana.”

    https://aurorasito.wordpress.com/

    1. Chissà perché questa storia mi ricorda tanto le due fregate vendute a Saddam Hussein poco prima dell’attacco all’Iraq….

  23. buongiorno.
    grazie dell’ospitalita’ dott. comm. granduff. Federico…

    scrivi “diseredati” e si illuminano i meme del capitolo 10 scritto dal Diamond
    https://it.wikipedia.org/wiki/Collasso._Come_le_societ%C3%A0_scelgono_di_morire_o_vivere
    Malthus in Africa, appunto. Ed i cilindri di caramelle colorate https://www.youtube.com/watch?v=acklRPZSGgo
    scrivi “forze vive” e non si puo’ non trarre analogie col Giappone, dopo aver letto la seconda edizione del Diamond.
    stessa densita’ di popolazione su superficie, pari sviluppo costiero. quasi pari sconfitte e bombardamenti subiti.
    Eppure la’ non ci fu (bisogno? necessita’? opportunita’?) un Piano Marshall come per alcuni europei.
    scrivi “finanza cosmopolita” e qua quelli anziani li ricevono a Palazzo Chigi.
    scrivi zio Mario (quello che scarabocchia – pero’ e’ leggibile- sui pezzi di carta che fa stampare) per regalo di Ognissanti 2019. Ma prima PoltroneDivani (cadreghe, strapuntini…) deve far vincere gli ortotteri per logorarli entro le europee di quel maggio…

  24. Il sistema europeo, in cui noi italici siamo inseriti in posizione subordinata e la Germania funziona da cinghia di trasmissione con la potente elite finanziaria anglosassone, non è stato creato solo per soddisfare le esigenze di dominio e di controllo statunitense.
    Il famoso surplus tedesco, ottenuto a scapito degli altri Paesi europei, è stato prevalentemente utilizzato per acquistare derivati e altri titoli tossici, assemblati dai geni finanziari di Wall Street e della City e ha contribuito a gonfiare le bolle finanziarie americane e a sostenere le folli avventure borsistiche delle grandi dinastie bancarie mondiali.
    Quindi, la Germania ha aspirato denaro e ricchezze dagli altri Stati del continente e su ordine dei centri finanziari, attraverso lo strumento dei derivati, li ha trasferiti all’elite globale, la vera dominatrice del sistema neoliberista.

    1. Ok, sono d’accordo, però quella “cinghia di trasmissione” che parte dalla City di Londra e da Wall Street, per passare da Berlino e giungere a Roma e Milano, per funzionare ha bisogno di “ruote d’ingranaggio italiane in patria qui da noi”, ovvero ha bisogno di “Traditori della Patria”. Sono loro che OGGI dovrebbero essere ATTENZIONATI ed ARRESTATI. Nessuna pietà nei confronti dei traditori della patria e servi dello straniero.

  25. A proposito: quando cambia l’ambasciatore americano? Qiest’autunno, giusto?
    E chi sarà il prossimo? Chi dovranno slecchinare? Un/una neocon? Un ex Standard Oil? Sinclair? Westinghouse? Rand? CFR? General Dynamics? Goldman’s Reich? Palazzinaro come Drumpf-Mcleod?

  26. Non ho pretese…vedo che Dezzani lancia il frame:La lega nord non esiste e non si nomina/considera e TUTTI i commenti la ignorano! Ci sarà qualcuno (come me) che pensa ,che questo movimento possa far qualcosa in opposizione al globalismo? Pur nelle sue difficoltà di attendere e snidare,agli occhi dell’elettorato, il finto amico Berlusconi,purtroppo alleato naturale,ma completamente venduto alla parte avversa(Tajani,Renzi..vedi ultimo voto CETA..sicuramente B.non è ,paradossalmente,contento dell’ultimo voto amministrative che mette in difficoltà il suo accordo con Renzi,unico da lui minuziosamente rispettato,vedi amministrative Roma,Milano e ultima Genova.) Ora deve gettare la maschera e tentare di addomesticare Salvini su euro e ue(non credo sia possibile)…su,su coraggio qualcuno dica qualcosa…

    1. Non so cosa dire, io non credo più in questi partiti, mi sembra che tutti recitino una parte diversa nella stessa commedia (tragedia). Ma vi sembra che se avessero voluto mettere una vera opposizione avrebbero scelto proprio uno della Lega Nord, un partito che a malapena prende qualche voto al sud? Boh

    2. @maurizio sorrentino,
      ci metto poco ad accontentarla:
      la Lega esiste,
      la nomino: “Lega” (nominata),
      Salvini dice cose sensate ed è coraggioso,
      Borghi (seppure quando parla sembra che beli) ha buone idee sull’Euro, anche se dovrebbe studiare bene Auriti e il suo miglior interprete, che è Daniele Pace, che sulla moneta, a Borghi, avrebbe da insegnare.
      Bene, ho compiuto una buona azione.

      1. Guarda che non volevo un incontro di lotta…mi limitavo notare che chi pratica e incoraggia la libertà di pensiero(Dezzani) credo non desideri una scuola ortodossa alle sue vedute.Illo tempore lessi anch’io Auriti,sicuramente un maestro e precursore sulla proprietà della moneta,ma non serve essere primario di ginecologia per far l’amore con una donna…cos’è che non ti soddisfa di ciò che dice su “bastaeuro” Borghi?

        1. Se si riferisce a me, maurizio sorrentino, mi ha completamente equivocato. Per prima cosa, mi sembra evidente che volevo essere gentile e scherzoso assieme. Per seconda, non lotto perché non trovo interessante competere. Per terza, ho scritto che apprezzo sia Borghi che Salvini, ma che il primo, salvo che non ci tenga delle cose nascoste (almeno per quanto ne so e non è che sappia tutto) non ha penetrato il significato della moneta come Auriti, e ancor meno come Pace, che è fenomenale. Borghi è un ottimo economista, ma la moneta non è solo economia; se lei, Sig. sorrentino, conosce la scuola auritiana, lo sa di sicuro. Avrei grande piacere di trattare questo tema, ma qui, mi pare ovvio, non posso neppure accennarne. Se mai il Dr. Dezzani scriverà direttamente della questione monetaria, dirò la mia.

      2. Buongiorno Aikidoka,anch’io mi permettevo di scherzare sulla lotta(che peraltro pratico) e il suo nickname…come,con tono scherzoso, mi riferivo all’amore tra uomo e donna e studio approfondito dello stesso.
        La metafora che ho usato si riferiva al fatto che,per capire che sovranità monetaria e banca centrale indipendente è bene, mentre l’opposto( situazione attuale )è male,non serve scomodare Auriti. Perché nella pretesa di cavillare e approfondire ,spesso,ci si divide, lasciamo mano libera e favoriamo gli avversari che ,invece ,sono compattissimi per lo status quo .

  27. Nelle elezioni comunali c’erano le coalizioni e il ballottaggio, che non saranno presenti nelle elezioni nazionali, dove si voterà col proporzionale, salvo il premio al 40%, il che renderebbe inutile una lista unica del centrodestra.
    Poi, Berlusconi e Salvini sono divisi su tutto: Europa, euro, alleanze internazionali, leadership.
    Diciamo che anche la possibile alleanza Renzi-Berlusconi sta tramontando, vista la crisi del centrosinistra.
    Il panorama politico futuro più probabile è una “situazione spagnola”, con difficoltà o impossibilità a formare governi stabili.

  28. Sul fatto che la Lega possa opporsi al globalismo, come auspicato da Maurizio Sorrentino, io avrei parecchi dubbi.
    Dietro al fenomeno della globalizzazione vi sono le elite finanziarie anglosassoni, che controllano le principali Borse mondiali, il mercato dei derivati, oltre a quello azionario, obbligazionario e dell’oro.
    Il sistema bancario internazionale è una loro creazione, come anche le principali giurisdizioni offshore.
    Gli stessi politici dei maggiori Paesi occidentali dipendono dai loro finanziamenti per le campagne elettorali.
    Il fenomeno dell’immigrazione a cui stiamo assistendo, ad esempio, è una manifestazione impressionante del loro potere di direzione dei principali avvenimenti mondiali.
    Spostare da un continente all’altro grandi masse di persone serve per destabilizzare ed esercitare un controllo maggiore sulle nazioni coinvolte e permette alle elite globali di realizzare con maggior efficacia i loro obiettivi di dominio economico e politico.
    Quando l’oligarchia ha preso questa decisione è stata in grado di mettere in moto un sistema complesso e impressionante che va dai politici nazionali e locali, alle forze armate dei vari Paesi, ai media di ogni livello, alle ONG etc.: parliamo di milioni di persone mobilitate per raggiungere uno scopo deciso da poche persone in qualche ovattato ufficio di Wall Street .
    La Lega cosa può opporre a tutto questo, visto che in molte località, leggo sui giornali, fatica a pagare l’affitto delle sedi?

  29. Complimenti per la lucidità dell’ articolo, che del resto inserisce la crisi non tanto del “parlamentarismo” italiano in sè e per sè, direi, quanto dell’ attuale classe dirigente del Paese (con i governi Monti, Renzi etc.)in quel giro di anni “interessanti” (2008-2016) come lei stesso li ha definiti, di crisi estrema del liberalismo, anche a livello geo-politico. Mi permetto di portare alla sua conoscenza (e a quella dei suoi lettori) che molti degli elementi di crisi da lei ravvisati coincidono in buona parte con l’ analisi che noi abbiamo incominciato a fare qualche anno fa: http://www.riconquistarelasovranita.it/analisi-e-proposte

    1. Visto che si parla del futuro della democrazia, completo con l’elenco dei principali partiti/movimenti sovranisti nati recentemente in Italia:

      – Fronte Sovranista Italiano
      http://www.riconquistarelasovranita.it/
      – Confederazione per la Liberazione Nazionale
      http://confederazioneliberazionenazionale.blogspot.it/
      – Alternativa per l’Italia
      https://alternativaitalia.it/
      – Riscossa Italia
      http://riscossaitalia.it/
      – Interesse Nazionale
      http://www.interessenazionale.net/
      – A-Simmetrie
      http://www.asimmetrie.org/
      ecc.

      Gruppetti senza prospettive… chi può dirlo ?

  30. Sono anni che i ns. politici non vengono ascoltati in Europa neanche sul problema principale e più pressante dei migranti ed ecco dopo anni la loro presa di posizione di oggi….

    Minniti, che si prepara ad affrontare il tema oggi a Parigi, sottolinea che:
    “… Battono varie bandiere di Paesi europei. Se gli unici porti dove vengono portati i profughi sono italiani, c’è qualcosa che non funziona. Questo è il cuore della questione. Sono europeista e sarei orgoglioso se una nave soltanto, anziché arrivare in Italia, andasse in un altro porto europeo. Non risolverebbe i problemi dell’Italia, ma sarebbe un segnale straordinario”.
    http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Migranti-Minniti-confini-di-Europa-a-Sud-della-Libia-0b8bda39-2acc-4d6c-964d-3a458ffa1245.html

    Una nave di esempio – sic! …stanno pietendo quello che dovrebbe essere il minimo naturale in una qualsiasi unione degna di questo nome… la collaborazione.
    Non hanno neanche il coraggio di pensare la soluzione più facile in questa loro farneticazione inconcludente:
    INVIARE UNA DELLE NS. NAVI CON PROFUGHI IN PORTI DI ALTRI PAESI, E ANCHE SE FOSSE RESPINTA DA TUTTI SI OTTERREBBE COMUNQUE UN SEGNALE FORTE …E SENZA DOVER ANCORA ATTENDERE LA PIETA’ DI ALTRI.

  31. Grazie a Dezzani e agli autori di molti ottimi commenti.
    Dezzani, in chiusura, accenna alle “forze vive del Paese che avranno almeno l’occasione di riplasmare lo Stato a loro immagine e somiglianza”. Ossia, egli e’ fiducioso in una fase “construens” delle forze vive.
    Ma le domande cruciali mi sembrano essere le seguenti: Quali forze risulteranno vive alla fine della fase “destruens” in corso? Saranno delle nuove forze o saranno le stesse vecchie forze, sotto diverse vesti, promotrici della fase “destruens” in corso? E queste forze vive, se esistessero, non avrebbero dovuto gia’ manifestarsi?
    In breve, per ora, non vedo segnali di esistenza delle forze vive del Paese.

  32. Mi piacerebbe conoscere l’opinione di Dezzani o di altri più esperti di me su questo fatto: come è stato possibile per il M5S, in così pochi anni e senza apparenti finanziamenti o il sostegno di altre forze politiche per presentare le candidature e raccogliere le firme necessarie, ad arrivare al 30 percento dei voti. Anche la Lega di Bossi crebbe velocemente anche se non in queste proporzioni e allora mi chiedo : quello che è stato possibile a Bossi e a Grillo non potrebbe essere ancora fattibile oggi per tentare di tentare di fare qualcosa di concreto, se non altro per dire che ci abbiamo provato e abbiamo perduto ma con l’onore delle armi.

    1. Posso dire la mia? M5s e lega hanno avuto grossi successi perché hanno pescato in un malcontento diffuso tra la popolazione…peccato che non sempre utilizzano bene questo malcontento e il loro successo. Specie riguardo al M5s direi che si limitano piuttosto a incanalarlo su binari del tutto sistemici … in questo la lega è stata e forse è ancora un po’ più rivoluzionaria di molti bamboccioni del m5s. Naturalmente non tutti nel 5s sono dei fighetti alla di majo ma temo che di quello stampo ce ne siano parecchi…tutti perbenisti, tutti moralisti, tutti (naturalmente) legalitari all’eccesso e via dicendo. Ammesso che prenderanno mai il potere, avverrà solo perché così vorranno le elite per usare anche loro in funzione antipopolare.

  33. Il problema è alla radice, io continuo a dire che le religioni ci hanno fottuto il cervello e la dignità, e vi giuro io non sono mai stata atea, ho sempre creduto in qualcuno. Ma ora comincia ad essere troppo chiaro. Noi non riusciamo a liberarci perché siamo nati e cresciuti con l’educazione, il rispetto, concetti che c’hanno resi mansueti e non liberi. Solo quando capiremo questo potremo cominciare a liberarci. Loro sono liberi per questo, noi no. I peccati non esistono, sono stati inventati per noi, loro fanno ciò che vogliono. Pensateci, le prove sono tante; prendiamo la pedofilia negli ambienti ecclesiastici, lo fanno non perché sono diavoli, come hanno fatto credere a noi deficienti, ma perché non c’è nessun divieto. Questo Papa è stato criticato solo perché sta rivelando la verità, gli altri erano fintissimi, bravissimi attori. Se non capirete questo non agirete mai. Loro chi sono? non lo so, ma di certo non amano l’essere umano e si divertono a dominarlo

    1. Quindi i pedofili vanno bene, quelli che ammazzano e rubano pure e via di questo passo…nessuna morale, nessun “peccato”, nessuno scrupolo, tutto è consentito …
      Ma allora perché non consentire anche il dominio che le elite esercitano sui dominati? anche questo, secondo la Sua logica, dovrebbe essere consentito!
      Mi dispiace ma non credo che le cose stiano così.

      1. Stefano, le mie sono riflessioni non assolute verità. Cerco, indago, penso. Ragioniamo, se non ci fosse stato il male non avremmo visto il male nelle nostre azioni, desideri, ecc. Il dominio loro consentito dici? se noi fossimo stati come loro non credo avrebbero potuto dominarci, secondo me sono in numero inferiore e hanno paura di noi. Ma lasciamo stare e sinceramente sono contenta di non essere creduta. A volte mi pento di esprimere i miei pensieri, l’ho scritto solo qui ed a un mio caro amico, che s’interessa di queste cose. L’ho scritto qui perché sento di fidarmi di questo blog. Ma sono cose così mie personali che non dovrei divulgarle. Comunque, tornando al discorso, c’è un modo moderno per chiamare tutto questo che ho accusato, la gente lo usa spesso e lo condanna come me, senza sapere che stiamo parlando in pratica della stessa cosa: oggi lo chiamano politically correct

        1. Se ho capito bene, chi ad es. condanna la pedofilia o l’assassinio sarebbe un “politically correct”?
          Se fossimo come “loro” (cioè come i potenti) – così lei dice – non avrebbero potuto dominarci!
          Quindi per diventare liberi dobbiamo diventare prima pedofili, assassini, usurai, maniaci del potere e via dicendo?
          Allora preferisco rimanere schiavo!
          Provi a mettere un animale in una gabbia dove a stento può muoversi ed ha solo da mangiare il pasto che gli danno. Come farà quell’animale a diventare libero?
          Per lui è evidente che è impossibile diventare come il suo carceriere ed ha una sola strada per diventare libero: riuscire a rompere la gabbia in cui è stato rinchiuso.

    2. E’ diverso tempo che ti seguo su questo blog ed ho ben capito il tuo doppiogioco. Dietro quel bel visino dolce che hai messo sulla foto del profilo (stranamente npon esiste sul web), si nasconde probabilmente una “relativista”. Ti manca solo che cambi il tuo cognome con il numero 666 e sarai a posto.

      — Non ci freghi su questo blog !

      1. Francesca Ancona, tu non sai nulla. Se sei all’interno di una scatola non potrai mai dire:” Io sono all’interno di una scatola”. Solo chi è all’esterno della scatola, può dire:” Francesca è all’interno di una scatola”. Allo stesso modo è con il “male”. Addio

  34. “I peccati non esistono, sono stati inventati per noi, loro fanno ciò che vogliono”.
    Ehi, ragazzi, cosa c’è da scherzare, e da stigmatizzare di relativismo, o peggio!!?? Quanta grettezza!! Questa è una rivelazione fondamentale per la nostra specie; ed io, infatti, mi sento legato all’autrice di questa vera epifania da un vincolo di imperitura gratitudine. Ho sempre pensato, infatti, di essere un irredimibile e infimo peccatore, oggi, a partire dalla 1,33 P.M., so di essermi sbagliato. Come mi sento leggero, che ineffabile sensazione!
    Grazie.

  35. A Francesca Ancona e a tutti i commentatori del Blog . NON RISPONDETE a Pio Lux è un virus che va assolutamente isolato . Anche le risposte di condanna lo qualificherebbero .

      1. massimo ( la m minuscola mi sembra una tua “autodenuncia” e quindi, degna di comprensione), se rileggi i miei interventi non c’è MAI maleducazione. Mi dispiace per te. Addio

        Capisco che avversare il “relativismo” è motivo di livore da parte di tanti di voi, però fatevi una camomilla.

        1. Non ho capito cosa avrebbe detto di sbagliato Pio Lux.
          Nel merito, anzi, ho trovato senza senso e contraddottoria l’affermazione di Francesca.
          Il peccato non esiste, liberatevi dai limiti imposti dal “peccato” (in termini laici potremmo dire dalla morale, dall’etica)…. ma è proprio ciò che filosofeggia la massoneria, pensatori atei, la cultura di massa, il pensiero unico dominante dell’uomo del XXI secolo.
          La Chiesa (cioè chi da duemila anni ci ricorda del peccato) è quell’istituzione che ha sempre frenato sto pensiero luciferino che ci sussurra nelle orecchie da sempre che il peccato non esiste.
          Ovviamente sto facendo un discorso su ciò che dice la Chiesa, non ciò che hanno fatto suoi singoli membri quando tradiscono ciò che professa il cattolicesimo.
          E poi, per inciso, non si può dire di credere, di non essere atei, ma poi affermare di non credere al peccato. Il peccato non è mica un’invenzione della Chiesa! E’ Dio stesso che ha codificato ciò che è peccato. Ed è Gesù Cristo che lo ha confermato con i suoi insegnamenti.
          Oggi purtroppo, a differenza di ieri, per la Chiesa non è un problema solo di uomini che professano male, ma di suoi Principi (o peggio il Vicario stesso di Cristo) che mettono in discussione l’essenza di ciò che Cristo stesso ha insegnato, ciò che la Chiesa da sempre ha annunciato e professato. Il cambio di passo è evidente. Si mette in discussione persino ciò che per duemila anni è stato ripetuto. La capite la portata della questione?

          Si sta trattando di una Chiesa che rinnega se stessa, tradendo Gesù Cristo (cosa poi ampiamente profetizzata).
          Una Chiesa che potremmo definire 2.0. Una neochiesa che fa le nozze con ambienti della massoneria (che aveva sempre avversato fino alla scomunica), con quei poteri globalisti che paiono odiare il genere umano.

          E Francesca, invece di trarre evidenti conclusioni, afferma che ha sempre pensato che il peccato non esiste, che è stata la religione a far male al genere umano. Quindi, in sostanza, è perfettamente d’accordo con la neo chiesa, la chiesa 2.0, quella che fa le nozze con globalisti, immigrazionisti, atei, massoni e tutta quella accozzaglia maistream, che ci impone di credere che il genere maschile e il genere femminile è una convenzione imposta da secoli oscuri.

          E sarebbe Pio Lux che trolleggia e non merita risposta?
          Semmai, tornando a bomba, dovremmo dire…..ciò che diceva la Chiesa va riaffermato, recuperato. La Chiesa non può andare col mondo, non può essere applaudita dal mondo.Se ciò succede (e il mondo va sottosopra come adesso) abbiamo un problema. Che cavolo sta succedendo??? Questo andrebbe detto.

  36. Gianni Barbato, ma tu sai cos’è un virus, oppure alle elementari non te lo hanno insegnato ? O forse ti riferisci al “virus informatico” ? Ammesso e non concesso che fossi un “virus informatico”, la risposta sul blog, non comporterebbe rischio alcuno per l’utente. Charo no o preferisci un disegnino ? Addio

  37. Ahi Ahi Francesca non mi hai dato retta . Rispondere a S-PIO – NE TENEBRIX !!! IL. 666 ( Il marchio della bestia ) lui non lo tiene in fronte ma nel cervello . Non si vede ma si sente . Ciao

    1. Gianni sei un tesoro, grazie, non ho risposto direttamente a lui, nel senso che ho cliccato risposta a me, ma volevo mettermi in contatto con lui. Comunque, io volevo dire solo un’ultima cosa. Qui non ci conosciamo bene e capisco, io non amo questa società moderna e cosa darei per tornare ai primi anni del secolo scorso (anche nei 50). Sono nata in un paese del sud, i miei mi raccontano storie bellissime, di vita semplice e rurale, dove il tempo scorreva lento e tranquillo, senza tv, internet, c’erano le chiesette, i fedeli, la domenica e le sue feste, i racconti davanti al fuoco, e tante piccole emozioni. Non è colpa mia se siamo arrivati a questa società folle e incomprensibile, per questo cerco di capire i meccanismi. C’è un’evidente voglia di togliere il “velo”, penso, questi esseri forse si sono scocciati di fingere e stanno venendo allo scoperto in tutti i modi, distruggendo le nostre certezze. Io mi guardo attorno e vedo questo, se poi voi vedete altro dipende dagli occhi e dai punti di vista. Mi scuso con tutti a questo punto, ma soprattutto con Federico, non è il luogo adatto per filosofeggiare.

      1. Cara Francesca qui c’è un equivoco di fondo da parte tua . Ti devo deludere : A) Non sono un tesoro . Sia verso le donne che verso gli
        uomini . B ) Non mi sento il cavaliere medioevale che salva le donzelle dal drago ,anche perché le dame sanno benissimo sbrigarsela da sole .
        C ) Non sono politicamente corretto ( questo ultimo punto non è diretto a te ma a quelli che scrivono su questo blog .)
        Dal punto C si deduce che possiamo avere e abbiamo anche scontri duri , ma chiusi nella sfera delle idee , quindi niente offese personali
        e per dirla alla Aikidoka in questo modo si rimane lo stesso tra amici.
        Dai punti A e B cara Francesca ( ma mi sono rivolto a TUTTI ) segue
        che con un tizio che inizia “E’ diverso tempo che ti seguo su questo blog… ” e termina con ” cambi il tuo cognome con il numero 666 e sarai a posto.— Non ci freghi su questo blog ! non ci può e non ci
        deve essere nessun dialogo ha il cervello nelle tenebre . Dal fatto
        che ti ha seguita , che ti ha consigliato di cambiare nome , mi è balenata l’idea di cambiargli il suo in S-PIO-NE TENEBRIX .

      2. E da questa risposta ho capito che la tua precedente affermazione (che contesto in toto come ho già fatto) è semplicemente dettata da gran confusione. Succede.
        Tornare agli anni ’50 significa tornare ad una Chiesa che il suo parlare era un SI, SI,o NO, NO. Anche se già era fortemente indebolita dai pensieri formatisi con l’illuminismo, la rivoluzione francese prima e il comunismo poi.
        Stai sicura che negli anni ’50 non venivano cacciati preti che citavano San Paolo per dire che l’omosessualità è un peccato. Oggi si. Non veniva distrutto un ordine religioso fiorente perchè critico col CVII (che ancora non c’era).
        La Chiesa era forte e la società civile era UMANA.
        Oggi la Chiesa rinnega se stessa e la società umana ha perso oltre al senso del sacro, anche il senso del buon gusto, dell’estetica, della logica.
        Francesca, il problema non sono gli insegnamenti antichi della Chiesa. Ma gli uomini, gli infiltrati, i Giuda, non i Pietro.

  38. Vorrei cogliere l’invito di Dezzani a fare un dibattito costruttivo.
    Le premesse potrebbero essere le seguenti:
    1) La classe dirigente e politica del Paese e’ scadente. Essa viene selezionata nel sistema istituzionale e dei partiti con un processo che potremmo definire “darwiniano alla rovescia”. Ossia, il sistema seleziona i peggiori.
    2) I poteri sovranazionali sottomettono il poteri dello Stato

  39. (continua dal commento precedente, mi e’ scappato l’invio)
    2) I poteri sovranazionali sottomettono il potere dello Stato nazionale tradizionale.
    3) La commistione del potere politico e del potere economico impedisce il “buon governo”.
    Se le tre premesse sono ben poste si potrebbe pensare a soluzioni del tipo (in ordine secondo le premesse):
    1) I parlamentari sono designati da un ben congegnato sistema “a sorteggio”. Il risultato sarebbe mediamente migliore del sistema attuale che seleziona i peggiori.
    2) Il nuovo sistema di governo derivante dal sorteggio dovrebbe avere come primo punto del programma quello di riportare il potere all’interno dello Stato, unico istituto di potere legittimato.
    3) Il nuovo sistema di governo dovrebbe avere come secondo punto del programma quello di tracciare una netta linea di separazione tra i diritti politici e i diritti economici. A coloro che godono del diritto di proprieta’ va impedito di avere diritti politici e quindi il potere. A coloro che sono al potere va impedito di avere diritti di proprieta’.

    Spero di aver colto l’invito di Dezzani al dibattito costruttivo.

  40. Scrive Giovanni, 3,55 p.m.:
    “La classe dirigente e politica del Paese e’ scadente. Essa viene selezionata nel sistema istituzionale e dei partiti con un processo che potremmo definire “darwiniano alla rovescia””.
    Grazie, Giovanni, innanzitutto, per aver scritto “Paese” con la maiuscola, uno dei pochi; con la P è (quasi) sinonimo da Nazione; con la “p” è sinonimo di piccolo agglomerato urbano.
    Secondariamente, dando per scontato che la classe politica è effettivamente scadente, la vera domanda (che però non vedo neppure implicitamente posta nello scritto di Giovanni) è: viene selezionata da chi?
    Mi spiego: è la classe dirigente scadente che seleziona se stessa (con una specie di darwinismo inverso, per usare la locuzione di Giovanni); e quindi non potrà che trasmettere lo scadimento? Oppure, la classe dirigente è selezionata da altri, che impongono artatamente la mediocrità?
    Nel primo caso, mi chiedo come possa una classe dirigente che, date le premesse, non può che arrivare presto verso l’appiattimento, dominare un Paese intero, se non perché lo stesso Paese sia scandente quanto la classe dirigente stessa.
    Nel secondo caso, mi chiedo chi sono i soggetti – extra classe dirigente interna – che la selezionano. Ovviamente, le mie sono domande del tutto retoriche, dato che sono certissimo che alcuni utenti del sito conoscono la risposta giusta, almeno quanto me.
    La questione, tuttavia, è lo stesso di enorme rilievo; giacché serve a mettere definitivamente a fuoco il volto del nemico. Fatto che, tatticamente e strategicamente, non è cosa da poco. Se non sai chi combattere, infatti, non servono né analisi, né piani di battaglia.
    Nel secondo caso

  41. Gentile Aikidoka,
    Ha ragione a porre la domanda “classe dirigente selezionata da chi?”.
    Nel mio commento c’era un assunto implicito: la classe politica risulta da una selezione dei peggiori, dunque la popolazione del Paese e’ “mediamente” migliore della classe politica. Da qui deriva la validazione di un sistema a sorteggio per la designazione dei parlamentari (e di tutti i rappresentanti politici dei cittadini).
    A questo punto, pero’, il nuovo sistema a sorteggio (ben congegnato per garantire la rappresentanza di tutte le categorie di cittadini) rende inutile chiedersi chi e’ il selezionatore della classe politica nel vecchio sistema.

  42. Denuncio la mia ignoranza: non sono a conoscenza di questo sistema di validazione e designazione. Come che sia, questo sistema, che dovrebbe sostituire quello attuale, dato che opererebbe (salvo che non abbia equivocato tutto) in modalità totalmente casuale, come potrebbe garantire di non selezionare iditioti congeniti, psicotici, sognatori, ignoranti, inetti, fanulloni, comuni e diffusissime teste di minchia?

  43. Gentile Aikidoka,
    Il sistema di designazione a sorteggio non dovrebbe essere totalmente casuale, bensi’ un “sorteggio guidato” all’interno di categorie di cittadini aventi predefinite caratteristiche minime per accedere alla rappresentanza politica.
    In ogni caso, il sistema elettivo in vigore non ha certamente evitato l’elezione di politici, locali e nazionali, con le “caratteristiche di personalita’” che tanto la preoccupano.

  44. Grazie, Giovanni,
    credo che chiunque sarebbe preoccupato di venire governato da un esponente du una qualunque delle categorie da me elencate; soprattutto l’ultima, che è affollatissima.
    Venendo al criterio di selezione, come mi aspettavo, esso patisce dell’insuperabile vizio logico della regressione infinita e/o anche della circolarità. Infatti, qualcuno, ovviamente, dovrebbe “guidare” (virgoletto, come ha fatto lei) questo sorteggio, è inevitabile. Ed ecco o la regressione o la circolarità: chi abilità il guidatore a guidare?
    Giovanni, mi creda, è una questione vecchissima e dibatutta da millenni. Se ne occuparono già Platone e Aristotele

  45. Grazie a lei Aikidoka
    ma non credo che si ponga la questione della regressione o della circolarita’ per un semplice motivo: la designazione e’ casuale e non e’ una scelta deterministica. Ossia, non ci deve essere colui che DECIDE di abilitare il guidatore a guidare, ma e’ il sorteggio casuale che fra tantissimi buoni guidatori IN ATTIVITA’ ne designa UNO per condurre il mezzo. (mi scuso per le maiuscole).

  46. Per completare il commento, faccio l’esempio di Macron in Francia, che ha creato il suo partito En Marche in meno di 12 mesi, e che e’ stato eletto con circa il 16% del consenso degli aventi diritto al voto.
    Se Macron fosse stato estratto con un sistema a sorteggio nella categoria dei “banchieri” per fare il presidente della repubblica, sarebbe stato meno “rappresentativo” della volonta’ dei cittadini?

  47. Caro Giovanni il suo ragionamento ha un vulnus statistico . Apprendo dal Ministero dell’Interno che i cittadini votanti alla camera sono 47.160.244 ( al 13/6/2006) .
    Facciamo cifra tonda 46.000.000 , supponiamo con Lei che il 50 % cioè 23.000.000
    siano probiviri come è mai possibile avere 630 deputati corrotti e incompetenti ?
    Ora proseguiamo il ragionamento . Supponiamo che la Camera sia stata ridotta da
    630 a 90 deputati e che Ministeri siano stati sfoltiti e ridotti a 6 ( Ministero dell Economia e Finanze – Ministero della Difesa – Ministero della Giustizia – Ministero del Lavoro
    Ministero della Salute – Ministero dell’ Istruzione ) Ora su queste 90 deputati bisogna
    estrarre una sestina di Ministri che possiedano delle ben precise qualità morali intellettuali , di competenza ,fermezza . Bene signor Giovanni le probabilità che questi
    sei deputati abbiano queste cose in comune è di 1: 622.614.630 .E’ stessa probabilità
    che ha la popolazione italiana che gioca al Superenalotto di realizzare una vincita .
    NOTA IMPORTANTE : Volete avere potere contrattuale con lo Stato ? Niente rivoluzioni .
    Smettete di giocare al lotto , superenalotto, gratta e vinci ecc . Tempo un mese e avete messo lo stato in ginocchio .

  48. Gentile Barbato,
    Mi perdoni, ma non ho ben compreso il suo ragionamento. Le faccio notare solo che il sistema in vigore oggi ha selezionato un ministro dell’Universita’ e della Ricerca Scientifica che non ha ne’ una laurea ne’ un diploma quinquennale di scuola superiore (necessario persino per una banale carriera di concetto nella pubblica amministrazione). Un sistema di designazione dei parlamentari, e quindi dei ministri, a “sorteggio guidato”, secondo lei, avrebbe fatto una selezione migliore o peggiore?

  49. Gentilissimo CARLO, la completa inaffidabilità del M5S è testimoniata anche dal risultato delle ultime elezioni Amministrative: in qualche roccaforte del M5s, dove 4 anni fa era al 30% ed oltre, è piombato al 6% e, addirittura, al 3.8%.
    Ovvero il M5S sta facendo la stessa identica fine dell’omologo “partito/contenitore” Italia dei Valori, del venduto agli americani Antonio Di Pietro.
    Secondo la mia modesta esperienza in merito, dal M5S stanno defluendo le vere forze vitali che lo hanno reso il primo partito italiano, ovvero tutti quegli attivisti della prima ora, quelli che erano veramente convinti di poter cambiare in meglio questo nostro povero Paese, ma che sono stati completamente delusi/disattesi dalle scelte (completamente scriteriate, ma solo in apparenza) dello Staff del (per fortuna) fu Casaleggio e di quel disastroso politicante di Beppe Grillo.
    Il M5S attraverso le elezioni on-line, completamente taroccate, e l’altra trovata disastrosa dell’Uno che vale Uno (dietro alla quale si nascondevano i più sfaticati ed incompetenti “attivisti”, oltre che gli stessi infiltrati che seminavano continue zizzanie nei vari gruppi), lo Staff stesso ha falciato le uniche forze che tenevano a galla il M5S.
    Non parliamo poi delle scaramucce continue tra: gli Eletti alle Amministrative – contro gli eletti alle Regionali – contro agli eletti alle Nazionali – Tutto a causa di una completa mancanza di un’organizzazione centralizzata sull’intero territorio nazionale che desse direttive di massima comuni.
    Praticamente un caos mai visto in un vero Movimento nazionale, che ha determinato il completo immobilismo degli Eletti su tutti i punti portati dal M5S nelle campagne elettorali o, addirittura, al completo voltafaccia di alcuni di questi (vedi posizione del M5S sulla Unione Europea, ma purtroppo non soltanto su questa).
    Risultato: elementi ottimi che erano stati eletti al Parlamento, costretti a migrare nei Gruppi Misti, mentre elementi completamente assoggettati allo Staff Casaleggio/Grillo, seppure completamente mancanti di formazione politica o completamente inadatti a lavorare in gruppo, i quali venivano mantenuti nei ranghi parlamentari.
    Risultato: nessuna carica importante per quello che era il 1° vero Partito nazionale, e nessuna decisione importante portata a buon fine!
    Come il Dott. Dezzani, in tempi non sospetti, ha più volte, molto dettagliatamente, descritto, il M5S era soltanto una valvola di sfogo per i cittadini ed una stampella per gli schiavisti angloamericani.
    Ed ora ne stiamo avendo la piena testimonianza.
    Tra tutti i Parlamentari del M5S, ce ne fosse uno che ha mai tirato in ballo l’EUROGENDFOR, una polizia militare interforze che, addirittura, gode di extraterritorialità, ovvero si può permettere di fare qualsiasi cosa, senza rispondere ad alcun giudice.
    Completamente INCOSTITUZIONALE, ma ce l’abbiamo qui in Italia, già costituita da svariati anni ed anche operativa.
    Dott. Dezzani, non pensa anche Lei che l’EUROGENDFOR potrebbe essere già pronta per i prossimi periodi neri?
    Argentina docet.

  50. Purtroppo, il ragionamento del Sig. Giovanni ha anche un insuperabile vulnus logico. Io ho ben compreso che la designazione dei candidati sarebbe totalmente randomizzata, e infatti questo punto concerne il come. Pertanto, su questo non torniamo più, perché il come è chiarissimo e non solleva problemi. Il vicolo cieco logico dell’argomento – oltretutto, e chiudo scusa se mi ripeto, conosciuto dalla notte dei tempi – riguarda la modalità di esclusione dei soggetti sorteggiati MA, come ho scritto in precedenza, inabilitati a qualunque titolo a svolgere il compiti per cui sono stati sorteggiati. Lei ha scritto, ed io leggo con molta attenzione, “… Il sistema di designazione a sorteggio non dovrebbe essere totalmente casuale, bensi’ un “sorteggio guidato” all’interno di categorie di cittadini aventi predefinite caratteristiche minime per accedere alla rappresentanza politica”. Bene, guardi, Sig. Giovanni, che capito nei minimi dettagli cosa afferma, e confermo che l’argomento è viziato dalla fallacia logica del regressus ad infinutum. Nello specifico, questa fallacia riguarda il fantomatico soggetto che dovrebbe definire le “predefinite caratteristiche minime”. E ciò è evidente come la luce solare! Questo soggetto che avrebbe il compito di definire le “predefinite caratteristiche minime”, dovrebbe A SUA VOLTA (sottolineo A SUA VOLTA) essere selezionato con le medesime modalità, cosa che però riporterebbe esattamente al punto di partenza, perché con ogni evidenza, ci vorrebbe un ulteriore soggetto che dovrebbe valutare l’esistenza delle “predefinite caratteristiche minime” del soggetto precedente; e così via all’infinito.
    La fallacia della regressione infinita consiste, in logica, nell’illusorio tentativo di risolvere un problema, creandone un altro perfettamente analogo; e questo è esattamente ciò che accade nel paralogismo che ho analizzato, punto per punto, nelle righe precedenti. Poi, per carità, ci mancherebbe, ciascuno è libero di cercare di far diventare quadrati i cerchi (o viceversa).

  51. Grazie ad Aikidoka per l’acuta osservazione riguardante la “regressione infinita” del sistema in discussione. Non avevo per nulla pensato alla questione della regressione perche’, incosciamente, ho ritenuto che la definizione delle “regole” per realizzare il sistema di designazione a “sorteggio guidato” appartenesse ad una “fase costituente” del nuovo sistema e che il “fattore della casualita’” rendesse secondario il problema della regressione.
    Lo scopo della mia proposta, semplicemente, era solo quello di provocare un dibattito costruttivo, come sollecitato dallo stesso Dezzani, non di fornire alcuna soluzione.
    Buona giornata.

  52. “BISOGNA PORTARE UN MILIONE DI PERSONE A ROMA !”

    Caro Dezzani, perchè scrive “crollo demografico” in Italia ? Mi sono andato a guardare l’andamento demografico nel bel paese, dall’unità d’Italia nel 1861 ad oggi https://it.wikipedia.org/wiki/Demografia_d%27Italia ed è sempre in crescita. Ad oggi saremmo 60.589.445. Una enormità rispetto ai 45/50 milioni della Italia anni 50/60, quando si stava bene.

    Certo gli ultimi tre o quattro anni, hanno visto qualche fluttuazione minima, ma appunto, poca roba, visgto che parliamo di 100.000 o 200.000 abitanti, in prevalenza giovani, fuggiti all’estero. Il punto è che sono, immediatamente rimpiazzati, da immigrati, vito che ne arrivano migliaia al giorno.

    Recentemente ho sentito Dalema, in una intervista ribadire che l’Italia ha disperato bisogno di immigrati, visto che gli italiani non vogliono più fare figli. Stesso MANTRA ripetuto dalla Boldrini e tanti altri asserviti alle éelite globaliste.

    Noi, purtroppo, sappiamo bene che gli italiani, non fanno più figli, proprio perchè è diventato un inferno vivere dignitosamente in Italia e siccome abbiamo uno stato aguzzino che ti massacra di tasse fino al 70% di pressione fiscale, senza corrisponderti adeguati servizi in cambio, l’unica salvezza è non mettere al mondo altre bocche da sfamare.

    Pensiamo solo a Concetta Candido, la ragazza che si è data fuoco nell’Inps di Torino, perchè lo stato non gli corrispondeva neppure il sussidio di disoccupazione da Gennaio scorso. Che stato è questo ? Nessuna specie animale, mette al mondo figli se le “condizioni ambientali” non sono favorevoli. Neppure le piante proliferano, in assenza di nutrimento. Esistono solo due specie al mondo che lo fanno, anche in condizioni di avversità:” L’ uomo e i virus”. Appunto ! Se non vuoi essere come un virus, non proliferi, in questo momento storico.

    Cosa hanno pensato allora questi DANNATI satanisti ? Hanno pensato di “sostituire” letteralmente il popolo italiano con immigrati. Esiste un documento ONU che ne prevede 40 milioni (avete capito bene) nel 2050 http://www.iltempo.it/cronache/2015/04/22/gallery/lonu-nel-2050-in-litalia-40-milioni-di-immigrati-974464/

    Inutile dire che siaormai giunti al limite. O ci ribelliamo e ci riprendiamo il nostro paese, oppure per noi sarà l’estinzione.

    Caro Dezzani è proprio per questo motivo che esorto te, a mettere a disposizione del paese le tue capacità, al fine di esortare a tua volta, coloro che possono “coaugulare UN MILIONE DI CITTADINI A ROMA” in una manifestazione ferma ma pacifica.

    SE NE DEVONO ANDARE !……solo allora, noi Italiani ritorneremo a fare figli. Bisogna però, prima estirpare il MALE !

    1. sentito il comunicato di quella mente IMMENSA di Boeri sull’Inps odierno?

      1. http://www.corriere.it/economia/17_luglio_04/boeri-chiudere-frontiere-migranti-costerebbe-38-miliardi-bcb27ab6-609d-11e7-b845-9e35989ae7e4.shtml
        …ma se sono una risorsa così preziosa perché li lasciamo prendere il mare rischiando la vita, invece di organizzare dei centri di selezione al lavoro per ottimizzare il loro impiego… fare queste dichiarazioni in piena crisi migranti crea delle “logiche” ridicole e aberranti dal punto di vista umano …se si subiscono passivamente le notizie…

      2. Credo che la poltrona di Boeri sia in scadenza e il bocconiano preferirebbe rinnovarla prima delle elezioni. Indubbiamente è lungimirante. Ha fatto i calcoli che tra ventidue anni (non uno di meno) potremmo essere nei guai con l’INPS…Beh, sinceramente io penso molto prima…
        Il discorso, ovviamente, non c’entra una mazza. Una cosa sono gli immigrati del ventennio precedente, che hanno trovato condizioni favorevoli di lavoro, e sono capaci di fare: cinesi, pakistani, filippini, egiziani, romeni, al limite anche senegalesi…ma questa orda di nigeriani, la cui unica capacità è la prostituzione femminile, non capisco perchè dobbiamo ospitarli senza fare una mazza….solo per trombare e mettere incinte le donne con susseguente ius soli?
        Politicamente, i nostri governanti dovrebbero dire: siamo stati corrotti da Soros, che ci dà dei soldi in nero. Altrimenti, avrebbero il cervello di una gallina. O l’ipocrisia di un Papa…

        1. Esatto Guido:” ….ma questa orda di nigeriani, la cui unica capacità è la prostituzione femminile, non capisco perchè dobbiamo ospitarli senza fare una mazza….solo per trombare e mettere incinte le donne con susseguente ius soli?”.

          Consapevole del fatto che una donna, dopo che sei riuscita a trombartela bene bene, al 99% è tua per sempre se davvero la vuoi, il potere, consapevole di questo assioma comportamentale, ha seguito questo protocollo:

          1) Prima ha letteralmente devastato la già fragile mente delle donne nostrane, fra i 18 ed i 45 anni con false convinzioni, falsi miti ed esterofilia

          2) Ha inculcato in loro a mezzo dei mass-media, TV, radio, giornali, messaggi subliminali, scuola, prof, politica, la “credenza” che il maschio italiano non esiste più e che sono tutti mammoni, froci e femminielli

          3) Quando le pollastre erano cotte a puntino, ha aperto le porte d’Italia facendo entrare orde di africani giovani, maschi ed in età riproduttiva.

          Secondo voi come andrà a finire questa storia ?

          THE END

  53. Ma poi non si capisce perchè, se la popolazione calasse sotto i 60 milioni, ci dovrebbero essere dei problemi.
    La Spagna che ha un territorio che è quasi il doppio del nostro, con meno catene montuose e meno problemi idrogeologici, ha 46 milioni di persone e non mi risulta che la cosa crei dei problemi.
    E’ la solita mistificazione della realtà, per farci accettare delle decisioni prese nei piani alti del potere mondiale a beneficio di pochi fortunati.

    1. Giustissimo. Ci sono stati Usa dove vive una manciata di persone e c’è ricchezza e benessere. Tutte scuse, c’è altro sotto

  54. Caro signor GIovanni in effetti mi sono espresso in modo complicato . Comunque io sono scettico verso le selezioni darwiniane nel senso di scelta dei migliori per il semplice fatto che le scelte darwiniane sono operate dalla Natura che con la sua infinita saggezza e sapienza fa la selezione giusta . L ‘uomo è FALLIBILE e quindi in TUTTE le sue azioni l’errore è la norma . Questo è sempre vero anche se gli uomini fossero di prima qualità figuriamoci quando sono scadenti ! Quindi la critica radicale che io muovo a Lei è che non sono i sistemi di selezioni del personale politico a fallire . E’ l’uomo che non è in gra
    do di operare con la sapienza della Natura . IL difetto è nel manico . Questo è vero anche se si uscisse dal paradosso della regressione infinita con un atto di imperio . Ovvero si decide che esiste un probiviro saggio a cui si affida l’iter da Lei descritto . IL probiviro contiene già in se il nuce dell’errore . Basta attendere il suo operato nel tempo per trovare la degenerazione . In parole semplici il mio pensiero è questo . L’uomo è fallibile . Più uomini si radunano insieme più la fallibilità si fa esponenziale

  55. Per tutti gli amanti e nostalgici del M5S, un’ultima chicca che mi sono dimenticato di aggiungere: ATTENZIONE ALL’INGRESSO NEL M5S di Michael Arthur Ledeen (le cui gesta sono consultabili in questo indirizzo https://en.wikipedia.org/wiki/Michael_Ledeen ).
    Questo “tipetto” (Massone) ha avuto a che fare anche con GLADIO in Italia, oltre che con vari fatti poco “chiari” riguardanti il terrorismo in Italia, inoltre aveva intimi contatti con il “conte” GELLI LICIO (repubblichino – traditore – collaborazionista – voltagabbana – pidduista).
    Da quest’ultimo ebbe una lettera scritta in cui il “Conte” Gelli scriveva che “la palma svedese era stata tagliata” ed il riferimento era chiarissimo al politico svedese Olof Palme (https://en.wikipedia.org/wiki/Olof_Palme) ed alla sua morte.
    Occhio perchè il “tipetto” attualmente guarda con molto interesse al M5S e, per quanto sopra, se un attivista onesto del M5S lo vede ronzare intorno a qualcuno del “Direttorio”, o dello Staff, ha il dovere di renderlo pubblico e, soprattutto, di cacciare sia Michael Arthur Ledeen, sia il membro del “Direttorio” che lo presenta.
    E’ attualmente un collaboratore del Ministro della Difesa USA, figuriamoci se potrebbe fare gli interessi degli italiani onesti.
    ATTENZIONE!!

    1. ….x Santo Subito: ….e quale meraviglia dovrebbe destar questa quadratura del cerchio in casa M5S? è la perfetta sintesi che partì dai ‘salienti’ Sassoon per giungere a completarsi con Leeden: è tutta “Cosa Loro”… non ‘cosa nostra’….

  56. Immigrati: ora anche il bocconiano Boeri, presidente dell’Inps (a proposito ma chi ce l’ha messo? immagino Renzi) ha pontificato a favore dell’immigrazione perché – dice – gli immigrati contribuiscono in modo significativo al pagamento delle nostre pensioni!
    Il saldo attivo tra costi e guadagni (in termini di contributi) sarà di 38 miliardi da qui al 2040…miliardi che naturalmente andrebbero persi se si fermasse l’immigrazione.
    Naturalmente Boeri che pretende di dire la verità agli italiani, non ci dice né come è arrivato a questi numeri, né se i migranti stranieri che attualmente versano i contributi sono ucraini, polacchi, rumeni (cosa più probabile) oppure sono queste ultime orde di africani (cosa improbabile)… tantomeno il bocconiano boeri ci dice per quale misteriosa ragione noi dovremmo gioire che a versare questi presunti miliardi nelle casse Inps siano immigrati (specie africani) piuttosto che italiani.
    Quegli altri come questo boeri (tra i quali – oltre a Sua Santità e a Soros – spicca un d’alema o un leccaculo di renzi come il ministro martina) dicono che la popolazione italiana invecchia, la gente non fa figli a sufficienza onde per cui bisogna importare giovani (schiavi)…ammesso che davvero le nascite stanno diminuendo nessuno di questi signori si domanda perché mai questo succede e quali potrebbero essere i sistemi per invertire la tendenza senza bisogno di dare via libera alle mafie per procurare a lor signori nuovi schiavi per mettere in sicurezza le pensioni (soprattutto quelle loro!).
    Magari, egr. sig. boeri e company, si potrebbe cominciare con l’uscire dalla Nato e dalla Ue, si potrebbe continuare sviluppando l’industria italiana piuttosto che farla languire come piace a Washington e alla merkel, si potrebbe diminuire l’orario di lavoro e magari si potrebbe anche riportare l’età pensionistica ai tempi in cui era prevista prima che intervenissero ad aumentarla i vostri tecnici alla monti e alla fornero, infine si potrebbero diminuire gli stipendi di tipi come Lei.
    Macchè! da questo orecchio i boeri, i d’alema , i renzi , i martina e company non ci sentono e lor signori preferiscono fare i ragionieri sparando numeri senza peraltro uno straccio di prova sulla correttezza delle loro “simulazioni”!
    Lo stesso bocconiano (se non sbaglio da giovane era un di quelli che pretendeva di lottare contro i borghesi e per la rivoluzione mentre invecchiando ha scoperto che è meglio lottare per i traffici di migranti africani) poi si contraddice quando afferma che molti di questi immigrati/migranti lavorano in nero!
    Allora, sig. Boeri, se nei pochi casi in cui lavorano lo fanno in nero e quindi non versano contributi ci dice – di grazia – da dove cazzo escono fuori tutti i miliardi di cui parla?
    E poi, ammesso che i numeri sparati siano autentici non pensa che sarebbe mille volte meglio che fossero giovani italiani a versare quei miliardi di contributi di cui parla, piuttosto che africani?
    E ancora: se le cose stanno come dice Lei, sig. Boeri, ci spiega come mai persone come un presidente del consiglio (gentiloni) e ultimamente addirittura un presidente della repubblica (mattarella) , seppur tardivamente, hanno lanciato grida di allarme per l’eccessivo numero di sbarchi verificatisi in questi ultimi mesi? Eppure possiamo essere certi che conoscano i numeri da lei citati ultimamente. Allora, perché sono preoccupati anziché gioire per tutti questi immigrati che sbarcano per pagarci le pensioni?

    1. Dicono un mucchio di stronzate
      stronzate per gli organi di propaganda del regime
      Non dobbiamo pensare porci domande come giustamente fa lei
      A sentir loro dovremmo ringraziarli

      Quando parlano di decremento della popolazione
      MI CHIEDO COME ABBIAMO FATTO AD ANDARE AVANTI IN PASSATO OGNI VOLTA CHE C’E’ STATA UNA GUERRA O CARESTIA O PESTE???

      vogliono sostituirci?
      no grazie

  57. Leggete questo articolo, è molto interessante. Parla dell’Unione Europea come l’Unione Sovietica, un progetto stabilito alla fine degli anni 80. Parla Vladimir Bukovskij, ex dissidente sovietico, basandosi su vecchi documenti conservati negli archivi segreti sovietici, un progetto di dittatura in pratica riguardante noi europei

    https://blog.movimentoroosevelt.com/home/677-in-un-discorso-pronunciato-a-bruxelles-la-scorsa-settimana-il-bukovskij-ha-definito-l-unione-europea-un-mostro-che-deve-essere-distrutto-quanto-prima-tanto-meglio-prima-che-diventi-uno-stato-totalitario-a-tutti-gli-effetti.html

  58. Cara Francesca , avevo già letto l’articolo da te linkato il 2/7/2017 su Voci dall ‘ Estero . L’autore vive in UK ma ha conservato una visione russofobica del mondo . A noi anti UE non dice nulla ,che già non sappiamo ,anzi ne sappiamo molto più di lui perché abbiamo la coscienza che l’euro non è soltanto una moneta . Inoltre è risaputo che Hitler e Stalin abbiano avuto più di un punto in comune nella gestione del potere . Quindi l’articolo è banale .

    1. Sarà anche banale, ma io alla dittatura europea ci credo e prima di pensare alle invasioni migratorie, con cui ci stanno distraendo, sarebbe meglio pensare ad uscire dall’EU, nessuno più ne parla ormai, che strano. Ciao Gianni

      1. Lei o è troppo giovane oppure troppo povera per pagare le tasse! Se le pagasse credo che guarderebbe al fenomeno migratorio, verso il quale vengono versati fiumi di nostri soldi (cioè di nostre tasse), con minore svogliatezza. Tra l’altro il fenomeno migratorio non è un capitolo a parte riguardo al problema della dittatura in europa che Le interessa maggiormente, anzi ne è parte integrante.
        Intanto già oggi e non tra cent’anni o venti il fenomeno migratorio è esso stesso frutto di questa dittatura tant’è che mentre la grande maggioranza degli italiani è sicuramente contro l’immigrazione, i signori alla boeri, alla d’alema e alla renzi, nonché i preti alla bergoglio (tanto per limitarci all’italia e non parlare degli altri paesi) se ne fregano altamente e tirano avanti per la loro strada, anzi ora ci somministrano anche cifre farlocche (vedi il presidente dell’Inps – boeri – che si spende per illustrarci la bontà del fenomeno)…questa è già una democrazia morta e. quindi, una dittatura, cioè quella che a Lei interessa più del fenomeno migratorio.
        In secondo luogo siccome ogni dittatura si regge sulla punta delle baionette, tra non molto vedremo i “poveri migranti” arruolati proprio per portare quelle baionette…e stia pur certa che quelli non saranno mica tanto gentili neppure con Lei che oggi si interessa più alla “dittatura” in europa piuttosto che ai “migranti”.

        p.s. sa quanto costano i migranti attuali ogni anno? boeri dice cazzate quando afferma che ci costerebbero solo (!) 35 miliardi da qui al 2040, cioè – secondo i suoi dotti calcoli – circa 1 miliardo e mezzo l’anno! Probabilmente sfuggono ai suoi calcoli i soldi per tenere in acqua decine di navi con relativo equipaggio, i costi di coperte, viveri, abbigliamento, cure mediche per i suoi beneamati migranti, poi i costi per i cosiddetti “centri di accoglienza” o per case e alberghi in affitto, altre cure mediche gratuite in ospedali e chissà cos’altro!
        Nessuno ha mai fornito cifre riguardo al costo complessivo di questi migranti, c’è stato solo qualcuno a cui è sfuggita la bella cifra di almeno 3 miliardi l’anno (ma secondo me sono non meno di 5 o 6 miliardi l’anno). Quanto ai soldi che loro (i migranti) ci procurerebbero con i contributi versati (secondo il dotto boeri sarebbero circa 73 miliardi da qui al 2040 cioè quasi 3 miliardi di contributi l’anno) si tratta di cifre campate in aria apposta per indorare la pillola … e per farci pensare alla “dittatura in europa” piuttosto che ai “migranti”.

        1. Ma che c’entra questo discorso? Io, come tutti, detesto questa invasione!! Certo che fa parte già del progetto dittatura, anche se non siamo ancora arrivati al punto della chiusura dei cancelli, lì ci sarà da piangere. Gli obiettivi sono tanti, dall’impoverimento di tutti, al creare uno stato schiavo, al fomentare guerre tra etnie e religioni, tutto è contro di noi. Io sono preoccupatissima, ma temo anche la vera dittatura che verrà, dove gente come noi, che sta qui a scrivere contro il governo, verrà presa e rinchiusa chissà dove. Sull’articolo da me postato su c’è scritto “datevi da fare ora per cambiare le cose, perché a breve non potrete farlo più”. Noi non stiamo facendo niente, anzi, il popolo chiede la dittatura, chiede il grande padre padrone che salverà questi “bambini” dai brutti invasori. Questa è l’Italia

        2. mi dispiace, se scrive che il mio discorso non c’entra niente significa che non mi sono spiegato bene…allora sintetizzo: Lei non s’accorge che il fenomeno migratorio fa parte di quella dittatura che la preoccupa e, quindi, combatterlo significa lottare contro un aspetto della dittatura che in buona parte c’è già.
          Inoltre non s’accorge che i migranti attuali saranno usati in futuro proprio per difendere la dittatura …oltre che per muovere guerra a qualcuno (tipo russia) che non piace ai moderni dittatori (penso naturalmente soprattutto a quelli d’oltre atlantico).
          Però, senza offesa, io ho l’impressione che a lei i migranti fanno un po’ pena e per questo preferisce voltare pagina e guardare altrove.
          Ma spero che io abbia di nuovo frainteso il suo discorso e le sue opinioni.

  59. Cara Francesca certo che esiste la dittatura UE . Infatti sono nominati i nazitecnocrati o naziliberali . La critica o meglio l’ avviso di Bukoviskij non aggiunge uno iota a ciò che sappiamo , e ne sappiamo più di lui . Hai invece fatto centro dicendo che ci stanno distraendo con l”emergenza dei migranti . Sulle dinamiche e chi ci guadagna su questa tratta degli schiavi ( vedi Stefano G al post poco sopra ) gli Italiani lo hanno capito a parte il variegato popolo di sinistra . Uscire dalla UE non sta al nostro Popolo decidere perché come PRIGIONIERI DI GUERRA avendo perso la seconda guerra mondiale non abbiamo voce in capitolo . Si esce da questa UE solo quando gli Americani lo decideranno per noi . Non a caso Trump ha dato dei cattivoni ( leggi stronzi ) ai Tedeschi della Merkel oppure tramite una guerra europea . IL compito che ci spetta oggi e che rientra nelle nostre possibilità e fornire una coscienza e una conoscenza delle dinamiche soprattutto economiche al maggior numero di persone . Ciao

    1. spiacente ma non condivido l’opinione Sua e di altri secondo cui il fenomeno migratorio servirebbe solo a distrarci.

  60. Cara Francesca mi sono dimenticato una cosa . I. Francesi che sono VINCITORI della seconda guerra mondiale potevano uscire dalla UE avendo ben DUE possibilità sia a sinistra con Melenchonne che a destra con la Lepen essendo i due partiti ben strutturati sul territorio nazionale . Quindi avevano entrambe le mani libere per combattere e non ci sono riusciti . Figurati gli Italiani che combattono con entrambe le mani legate dietro la schiena . Io penso che fra TUTTI i popoli europei gli Italiani sono quelli con più onore perché combattono sotto un fuoco nemico di notevole intensità a mani legate e come al solito nella nostra storia patria contro i disinformatori e i collaboristi con il nemico .

  61. Voglio essere banale: non ci sono padroni senza che, prima, non ci siano schiavi. Chi pratica arti marziali sa che, tra pari, il combattimento non comincia neanche. L’Italia è stata sempre terra di conquista perché non è mai esistita una identità italiana, definita al punto tale da creare quel comune sentire che dà forza.
    Ma non basta: ciò che definisce la condizione dello schiavo non sono le catene, è la PAURA. Noi italiani, tratto tipico dei codardi e dei tremebondi, siamo sempre stati forti e arroganti con gli indifesi, sempre proni e servili con gli arroganti. E’ per questo che non possiamo uscire dalla galera UE, perché siamo molli come mozzarella e consistenti come quaraquaquà. Ho visto marzialisti fare abbassare gli occhi, con un solo sguardo, senza muovere un muscolo o aprire la bocca, a mandrie di teppisti. So che a molti queste righe non piaceranno, francamente me ne infischio; occasione di spararmi finalmente quel mitico e lontano; “frankly, my dear, I don’t give a damn”.

  62. Caro Aikidoka ” Frankly, my dear, I don’t give a damn”. ovvero del recupero del Principio Universale del Maschile come complementare e non in contrapposizione al Principio
    Universale del Femminile . Mitica frase del genio cinematografico degli Americani infatti
    nel libro della Mitchell non è mai stata scritta . Pensa alla portata dirompente quando ci dicono ” ce lo chiede l’Europa ” rispondere proprio in inglese “frankly, my dear, I don’t give a damn”. Detto questo partiamo dalla tua affermazione ” …siamo molli come mozzarella e consistenti come quaraquaquà. ” Se questo è vero come possiamo avere una classe dirigente che non ci rappresenti anche in queste caratteristiche psicologiche a prescindere da qualsiasi sistema elettorale anche esente dalle regressioni infinite da te
    giustamente evidenziate nei post precedenti ? Se la frase non è generalmente valida quando si è prodotta questa frattura nel popolo italiano per cui “non è mai esistita una identità italiana, definita al punto tale da creare quel comune sentire che dà forza.” ?
    Ritieni con il Machiavelli che la colpa risieda nel Papato che non ha permesso che si formasse uno stato unitario italiano , oppure ritieni che ci siano altre cause che si possano imputare al carattere degli Italiani ? Non credi che gli Italiani siano stati portati
    a diventare dei mollaccioni perchè impossibilitati ad essere altrimenti ‘? Per non mantenermi nel vago e non andare troppo indietro nei secoli quando Mussolini volle
    spezzare le reni alla Grecia i soldati Italiani non si potevano opporre alle direttive del
    Duce , ma hanno fatto una resistenza passiva solidarizzando con il nemico a cui si sentivano affini ? La mia tesi è che gli Italiani remano contro gli interessi Nazionali
    perchè sono condotti da classi politiche inette che vogliono portarli dove loro non
    vogliono mai andare . Poi ci sono i paradossi della Storia . Pensa Italia e Germania
    teatro di leggi sulla razza ariana subire le immigrazioni di massa da quei popoli considerati inferiori .Domanda: Avere avuto le leggi fasciste sulla purezza della razza italiana quanto incide oggi sull’accettazione passiva degli immigrati ?

  63. Grazie come sempre, Gianni.
    Troppa carne al fuoco. Eccome se mi piacerebbe parlare di Machiavelli! Distruttore, come vogliono alcuni, o semplice e geniale descrittore, come vogliono i più? Impossibile rispondere brevemente, resta certo che con lui l’Occidente perde il significato e la sostanza “politeia”. Termine non facile da tradurre, solo a causa del fatto che, appunto, il suo significato è scomparso dal nostra Cultura. Viene proposto “costituzione, o anche “Stato”, al tri chiosano “diritti dei cittadini”, “forma di governo”, ecc…. Secondo me, ma accetto correzioni (non sono un grecista), nessuno di questi termini coglie il vero significato, che qui proverò a proporre con una parafrasi: “Politeia è ciò che fa sì che un mero insieme di persone riconosca, IMPLICITAMENTE, una comune origine e un comune fine; trasformandosi così da semplice somma delle parti in una comunità organica e coesa”. E’ a partire da questo elemento, vivente quanto impalpabile, che le definizioni generalmente fornite possono essere prese in considerazione; mentre è impossibile il contrario; nessun artifizio leguleo, nessuna “costituzione” potrà mai trasformare un insieme di individui in una comunità/polis/civitas.
    Ecco, se sono stato capace di spiegarmi, svelato il mistero del perché quello italiano non ha mai avuto una politeia, e quindi non è un vero popolo. Ovviamente, questo è solo un abbozzo, temo troppo sintetico, della questione, che in realtà andrebbe estesa e commentata.

    1. Caro Aikidoka il tema è troppo importante per lasciarlo cadere così e non penso neanche
      che andiamo fuori tema con il post del Dott. Dezzani , anzi c’è un raccordo con altri suoi
      post del 9/3/2017 Mafia, camorra e ‘ndrangheta: come il Meridione (e l’Italia) fu infettato dagli inglesi . Chiarisco il tema della discussione : Gli Italiani sono mollaccioni , corrotti ,codardi , traditori ecc. ecc. oppure sono diversi da come ci percepiscono e soprattutto ci percepiamo ? La questione del carattere degli Italiani è nata con Dante Alighieri , non mi risulta che prima di Lui si sia mai parlato di un carattere degli Italiani . Con Dante inizia il
      genere dell’invettiva e della denigrazione degli Italiani . Ora una premessa . La storia patria ci dice che l’attuale Italia era un coacervo di etnie diverse Umbri Etruschi Sanniti ecc. poi vennero da Enea la stirpe Romana che cominciò con ……un omicidio in famiglia
      Romolo e Remo . Questo per dirti che ce le siamo suonate sempre in famiglia . Patrizi/
      Plebei Mario/ Silla Cesare/Pompeo ecc.ecc. Con il passare dei secoli Guelfi/Ghibbellini
      Papato /Impero Ora io sostengo che gli Italiani quando nessuno gli ha rotto i cabasisi per dirla alla Montalbano hanno creato CIVILTA’ pur suonandosele in famiglia .
      Lo sparti acque FRA LA GRANDEZZA E L’INETTITUDINE è la data 1492 ,
      Che avvenne in quella data ? Due cose importanti . L’8/4/1492 moriva Lorenzo dei Medici l’ago della bilancia politica della nostra Penisola .
      IL12 ottobre 1492 Cristoforo Colombo scopre l’America .
      Con la morte del Magnifico iniziano le invasioni straniere sul suolo italico , con la scoperta delle Americhe il commercio si sposta sull’Atlantico . Ora noi avremmo dovuto
      essere i primi a fondare colonie in America invece ci sono andati gli Spagnoli i Portoghesi
      gli Olandesi I Francesi gli Inglesi ossia tutte le nazioni che avevano costruito uno Stato Nazionale perchè affrontare l’oceano non era solo pericoloso per le navi ( il problema della longitudine non era ancora stato risolto ) ma soprattutto COSTOSO . Tanto è vero
      che la Repubblica di Venezia che aveva mantenuto la sua autonomia politica ed economica non potè avventurarsi nell’ oceano per mancanza di forti capitali .Quindi la mia tesi è questa Gli Italiani per ben oltre 500 anni , salvo brevi parentesi , sono tenuti
      come schiavi ed hanno dovuto imparare l’arte di arrangiarsi e coltivare l’ossequio verso
      i potenti non per vivere , ma almeno per SOPRAVVIVERE . Quindi non c’è una inferiorità genetica nel reagire ,tutt’altro abbiamo inventato noi le compagnie di ventura che con i
      Malatesta , Giovanni dalle Bande Nere Gattamelata hanno tenuto vivo lo spirito combattivo italico . Oggi anno domini 2017 siamo ancora schiavi , anche se non sembra.

  64. Sul tema della servitu’ del popolo rispetto al potere, consiglio di leggere (a chi non conosce gia’) Etienne de La Boitie nel “Discorso sulla servitu’ volontaria” (1552).
    Io imporrei l’obbligo di leggere questo brevissimo scritto (circa trenta pagine) a tutta la popolazione (e anche di impararlo a memoria, data la brevita’).
    Si trova una bella sintesi all’indirizzo http://www.filosofico.net/labeotie.htm
    Buona serata (e buona lettura)

    1. Grazie di aver parlato di La Boitie, Giovanni, in effetti cade a fagiolo. Chi si è appassinato allo studio filosofico delle dottrine politiche, non può non notare come La Boitie sia uno degli ultimi epigoni della concezione aristotelica della schiavitù come stato di natura. Lo stagirita assume pure che è soprattutto interesse dello schiavo avere un padrone, più che il contrario. Detto ciò, se è vero che Aristotele e La Boitie hanno ragione, mi pare che l’imposizione dello studio del “Discorso” sarebbe del tutto vana, per questo che segue:
      A, nel caso dello schiavo, non sortirebbe alcun effetto – per così dire “liberatorio” – giacché liberarsi sarebbe contro il proprio interesse;
      B, nel caso dell’uomo libero, questi non avrebbe alcuna schiavitù da cui liberarsi.
      Il “Discorso”, acclarato ciò, rimane comunque un fedele resoconto della realtà.

    2. Caro Giovanni aver citato La Boitie, equivale a mettere una ” bomba intellettuale ” nelle discussioni su questo blog .
      E’ un libro fondamentale che mi ha influenzato non poco
      nelle mie idee sul Potere .Libro filosoficamente rivoluzionario , ma non per ” rivoluzionari “di professione .
      Leggere La Boitie, ti porta subito in discussioni paradossali con gli interlocutori . Ad esempio io già non mi trovo d’accordo con l’ ottimo Aikidoka ( scusami se questa volta ti rispondo indirettamente )che afferma “La Boitie sia uno degli ultimi epigoni della concezione aristotelica della schiavitù come stato di natura “.
      No non è così . “La Boitie è un roussoniano ante litteram in quanto la sua tesi è la seguente : Gli uomini nascono liberi , e la libertà è il loro stato di natura, come mai poi finiscono per essere schiavi ?
      Come vedi caro Giovanni già si comincia con i distinguo , ma non può essere che così per un libro essenzialmente filosofico e non di prassi politica . Infatti l’Autore si limita solo a dire che bisogna togliere il consenso al tiranno di turno . E’ Più per una presa di coscienza da parte del popolo che un breviario per spezzare le loro catene . Ora una domanda le persone che oggi anno domini 2017 si astengono dal voto sono in sintonia con il pensiero di La Boitie ?

      1. Domanda difficile e interessante Gianni. Secondo me dipende dai punti di vista, l’astensione non dovrebbe essere in sintonia con il pensiero di La Boitie, però, se prendiamo la libertà di protesta, e l’astensione è una forma di protesta, in questo caso si entra in sintonia

  65. Comunicazione di servizio per il padrone di casa: perche’ il sistema per l’invio dei commenti non permette il richiamo e le modifiche del testo del commento allo scopo di consentire correzioni?
    Forse perche’ in questo blog sono ammessi solo individui infallibili? 😉

  66. Qualche volta è capitato anche a me di uniformarmi al diffuso senso di autodisprezzo degli italiani…”siamo/sono pecoroni”, “siamo/sono voltabandiera”, “siamo/sono mozzarelle” e via dicendo.
    Poi ripensandoci mi veniva da domandarmi in cosa fossero migliori degli italiani gli altri popoli”.
    Ci sono rivoluzioni o almeno rivolte in corso in francia, in germania, in Inghilterra, in svezia, in olanda, in belgio, in austria, in polonia, in romania, in bulgaria, in grecia e via elencando?
    Non mi risulta! Perciò se noi siamo “mozzarelle” (divertente definizione) gli altri non sono da meno e forse sono anche mozzarelle andate a male!
    I Francesi hanno fatto un fiasco madornale alle ultime elezioni; la merkel è in sella da non so quanti decenni e – si dice – probabilmente sarà anche rieletta; in Inghilterra l’unica cosa “rivoluzionaria” degli ultimi tempi è stata la famosa “brexit” che comunque è ancora di là da venire e soprattutto è avvenuta più che altro per merito della regina Elisabetta più che per rivoluzioni di popolo. Sulla grecia stendiamo un velo pietoso; sulla polonia, romania, bulgaria, ucraina ecc ecc le uniche rivoluzioni sono state o sono quelle telecomandate, armate e finanziate da Washington; non parliamo neppure della svezia, Danimarca, olanda ecc dove le uniche rivolte che ci sono state (ma ci sono mai state?) probabilmente bisogna andarle a scovare nei libri di storia antica.
    Perciò quanto a spirito combattivo gli altri non sono messi meglio di noialtri.
    Qualcuno potrebbe obiettare che però gli altri paesi hanno classi dirigenti molto migliori delle nostre ed è per questo che gli altri popoli non hanno bisogno di ribellarsi! Ah si? Forse che un cameron o quel criminale di blair erano migliori di un gentiloni o di un renzi? (ed evito di fare i nomi dei “grandi” alla Moro, alla fanfani, alla craxi ecc)
    Un Hollande era migliore di un gentiloni e un renzi?
    Una merkel (tanto stupida da farsi anche intercettare le telefonate dagli ammerecani) è migliore di un gentiloni e un renzi?
    Si dirà allora:”però questi – i blair, gli holland, le merkel erano/sono potenti perché comandano non solo a casa loro ma anche in casa d’altri e, in particolare, in casa nostra.
    è vero , questo li rende un pochino meno servi di un gentiloni e di un renzi ma sono pur sempre dei servi, magari col grado di maggiordomo ma pur sempre e solo servi.
    In conclusione non fustighiamoci troppo anzi, forse a ben vedere siamo anche un tantino migliori di tanti altri popoli occidentali.

    1. Beh, in fondo noi siamo dei semplici spettatori, buttiamo giù delle opinioni. Pertanto, la questione potrebbe fare, forse, un passo avanti, ascoltando il parere – tanto per dire – di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. In attesa che ce lo comunichino, so che molti scommetterebbero che se fossero stati cittadini russi, cinesi, o americani, dopo aver preso un aperitivo in India sarebbero tornati tosto a casa. Ma si tratta di pure congetture, con una punta di stucchevole malevolenza, per giunta.

      1. Probabilmente la Finmeccanica italiana non vende sufficienti missili e altre armi agli indiani come fanno russi, cinesi e ammerecani! Perciò non abbiamo sufficienti “argomenti” di pressione e gli indiani possono divertirsi a giocare come il gatto col topo.
        Però sono abbastanza sicuro che molti di quelli che vorrebbero un’italia con le “palle” poi però si lamenterebbero se il governo mettesse altre tasse per avere un esercito – e, quindi, una forza di “persuasione” della portata di una russia, di una cina o di quegli ‘altri ammerecani.
        E’ tutta una questione di forza geopolitica che purtroppo, per varie ragioni, noi non abbiamo…ma tutto questo mica significa che gli “italiani sono stronzi”!

        1. Avrei sperato che la risposta fosse meno scontata; infatti e purtroppo, l’argomento proposto fa precipitare la questione dentro un circolo vizioso, che provo a illustrare con una semplice domanda:
          non siamo rispettati perché non abbiamo alcuna forza contrattuale internazionale, e siamo dunque consideti degli inetti? Oppure perché, essendo degli inetti, e di conseguenza non avendo alcuna forza contrattuale, non possiamo essere rispettati?
          Come mai non siamo capaci di vendere all’India una sufficiente quantità di armi (e tutto quello che si vuole)? Abbiamo le stelle contro? Oppure, siamo oggetto dei capricci di qualche deità? Oppure è colpa di quel fetente del karma? Veramente facile, direi a costo zero, il ruolo della vittima. Siamo l’unico Paese al mondo che irride la propria stessa bandiera, e che la tira fuori solo per osannare i pupazzi del pallone.

        2. Sig. Aikidoka non siamo rispettati perché abbiamo perso una guerra (armata) nel ’45 e un’altra (economica) da quando siamo nella Ue.
          Perciò possiamo vendere missili e altro solo col benestare di chi queste guerre le ha vinte. L’india è loro territorio di caccia e se qualcuno si azzarda a inserirsi rischia di fare la fine di mattei. All ‘india tutt’al più possiamo vendere maccheroni e vino e non sono argomenti sufficienti per far paura all’india.
          Come vede anche gli Indiani sono un po’ vigliacchetti coi forti (america ecc) e forti coi deboli (italia)…è un vizio comune a tutto il genere umano e non tipicamente italiano…credo!

  67. Da Moon of Alabama, uno dei siti più affidabili: Qatar e Iran stanno vincendo contro i sauditi, Bin Salman e Bin Zayed stanno perdendo la faccia. Non solo, circolano voci di un possibile colpo di stato per rovesciare l’attuale governo saudita. Sembra che qualcosa sia andato storto…

    The Saudi-Qatar Spat – Qatar And Iran Are Winning – MbZ, MbS Lose Face

    http://www.moonofalabama.org/2017/07/the-saudi-qatar-spat-qatar-and-iran-are-winning-while-mbz-and-mbs-lose-face-.html

    1. Caro Robertus sicuramente è una mia ignoranza , ma come facciamo a sapere che Moon of Alabama,è uno dei siti più affidabilì e non al soldo del dipartimento di stato americano che
      rema contro Trump ?

      1. Da parte mia e da altri che si informano, ho potuto constatare che:
        – Paul Craig Roberts (le 10 portaerei USA che dovevano essere affondate, Russia distruggi gli Usa…)
        – Giulietto Chiesa (non sto ad elencare)
        – Maurizio Blondet (l’Iran doveva essere incenerito dal 2006)
        – Mauro Bottarelli (un po’ lunatico, ma ultimamente tra i migliori)

        sono abbastanza catastrofisti, anche se, senza di loro non conosceremmo molte cose e sono loro comunque grato.

        Lista di siti ormai propagandisti dell’altra sponda e/o non sempre verificanti le informazioni (ma leggerli non fa male):
        – RT
        – Antidiplomatico
        – Controinformazione.info
        – Syrian girl
        – Il Giornale

        Di chi mi fido:
        – Alberto Negri
        – Alfonso Tuor
        – Southfront
        – informationsclearinghouse
        – Zero Hedge
        – Sebastiano Caputo
        – Marcello Foa (anche se ultimamente ha preso qualche cantonata, ma almeno ammette di aver sbagliato)

        Ormai diverse notizie passano senza problemi nel mainstream (vedi le dichiarazioni della Bonino ieri), si gioca a carte scoperte e le maschere sono gettate.

        1. Caro Robertus grazie . Sei stato esauriente e preciso e hai coperto molte mie lacune informative .

  68. Caro Gianni (Barbato), è confortante essere letto da interlocutori attenti e compenti come te, oltre che impegnativo; stavolta, mi riferisco a:
    ”Leggere La Boitie, ti porta subito in discussioni paradossali con gli interlocutori . Ad esempio io già non mi trovo d’accordo con l’ ottimo Aikidoka ( scusami se questa volta ti rispondo indirettamente )che afferma “La Boitie sia uno degli ultimi epigoni della concezione aristotelica della schiavitù come stato di natura “.
    No non è così . “La Boitie è un roussoniano ante litteram in quanto la sua tesi è la seguente : Gli uomini nascono liberi , e la libertà è il loro stato di natura, come mai poi finiscono per essere schiavi?”,

    da te scritto in data 06 – 07, alle ore 8,10. Ecco proprio per aver avuto prova della tua attenzione e competenza, mi e ti chiedo perché non ti trovi d’accordo con me, anziché con Le Boitie. La questione è che De Boitie, più che paradossale, è letteralmente antinomico e contraddittorio, o, perlomeno, lo è la sua tesi centrale, che è quella da te riportata; infatti, nessuna macchina dialettica potrà mai far stare assieme, coerentemente, la premessa (la libertà è lo stato naturale umano), e l’osservazione storico/empirica della servitù VOLONTARIA. Se l’osservazione è vera – e francamente lo è, come dato storico massivo e costante – allora non può essere vera la premessa; giacché, nelle parole stesse di Le Boitie, è la volontà deliberata che connota lo stato di servitù. Se si trattasse, come ad esempio in tutta la filosofia politica marxista, di una servitù SUBITA e tutt’altro che volontaria, la premessa potrebbe essere salva; ma è la volontarietà della sottomissione a non permettere di derivare dalla premessa altro se non contraddizione. E infatti, né De Boitie, né suoi commentatori hanno mai potuto risolvere questo punto.
    Per venire a noi, io mi sono limitato a rilevare, esclusivamente, che l’assumere come vero il dato della servitù volontaria, colloca De Boitie, di fatto (ripeto, di fatto), nel filone dell’aristotelismo politico. Ho taciuto deliberatamente la contraddizione con la premessa deboitiana, perché il Sig. Giovanni non aveva contestualizzato. Lo avesse fatto, come tu hai fatto successivamente, avrei integrato il mio discorso con l’argomento precedente. Pertanto, ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di farlo.

    1. Caro Aikidoka scusa il ritardo nel risponderti , ma questo post di Dezzani è stato particolarmente intasato di commenti Vedo già il suo sorriso divertito leggendo queste
      nostre zuffe . Chiarisco il mio punto di vista sul Boitiè e perchè lo ritengo un roussoniano
      ante litteram . Boitè afferma che la condizione originaria dell’uomo era la libertà ( il mito
      del buon selvaggio di Rousseau ) libertà persa per un male oscuro “«Quale
      oscuro male (mal-encontre) ha potuto snaturare a tal punto l’uomo, l’unico ad essere nato propriamente per vivere libero, da fargli perdere la memoria del suo primo stato e il desiderio di riacquistarlo?» (60) . Ora subentra l’osservazione tua VERISSIMA ”
      Se si trattasse, come ad esempio in tutta la filosofia politica marxista, di una servitù SUBITA e tutt’altro che volontaria, la premessa potrebbe essere salva; ma è la volontarietà della sottomissione a non permettere di derivare dalla premessa altro se non contraddizione. E infatti, né De Boitie, né suoi commentatori hanno mai potuto risolvere questo punto.” Questo punto è di FONDAMENTALE importanza .
      Punto 1) IL mito della libertà originaria , ovvero del buon selvaggio, è appunto solo un mito tutte le specie animali ( e quindi anche l’uomo ) nascono e vivono in un branco .
      Nelle specie animali non dotati di coscienza la ricerca del capo branco avviene con la lotta . Nell’uomo dotato di ragione il capo branco può essere scelto solo con la cessione
      parziale o totale se c’è molta paura della libertà individuale .
      La scelta del capo branco che avviene con la forza si rivela ( esperienza storica
      dell’uomo ) caduca .
      Facciamo un esempio terra terra . Se vivo in una villetta non ho bisogno dell’amministratore di condominio e mi posso gestire i problemi della casa come voglio .
      Ma se vivo in un condominio devo cedere la mia libertà di fare come mi pare nella gestione del buon andamento della casa . Quindi ogni condomino in modo cosciente o in modo incosciente cede libertà per avere i problemi gestionali risolti e potere così occupare il suo tempo in altre faccende . Se l’amministratore è capace viene riconfermato ,altrimenti si fanno le assemblee ( leggi le rivolte in politica ) e se ne nomina un altro .Nel periodo di vuoto amministrativo riprendiamo come condomini la nostra libertà e ognuno fa come cazzo gli pare nel condominio fino alla elezione del
      nuovo amministratore a cui cediamo di nuova la temporanea libertà che avevamo .
      Questo in scala STATALE è quanto avviene in pratica .
      Punto 2) IL paradosso della libertà è quindi dovuto a due ragioni : A) nasci un un branco B) hai bisogno del capo branco Nel momento stesso che ti liberi delle TUE catene ne stai creando( incosciamente ?) delle altre alle generazioni future che dovranno lottare per liberarsi anche loro da una schiavitù diversa solo nominalmente .
      E cosi nei secoli dei secoli in millenni in millenni .Schiavitù che nasce dall’ essere l’uomo un animale socievole bisognoso del capo branco .

    1. che vuol farci! oramai vanno di moda quelli che un tempo si chiamavano “froci”.
      Oggi imperversano come locuste ed essere gay sembra essere diventato un titolo di merito!
      Personalmente non sono contro i gay , se a loro piace essere come sono è il caso di dire :cazzi loro! Però mi da un senso di fastidio il loro frequente esibizionismo, li accetterei di più se fossero più “casti” e sentissero di meno il continuo bisogno di sbatterci in faccia ciò che sono.
      Ma forse la colpa non è solo loro ma soprattutto di chi – giornalisti, fotografi – per son so quale ragione gli fanno pubblicità…forse perché sono “froci” anche loro!

    2. l’uomo procede per imitazione
      nel tentativo di ottenere un vantaggio competitivo
      imitare superficialmente appare piu’ semplice nel breve termine
      anche tutto questo passera’

  69. Ci ritorno sopra (al problema immigrazione) perché finalmente mi è capitato di leggere (non ricordo esattamente dove) che 4,6 miliardi di euro sono la cifra stanziata dallo spett.le Stato Italiano per il prossimo anno e per il fenomeno immigratorio!
    Supponendo che la cifra sia corretta (ma probabilmente si tratta di cifre per difetto perché nelle pieghe del bilancio saranno previste altre spese) e rimanga costante in 22 anni fanno oltre 101 miliardi di spesa… ma è ovvio che di questo passo ogni anno le cifre stanziate saranno maggiori e, quindi, anche questa cifra sarà ampiamente superata!
    Capito illustre dott. Boeri presidente dell’Inps?
    Altro che i 35 miliardi di cui Lei ha parlato nelle sue ultime esternazioni in base a sue simulazioni fatte tenendo conto solo delle spese ed entrate Inps.
    Evidentemente qualcuno della ragioneria dello stato ha fatto simulazioni e calcoli migliori di quelli fatti dal bocconiano Boeri.
    Naturalmente anche in questa nuova previsione di spesa non sono previsti i costi diciamo “collaterali”
    collegati all’invasione migratoria: commercio di droghe, diffusione della prostituzione ( e delle malattie ad essa collegate), piccoli ma estesi commerci abusivi, per poi arrivare anche ad aggressioni e quant’altro.

    Ora addirittura renzi e gentiloni vogliono dare anche lo “ius soli” ai migranti nati in italia.”un provvedimento reclamato dal senso di civiltà” …dicono!
    Sarà! C’è solo il piccolo problema che a maggior ragione questi migranti figlieranno come conigli e se i loro figli avranno diritto di stare in italia, è ovvio che avranno lo stesso diritto madri, padri, fratelli, sorelle, cugini, nonni e bisnonni…con buona pace di chi ancora si affanna a parlare di rimpatri.

    Ora questi pagliacci del governo (tra i quali spicca il piddino ministro degli interni Minniti che a guardarlo sembra uscito da un film orror) dicono che discuteranno in sede europea per una migliore condivisione del problema e promettono anche “fermezza”! Però mentre loro discutono gli sbarchi aumentano e alla fine è sicuro che tutto finirà in una bolla di sapone e noi saremo africanizzati e tartassati! Mi domanda cosa aspettano alcune forze politiche e non ad organizzare manifestazioni contro questo fenomeno immigratorio!

    1. Minniti non e’ della stessa risma degli altri soggetti
      e’ un tecnico con una certa educazione
      O stanno recitando la solita pantomima ad uso e consumo degli stolti …cioe’ noi…
      facendo vedere che provano a ribellarsi a questo incaprettamento…
      oppure
      davvero qualcuno sa che e’ ora di dare un taglio a questo commercio altrimenti l’Italia spa e’ davvero finita

      1. forse non ha letto la mia domanda che ripeto: se, come Lei dice le manifestazioni sono inutili, cosa servirebbe per arginare il fenomeno immigratorio? Votare Salvini o cos’altro?

  70. Scusate l’OT ma come molti di voi sapranno è stato introdotto, finalmente nell’ordinamento giuridico italiano il “REATO DI TORTURA”.

    Era ora! D’altra parte suddetto reato esiste già in quasi tutti i paesi civili.

    Come sempre accade però, quando viene varata una legge, ci sono sempre quelli che si schierano contro. Questa avversione, nel caso specifico della legge sul “Reato di Tortura” si è estrinsecata su molti blog e riviste, adducendo come giustificante all’avversione, il fatto che suddetta legge non consentirebbe il rimpatrio di quei migranti che provengono da paesi – per lo più africani – dove il reato di tortura non è nè punito nè contemplato.

    C’è però un soggetto che ha palesato fermamente la sua avversione alla legge sul “Reato di Tortura” e che tuttavia per la sua storia personale, non mi pare proprio uno che si schiera contro i clandestini ed a favore dei rimpatri.

    Sto parlando naturalmente di Luca Sofri, http://www.ilpost.it/chi-siamo/ direttore de “IL POST”. In questo articolo, infatti, http://www.ilpost.it/2017/07/05/reato-di-tortura-legge-italia/ si spiega come il testo iniziale che prevedeva il reato di tortura solo per le forze dell’ordine e quindi i pubblici ufficiali, OGGI invece sia stato modificato, includendo tutti i cittadini ed estendendo quindi, il reato a chiunque (giustamente aggiungo io).

    Infatti nel nuovo testo si dice: Il nuovo reato di tortura è previsto dall’articolo 613-bis del codice penale http://www.professionisti24.ilsole24ore.com/art/AreaProfessionisti/Diritto/DIR_REATO%20DI%20TORTURA.shtml?uuid=410e0756-8f46-11db-bf71-00000e25108c&type=Libero , che dice:

    «Chiunque con violenze o minacce gravi, ovvero agendo con crudeltà, cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a una persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia, potestà, vigilanza, controllo, cura o assistenza, ovvero che si trovi in condizioni di minorata difesa, è punito con la pena della reclusione da quattro a dieci anni se il fatto è commesso mediante più condotte ovvero se comporta un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona.»

    L’estensione del “Reato di Tortura” a tutta la cittadinanza è una OVVIETA’ così come accade per tutte le leggi. Non è che uno fa una legge apposita solo per una determinata categoria.

    Allora perchè questa avversione di molti personaggi in “odore di massoneria” a questa estensione, secondo voi ?

    Ve lo spiego brevemente, visto che mi sono occupato di questo per molti anni, sia in ambito nazionale che internazionale.

    Ebbene cari signori, fra il 1956 ed i 1971 fu adottato da FBI e CIA un programma d’infiltrazione di gruppi eversivi che potevano minare alla “sicurezza dello stato”, denominato COINTELPRO. Questo programma, desecretato agli atti, prevedeva tutta una serie di manovre, mirate a demolire fisicamente, psicologicamente e socialmente i TARGET oggetto del programma. Molti non sanno che questo programma è ancora attivo.

    Sostanzialmente se in America stava nascendo un LEADER forte, carismatico, dotato di intelligenza e forza, in grado di dare vita ad un gruppo, partito o movimento, in grado di “inficiare” il potere consolidato e questo leader non lo si poteva “eliminare fisicamente” per diverse ragioni, allora si faceva intervenire il gruppo COINTELPRO che era dotato di un vero e proprio esercito di “comuni cittadini” appartenenti ad ambienti massonici o para-massonici, oppure reclutati fra ex-militari, persone ai margini della società, ex-detenuti etc. che assumevano come target il soggetto in questione e con una serie di comportameti ripetuti, continui e persecutori, ne demolivano la credibilità e la resistenza psico-fisica del soggetto.

    Ad esempio venivano attuati comportamenti di “molestia acustica” continua durante le ore notturne di modo da privare il soggetto del sonno ( ad esempio clacson che suonano, allarmi fatti suonare dolosamante, camion della spazzatura inviati ad orari improbabili, rumori molesti alle pareti etc ), diffamazione sociale con menzogne nell’ambiente di lavoro e sociale, diffamazione fra i familiari ed il partner, danneggiamento continuo di oggetti di proprietà al fine di provocare restrizioni economiche etc ( tutte cose desecretate ed agli atti eh). Tali comportamenti, oggi sono riconosciuti sotto il nome di “Gang Stalking” ed è una pratica, purtroppo, ancora oggi utilizzata in molti paesi occidentali.

    Benissimo hanno fatto quindi i legislatori italiani, in questo periodo storico ad estendere il reato di tortura a tutti gli ambienti e non solo a quelli delle Forze dell’Ordine.

    La domanda però che ci poniamo è:” Perchè certi personaggi in Italia, stanno avversando in maniera così accesa, le modifiche al disegno di legge di Manconi, oggi legge sul Reato di Tortura ? Non è che molti di loro, gravitano intorno ad ambienti massonici e sono al corrente di queste pratiche riconducibili al Cointelpro ? Il dubbio è lecito soprattutto con quei personaggi storicamente di sinistra e che nulla hanno a che vedere con l’avversione all’invasione di clandestini.

    “Dubium sapientiae initium” dicevano i romani…

  71. Caro stefanoG volevo solo intendere che c”è un eccessiva esposizione mediatica sul tema dei migranti , e come in guerra si impegna il nemico su un fronte per poi sferrare l’attacco decisivo su un altro , così sospetto che ci stanno distraendo da un altro obiettivo . Penserei la stessa cosa se invece dei migranti stessero parlando dell argomento X. Y. Z

    1. Barbato, ma di quale distrazione parla, il problema è proprio quello, stanno riducendo il Paese in brandelli. O forse è difficile capire quali problematiche dovremo affrontare, partendo da un’economia traballante, con uno o due milioni di persone da sfamare, da curare, da inserire nel tessuto sociale? E lei cerca ancora altri obiettivi nascosti?

  72. L’invasione di elementi allogeni, programmata nei laboratori di ingegneria sociale delle elites, serve a fornire la materia prima per esaltare al meglio la più antica delle tecniche di dominazione: il divide et impera. Costoro, i capi della cupola (tanto per non fare nomi, il capo dei capi, con ogni probabilità è David Rothschild), considerano sia gli elementi allogeni che gli autoctoni alla stregua di pezzi di carne, o, al meglio, animali da armento. Tutti sacrificabili al progetto di costruzione dell’IMPERIUM. “Divide et impera”, e “panem et circenses” sono le ganasce della tenaglia del potere. L’invasione serve a dividere, a creare tensioni sociali, focolai di rivolta e malcontento, per arrivare – non saprei dire quanto manca – a una vera e propria guerriglia. E da qui, la domanda: chi potrà portare ordine e farsi garante della legittimità dello stesso, se non chi il potere lo ha già? Chi potrà seguitare ad ammannire pane e giochi, se non chi dei secondi detiene il monopolio, e del primo ha il controllo?
    E’ per questo, fra altre cose, tra cui non ultimo il carattere caseario del nostro popolo, che non vedo possibilità di riscatto, né via d’uscita.

    1. In linea teorica sarei daccordo con te.
      Soprattutto dopo aver assistito in questi anni alla distruzione del lato maschile genuino dell’uomo italiano (non nella sua accezione negativa e distruttiva) mentre di contro e’ avvenuta l’esaltazione delle figure maschili allogene. E’ tutto molto strano se non fosse stato programmato questo incontro scontro tra noi e loro. Loro e le donne del bel paese.
      Credo che mai come in questa occasione si vedra’ cosa siamo diventati e quanto siamo ammaestrati.
      Sapremo unirci?
      In nome di cosa?
      Un popolo intelligente utilizzerebbe questa occasione per riscoprire certi valori traendo spunto dalla nuova situazione.

      1. @Enea,
        se in linea teorica “saresti” ( condizionale) d’accordo con me, non puoi (indicativo) non esserlo secondo qualsiasi altra linea; dato che è “teoria” quella modalità processo mentale che estrae IDEE dal reale, e le processa secondo ragione. Se questo, processo non patisce vizi, non esiste altra modalità cognitiva ad esso subordinata, almeno per ciò che può essere linguisticamente espresso. Per cui, almeno limitatamente al tema in oggetto, sono contento che si sia d’accordo.
        @Gianni Barbato,
        nessuno, a mia conoscenza, ha mai dimostrato – filosoficamente, né antropologicamente, né sociologicamente – quale sia stata la condizione iniziale della società umana. Questo che affermo è valido a condizione di utilizzare il verbo “considerare” in guisa sufficientemente potente. Ovviamente di pseudo “dimostrazioni” ce ne sono a bizzeffe, e si chiamano, correttamente, congetture; talune bizzarre, come quella di De Boitie (il cui solo argomento vero riguarda la servitù volontaria), di Marx, e di molti altri. Lo stato attuale della questione è che, se non vogliamo farla fuori dal seminato, dell’ORIGINE (e non sono nell’ambito qui trattato), non sappiamo pressoché nulla.

        1. Caro Aikidoka possiamo chiamarle se vuoi congetture . Ma quello che io affermo è che
          nessuna specie animale ha l’individuo autosufficiente . IL singolo verrebbe sbranato in un istante , infatti i grandi cacciatori si propongono la strategia di isolare la preda dal brancoe poi attaccano . L’uomo non fa eccezione . Si è riunito in branco per la legge della sopravvivenza poi una volta conseguita la sicurezza il branco si è trasformato in un condominio per conseguire scopi sociali . IL condominio allargato è poi diventata la tribù . La tribù allargata polis . La polis allargata Nazione . La Nazione allargata Impero .
          In ognuna di queste fasi i singoli componenti cedono libertà individuali ad un capo branco chiamato Capo tribù RE, Senatore ,Imperatore ecc. per poter svolgere al meglio il loro ” particulare “come insegna il Guicciardini .
          Psicologicamente se il branco funziona i componenti non si rendono minimamente
          conto di aver ceduto libertà individuali ,specie se il sistema funziona nel tempo per cui
          i discendenti non sentono neanche il bisogno di essere liberi . Quando il capo branco
          comincia ad assumere i connotati del tiranno e il branco i connotati della casta si risveglia nelle ” forze vive ” del branco il desiderio della Libertà . Si ricomincia la battaglia
          da capo pervenendo ad una nuova fase della storia dell’uomo . In questa fase di riconquista della Libertà si pongono nuove catene di servitù per le generazioni future .
          Catene non percepite fino a quando il nuovo branco e il nuovo capobranco non hanno
          fatto esplodere le ingiustizie interne al loro massimo grado di pericolosità .

  73. Il tuo argomento assume come vera un’ipotesi non dimostrata, e quindi sempre rimasta tale: che la ricostruzione delle “origini” (pur con notevoli differenze di prospettiva) dei vari Levy Bruhl, Durkeim, Weber, Mauss, Huizinga, Levy Strauss, ecc…, sia vera. Quelle ipotesi rimangono tali, e se questa fosse la sede adatta potrei tentare di dimostrare che non solo non sono vere, ma che non sono neppure verosimili come potrebbero a qualcuno sembrare. Il cosiddetto contrattualismo, da cui derivano in buona parte e almeno in una certa misura le prospettive su menzionate, non resiste a una analisi punto per punto, rivelandosi falso. Come sempre nelle questioni fondamentali, gli antichi (Platone, Aristotele) avevano ragione; i moderni (Hobbes, Locke, Rousseau, ecc…) torto. La posizione dello stagirita a me è sempre parsa inconfutabile: l’uomo è di per sé animale sociale, e questa affermazione poggia la sua potenza assiomatica sul fatto, fra altri, d’essere egli (l’uomo) l’unico essere conosciuto capace di quell’elaborazione simbolica detta linguaggio; che non potrebbe sorgere senza con contesto relazionare, ossia sociale. Questo dato si assume, infatti, come assioma, ossia verità autoevidente; ed è un dato a priori, non a posteriori, come il contratto. Da ciò deriva che la comunità politica è il logico e ineluttabile sviluppo della natura propriamente umana, e, sul piano sociale, il suo compimento. Il che nega il contrattualismo.
    Oltre a questo, e ancor più fondamentale, si dà per scontato un accordo sul significato del termine “libertà”, su cui ruota tuta la nostra questione. Credimi, Gianni, “libertà” è uno dei termini più elusivi e difficili da definire.

    1. “Come sempre nelle questioni fondamentali, gli antichi (Platone, Aristotele) avevano ragione; i moderni (Hobbes, Locke, Rousseau, ecc…) torto.”

      Precisamente. E vorrei davvero sapere cosa successe ai moderni per mettersi improvvisamente ad inventare teorie senza legame con la realtà. Non posso biasimare i cattolici che vi vedono lo zampino del demonio.

  74. OT: ” APPROVATA ANCHE IN ITALIA, LA LEGGE CHE INTRODUCE IL REATO DI TORTURA ”

    Come al solito nell’ultimo secolo, ultimi fra gli ultimi, disonesti fra i disonesti, la Camera ha approvato il disegno di legge che introduce il reato di tortura nell’ordinamento italiano con 198 voti favorevoli, 35 contrari e 104 astenuti. Il ddl – di iniziativa parlamentare e a prima firma di Luigi Manconi del Partito Democratico – era stato approvato dal Senato con lo stesso testo lo scorso 17 maggio, e quindi è diventato legge: prevede per i responsabili dai 4 ai 10 anni di carcere, che salgono a un massimo di 12 se a commettere il reato è un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, con abuso dei poteri o in violazione dei suoi doveri. La legge sul reato di tortura è stata sostenuta dal PD e da Alternativa Popolare, il partito di Angelino Alfano, mentre hanno votato contro Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia; si sono astenuti il Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Scelta civica e Articolo 1 – Movimento democratici e progressisti, il gruppo parlamentare formato dalle persone uscite dal PD e da Sinistra Italiana.

    Ci sarebbe da chiederso che cosa ha spinto i parlamentari del M5S ad astenersi. Davvero anomala l’astensione su una legge di così alta valenza ed importanza.

    Molti si chiederanno, perchè questa legge era ed è così importante. Magari pensando alla “Caserma Diaz” o a qualche interrogatorio non proprio ortodosso. Ebbene non è così.

    Vedete, quando un paese si trova in difficoltà nel gestire rabbia e malcontento della popolazione e c’è il rischio serio d’insurrezioni o peggio di colpi di stato, vengono adottati programmi segreti di controllo delle masse, da utilizzare in aggiunta a quelli di “default” normalmente implementati, anche in tempi tranquilli. Un esempio è il programma COINTELPRO https://it.wikipedia.org/wiki/COINTELPRO adottato in Usa fra il 1956 ed il 1971 in totale segretezza e sotto l’ombrello della Cia e dell Fbi.

    Dagli ultimi documenti desecretati, anche da Wikileaks, questo programma continua ad essere adottato, anche in Italia con il fine di “silenziare” dissidenti politici o futuri leader politici, pericolosi per la stabilità del “sistema”. I programmi vanno sotto il nome di “Gang Stalking” e prevedono una serie di azioni mirate a “disturbare” seriamente la vita, sociale, economica e lavorativa del target.

    A tale scopo vengono “reclutati” comuni cittadini (solitamente provenienti da ambienti massonici o paramassonici, dalla criminalità organizzata, da ambienti militari e/o paramilitari, da organizzazioni di target harassment internazionali, immigrati etc ). In internet troverete di tutto a tal proposito, incluse numerose menzogne (come l’uso di armi elettromagnetiche, laser ed altre amenità mirate rendere non-credibile il tutto).

    La verità è che vengono creati ostacoli lavorativi, quindi economici e relazionali. Vengono inoltre implementate tecniche di “disturbo del sonno” del soggetto, il tutto mirato ad “indebolire” il target e quindi ad impedirgli i propositi che si era prefissato.

    Questa è la valida alternativa all’eliminazione fisica del target, la quale crea sempre processi giudiziari, indagini, interessamento della stampa etc (vedi morte di Bonnano o di Jorg haider), tutte cose da evitare laddove possibile.

    Risulta evidente che tutti le tecniche sopra-citate, rientrano nella nuova legge sul “REATO DI TORTURA”.

    E’ plausibile quindi, che tale legge sia avversata da tutti gli ambienti filo-massonici e filo-militari.

    Provate a vedere adesso chi ha avversato e/o si sono astenuti, sulla ratificazione della legge in Parlamento………

  75. In relazione alla ondate migratorie gestite:
    – Sappiamo tutti, per averne sviscerato le molteplici motivazioni, del perchè e da chi sono gestite.
    – Quello che ancora non si dice perchè è tabù è che L’Italia non esiste. Esiste la Republic of Italy entità privata regolarmente registrata alla SEC ( pare che noi tutti non siamo altro che dei Bond e in quanto tale viene corrisposto alla Republic of Italy, al momento della nostra nascita certificata, circa € 2.000.000).
    Per questo non abbiamo Sovranità (vi sconsiglio di fare delle ricerche e se ho detto qualche fesseria sono pronto ad accettare le giuste osservazioni).
    – Ora se passa, per esempio, la legge sullo ius soli la Repubblic of Italy (entità privata) incamererà un bel po’ di soldini (non credete?) al netto dei valori spacciati per progressismo etc. etc. dai suoi amministratori attuali.

    Non esiste, da un pezzo, più niente che non sia Economia. La politica e altro sono rappresentazioni teatrali per spettatori amorfi.

    1. Ti ho messo anche il mi piace perché mi affascina questa teoria, che potrebbe essere vera. Volevo chiedere solo una cosa; se davvero all’Italia conveniva il boom delle nascite perché hanno permesso, dagli anni 60 (se non di più), le politiche sociali sull’emancipazione della donna, sull’incentivare l’omosessualità, distruzione della famiglia, disagi economici e sociali per chi mette al mondo figli, e tutto ciò che sappiamo che ci ha portato a non figliare più come prima. Non è un controsenso?

      1. …credo di no…la famiglia è identitaria…funzionale al vecchio paradigma…la “gestione” attuale necessita di individui isolati e ambigui…(e non sto parlando di omosessualità)….
        ..in effetti l’emancipazione della donna (sacrosanta) da una società patriarcale non c’è mai stata fino in fondo.e spesso è stata vissuta con fratture all’interno delle relazioni…il femminino sacro è tale solo se riesce ad aggiungere valore, rispetto e spiritualità ad una relazione con se stessi e con gli altri…l’emancipazione non consiste nel ricoprire ruoli maschili creati dal maschio..
        …ci usano e basta..per i loro secondi fini….

    2. Arlo, la cosa strana però è che ad un controllo superficiale alla Sec sono classificati una serie di Paesi (Svezia, Finlandia ed altri extra Europa..in realtà c’è anche la Lombardia!!!). Pensavo che il motivo della presenza in tale archivio dell’Italia fosse chessò dovuto al suo status di nazione sconfitta nella WWII, però la Germania non c’è…
      Altra curiosità è che l’indirizzo postale ed il numero di telefono della Republic of Italy sono inglesi 😀

      1. In rete c’è un’ampia documentazione anche rispetto al contributo dato da singoli che hanno chiesto indietro i € 2.000.000 insieme alla propria sovranità.
        E’ sicuramente un argomento da approfondire e sviscerare.
        Che la sede sia in England può essere già una buona traccia.

    3. (…) in quanto tale viene corrisposto alla Republic of Italy, al momento della nostra nascita certificata, circa € 2.000.000 (…)
      Mi perdoni, ma non mi sono chiare alcune cose a riguardo: ma da chi? a chi? e perchè?
      Grazie.

      1. Se sei un bond qualcuno sottoscrive.
        Comunque la rimando alla risposta data al Maglia.

        (non me ne vogliate, ma ora sono placidamente al mare…….)

  76. In Turchia ripartono le proteste di piazza in grande stile. A quanto pare le ong, nonostante il gran repulisti di Erdogan, hanno continuato a fare il loro sporco lavoro.
    Siamo alla vigilia di un nuovo colpo di mano degli angloeuropei? Stiamo andando verso un nuovo Venezuela europeo?

  77. Dimenticavo, i tedeschi stanno ritirando i loro soldati dalle basi turche….solo una coincidenza?

  78. Il piano di Minniti: “Le navi cariche di migranti anche in Campania e Lazio”

    Ecco qua la realtà nuda e cruda dopo il chiacchiericcio (di renzi e degli altri pagliacci) sulla chiusura dei porti per stoppare l’invasione migratoria.
    E questo minniti, secondo anche qualcuno qui, sarebbe tra i migliori o tra i meno peggio di quella banda di criminali o pagliacci che ci governa!
    Sicilia e Calabria sono sature? allora scarichiamo la merce in altri porti della campania e del lazio!
    Ha fatto una certa sorpresa anche la dichiarazione della radical-chic Bonino sull’esistenza di un patto segreto tra renzi e Ue affinché tutti i migranti fossero sbarcati in italia in cambio – si dice – di un po’ di manica larga riguardo – se non ricordo male – lo sforamento di certi parametri di spesa pubblica.
    Qualcuno dice che la bonino ha tirato fuori questo scheletro dagli armadi di renzi e company per vendicarsi d’essere stata licenziata da renzi come ministra degli esteri! Può darsi ma si tratta solo di un effetto secondario, in realtà la Bonino (voce italiana dei poteri d’oltreoceano) ha sputtanato renzi e company (PD) soprattutto perché (assieme a quell’altro megafono dei poteri esteri che è quel megalomane di Boeri presidente dell’Inps) vuole che la giostra degli immigrati continui! Insomma ha cercato solo di mettere renzi e Pd di fronte alle proprie “responsabilità”.
    E’ impressionante il fuoco di sbarramento che i poteri mafiosi e servili che dominano in italia sono capaci ci mettere in campo appena si apre qualche spiraglio contro l’invasione programmata che l’italia sta subendo.
    Quel magistrato siciliano (purtroppo il solo che ha denunciato le connivenze tra ONG e mafia dei traffici) è stato subito azzittato. Poi è entrato in campo quel pallone gonfiato di Boeri con le carte truccate sui vantaggi economici che porterebbero alle casse Inps gli immigrati, ora si aggiunge alla schiera dei “cotonieri” italiani (la definizione la prendo in prestito da una delle poche voci intellettuali serie esistenti in questo paese: La Grassa … sebbene non condivido tutte le sue posizioni) la Bonino!
    Aggiungiamoci il peggior prete (papa) che la chiesa abbia mai avuto coi suoi giornalieri appelli a favore dei migranti (però mica li paga lui!), poi presidenti di senato e di parlamento e abbiamo un quadro significativo della potenza di fuoco che deve affrontare chi osa opporsi al fenomeno migratorio.
    Ci sarebbe da sperare in una qualche mobilitazione della gente organizzata da quelle poche forze politiche ufficiali che, almeno a parole, si sono spese contro il fenomeno (salvini e qualche altro) ma anche su questo fronte mi sembra che non si vada al di là delle parole e le stesse parole sembra che siano pronunciate solo a scopo propagandistico e per guadagnare qualche voto alle elezioni.
    Qualcuno arriva anche a dire che le manifestazioni non servirebbero … ma neanche si sforza di proporre alternative.
    Ecco, questo è il quadro desolante, anzi il vero e proprio pantano in cui “le forze vive” del paese si trovano ad affogare.
    Resta solo da sperare o in qualche miracolo oppure che alle prossime elezioni i partiti e le persone responsabili di questo scempio subiscano una sconfitta talmente devastante da essere spazzati via!
    Ma qualcosa mi dice che un megalomane alla Boeri o alla Draghi non aspettano altro che sostituirsi ai loro padrini.

    1. ho fatto qualche errore di scrittura ma purtroppo il sistema non permette di correggere…ad es. dove ho scritto “azzittare” intendevo “azzittire”

    2. Le manifestazioni potrebbero servire ma se fatte come si deve, con tantissima gente incazzata, con occupazioni di piazza giorno e notte, tipo Maidan, ma di solito questo tipo di rivoluzione è fomentata da qualcuno del potere, non so fino a che punto potrebbe realizzarsi a livello indipendente. Oppure si potrebbe andare in massa ad occupare i porti, armati ovviamente di mezzi rudimentali, ma, ripeto, se non ci sono aiuti da qualche potere, a meno che non si muova tutta l’Italia (cosa impossibile, perché c’è anche chi la pensa diversamente), non so se potrebbe avere esiti di successo. Ci sarebbe sempre l’infiltrato che rovina tutto

      1. Francesca, non c’è bisogno dei black-block, gli ebrei sono irraggiungibili ed onnipotenti per definizione.
        Facciamocene una ragione e aspettiamo.

        Non possiamo fare altro.

        Poi oh siete liberi di ribellarvi se vi piace prendere le randellate in testa (ci sono pure quelli a cui piacciono le donne brutte diceva Sgarbi…)

      2. l’idea di andare nei porti dove fanno sbarcare i migranti non mi dispiacerebbe. Non ci sarebbe bisogno di fare nessuna guerriglia basterebbe materializzare con un afflusso di massa o, almeno, significativo, il proprio rifiuto verso la tratta dei migranti…sono sicuro che la cosa rimbalzerebbe sui media e potrebbe innescare un movimento sempre più vasto di protesta. Il problema è che nel sud (sicilia e calabria) comanda la mafia è, quindi, è difficile che un Salvini potrebbe organizzare qualcosa di efficace. Forse in campania ma soprattutto nel lazio qualcosa del genere potrebbe essere realizzato…allora aspettiamo che minniti realizzi il suo piano di smistamento nei porti campani o laziali. Però nel frattempo le manifestazioni Salvini potrebbe pure farle sebbene non nel centro focale dei porti di sbarco!
        Al nord mi sembra che qualche cosa hanno fatto ma non ha avuto eco…bisognerebbe che queste manifestazioni fossero organizzate meglio.
        Bisognerebbe rivolgersi soprattutto ai disoccupati italiani (che devono la loro sorte proprio al fatto che tanti miliardi vengono spesi per i migranti piuttosto che per loro) poi anche ai pensionati ai quali boeri vorrebbe tagliare le pensioni per dare i soldi ad altri migranti.
        Chiedere le dimissioni di quel demagogo, pallone gonfiato di boeri dovrebbe essere uno degli obiettivi da propagandare. Ora se la prende anche con i pensionati pubblici solo perché, secondo diritto, negli anni passati sono andati in pensione col sistema “retributivo” … cosa peraltro in comune anche con gli impiegati del privato…ma per quel demagogo servo dei “poteri forti” queste sono sottigliezze senza importanza.
        Però so che forse sto sognando perché oramai sembra che ci abbiano annichiliti al punto tale che solo parlare di “manifestazione” è diventato una parolaccia.

    1. Di solito è così. Fa caldo e una vacanza ci vuole per tutti. Però se succede qualcosa d’importante, di clamoroso, Federico scrive anche in piena estate. Poi dipende

  79. Cara Francesca mi rivolgo a te per una domanda e a tutti i commentatori del blog. Supponiamo di essere un migliaio di forze vive del Paese . Organizziamo una manifestazione PACIFICA a Roma. Ci viene accordata .Partiamo da Piazza dei Cinquecento ( solo perché è vicino alla stazione Termi ,ma qualunque altro posto andrebbe bene ) La domanda è Quale è la meta finale dove il corteo dovrebbe pacificamente FERMARSI E PROTESTARE ?_Mi interessa molto la vostra risposta .

    1. Nel tuo caso, il corteo si ferma alla prima scuola elementare disponibile, per un corso accellerato di grammatica base ! Ahahahah

      1. acceLerato con una elle, please…sei patetico, vuoi dare lezioni e ti esponi a queste figuracce…

    2. Siete cattivissimi!! Gianni è una persona molto colta, ci sono tanti motivi per scrivere male, a volte non si vede bene la tastiera, soprattutto al telefono, io non riesco a scrivere dal telefono, o altri motivi. Gianni ha sempre scritto bene, che cavolo di considerazioni. Io non guardo mai la grammatica ma il cuore e il messaggio di chi scrive (ma forse siete dei troll? mi sa di sì, troppo accanimento verso Gianni che è parecchio stimato e conosciuto qui) 🙁

      1. Francesca, se ti riferisci anche a me sappi che il mio commento era rivolto a Pio (Trol)Lux, proprio in difesa di Barbato (non che lui ne abbia bisogno veh..).

        1. Francesca, io commento poco, ma sono forse uno dei commentatori più longevi …ho sempre espresso la massima ammirazione per il nostro ospite e per il livello dei commentatori, del troll proprio no non me lo dovevi dare 🙁

        2. Ma infatti mi sembrava strano, ti conosco bene ormai e mi sono meravigliata. Scusami, ho capito male Maglia, il caldo mi sta proprio annullando. 🙂 Amici come prima

    3. Caro Gianni, ora rispondo a te, come ho scritto qualche commento su, non credo nelle manifestazioni pacifiche, bisogna lottare, battagliare incazzati, se no non si va da nessuna parte. Questa è una guerra che loro, con il politically correct, ci stanno facendo, ma è troppo carino rispondere allo stesso modo, perché noi non abbiamo le loro stesse armi e non ce lo possiamo permettere, quindi si passa ad altre armi

  80. L’economista Bagnai (il maestro de Il Pedante, per intenderci…) ha detto che rifiutare l’invasione di deportati, che nel 70% dei casi non avranno mai un lavoro perché analfabeti, che sono nel 95% dei casi maschi in età militare o quantomeno in età riproduttiva, non si chiama RAZZISMO.

    Si tratta ovviamente di un processo di autodifesa.

    Vi consiglio di leggere il blog de Il Pedante e di Mauro Bottarelli (Bottarelli è ospitato da Il Sussidiario), che assieme a Foa (ospitato da Il Giornale), Dezzani, Bagnai, Fini e Chiesa ci indicheranno la strada da percorrere nelle settimane a venire.

    1. A me pare che si sia perdendo il senso delle proporzioni: un conto è leggere il parere di giornalisti o opinionisti (che si ritiene vicini alla propria linea di pensiero), un conto è aspettare che qualcuno di questi ci “indichi la strada da percorrere”. Anzi, mi correggo, direi che il senso delle proporzioni si è proprio perso. Sono i Messia o i veri Maestri Spirituali che possono indicare “strade da percorrere”, e per la verità questa cosa l’hanno gia fatta. In ogni caso, anche se si trattasse di un semplice viottolo, non mi accompagnerei mai al marxista Chiesa, con cui potrei anche essere d’accordo su taluni aspetti della parte destruens, e basta.
      Non a caso, più volte ho cercato di aprire un confronto sulla parte construens, invano. Se qui si metteno nelle stesso calderone, un esempio per tutti, Bagnai con Fini, siamo pronti per una nuova Babele.
      Fermo restando che non si intravede nessuna parte construens; essendo inarrestabile il processo dissolutivo. O c’è qualcuno che pensa che questa sia una crisi come tante, e che alla fine saranno frizzi e lazzi?

      1. io non avrei difficoltà ad accompagnarmi anche con qualcuno di casa pound che volesse lottare assieme contro l’invasione migratoria…lei, invece, sembra ancora ancorato ad antichi steccati tra marxisti e non marxisti! Chiesa è una persona per bene (credo) sinceramente preoccupato per la situazione italiana…cos’ha di storto da procurarle tanto fastidio anzi avversione? quanto a fini, invece, il rifiuto di mettercisi assieme è determinato non da steccati ideologici ma dal fatto che è sempre stato uno dei maggiori complici e sostenitori dell’attuale stato di cose, compresa la sudditanza a sionisti e ammerecani.

        1. Chiesa mi sta persino simpatico, e non ho elementi per dire che sia una persona per male, non mi pare abbia, il Sig. Chiesa, qualcosa di storto, e non mi procura, personalmente, fastidio né avversione. Perché mi impresta pensieri ed intendimenti che non ho? Sta di fatto che Chiesa è un comunista marxista, e a me, politicamente, questo avanza. Lei è libero di farselo bastare.
          E poi, quello che proprio lei, sig. stefanoG, dice di Fini, scritto di suo pugno, conferma la mia tesi; davvero non se ne accorge? Pertanto, sperando che non mi addebiti parole e pensieri non miei (come ha fatto con la rispettabile persona del Sig. Chiesa), cos’è che discute del mio post, dato che con quanto ha scritto di Fini non ha fatto altro che darmi ragione?

        2. Sig. Aikidoka, del suo post precedente e del suo ultimo discuto solo il fatto che lei dice e ripete che mai e poi mai si metterebbe assieme a un Chiesa neppure per la sola parte “destruens”, perché Chiesa è un marxista.
          Perciò ho parlato di steccati ideologici. Almeno nella fase attuale in cui è prioritario sconfiggere un avversario davvero potente, credo che certi pregiudizi o steccati dovrebbero essere messi da parte.
          Quanto a fini non capisco cosa avrei detto di contraddittorio. Certo che bagnai e fini non potrebbero stare assieme! ma questo solo perché non hanno proprio niente in comune non certo perché il primo è rosso (o verde o giallo) e il secondo è nero (o grigio o rosa)

      2. Anch’io di Chiesa e combriccola non mi fido per niente, stanno con la finta propaganda russa, non che io sia contro la Russia, io sono neutrale, ma non piace la gente di parte, ecco, proprio perché sono neutrale

        1. Che chiesa sia di parte non c’è dubbio ma in questo caso (e in altri simili) la partigianeria credo debba essere valutata positivamente a meno di voler fare l’equilibrista “neutrale” … poi non capisco perché quella di chiesa sarebbe finta propaganda… forse Lei pensa che sotto sotto chiesa in realtà fa propaganda a Obama o Trump?
          Chiesa è marxista e comunista? e con questo? un marxista comunista è forse un appestato da cui bisogna stare alla larga? I marxisti e i comunisti, per quanto ne so, hanno fatto quello che nessun altro anticomunista e antimarxista ha mai fatto sulla faccia della terra … se oggi non siamo sotto il tallone di un Hitler lo dobbiamo a comunisti e marxisti; se per anni anche l’italia ha vissuto nel benessere è stato perché i non marxisti e non comunisti, per paura della diffusione del comunismo, erano costretti a cedere qualcosa al “popolo” , qualcosa che ora, finito il comunismo cattivone si stanno allegramente riprendendo a piene mani. Il marxismo e il comunismo ha liberato dall’arretratezza e dalla miseria milioni, anzi miliardi di persone… e ora chi per caso volesse ricordare i famigerati “gulag” di stalin, venisse anche a dirmi se sono stati di più i presunti milioni di morti causati da stalin nei gulag o i milioni di morti causati dal capitalismo da quando esiste sulla faccia della terra.

        2. Stefano il mio essere neutrale viene dal non aver ancora le idee chiare su chi ci sta rovinando, su chi sta mangiando il piatto forte, dalla mia diffidenza verso quasi tutti i poteri, che siano stati o senza stato. Quindi non mi sento di prendere parte né degli Usa, né della Russia, né di altro. Per adesso è così, se poi avremo qualche prova certa (cosa quasi impossibile, penso) allora potremo additare qualcuno.

        3. x Francesca Ancona

          apprezzo la Sua sincerità riguardo alla confusione di idee. Non mi permetto di fare il maestro per additarle i responsabili dei nostri guai…spero riuscirà a scovarli da sola ma per riuscirci mi permetta solo un piccolo consiglio: non giudichi dalle parole e non si lasci trasportare dai pregiudizi.
          saluti

  81. Cara Francesca e cari amici del blog compreso il nostro Tenebrix , che parafrasando le parole di Gesù ” Non sono venuto per guarire i sani , ma i malati ” io non scrivo per gli
    illuminati , ma per quelli che sono nelle tenebre . Che presuntuoso sono !
    Detto questo veniamo alla mia domanda che sicuramente sarà sembrata stramba a molti Eh il sole picchia forte sulle teste in questa torrida estate .
    Dove ci fermiamo a Roma con il corteo PROTESTATARIO MA PACIFICO?
    Ora cari amici questa domanda io la feci circa due mesi fa ad un centinaio di persone dove lavoro nell’arco di un mese . I risultati sono stati 1) Montecitorio camera dei deputati 60% delle risposte
    2 ) Palazzo Madama camera dei deputati 30 % 3 ) IL restante 10 % risposte strane il Colosseo , Altare della Patria con il vicino Palazzo Venezia e persino il Vaticano .
    Nessuno che abbia risposto a Via Veneto davanti all’ambasciata Americana .
    Ora diciamolo subito il valore statistico di questo sondaggio è ZERO . Ma una cosa ho
    capito. A molti sfugge che il dominus della politica Interna ed Estera dell’ Italia è
    decisa da più di 70 anni nelle stanze dell Ambasciatore Americano .
    Protestando sotto l’Ambasciata Americana mandiamo un messaggio molto forte oltre Oceano : Tutti i governi dal 1945 al 2017 sono governi COLLABORAZIONISTI ( salvo qualche parlamentare o industriale che hanno pagato con la vita il voler rendere l’Italia libera e economicamente autosufficiente sui mercati .) Un esempio che ho letto in un libro di economia che trattava del sistema tributario italiano : Nel novembre del 1997 il ministro delle Finanze Visco e l’allora presidente del Consiglio italiano Prodi introdussero una nuova tassa — l’IRAP che come risultato collaterale obbligava le multinazionali statunitensi operanti in Italia praticamente a una doppia tassazione dei profitti. Era una faccenda interna italiana,ma queste si rivolsero al loro governo, che intervenne. Si mosse l’ambasciatore americano che ebbe un colloquio privato con Prodi e Visco Così, forse memori di Enrico Mattei i due modificarono l’IRAP per accontentare le multinazionali statunitensi . Per carità di Patria non racconto il peggio . Ora se La Boetie ha ragione sulla servitù volontaria e dice che basta la volontà individuale per uscirne .cioè i servi che revocano al RE il loro appoggio hanno almeno capito a chi rivolgersi . Noi moderni anno domini 2017 ci rivolgiamo contro Gentiloni o Renzi o Napolitano o Monti o Draghi ecc. ma non contro l’ambasciatore americano proconsole dell’ America in Italia . A me sembra che vi è stata una regressione rispetto alla epoca di La Boetie .

    1. Hai ragione, Gianni, essendo noi un satellite, l’oggetto delle rimostranze dovrebbe essere il pianeta. E’ logicamente corretto, ma è del tutto ovvio che non servirebbe a nulla; le dimostrazioni hanno peso quando dietro hanno la minaccia dell’uso della forza.
      Dov’è che sbaglia La Boetie? Semplicissimo! Lui e tutti i frequentatori dei cieli di Utòpia falliscono miseramente la conoscenza della natura umana. Costoro costruiscono il processo logico all’incontrario: prima determinano nelle loro teste quale debba essere la Realtà, e poi arpionano la Realtà “là fuori” e cercano di trainarla (quasi sempre con strumenti sofistici) nelle Realtà costruita nelle loro teste. I danni che hanno fatto costoro sono inenarrabili. La Boitie, prima di tutto scambia per reale il mondo immaginario del contratto sociale, e poi si arrampica sui peri del contorsionismo logico, per spiegare come dalle meraviglie della libertà iniziale si arrivi alla schiavitù VOLONTARIA. Locuzione altisonante, ma, fra l’altro, priva del tutto di senso; diversamente dovremmo poter osservare una “dominazione volontaria”, un amore volontario, una paura volontaria, un’intelligenza volontaria, ecc…. La libertà, insomma, qualunque cosa sia, non è un “oggetto” di cui ci si possa spossessare o impossessare (se non, è ovvio, nella sua accezione banalmente fisica, come lo stato d’essere legato a una sedia). Sei libero o schiavo, più o meno, in modo analogo a come sei intelligente o stupido.
      Bah! Salvo poche eccezioni, tutta la filosofia moderna non vale mezza pagina di Platone o Aristotele.

      1. Caro Aikidoka, è un piacere leggerla. Siamo assolutamente d’accordo in quella che, almeno per noi, è evidenza. E non è un caso che il più grande dei filosofi recenti sia stato radicalmente antimoderno. Del resto, nelle sue stesse parole,
        “La parola “moderno” non ha più automaticamente prestigio, fuorché tra gli stolti.”
        Nicolàs Gòmez Dàvila

    2. Vada per via Veneto, all’ambasciata. Proprio lì all’angolo c’è l’Hard Rock Cafè: dopo la manifestazione ci spariamo un hamburger con le patatine e una porzione di brownies. Ah dimenticavo: large coke con ghiaccio… of course!

  82. Sig. stefanoG, a questo punto debbo pensare di aver perso la capacità di essere chiaro, e mi spiace che questa mia mancanza le stia facendo perdere tempo. Proverò un’altra volta. Per intanto, sono soddisfatto di essere almeno riuscito a spiegare che con Chiesa e i comunisti non si tratta di fatto personale (come lei aveva pensato; è lei che ha scritto questo: “…cos’ha di storto da procurarle tanto fastidio anzi avversione?” alle 5,02 pomeridiane del 10 Luglio, giusto?); ma di questione puramente politica.
    Mi “rimprovera” di avere dei pregiudizi, e di alzare steccati ideologici. Bene, non so come lei faccia a sapere che i miei sul comunismo non siano giudizi (come quelli che lei manifesta sul mio scrivere), ma pregiudizi. Davvero, come fa a sapere questa cosa di me? Per sapere una cosa del genere di una persona, occorrerebbe averne una conoscenza personale e una frequentazione di lunghissima data; cosa che mi pare non sia il nostro caso. Se io dicessi che i SUOI non sono giudizi, ma pregiudizi, cosa mi risponderebbe? Sia sincero, non penserebbe che sto approfittando della sua disponibilità e della sua pazienza? Comunque sia, per tagliare corto, non ho pre-giudizio alcuno verso i comunisti e il comunismo; ma un giudizio pieno e tondo sì; ed è negativo, irrimediabilmente e definitivamente. La questione degli “steccati ideologici”, poi, suona di mantra. Le ideologie esistono ed esisteranno sempre, non possono non esistere, almeno per chi sa cosa sono e quale ruolo svolgono; ed anzi, le dico che mai come oggi si sono radicalizzate. Lei, ovviamente, è liberissimo di pensarla diversamente. Le suona bene dire “gli steccati ideologici vanno abbattuti”? Ottimo, nessuno le farà cambiare idea, né io sto sostenendo che dovrebbe cambiarla.
    Venendo al pratico, in linea del tutto ipotetica, si potrebbe pensare a una azione comune anche con i comunisti; ma questo pensiero verrebbe all’istante tacitato dall’esperienza storica; penso a certe strane convergenze “tattiche” della fine anni ’60 e del primo quinquennio dei ’70. Chi ha fatto l’università in quel periodo sa di che parlo. D’altra parte, basta studiare la dottrina comunista (intendo nella versione marxista, e studiarla sui libri non sugli opuscoli) per rendersi conto che NON può NON essere totalizzante. A questo punto, mi spiace; ma chi afferma il contrario, o non conosce affatto la Storia, o parla del comunismo per sentito dire; o entrambe le cose.
    Mi chiede, poi: “…Quanto a fini non capisco cosa avrei detto di contraddittorio…”; guardi, ho riletto i mei due post da cui è partita questa nostra discussione. Non se l’abbia a male, ma la sola spiegazione che trovo alla frase virgolettata è che lei non abbia letto con attenzione quello che ho scritto. Oppure, perché, no, il lessico e la grammatica (che mi sono illuso di conoscere) si stanno sbriciolando nella mia mente.
    Comunque, grazie per la sua attenzione.
    P.s.
    Che poi, “se non siamo sotto il tallone di Hitler lo dobbiamo ai comunisti” è davvero surreale, o, detto altrimenti, è il contrario esatto della verità (non metafisica, ma storica). Stessa cosa sui “presunti” (decine) di milioni di morti di Stalin. Quell’aggettivo altre essere surreale, è veramente orrendo. 60.000.000 di creature, per lei, sono state ammazzate in un mondo “presunto”, non in quello della Russia comunista. Per tacere dei Killing Fields di Pol Pot, e per tacere dell’immane, incalcolabile, carneficina del “presunto” comunismo cinese, da Mao a oggi. O-G-G-I, proprio mentre scrivo, nei Laogai, sopravvivono come carne da lavoro non meno di 70.000.000 di “presunti” schiavi, e, quando non serviranno più da vivi, saranno utilizzati da morti, per espiantare “presunti” organi.
    Mi sono dilungato al solo scopo di far capire a chi non reputa quei morti “presunti”, che con i comunisti (ex, ante, post, meta), non è possibile alcun dialogo. Negare la realtà, è peggio che uccidere.

    1. Caro Aikidoka,
      lei mi sembra una persona capace di ragionare, quindi la sua affermazione, tanto perentoria quanto inusitata, che “se non siamo sotto il tallone di [Stalin, non di Hitler] lo dobbiamo ai [nazionalsocialsti, non ai comunisti]” necessitava di qualche spiegazione storica che andasse oltre il mero conto dei morti (conto che per lo più io sottoscrivo).
      Credo che lei sappia qualcosa dell’esistenza di una piccola ma importante corrente di storici “revisionisti” (tra i quali spiccava il defunto Ernst Nolte), la quale afferma, in soldoni, che “senza Stalin non ci sarebbe stato alcun Hitler”. Un’importante conseguenza logica di questa affermazione è che, anche nel campo della macelleria sociale, Hitler è stato inconsapevolmente un allievo, ancorché ribelle, del suo maestro; ma senza riuscire mai a superarlo: né come sterminatore né come dittatore-ideologo.
      E spero che gli eventuali corollari di quella “conseguenza logica” le siano abbastanza chiari, da non doverli io esplicitare (processo di Norimberga, ecc.).
      La ragione della superiorità ideologica del comunismo sul nazionalsocialismo risiede ovviamente nel fatto che il primo derivava, almeno all’origine, dalla grande filosofia classica tedesca: una scuola di pensiero al cui fascino nessun europeo è mai riuscito a sottrarsi, tantomeno gli ebrei d’Europa (laici od ortodossi che fossero).
      So bene che al giorno d’oggi quella scuola filosofica (che va da Fichte, via Hegel Kierkegaard Marx, fino a Lucaks e Heidegger) viene valutata alla stregua di un cane morto, impagliato da un defunto prozio foresto e lasciato in soffitta da noi pronipoti, a prendere la polvere dei secoli. Ma questo è un errore molto, molto grave, sia perché il modello dello “Stato etico” sta alla base della potenza statuale-industriale tedesca e, di sponda, perfino cinese; ma soprattutto perché la filosofia è, come la musica, una disciplina universale, universalmente traducibile: solo essa dà una visione d’insieme che trascende il particolare, senza però sacrificare quest’ultimo sull’altare dell’ideologia.
      Fin qui, però, io ho parlato di metafisica. Quindi è giusto che si torni alla storia, cioè alle ragioni storiche della Rivoluzione d’ottobre (di cui tra pochi mesi si celebrerà il centenario). Dato che io sono sempre stato un liberale, benché via via sempre più disgustato dal moderno trionfo del “turbo-capitalismo”, lascio la parola a un vero filosofo marxista, il defunto Costanzo Preve, con un breve ma istruttivo articolo in cui egli discute, un po’ ideologicamente, la tesi del succitato Nolte:
      http://www.kelebekler.com/occ/prevecom06.htm
      Va da sé che Preve è un filosofo che ha riflettuto anche, in particolare, sulle ragioni profonde del fallimento del regime sovietico: pur nato esso a buon diritto, cioè come risposta alla “inutile strage” della Grande guerra. Ma dato che il tema principale emerso nel blog era il problema della “pars construens”, che oggi nessuno sa dov’è, io penso sia istruttivo leggere la “autocritica” di un filosofo marxista-idealista alla più importante esempio di pars costruens del secolo scorso.

      1. Caro Parvus,
        grazie per aver mostrato come ci si pone costruttivamente in una discussione; il che mi ha portato alla ragione per la quale ho sempre ritenuto che, per quanto seducente, partecipare alla disanima di temi su mezzi come questo non è razionale. Non lo è per le seguenti ragioni:
        1°, mancanza di interlocuzione diretta, che viene molto parzialmente emendata nelle cosiddette chat. La sola soluzione a questo punto, sarebbe il metodo della video conferenza; ma solo nella piuttosto remota ipotesi che i partecipanti fossero uno più educato dell’altro.
        2°, limiti di spazio disponibile. Ci sono aspetti di certe questioni che non possono essere frazionati o parcellizzati, essendo, appunto alcune questioni inquadrabili in una sola cornice.
        3°; qualità dell’interlocutore. Come si fa a selezionare, sulla base di poche parole scritte nel pregresso, un interlocutore del quale, come condizione appena MINIMA, si sia certi che usi certi termini nello stesso senso in cui li usiamo noi. Le faccio un solo esempio (mi creda sulla parola, per favore, del tutto privo di polemica); il termine “metafisica” da lei usato nella frase “…Fin qui, però, io ho parlato di metafisica…”, per me è incomprensibile. Non risponde né al significato originale, e per me l’unico legittimo; né a quello direi “mediano” invalso in teologia fino alla fine del Medio Evo; né in quello, per me del tutto illegittimo (ed anche logicamente ingiustificato) venuto predominare di recente (vedi Kant); tacendo del suo utilizzo nella moderna epistemologia, dove viene impegnato (più o meno) come sinonimo di “presupposto impliciti”, “insieme di assiomi”, ecc…. Sono sicuro che lei sa quanto basilare sia l’acquisizione della certezza di una comune base lessicale; ergo, la questione di cui sopra non è affatto di lana caprina. Io stesso, guardi, rileggendomi, mi autocritico molto spesso, perché mi avvedo che allo scopo di semplificare la comunicazione, la rendo equivoca. E questo mi porta al punto 4.
        4°, la necessità di far precedere il proprio discorso da premesse che siano solide ed inequivocabili. Osservi, la prego, quanto scrivo: lei sostiene di essere sempre stato un “liberale”; ma non può non sapere che si tratta solo di un’etichetta deformante ed equivoca, dal momento che, all’interno dell’area genericamente definita liberale, si collocano delle differenze talmente grandi da rendere il termine designante privo di senso.
        Credo che non avrà difficoltà a sottoscrivere i quattro punti elencati, giacché non sono altro che l’esposizione di fatti nudi e crudi. Per cui le chiedo, sulla base di quanto sopra, lei come procederebbe ad una interlocuzione, atteso che perdere tempo è massimamente frustrante, oltre che poco elegante?
        Risolto questo, almeno in parte, non credo avrò difficoltà a mostrare la giustezza e la fondatezza di quella mia affermazione –deliberatamente tranciante – sul ruolo “liberatorio” (?) del comunismo dal nazismo, e su altre questioni, come il grido di dolore di Preve, il quale non ci rimane bene quando, schiacciato dai fatti, si chiede dolente come mai come mai non si sia riusciti a cavar sangue dai sassi. E che si aspettava, ci vuole una cattedra universitaria e che i fatti ti seppelliscano per capirlo?

        1. Caro Aikidoka,
          constato che Lei si dilunga per 500 parole in uno sfoggio di preliminari sul significato di due termini che io ho usato.

          Uso “metafisica” in senso hegeliano, com’era palese dal contesto. Che cosa c’entrano quindi «Kant» e il «significato originale» del termine, che ovviamente è Suo e che lei NON ci esplicita? Giochiamo a nascondino, Aikidoka?
          “Liberale”: anche i sassi sanno che fuori dagli USA il termine indica il primato dei diritti individuali su quelli sociali, la critica dell’assolutismo e, successivamente, del “totalitarismo”, la quale si è sviluppata in Europa occidentale, Russia compresa, negli ultimi due secoli.

          Quanto a Preve (che era un professore di liceo, non «di università»), a che pro questa Sua vis polemica contro un assente… giustificato che, «schiacciato-seppellito dai fatti, si chiede dolente… [ma dove l’ha visto, Lei, questo film?]»? E a che pro, nel Suo penultimo post, quell’insistito sarcasmo su chi (appunto: chi?) ritiene ancora che le vittime del comunismo sarebbero «presunte»?

          Scusi infine la mia inadeguata brevità, ma i preliminari io li preferisco in amore.

  83. Prestare fedeli servigi al Deep State non paga:
    Umberto Bossi condannato a 2 anni e 3 mesi da un giudice monocratico del Tribunale di Milano per appropriazione indebita di fondi partitici.
    Il Quatar destinatario di un ultimatum dai 10 punti eccessivamente restrittivi (che è stato di conseguenza rifiutato) e che condurrà il minuscolo Paese ad uno scontro militare.

    Merkel, Macron, PD, Minniti, Annunziata e la Bonino sono avvertiti.
    Lo stesso discorso dovrebbe essere compreso anche da Gino Strada (si veda la sua ferma difesa dell’utilità dei vaccini all’aroma di squalene e mercurio), Emergency, Amnesty International (caso Regeni) e le varie ONG no-muri che deportano gli abbronzati nella Republic Of Italy S.p.A.

    Nel frattempo la Bonino è stata insignita del Premio Kalergi.
    Considerate le loro gesta inconsulte, se il Sommo Poeta fosse vissuto durante gli “Interesting Times”, anziché nel XIV secolo, al XXX canto dell’Inferno, per rappresentare la pazzia, avrebbe menzionato le gesta di codesti pusillanimi al posto di quelle del padre di Learco.

  84. Voglio usare questo intervallo estivo per commentare ancora con un osservazione il tema generale del presente blog e trovare una linea di raccordo fra le diverse ideologie Premetto che non ho nulla in contrario contro di esse , e mi piacciono anche gli scontri duri ma non volgari . Fatta questa premessa veniamo al dunque . Stabilito che siamo contro le multinazionali , che queste sono il capitalismo predatorio e che il capitalismo hard è l’ America e quindi il nemico da distruggere ed estirpare sono gli USA e che questa è dal 1866 che vuole polverizzare la Russia per avere il mercato Cinese come il dott. Dezzani ci ha illustrato in diversi post mi sono posto e vi pongo una domanda : a noi anti multinazionalisti che sistema elettorale conviene avere ? Niente discussioni dotte sui vantaggi e gli svantaggi dei diversi sistemi . Qui ne esamino due . Il maggioritario ( Destra – Sinistra ) e il proporzionale puro . Storicamente si vede che le multinazionali per depredare le Nazioni e mantenere parvenze democratiche spingono verso sistemi maggioritari perché cosi il 30 % dei COLLABORAZIONISTI può tenere sotto scacco il restante 70 % Inoltre le multinazuonali coltivano quella che noi chiamiamo CASTA perché così raggiungono due scopi aumentano i collaborazionisti e si schifano gli elettori che rinunciano a votare .Ora noi in Italia abbiamo visto che fine miserevole hanno fatto fare alla proposta di avere un proporzionale con sbarramento al 5% con relative accuse di colpevolezza reciproche . Tutte sceneggiate . IL proporzionale puro non consente alle multinazionali di avere Parlamenti sotto controllo e governi collaborazionisti . Quindi io propongo che invece di dividerci su questioni ideologiche votiamo solo i partiti che promuovono il sistema elettorale proporzionale . Dobbiamo metterli paura però ai partiti . Nessuna garanzia fideistica .Meglio avere governi balneari che governi collaborazionisti .Notate pure la sinergia in Italia con l’adozione del maggioritario e le famose privatizzazioni dei settori strategici industriali e le privatizzazioni dell’ acqua . Io credo che non ci possano essere dubbi su quale strategia di combattimento adottare Guerra alle multinazionali e ai collaborazionisti attraverso il sistema elettorale proporzionale . Dato che TUTTA la stampa è asservita ci dobbiamo collegare con i blog amici prima che ci chiudano anche questo spazio . BOLDRINI DOCET .

    1. Caro Gianni, ben trovato.
      “È giusto che si segua ciò che è giusto; è necessario che si segua ciò che è più forte. La giustizia senza la forza è impotente; la forza senza la giustizia è tirannica. La giustizia senza la forza è contraddetta, perché ci sono sempre dei malvagi; la forza senza la giustizia è messa in accusa. Bisogna dunque unire la giustizia e la forza; e perciò bisogna far sì che ciò che è giusto sia forte e ciò che è forte sia giusto. La giustizia è soggetta a discussione, la forza è molto riconosciuta e indiscussa. Così non si è potuto dare la forza alla giustizia perché la forza ha contraddetto la giustizia e ha affermato che solo lei era giusta. E così, non potendo ottenere che ciò che è giusto sia forte, si è fatto sì che ciò che è forte sia giusto”.
      Questo è Blaise Pascal. In poche righe, il grande francese arriva al nocciolo della questione. Nella prima parte, piuttosto platonica, Blaise ci spiega come le cose dovrebbero essere; nella seconda si arrende a ciò che è. In sintesi, se non si sa ciò che è giusto, e se il giusto non ha da sé la forza di imporsi, non resta che rendere giusto ciò che è forte. E questa è la tirannia! In questa semplice sintesi, Pascal porta alle conseguenze ultime il dibattito cominciato in Grecia; se i suoi contemporanei e posteri lo avessero letto con attenzione e compreso, oggi non staremmo qui a leccarci le ferite.
      Ma questo, e sono certo di essere stato chiaro, almeno quanto lo fu Pascal, ci riporta alle origini della questione da un lato, e alla domanda da te sollevata dall’altro.
      O partiamo dalla Giustizia e da ciò che la rende tale, ossia la Verità;
      oppure partiamo dalla forza, cercando un progetto di ingegneria sociale che la renda meno invasiva possibile.
      Il primo, è il caso della riflessione classica sulla legittimità della Autorità (da Platone, a Seneca, fino a Tommaso e ancora Leibniz); il secondo è quello post medioevale (Hobbes, Locke, Rousseau, Hegel, Marx, e infine Marcuse e Von Mises).
      Mi interessa più il secondo caso, il primo troverà risalto per contrasto. Cosa hanno in comune questi pensatori così apparentemente diversi? La risposta a questa domanda conduce allo spartiacque tra concezioni antitetiche ed irriducibili della Polis, della società e dell’uomo, e quindi della politica. Per la verità, nei miei scorsi post, la risposta l’ho già data. Per essere più preciso, sono stati questi stessi pensatori a darla.
      Concludendo, il primo caso può essere esemplificato dalle parole con cui Platone chiude il nono libro della sua Repubblica:
      “…Vi è un modello fissato nei cieli per chiunque voglia vederlo e, avendolo visto, conformarvisi in se stesso. Ma che esso esista, in qualche luogo o abbia mai ad esistere, è cosa priva d’importanza, perché questo è il solo Stato nella politica di cui egli possa mai considerarsi parte…”.
      Ne consegue che esiste sia una natura umana in quanto tale, che un modello ultraumano cui essa deve uniformarsi per una società normale (da NORMA, appunto)
      Per il secondo caso, ossia per il mondo in cui trova collocazione e possibilità il secondo caso, cedo la parola a uno dei più illustri e qualificati interpreti della modernità, Richard Dawkins; ecco cosa scrive della condizione umana, per come la vede la attuale conoscenza della cose (secondo lui e moderni):
      “…Non c’è né progetto, né scopo, né bene, né male, non c’è nient’altro che indifferenza cieca e spietata…”. (Va da sé che i giornali mainstream osannano ogni opera di questo maestro alla stregua di un nuovo e prezioso fascio di luce nelle tenebre).
      Da ciò (non essendoci, di per sé, bene e male, giusto e ingiusto,) consegue la necessità di un accordo, un contratto, una convergenza sul possibile; ed è questa la base filosofica del contrattualismo, che è identica a ogni relativismo passato e futuro, essendone il presupposto sul piano della visione politica.
      Per cui, se la parte construens parte dalla prima opzione, abbiamo un universo; se parte dalla seconda, ne abbiamo uno del tutto diverso (che poi, sarebbe questo nel quale siamo adesso, qui, nell’ora presente).

      Spero di essere stato chiaro; mi sono riletto, e credo di esserlo stato.

      1. Caro Aikidoka non solo sei stato chiaro , ma anche estremamente dotto ed esauriente . E’ sempre un piacere leggere la tua prosa sia come stile
        di scrittura ( la definirei ciceroniana ) sia come qualità di pensiero .
        A proposito di pensieri credo che quello che mi hai detto su Blaise Pascal
        siano nel suo libro ” I Pensieri ” . ma qui devo deluderti perché sia di Pascal che di Montaigne –I Saggi l’unica cosa che ricordo è la casa editrice della UTET edizione 1946 in possesso di mio padre dopo di che i loro contenuti si sono persi nelle sinapsi della mia memoria .
        Quindi in sostanza non sono in grado di risponderti con competenza .
        Se accetti lo posso fare a titolo di battuta .
        Quando ho corteggiato mia moglie ho vissuto la parte ” platonica ” fino
        al matrimonio , Poi per una decina di anni mi sono ritrovato in un pessimismo ” pascaliano ” . Attualmente sono nella fase contrattuale
        hobsiana ,senza aver capito ne come ne quando io abbia stipulato il contratto . Ciao

        1. “Quando ho corteggiato mia moglie ho vissuto la parte ” platonica ” fino
          al matrimonio , Poi per una decina di anni mi sono ritrovato in un pessimismo ” pascaliano ” . Attualmente sono nella fase contrattuale
          hobsiana ,senza aver capito ne come ne quando io abbia stipulato il contratto”.

          Ah ah ah!!! Troppo forte! Ma meglio lasciare il tristo argomento matrimonio sorridendoci sopra (le relazioni dovrebbero finire col fidanzamento, i figli dovrebbero nascere sotto i cavoli ed essere allevati da nutrici finlandesi massimo trentenni e alte due metri).

          Hai visto bene, quello citato era uno dei pensieri di Pascal, per me sempre stupefacente fonte di sapienza. La mia è un’edizione Garzanti, ma credo si trovi anche qualcosa in PDF.
          In breve, se sei d’accordo sull’impianto delle premesse, e se hai voglia, possiamo provare a sviluppare il discorso, e vediamo dove arriviamo. Se non ricordo male nelle “Confutazioni sofistiche”, Aristotele scrisse: “Segui la verità fin dove ti porta”.

    2. “E’ rivoltante e disgustoso, soprattutto sul piano morale, il fatto che, mentre assistiamo alla distruzione del popolo italiano e alla disarticolazione della sua Patria, coloro che pure hanno ben compreso i meccanismi che sono alla base di questo processo di accelerato strangolamento non trovino la forza di agire e, soprattutto, la determinazione necessaria a superare le reciproche animosità. Le quali traggono origine, di ciò vi è ormai evidenza cristallina, non da effettive divergenze nelle analisi, bensì dall’egoistico e disgustoso attaccamento al miserevole ruolo che ogni gruppuscolo sovranista è riuscito a ritagliarsi, del quale è sommamente geloso.”

      http://egodellarete.blogspot.it/2017/07/un-imperativo-morale.html

  85. Gente, habemus controller; copio ed incollo fresco fresco:
    -“Secondo, dopo mesi di fumate nere, da ieri l’Italia ha un nuovo ambasciatore americano a Roma. Si tratta di Lewis Michael Eisenberg, tesoriere del Partito repubblicano, ex Goldman Sachs, nonni di discendenza ebraica germano-polacca e, soprattutto, durante gli attacchi dell’11 settembre, presidente della Port Authority di New York e New Jersey, l’agenzia pubblica che controlla le infrastrutture tra i due Stati. E, all’epoca, anche il World Trade center. Nel 2002, viene nominato direttore della Lower Manhattan Development Corporation che gestisce la ricostruzione di Ground Zero e, poi, la politica in campo repubblicano alle spalle di Bush figlio, John McCain e ora Donald Trump.
    Un uomo non casuale, un uomo da dossier e missioni forti. L’uomo giusto per gestire la più grande colonia statunitense d’Oltremare, da sempre ago della bilancia nelle relazioni Est-Ovest. Se, prossimamente, il tasso (già alto) di russofobia di politica e media italiani dovesse ulteriormente salire, allora avremmo la conferma che la campagna d’accerchiamento è partita, alla faccia dei sorrisi di Amburgo. E noi ne saremo la quinta colonna in seno all’UE, mentre Budapest giocherà la partita ad Est. Il tutto, per arrivare al bersaglio grosso: l’Iran.
    Mauro Bottarelli, su Twitter!Follow @maurobottarelli”-

    Federico, taca il pezzo nuovo, dai…

  86. Rispondo alla domanda del sig. Gianni Barbato (senza fare dotte analisi, come richiesto). Egli ci chiede: “quale sistema elettorale conviene avere?”
    Ho gia’ espresso la mia idea qui alcuni giorni fa, e ribadisco la mia idea: conviene avere il sistema “a sorteggio”.
    E’ il sistema usato nella citta’ di Atene tra il 461 e il 322 a.c. Ad Atene il termine “elezioni” aveva il significato di oligarchia, il termine “sorteggio delle cariche pubbliche” aveva il significato di democrazia. Atene adotto’, fra l’altro, la retribuzione per coloro che erano sorteggiati per l’amministrazione politica della citta’. La partecipazione dei cittadini alla vita pubblica era altissima…In seguito prevalse di nuovo il sistema elettivo, ossia il sistema preferito falle oligarchie.

  87. Voglio aggiungere , in risposta al sig. Barbato, la mia idea sulla differenza tra sistema elettorale maggioritario e sistema proporzionale: nel primo sono favorite le elites in partenza, ossia nella “campagna elettorale” (vedi il caso di Macron in Francia). Nel secondo sono favorite le elites in partenza e dopo il voto perche’ avrebbero un supplemento di “lavoro” da fare, eventualmente, dopo il voto.
    In conclusione, sono favorite comunque le elites.
    Percio’ sono favorevole all’adozione di un sistema a “sorteggio” per la designazione delle cariche elettive. Esso avrebbe un unico vero problema: le elites non lo concederebbero mai!!!

    1. Caro Giovanni , abbiamo già avuto uno scambio di idee sul sistema “sorteggio ” . Quello che mi rimane da dire in risposta alla tua osservazione ( permettimi di darti del tu , non per mancanza di rispetto , ma solo per annullare le distanze ) e che non abbiamo alcuna iniziativa per contrastare gli STRONZI ( non voglio nobilitarli con il termine di elite )
      Col sistema elettorale maggioritario vincono al primo giro in partenza
      Col sistema proporzionale vincono ai ” supplementari ”
      Col ” sorteggio ” non lo concederebbero , e quindi non c’è partita .
      In questa landa desolata di mancanze di possibilità possiamo solo dire ” io speriamo che me la cavo “

  88. Sig. Aikidoka non mi faccia passare per un imbecille anche se fa finta di non essere stato chiaro. Lei è stato chiarissimo ma temo che, troppo preso da spirito polemico, Lei non legge bene neppure quello che scrive! su fini aveva detto che se bagnai e fini si mettessero assieme sarebbe una babele…io ho replicato che non possono mettersi assieme per il ruolo infame svolto da fini e non per questioni ideologiche!
    Cosa ci sia di contraddittorio in questa mia posizione lo capisce solo Lei.
    Neppure ho mai detto che lei avesse un’avversione “personale” per chiesa…è evidente che quando ho parlato di “fastidio e avversione” era da intendersi in senso politico e non personale.
    Quanto a stalin (di cui peraltro non avevo discusso con Lei ma con altra persona) : chissà su quali canale propagandistico russofobico o filonazista ha raccolto la notizia addirittura di 60 milioni di persone fatte fuori da Stalin.
    A parte il fatto che in una rivoluzione (se non lo sa quella russa è stata una rivoluzione) non ci si può mettere a fare il conto dei morti che in grandissima parte erano filo zaristi, borghesi capitalisti e traditori (oltre che, naturalmente gente del popolo ammazzata dalle truppe zariste e da tutti gli eserciti europei suoi complici) …comunque i 60 milioni di morti per mano del “satanico” stalin stanno solo nella sua fantasia e in quella degli storici filonazisti o “dissidenti russi” suoi ispiratori.
    Per sua conoscenza questa era la popolazione russa negli anni dal 1917 al 1950
    1917: 91milioni
    1926 : 93,5m
    1939 :108,4m
    1941: 111,5m .
    1950: 101,4 m ( la riduzione è dovuta alla seconda guerra mondiale che è costata la vita a 19-34m di sovietici).
    Come può notare , tranne che nel periodo post bellico, la popolazione russa è sempre aumentata anche nel periodo staliniano (1924-1953) , cosa che sarebbe stata impossibile se davvero stalin avesse ammazzato quei 60 milioni di cui straparla…a meno che le donne russe non si fossero messe a figliare peggio dei conigli in modo da compensare i 60 milioni di morti per mano di stalin.
    Può anche notare che i morti russi per mano nazista sono stati anche molti di più 20 miliioni + non so quanti altri milioni di francesi, inglesi, belgi, italiani e via dicendo. Trascuro di parlare dei milioni di morti causati dall’imperialismo nei secoli e , in particolare da quello americano anche con le sue bombe nucleari sganciate sul giappone (cosa di cui gli attuali dominanti giapponesi si sono dimenticati).
    Mi parla di Mao, di Pol Pot …anche qui in base alle veline di propaganda dei giornali schierati con l’imperialismo americano…lasciamo perdere, non vale proprio la pena perdere altro tempo con Lei.

    1. Grazie delle sue pacate parole, sig. stefanoG, non ha idea di quanto lei mi sia stato utile.
      Hanno capito tutti che lei parla col cuore, e nel suo cuore c’è quanto ha chiaramente manifestato, per tacere della severa lezione di logica.
      Post come il suo sono una manna, una fortuna insperata; mi ha risparmiato un sacco di lavoro, mostrando definitivamente, nella sua irriducibile purezza, la natura della mente comunista. Di più e di meglio non avrebbe potuto fare (e neppure io, in così poche righe).
      Pertanto, grazie nuovamente.
      P.s.
      Si congeda con le seguenti parole: “…non vale proprio la pena perdere altro tempo con Lei”.
      Questo mi spiace, mi rincresce che lei non abbia più tempo da perdere con me; non immagino quanto ancora avrebbe potuto essermi utile. Pazienza.

      1. Aikidoka, non sa come rispondere?
        Questi sono dati storici.
        Perché scrive che il commento di stefanoG è privo di logica?

      2. “mostrando definitivamente, nella sua irriducibile purezza, la natura della mente comunista.”

        Per la quale, zaristi e “borghesi traditori”, in quanto esseri sub-umani, non meritano conteggio o considerazione. Non se la prenda, Aikidoka, è come entrare al bar e conversare con il primo che capita.

  89. @ Parvus:
    “Uso “metafisica” in senso hegeliano, com’era palese dal contesto. Che cosa c’entrano quindi «Kant» e il «significato originale» del termine, che ovviamente è Suo e che lei NON ci esplicita? Giochiamo a nascondino, Aikidoka?”

    Gentile Parvus, non ho davvero pensato di definire il significato originale di “metafisica”, che non potrebbe essere mio, essendo infatti quello attribuitogli da Aristotele “metá ta physiká”, che come lei sa deriva dalla partitura per cataloghi edita da Andronico da Rodi, per distinguerla dai lavori sulla natura. Se ci sono della accezioni ancora più originali, io non ne sono a conoscenza. Il senso “hegeliano”, nel contesto, (non me ne voglia) non mi era palese. O non lo era, così palese; oppure, in questo caso mea culpa, non l’ho colto. Né lei né io siamo in tribunale, mi pare.

    “Quanto a Preve (che era un professore di liceo, non «di università»), a che pro questa Sua vis polemica contro un assente… giustificato che, «schiacciato-seppellito dai fatti, si chiede dolente… [ma dove l’ha visto, Lei, questo film?]»?

    Preve insegnò in un liceo, ha ragione. Ma non ne ha nel sostenere che non è corretto parlare degli assenti. Lo sarebbe, scorretto, e non può non saperlo, SE non si trattasse di personaggi pubblici; e Preve lo è, persino di un certo rilievo. Essendo con tutta evidenza tale, non colgo la ragione del suo rilievo, e mi rifiuto di pensare che sia, questo sì, di carattere personale. Né comprendo in cosa consisterebbe la lesa maestà per l’utilizzo di locuzioni ironiche, se finalizzato (l’uso) a evidenziare una circostanza di contrasto dialettico. E mi riferisco all’annoso e costante tentativo (di Preve) di venire capo dell’ennesima falsificazione (dal punto di vista marxista) dell’ideale rivoluzionario in URSS; e in particolare al distinguo (che ho il diritto di ritenere sofistico) tra bilancio storico e bilancio teorico; all’interno del quale (distinguo) si può – sofisticamente, appunto – giustificare una cosa e il suo contrario. Lei trova inappropriato, con riferimento a questo, tratteggiare un filosofo che, “schiacciato dai fatti” (non furono fatti schiaccianti, per un comunista pensante come fu Preve, i 70 anni dell’URSS?), se ne interroga dolente? Mi scusi, non la penso come lei; e poi, guardi che ne è accaduto a moltissimi marxisti prima di Preve; mi riferisco all’interrogarsi dolente. In ogni caso, non mi permetto, come fa lei con me, di chiederle “ma dove l’ha visto questo film?” Lei può non pensarla come me, è suo totale diritto, e viceversa; ma siamo qui per dibattere di cose serie, non in un circolo giovanile. La locuzione giovanilese “aver visto un film” è un modo per parafrasare un processo allucinatorio. Non è un modo di parlare non dico tra filosofi, ma tra adulti. Mi spiace, con lei speravo (e spero ancora) in un confronto sereno.

    “Liberale”: anche i sassi sanno che fuori dagli USA il termine indica il primato dei diritti individuali su quelli sociali, la critica dell’assolutismo e, successivamente, del “totalitarismo”, la quale si è sviluppata in Europa occidentale, Russia compresa, negli ultimi due secoli”.

    Lo so, sig. Parvus; così come so e come sono certo anche lei sa, che all’interno dell’area genericamente “liberale” esistono posizioni tanto diverse da non potersi riconoscere sotto la stessa denotazione. Anche questo, le rubo la locuzione, lo sanno anche i sassi.

    Infine:
    “a che pro, nel Suo penultimo post, quell’insistito sarcasmo su chi (appunto: chi?) ritiene ancora che le vittime del comunismo sarebbero «presunte»?”

    Data la questione – che non concerne l’insegnamento di qualcuno in un liceo o una università, ma la negazione da parte di molti del macello di un numero ancora non calcolato di vittime – a che pro la sua domanda?

    Sig. Parvus, se vogliamo discutere per amore di un ipotetico obiettivo comune, o anche per il piacere di uno scambio che sia, PER PRINCIPIO, non belligerante, trovando che in lei un interlocutore preparato, sono ancora a sua disposizione. Ma se dovrò passare il prossimo post a GIUSTIFICARE l’uso di figure retoriche come l’ironia, o la metafora, se non lo zeugma, direi di no.
    In ogni caso, grazie del suo tempo.

    1. Aikidoka dice: «Parvus non ha ragione nel sostenere che non è corretto parlare degli assenti, [… specialmente se sono o erano] personaggi pubblici».
      Io: mai detto una cotal scemenza; e colgo l’occasione per invitarLa fermamente a non attribuirmi ulteriori scemenze di Suo conio.
      Lei ha fatto delle considerazioni sulla persona di un filosofo «schiacciato dai fatti … dolente», presumendo che egli fosse uno dei tanti personaggi del film (che tutti abbiamo visto) su ciò che è «accaduto [dopo il crollo dell’URSS] a moltissimi marxisti prima di Preve». Il FATTO è che Preve non… partecipò a quel film. E lasci anche perdere locuzioni retoriche come “lesa maestà [di Preve]”. Ma quando mai!?
      Va da sé che Lei può far tutta l’ironia che vuole: basta che corrisponda a qualche FATTO. Se no, l’ironia si ritorce automaticamente contro chi ne abusa.

      E’ altresì un fatto che Lenin, ad esempio, studiò a fondo Marx e Hegel tra il 1905 e il 1917. Quindi, prima di affermare che la distinzione tra bilancio storico e bilancio teorico della rivoluzione russa è «sofistica», ci vorrebbe da parte Sua un pur minimo accenno di dimostrazione che, sempre ad esempio, quello studio di Marx e Hegel fu un mero pretesto. Viceversa, se Lei ritiene che la sofisticheria di quella distinzione è “self evident”, che cosa discutiamo a fare?

      La mia (auto-)definizione di “liberale” Le deve bastare. Non discuto con i poliziotti del pensiero, tanto meno con i perditempo (altre 670 parole di “preliminari” Suoi: ma stiamo scherzando?)

      Rileggendo i post del “vecchio credente” stefanoG ho capito A CHI Lei si riferiva, con il sarcasmo sui morti “presunti” dello stalinismo. Tutto qui.
      D’altra parte non so da dove Lei prenda la cifra di «60M di creature ammazzate nella Russia comunista», quando poi parla di «un numero ancora non calcolato di vittime [?]». A mia conoscenza gli storici parlano con sufficiente precisione di 13M di persone morte nel Gulag, più 5-6M di kulaki morti per fame (secondo Robert Conquest) e altri 3-4M di kulaki morti anch’essi nel Gulag (il che corrisponde ai 10M di kulaki morti “vantati” da Stalin a Churchill). Fa un totale di 21-23M. Dunque, come si arriva a quei «60M nella Russia comunista»? Non sarà, per caso, il semplice decuplo dei “6M” della Shoah?

      Infine, il suddetto “vecchio credente” ha ragione a dire che la Rivoluzione russa fu sostanzialmente un moto di popolo contro la carneficina della Grande guerra. Già nel 1916-17 non poche persone colte avevano capito che la Grande guerra era una “inutile strage”. E allora perché ci volle un fanatico russo marxista come Lenin e un popolo di contadini analfabeti, per trarne le ovvie conseguenze?

      1. Scrive Parvus:
        “…mai detto una cotal scemenza; e colgo l’occasione per invitarLa fermamente a non attribuirmi ulteriori scemenze di Suo conio…”

        Accolgo senza riserve il suo invito, anche se fossi tentato di continuare ad attribuirle scemenze di mio conio, la “fermezza” con la quale mi intima l’invito, poi, non mi lascerebbe in ogni caso alternativa.
        Mai più le “scemenze di mio conio” la graveranno, lo sottoscrivo in questa assise. Le risparmierò anche i miei insignificanti giochetti hyde and seek (mi riferisco al suo “Giochiamo a nascondino, Aikidoka?”). In effetti, non ho difficoltà a comprendere il suo legittimo risentimento; d’altra parte, uno che gioca a nascondino mentre persone serissime e preparatissime trattano di cose serie, coniando artatamente – per colmare la misura – scemenze, è giusto che venga “invitato fermamente”, mi pare il meno, a non attribuirle altrui. Ineccepibile!
        La comprendo, sa, sig. Parvus, fermezza inclusa. Anzi, devo dire che, date le circostanze, lei è stato fin troppo clemente con un coniatore, e altrui attribuitore, di scemenze.
        Adesso, ciò nondimeno e stranamente, provo uno strano senso di sollievo. Ne parlerò con uno sciamano di mia conoscenza.
        P.s.
        Quante parole ho impiegato, stavolta? Ha ragione anche stavolta, sempre troppe!

        1. Il «sollievo» di non rispondere a NESSUNA delle mie osservazioni, direi.
          La capisco e La saluto.

        2. “La libertà astratta e irreale dell’intelletto liberale non è davvero niente più che disobbedienza infantile.”
          Sir Roger Scruton

          E potrebbe essere più evidente?

  90. ” PER CHI NON L’AVESSE ANCORA CAPITO, QUESTA E’ UNA GUERRA FRA NOI POPOLO E QUEI POCHI SIGNORI IN ODORE DI “SQUADRA E COMPASSO”, CHE HANNO OCCUPATO I PUNTI CHIAVE DELLE ISTITUZIONI ITALIANE !”

    Uno dei nostri più acuti e lungimiranti Generali, ovvero Federico Dezzani, sembra avere “allentato un po’ la presa”. L’a pubblicazione dei suoi samizdat si è, improvvisamente, dilazionata nel tempo.

    Dopo la “mancata previsione” e la conseguente delusione per tutti noi, sulle presidenziali francesi, le pubblicazioni sul blog si sono dilazionate nel tempo. Caso ? Coincidenza ? Non lo so. Spero di si ! Fatto sta, che la vittoria di Macron, sulla Le Pen, sembra avere cambiato un po’ le cose e non solo su questo blog.

    Certo, sono tempi bui ! Quello che vale la pena sottolineare però è che c’è una consapevolezza diffusa e maggiore fra i cittadini. Lo senti, lo percepisci dai discorsi sugli autobus, nei negozi, nelle piazze, sulle strade e Dezzani è fra coloro che hanno dato e stanno dando un fortissimo contributo in tutto questo.

    Mai ad esempio avrei immaginato, neppure lontanamente, che le organizzazioni criminali organizzate, presenti sul nostro suolo nazionale, fossero state “inoculate” tempo addietro dagli inglesi, al fine di controllare per meri interessi economici, il nostro territorio http://federicodezzani.altervista.org/mafia-camorra-e-ndrangheta-come-il-meridione-e-litalia-fu-infettato-dagli-inglesi/

    Indubbiamente quindi, ci troviamo nel bel mezzo del ciclone. L’apparente calma attuale, infatti, è dettata probabilmente, proprio dal fatto che, in questi preciso “istante storico” ci troviamo proprio “nell’occhio del ciclone”.

    Gli accordi segreti, firmati dal governo con l’operazione TRITON, l’imposizione dell’obbligo vaccinale di 12 vaccini (ora scesi a 10) sui lattanti, la posticipazione senza fine delle consultazioni elettorali nazionali con il beneplacito di TUTTE le forze politiche (anche delle apparenti strenue opposizioni, ovvero m5s e fratelli d’Italia), sembrano sempre di più TEST per valutare la “tenuta” della supremazia delle istituzioni sul popolo.

    Imporre con “violenza” anche se non diretta è indice di debolezza e sintomo di una “guerra aperta” che ormai si combatte fra un popolo, apparentemente inerme, e delle “istituzioni arroccate” sugli scranni di Palazzo Madama e di Montecitorio ed in odore di “squadra e compasso”.

    Ormai tutti sanno e chi non sa intuisce.

    Internet ha squarciato il velo dell’ignoranza. Nessuno un domani potrà dire:” Io non sapevo !” e di questo mi sento di ringraziare, in partoclar modo, analisti come Dezzani.

    BUONA GIORNATA !

    1. Condivido.
      Temo, tuttavia e purtroppo, che fin quando non troverà gli scaffali dei supermercati semivuoti o vuoti, il popolo profondo non brucerà i fogli di regime, non rinuncerà all’uso drogastico degli smartphone, non butterà nelle discariche i televisori, e non esporrà sulle pubbliche piazze il re nudo, assieme al nauseabondo codazzo di reginette, omo-geneizzati, e baldracche.
      Quanto vorrei sbagliare!

      1. E in caso di scaffali vuoti, cosa potrà fare un popolo urbanizzato che vive in torri di cemento, dopo aver bruciato i fogli di regime? I pensionati colpiranno le squadre anti-sommossa con il bastone, mentre i giovani lanceranno gli smart-phone dell’anno prima?
        Nessun intento provocatorio, s’intende. Semplice realismo.

    2. Be’ dai ragazzi, che diamine dopo le elezioni francesi Federico non ha allentato la presa, vedi posts ravvicinati su Medioriente…costa fatica fare queste analisi e a volte hai altre cose da fare , a volte non hai tempo, a volte non sei ispiratissimo, a volte non ci sono eventi così degni di nota, a volte sei in ferie, etc.
      Già una volta oltre un anno fa espresse la preoccupazione di non poter scrivere con continuità, cosa che per fortuna è stata poi disattesa. Se ci fossero dei problemi, penso lo scriverebbe.

      1. “A volte sei in ferie”…ecco, appunto, e magari ritarda il rientro , avra’ trovato da fare del bene…

    3. Condivido in pieno.

      Aggiungo una curiosità su Piero Angela ( il noto divulgatore scientifico de Il Mondo di Quark, Ulisse il piacere della scoperta etc. ).

      Molti non ci crederanno, ma chi conosce i loro “codici”, lo sapeva da tempo. A me basta vedere una sola puntata per capire a quale “mondo appartieni”….e non sto scherzando .

      Buon divertimento

      https://www.radiospada.org/2014/11/padre-piero-angela-fu-dei-importanti-massoni-italiani-900/

      http://www.dudemag.it/attualita/7-cose-inquietanti-e-meravigliose-su-piero-angela/

      1. Ma certo, lui e il suo determinismo scientistico da quattro soldi. O credevamo davvero che lo scopo fosse di educare il pubblico?

  91. 1500: 6.000.000.
    1550: 11 milioni (7 milioni in Ucraina, non conquistata).
    1600: 13 milioni.
    1650: 15 milioni.
    1722: 14 milioni.
    1750: 23 milioni.
    1789: 25 milioni.
    1795: 29 milioni.
    1800: 35,5 milioni.
    1810: 40,7 milioni.
    1815: 45 milioni.
    1820: 48,6 milioni.
    1830: 56,1 milioni.
    1840: 62,4 milioni.
    1850: 68,5 milioni.
    1860: 74,1 milioni.
    1870: 84,5 milioni.
    1880: 97,7 milioni.
    1890: 118 milioni.
    1900: 132,9 milioni (67 milioni di russi).
    1914: 175 milioni (85 milioni di russi).

    Unione Sovietica

    (Questo segmento della popolazione darà i dettagli di tutti gli URSS e tra parentesi la popolazione propriamente russa).

    1917: 184,6m (91m)

    PER QUEL COMUNISTA DI STEFANO G

  92. Sig. luigi, la battutina finale se la poteva risparmiare.
    Lei invece cosa si vanta d’essere? un liberale o cos’altro? Il comunista Stefano ha portato dei fatti e dei numeri ben precisi (peraltro presi dove li ha trovati anche lei e non tratti da qualche opuscolo rosso) per contraddire chi vorrebbe addebitare a stalin la morte addirittura di 60 milioni di “poveri cristi” … non mi sembra che il suo elenco contraddica i dati da me riportati…a meno che anche lei non abbia una logica tutta sua come qualche altro signore qui sopra.
    Peraltro non si capisce (o lo capisce solo lei) perché nell’elenco si è fermato al 1917 senza proseguire proprio nel periodo d’oro di Stalin cioè dal 1924 in poi.
    Forse se lei fosse stato più furbo avrebbe casomai dovuto replicare che nell’intera URSS
    la popolazione passa dai 184 milioni circa del 1917 ai 147 milioni del 1926 con un calo, quindi di ben quasi 40 milioni ….ma ancora non sono i 60 milioni di cui qualcuno ha parlato e, soprattutto, sono morti dovuti sia alla guerra rivoluzionaria sia alle carestie e non per mano del satanico Stalin che divenne “dittatore” nel 1924 e sfido chiunque ad ammazzare nei gulag 60 milioni di persone in 2 anni (dal 1924 al 1926).
    Ma mi domando a che serve stare a discutere… con il vostro anticomunismo viscerale i fatti e i numeri reali non contano e tanto meno conta la logica.

  93. Scrive il sig. Parvus:
    “Il «sollievo» di non rispondere a NESSUNA delle mie osservazioni, direi.
    La capisco e La saluto.”

    Ecco, lo sapevo! E’ anche un implacabile psicologo; mi fa sentire come Caino dopo l’assassinio di Abele, quando si illudeva di potersi nascondere allo sguardo del suo Signore. Con lei è lo stesso, non trovo scampo.
    Sig. Parvus lei (sicuramente a ragione) calca la mano, e mi inchioda al nulla della mia inconsistenza. Rimane da capire, per quel poco che riesco a rimediare di comprendonio, perché – una volta smascherati i miei lubrichi “giochetti a nascondino”, e avendomi (sacrosantamente) intimato di non attribuirle “scemenze di mio conio” – seguiti ancora ad aspettarsi una risposta. Perché? Cosa mai potrebbero aggiungere al suo sapere i balbettii di un coniatore di scemenze, di un residuale giocatore a nascondino, come lei mi ha sagacemente definito. (A dire il vero, il qualificativo “residuale”, me lo ha suggerito lo sciamano il quale, una volta a conoscenza della mia triste disavventura con lei, mi ha fatto un cazziatone).
    Mi spiace, già sono oppresso da sentimenti di colpa, se lei, sig. Parvus, seguiterà così, mi farà sprofondare nella depressione. Mi creda, l’ultima della mie scemenze fresche di conio (questa davvero abissale e imperdonabile) è la presunzione di conoscerla davvero bene; cosa che mi porta alla dolorante, quanto ineluttabile, conclusione che non merito il suo tempo, ed è persino troppa grazia il suo disprezzo.
    Mi risparmi altre umiliazioni, la prego.
    225 parole, al netto della citazione.

    1. «225 parole»?
      A occhio e croce sono complessivamente più di 1500; nelle quali, pur di non rispondere a nessuna delle mie osservazioni, Lei è riuscito ad ammannire a tutti gli eventuali lettori del blog:
      – un compendioso trattatello in 4 punti sulla irrazionalità delle discussioni per iscritto;
      – un Suo giudizio su un filosofo, il quale giudizio dimostrava che Lei , non conoscendo nulla di lui e pressoché nulla di quel che ha scritto, PRESUMEVA di poterlo classificare come persona appartenente a un gruppo da Lei conosciuto (e naturalmente sbagliando di grosso);
      – bla bla bla

      Immagini dunque un po’ che cosa posso farmene della Sua
      «presunzione di conoscermi davvero bene» come persona…

      1. Sig. Parvus, che devo fare per farglielo capire? La discussione con lei è stata troncata nello stesso istante in cui è passato dall’argomento alla contumelia. Da quel momento, avere ragione o torto, con lei, ha smesso di interessarmi. Pe un tratto, confidando (invano) che capisse, mi sono un po’ divertito, adesso non più. Solo noia. Pensi e scriva pure quello che vuole, come ha visto, non mi fa né caldo né freddo. La comunicazione con lei è solo rumore.
        Significa basta.

        1. Oh me tapino, l’aikidoka mi spiega l’intimo significato dei suoi ultimi post, che secondo lui io naturalmente non avrei capito, e mi intima di non rivolgergli più la parola! E io dovrei anche obbedirgli…
          Scusi l’ardire, ma Lei lo fa o lo è?
          Ci spieghi Lei, piuttosto, perché ha continuato a rispondermi invece di troncarla lì. Se è vero che quel che ho scritto non Le «fa[ceva] né caldo né freddo»…

        2. Del resto,
          “Mai discutere con un idiota. Ti trascina giù al suo livello, poi ti batte con l’esperienza.”
          Edward Murphy

      2. Caro Parvus quando sento dire” ad occhio e croce ” io metto mano…………No alla pistola (citazione di Goebbels ) , ma alla matematica .
        IL post di Aikidoka dell 12 luglio 2017 a 8:24 pm ha 1551 caratteri 1304 caratteri (no spazi) e 247 parole . IL responso matematico calcolato a partire da” Scrive il sig. Parvus: ” e finire con ” 225 parole, al netto della citazione ”
        Quindi ha ragione Aikidoka dal punto di vista matematico
        Chiedo scusa per la pignoleria , e soprattutto non ho voluto difendere Aikidoka che non ne ha bisogno , ma personalmente gli ” ad occhio e croce ” mi spingono ad una verifica. Nel caso presente ho adoperato un conta caratteri e parole .

        1. Signor Gianni,
          io non ho mai dubitato che nel campionato di pedanteria locale l’immancabile vittoria spetti sempre all’aikidoka, anche in absentia!
          Però Le faccio ri-notare che i di lui post(s) COMPLESSIVI a me indirizzati cominciano con quel
          «Caro Parvus,
          grazie per aver mostrato come ci si pone costruttivamente in una discussione; il che mi ha portato alla ragione per la quale ho sempre ritenuto che, per quanto seducente, partecipare alla disanima [sic] di temi su mezzi come questo non è razionale…»,
          che è già, in sé, un magistrale “gesto” di pedanteria acrobatica.
          E che riporta il conto delle di lui parole a più di 1.500, pur «al netto delle citazioni» mie, e dei convenevoli («Caro Parvus, …Gentile Parvus, …Sig. Parvus»).

          CVD

  94. “Parvus
    il 12 luglio 2017 a 6:05 pm said:
    Il «sollievo» di non rispondere a NESSUNA delle mie osservazioni, direi.
    La capisco e La saluto.”
    …………..

    Ho avuto la stessa impressione anch’io…c’è gente che quando non ha argomenti la butta in caciara magari ricorrendo al sarcasmo oppure innalzando una cortina fumogena con dotte citazioni di Aristotele e Platone! Comunque le assicuro che ho conosciuto gente molto peggiore rispetto al sig. Aikidoka…quantomeno questo signore cerca di essere pacato seppur fintamente gentile.

    Per quanto riguarda la definizione che lei, sig. Parvus, fa di me chiamandomi “vecchio credente” la giudico simpatica, tuttavia sono sicuro che se ci trovassimo a discutere di marx e comunismo, si sorprenderebbe nel constatare quanto, pur non ripudiando in toto il marxismo e il comunismo, io sia poco credente!
    Mi limito a dirle questo: pur considerando il comunismo una forma superiore di organizzazione sociale, non credo né che la classe operaia (intesa nel senso marxista quale classe di “salariati” e non solo come classe Operaia con la tuta) sia il principale soggetto rivoluzionario né che ci sarà mai alcuna rivoluzione fin quando la classe dominante avrà il controllo delle menti delle persone potenzialmente antisistema.
    Penso che per diventare pratica reale la rivoluzione debba avvenire prima nei cervelli.
    Ma forse di questo era consapevole lo stesso marx visto che s’è speso tanto per scrivere opere teoriche dirette a contrastare l’ideologia borghese-capitalistica.
    Comunque di una cosa sono fermamente convinto: per uscire dal pantano in cui ci hanno ficcato è necessario che la proprietà dei principali mezzi di produzione sia pubblica mentre il “mercato capitalistico” deve avere un ruolo solo secondario e supplementare.

    1. Caro Stefano,
      spero non si sia perso un lungo post a Lei indirizzato, su Russia e comunismo. Nel caso che il Dezzani non lo recuperi, lo riscriverò.

      1. Purtroppo non trovo il Suo post su russia e comunismo…sono curioso e interessato a leggerlo. grazie e saluti

    2. Un vocabolario di 10 parole basta a un marxista per spiegare la storia.
      Nicolás Gómez Dávila

  95. Caro Parvus grazie per la rettifica . In effetti per dirla alla Toto’ ” E” la somma che fa il totale ” Mentre io credevo che Lei contestava solo le complessive dell’ ultimo post .

  96. @Franesca Ancona
    Rispondo alle tue osservazioni.

    Non farti trarre in inganno.
    Il male esiste e deve essere evitato (altrimenti ti vomita addosso lo stesso male che causi, legge del contrappasso).

    La Divina Commedia è li a ricordarci che esiste una normalità, un modo coscienzioso di vivere ed è nostro dovere vivere nel rispetto degli altri.

    Chi pensa che il concetto di peccato sia stato creato per renderci mansueti è in errore.
    Bisogna vivere secondo coscienza. Ricordarsi la forumula magica…
    “e se lo facessero a me?”

    La vita non è un gioco.
    Dubito che si nasca solo per ciulare o per arricchirsi materialmente.

    1. Signore, i miei sono solo pensieri, teorie, possibili o meno. Non mi faccio trarre in inganno da nessuno, io ascolto molto il mio interiore, ma guardo anche molto ciò che mi circonda. Faccio una vita molto solitaria, ecco perché ho tanto tempo per pensare, per cambiare idea, o per ritornare ad un’idea, per sentire me stessa e per guardare il mondo dall’esterno. Osservo, sento, e collego, poi arrivo a delle conclusioni che non sono vere conclusioni, non si finisce mai di scoprire. Fra un giorno, un mese, un anno o due, potrei anche aver cambiato totalmente idea, basta un’altra piccola esperienza a portare su altri binari. Il mio pensiero è un viaggio, sto ancora viaggiando…Grazie per il consiglio.

      Ps. Non mi sono mai comportata male, ho sempre amato la filosofia cristiana, da ragazza quando discutevo con amici intellettuali, questi si guardavano tra loro e dicevano di me “parla come Gesù”, non era un complimento, quasi mi deridevano. Giusto un aneddoto (non sono una bigotta però, né una santa, assolutamente, ma buona sì, senso di giustizia molto forte sì…ok basta così) 🙂

    2. Caro Socrate le consiglio di cambiare il termine ” so -di – non -sapere ” in un altro più appropriato . IL suo post trasuda di falsa sapienza . A me ricordano quelle persone che iniziano un ragionamento dicendo ” lei mi insegna ” e poi salgono subito in cattedra a spararci dei pipponi dove si capisce solo che sono loro a voler insegnare a noi. Vuoi una prova ? ” Non farti trarre in inganno.” “Il male esiste” “Bisogna vivere secondo coscienza” ” che esiste una normalità ” .
      In sostanza il post non è di uno che sa di non sapere , ma di uno che ha delle solide certezze, ovvero sa di sapere, e sale in cattedra ad insegnare. Mi sarei aspettato con le sue premesse qualche insegnamento tratto dalla Bibbia o dai Vangeli . Ma no ! Chi è il padre spirituale di riferimento ? Dante !!! L ‘uomo più fazioso che io abbia mai
      letto . E detto per inciso è proprio la sua faziosità che lo ha reso il POETA . Altro che normalità . Comunque amo di più l ‘Odissea con quel gran figlio di mignotta che è Ulisse . Nel ” viaggio ” di Ulisse non
      si approda al Olimpo = Paradiso , ma una consapevolezza interiore che presuppone altri viaggi . Infatti Ulisse non rimane ad Itaca .
      In sostanza è quello che sta facendo Francesca Ancona .

      1. Gianni, diciamoci la verità, tu mi preferisci in quanto ti saresti voluto trombare quel femminone di Calipso e pure le Sirene.

        Voglio però metterti in guardia dalle Sirene:” Metterle a pecorina è un casino !”

        1. Calipso è una banale matrona possessiva, sette anni con lei non sono pochi , tanto vale tenersi Penelope . Le sirene penso che mi diano problemi anche con la posa del missionario . Amo invece la donna fatale , la pericolosa l’ ammaliatrice , quella che se non la domini è capace di trasformarti in …….maialino .” Suvvia, la tua spada riponi nel fodero;saliamo noi due sul mio letto, così che sul letto insieme congiunti in amore, possiamo scambiare fra noi la fiducia dell’animo. (Odissea, X, vv.347-350) . CIRCE appunto !!

  97. A me è venuta questa idea, ora, e la scrivo, boh, potrebbe essere come no. Ma analizziamo comunque. E se questo governo fosse obbligato con minacce a fare ciò che fa, da un potere, senza libertà di dimettersi? Mi è venuto questo pensiero perché se loro volevano solo portare alla distruzione il paese, o fomentare caos, non avrebbero fatto tutta questa pubblicità sugli innumerevoli sbarchi, le notizie, quando vogliono, le filtrano. Invece vedo i media pieni di allarmismo sugli sbarchi e sulle altre cose spiacevoli. Avrebbero fatto le cose un po’ di nascosto e poi il caos si sarebbe scatenato al massimo. No, loro aizzano la gente con queste notizie, saranno forse masochisti? Amano essere odiati? Prendiamo Renzi, è riuscito a scappare con il referendum (mettiamo sia così), il resto del suo governo è ancora lì, in fondo questo è il governo di Renzi. Quindi, poniamo che sia così, questi hanno un’unica arma, fare incazzare la gente, portarla all’esasperazione, finché scoppi una rivoluzione che li mandi via, in libertà. Non vedo il senso se no in questo incitamento, una sorta di autogol, perché io sono sicura che qualcuno, qualche gruppo, si sta preparando a qualche mossa, la gente sta troppo arrabbiata e così non si può continuare. Secondo voi, ho detto una cretinata? E’ una delle tante ipotesi. Ho pensato anche ad una possibile dittatura, si fanno mandare via per essere sostituiti da un capo, ma non mi convince perché adesso le rivoluzioni si finanziano con i soldi del potere, a che servirebbe attendere la rabbia della gente quando un Soros può innescare quando vuole una rivolta? E c’è già terreno fertile per farlo. Quindi se non si muove nessuno ciò mi fa pensare che il potere non sia d’accordo con questo disegno…Congetture, solo congetture

    1. Cara Francesca invece di risponde direttamente al tuo post ti rivolgo una domanda : tutto questa sovraesposizione mediatica a chi giova ? Inoltre mi spieghi a quale potere ti riferisci ? E l’ accordo e il disegno in ballo in cosa consistono ? Ti faccio queste domande perché le tue intuizioni sono valide , ma un poco ambigue . CIAO

      1. Caro Gianni, ora vado a riposare, cercherò, se riesco, di risponderti stasera con calma e mente lucida. A presto

      2. Per quel che ho dormito con questo caldo, eccomi qui caro Gianni. A chi giova questa sovraesposizione mediatica (allarmistica aggiungo io)? Era ciò che mi stavo chiedendo stamattina, dopo un radiogiornale, riflettevo su questa spudoratezza incredibile del gettar panico, quasi a voler ampliare la notizia “arriva di continuo questa fiumana di gente…ai tali porti aspettiamo tot numero…chi avesse abiti usati ecc…”. Analizziamo: questo messaggio sprona la rabbia, la guerra, della gente, a chi giova la
        nostra rabbia e una conseguente azione-rivoluzione? Al governo no, sono tutti (o quasi) contro di loro. Quindi, a meno che non si tratti di follia pura, o masochismo estremo, loro (il governo) vogliono farsi fuori, vogliono essere mandati via (pur con qualche rischio…). Il potere che li minaccia chi è? Eh, se lo sapessi avrei fatto un bel terno, non so chi potrebbe essere, l’Europa, gli Usa, ? Sicuramente qualcuno a cui interessa la fine dell’Italia. Ho messo in mezzo Soros a caso, ma chiunque potrebbe finanziare una rivolta, se ne avesse interesse. Il disegno di cui parlavo era quello di una probabile dittatura dopo la morte di questo governo, ovviamente non un disegno italiano, ma un’altra cosa impostaci da questo famoso e misterioso “potere”. Ma non credo sia così, dato che il governo si affida alla rabbia della gente per far scoppiare l’incendio. Spero di essere stata chiara nelle mie possibilità, perché qui si va a tentoni come i ciechi, non è facile capire bene come stanno le cose.

        1. Cara Francesca sei stata chiara e intuitiva . A chi giova questo afflusso migratorio e chi lo gestisce ? Non alla povera Europa che non esiste ne politicamente ne economicamente ma agli USA . Devi partire da due presupposti : 1) Gli USA sono una oligarchia della Dittatura dell’Imprenditoria. Da sempre sin dalla loro nascita in federazioni . George Washington era solito dire che i guai dell’Europa erano dei benefici per l’America .una oligarchia basata sulla ricchezza,assolutista e senza la minima traccia di democrazia.
          una dittatura, con tutti i suoi strumenti, ancorché occulti, di repressione poliziesca, di
          censura e di propaganda, dittatura esercitata non da una persona o da un gruppo fisso e
          magari ereditario ma da una categoria economica, certamente quella dei ricchi più
          precisamente quella degli imprenditori . Essendo una dittatura, fra i vari organi dell’Amministrazione USA non vi sono affatto contrasti che vadano oltre la normale divergenza di opinioni. Prese le grandi decisioni poi tutti, e dico tutti, si adeguano.
          2) tale federazione – in realtà un Paese unico e monolitico – è sul punto di ottenere il dominio planetario e questo è un pericolo perché gli USA non vogliono
          comandare il mondo allo scopo di governarlo, ma allo scopo di sfruttarlo. Gli USA non sono una riedizione dell’Impero Romano, come pure vogliono fare credere con la falsa modestia d’obbligo. Lo fossero qualcuno li potrebbe anche accettare, ma non lo sono : i Romani assoggettarono sì il mondo con la forza ma poi lo governarono, gli diedero cioè qualcosa in cambio, una amministrazione, degli ordinamenti, delle città
          edificate, delle infrastrutture ( ad esempio 85.000 chilometri di strade, quasi tutte in contrade che non le avevano mai viste prima ) agli Americani invece gli altri popoli interessano solo come fornitori di materie prime e di manodopera, come schiavi. Eventualmente come consumatori.
          Il problema è che la gente non si rende conto del pericolo. Non se ne rende conto perché gli USA sono molto abili nel nascondere le loro vere intenzioni sotto parvenze umanitarie.
          Ma veniamo al dunque quali sono i rapporti fra l’Italia e l’America ? Sono due La Mafia e la Politica . Indagando su questi due filoni abbiamo avuto le seguenti vittime Aldo Moro papà del compromesso storico: Mino Pecorelli giornalista della rivista OP ,assassinato il 20 marzo 1979 , Giovanni Falcone che aveva avuto confessioni dal mafioso Buscetta fra i rapporti mafia e politica e Paolo Borsellino collaboratore stretto di Falcone recentemente 18/09/2010 Stefano Anelli ( meglio conosciuto come JOHN KLEEVES ) . Lacio la parola a questo martire della verità .

        2. Per Francesca Ancona
          Tutti sanno che gli americani resuscitarono una mafia siciliana che il fascismo aveva
          praticamente distrutto ( semplicemente nominando alla fine del 1925 un plenipotenziario ad hoc, Cesare Mori detto il prefetto di ferro : questi nel giro di un anno arrestava ed avviava a processi di massa circa 10.000 mafiosi, sradicando così il fenomeno ). Anche, tutti sanno come avvenne. Prima dello sbarco in Sicilia del 10 luglio 1943 il governo americano si premurò di mettersi in contatto con quanto rimaneva della mafia siciliana ( attraverso il boss di Cosa Nostra Lucky Luciano, allora in carcere negli USA, il quale curò l’abboccamento con Calogero Vizzini, uno dei pochi pezzi da novanta rimasti in Sicilia dopo la cura Mussolini ).Poi, dopo lo sbarco e presa in un mese la Sicilia, gli americani posero a capo dell’Amministrazione militare alleata il “ colonnello “ Charles Poletti , che altri non era che il vice governatore dello Stato di New York con una divisa addosso, il quale assunse lo stesso Calogero Vizzini come interprete personale e cominciò a girare tutti i poteri civili della Sicilia alla mafia : piazzò tutti i mafiosi che poté trovare a capo delle amministrazioni municipali e provinciali provvisorie ( Calogero Vizzini fu nominato sindaco nella sua tradizionale area di “influenza “, e lo stesso avvenne con un mafioso già famigerato come Genco Russo ) ; affidò agli stessi la gestione degli aiuti alle popolazioni civili ; e in più concesse alla mafia libertà di furto nei magazzini militari americani, dove c’era preziosa merce di contrabbando ( benzina,sigarette, caffè, altro ; il trucco di lasciarsi rubare la merce solo da chi si vuole fu poi usato anche dal governo italiano in Albania nel 1998 per accattivarsi la criminalità organizzata
          locale ). Poi gli americani celebrarono platealmente il connubio fra la mafia e la DemocraziaCristiana siciliana, una sezione regionale che risultò decisiva negli equilibri interni di questo partito e che condizionò così l’intera politica italiana sino praticamente al 1990, per quasi mezzo secolo. Infine tra il 1946 e il 1948 furono deportati in Italia come “ indesiderabili “ circa 200 boss italo americani di Cosa Nostra, i quali – seguiti anche da parenti e amici – non fecero che dilatare di molto la mafia che già c’era in Italia ; in termini di pezzi da novanta probabilmente la raddoppiarono o più ( fra i deportati figuravano elementi come Frank “ Tre dita “ Coppola, Joe “ Bananas “ Bonanno, Joe Adonis, Vito Genovese, Vincent Mangano, Joe Profaci, Antony Lo Piparo, Frank De Luca, eccetera ). Il primo ad essere deportato, nel 1946, fu proprio Lucky Luciano, liberato anzitempo dal carcere per “ servizi resi agli Stati Uniti “ (testuali parole sul documento di grazia ; Luciano avrebbe dovuto rimanere in carcere sino al1976 ).
          Così come – venendo al secondo nodo cioè la politica tutti sanno che subito, a partire dal 1943, gli americani cominciarono un condizionamento sulla politica interna italiana assai pesante e che non sarebbe mai cessato. Tutti sanno che furono gli americani nel dicembre del 1945 a sostituire alla presidenza del Consiglio l’azionista Parri con il democristiano De Gasperi, il loro uomo ; che si accordarono con quest’ultimo nel maggio del 1947 per scaricare i comunisti dal governo ; che in base a un loro sforzo propagandistico diretto fecero vincere alla Democrazia Cristiana le elezioni dell’aprile 1948 ( uno sforzo così plateale che divenne di riferimento nel mondo ; furono fatti partecipare anche i divi del cinema americano e nel suo The CIA : A Forgotten History del 1985 William Blum vi dedica il secondo capitolo che intitola “ Italy 1947-1948 : Free Election, Hollywood Style “ ) ; che con ogni verosimiglianza continuarono così
          anche negli anni successivi, anche se non furono sempre scoperti. Così come tutti sanno che l’organizzazione paramilitare segreta “ Gladio “, che raccoglieva e armava militari e civili nell’evenienza – dissero – di un’invasione dell’URSS o di un colpo di Stato comunista, era stata messa in piedi sempre in quegli anni dagli americani, che poi avevano continuato nella gestione.Tutti, dicevamo, sanno queste cose, le hanno sempre sapute. Ciò che invece è sempre rimasto poco chiaro sono le vere motivazioni americane, cioè all’ultimo il vero senso dei fatti suddetti. I rapporti degli americani con la mafia sono spiegati nel modo seguente. La mafia siciliana fu contattata prima dello sbarco in Sicilia allo scopo di convincerla ad agevolare le operazioni di sbarco e poi la conquista dell’isola : una decisione di ordine militare, presa in stato di necessità. Eseguita la conquista dell’isola ci si affidò alla mafia per le amministrazioni locali provvisorie perché la mafia era capace di tenere l’ordine e ciò era comodo per gli occupanti : una decisione di ordine amministrativo, presa in stato di necessità.Presa tutta l’Italia ci si accorse che specie al Nord c’erano molti comunisti, che andavano tenuti a bada perché sicuramente avrebbero tentato di impadronirsi del potere anche con le armi, potere che non avrebbero più mollato ; inserire la mafia nella Democrazia Cristiana le dava maggior forza per contrastare la sovversione comunista : una decisione di ordine politico, presa in stato di necessità. Quindi gli americani davvero fecero risorgere la mafia, ma si trattò di un effetto del tutto indesiderato, imprevisto, non voluto, frutto di una serie di decisioni forse sfortunate, ma prese ognuna in base a precise necessità o convenienze del momento.
          E’ – in verità – ciò che gli americani hanno sempre concesso all’elite intellettuale italiana in merito alla faccenda, al di là delle smentite ufficiali su ogni e qualunque contatto con la mafia, evidentemente destinate al popolo bue : Sì è tutto vero, abbiamo avuto un sacco di contatti con mafiosi, e proprio per ciò la vostra mafia è rinata, ma non prevedevamo tale esito e d’altra parte avevamo dei motivi ; scusateci di avere ceduto alla tentazione di farci aiutare dalla mafia allo scopo prima di salvare delle vite americane durante la campagna d’Italia e poi di tenere lontana dallo Stivale la minaccia bolscevica ; era TUTTO PER VOI, prima per liberarvi e poi per mantenervi liberi, ma di nuovo scusateci.
          Ma scherziamo ? E’ come dire che gli americani sono scemi, che sono degli
          irresponsabili che non si rendono conto di ciò che fanno. Ma se sono scemi, come mai sono arrivati al punto in cui sono, a tenere un piede sul collo a noi europei tutti e a un passo dal dominio planetario totale ? E’ appunto che non lo sono, che sono il contrario, cioè dei fortissimi ragionatori che pianificano bene e in anticipo le loro mosse ; solo che sono così abili – così naturalmente ipocriti e bravi nella recitazione – da mascherare alla perfezione tali mosse dando l’impressione sempre che tutto scaturisca dal caso, dall’imprevisto, dall’equivoco, dall’errore, anche dalla scemenza certo, anzi questa è l’impressione che più ambiscono di dare.
          La verità sui rapporti USA-mafia è quella che – mi sembra per la prima volta – ho
          esposto io nel mio libro Vecchi trucchi del 1991 ( Edizioni Il Cerchio, Rimini, cooperativa
          libraria ben lontana dall’essere la Rizzoli ) ; e cioè è che gli USA programmarono tutto, e ben prima che fosse deciso uno sbarco in Italia, o che fosse certo che nel caso questo sarebbe avvenuto in Sicilia. Lo programmarono quei loro think tanks formati da storici, filosofi, psicologi, antropologi, economisti, politologi, strateghi militari e così via, che si riunivano tutti assieme per studiare i problemi di guerra e trovare le soluzioni. Il problema “ Italia “ si configurava così : Nel caso quasi scontato che la si conquistasse, come fare poi per tenerla sotto PER SEMPRE e “ democraticamente “, cioè senza tenervi in permanenza centinaia di migliaia di soldati, cosa anche insostenibile dal punto di vista economico ? Oltre al solito sistema neocoloniale americano ( l’alleanza con la media-alta borghesia locale, che in cambio si gode indisturbata i frutti economici del Paese tolta naturalmente la parte assegnata alle Multinazionali USA, alleanza agevolata e conservata dagli USA tramite propaganda, corruzione, brogli elettorali, plagio di militari e poliziotti eccetera ) in Italia c’erano due elementi speciali aggiuntivi da sfruttare : il Vaticano e la mafia. Si è visto che il primo si prestò subito : il cardinale Montini passò agli americani informazioni provenienti dalle nunziature di Tokio e Berlino e fu proprio in base alle mappe aggiornate di Tokio girate da Montini agli americani che questi poterono operare dei bombardamenti della città così micidiali come quelli al Napalm del febbraio-marzo 1945, esitati in 300.000 civili morti arrosto( fu il bombardamento metropolitano più sanguinoso della Seconda Guerra Mondiale, poi viene Dresda e solo dopo i due nucleari di Hiroshima e Nagasaki ). Come ringraziamento degli USA, la nuova Costituzione italiana approvata il 22 dicembre 1947 all’articolo 7 accoglieva come parte integrante i Patti Lateranensi del 1929, l’improvvido regalo di Mussolini, e il Vaticano si stabilizzava nella funzione di controllore dal di dentro dell’Italia prigioniera.
          L’altro controllore doveva essere appunto la mafia. Al momento era agonizzante, ma si
          ragionò che in condizioni adatte avrebbe potuto risollevarsi in poco tempo. Gli esperti
          americani avevano capito quale ruolo poteva ricoprire la mafia siciliana : poteva influenzare innanzitutto i politici siciliani, e poi anche i restanti del Meridione, e così arrivare a influenzare il Parlamento nazionale e tutta quanta la politica italiana, nel senso di renderla docile ai voleri americani. La mafia siciliana, una volta nella posizione di farlo, avrebbe spinto in tale direzione spontaneamente : è una organizzazione criminale e come tale per forza amica del capitalismo ; inoltre c’erano i suoi legami con la sua metastasi in terra americana, Cosa Nostra. Decisa la linea pro mafia essa cominciò ad essere attuata appena fu stabilito che si sarebbe effettuato uno sbarco in Italia. La realtà è tutta l’opposto di quanto creduto, cioè di quanto fatto credere. Gli americani non ricercarono l’appoggio della mafia perché dovevano sbarcare in Sicilia : sbarcarono in Sicilia proprio per avere loro americani la possibilità di aiutare la mafia. Altrimenti sarebbero sbarcati direttamente nel Lazio facendo prima. I contatti con Lucky Luciano, e poi con Calogero Vizzini e gli altri, non servivano per garantirsi il sostegno della mafia in Sicilia : gli Alleati sbarcavano con 470.000 uomini, 14.000 semoventi,1.800 pezzi di artiglieria, più un appoggio navale e aereo che si può dire sterminato, e
          avrebbero dovuto avere bisogno di don Calò e dei suoi quattro scassapagghiari con doppietta? Andiamo. Quei contatti servivano per trasmettere nuovo entusiasmo a quei mafiosi, per farli sentire spalleggiati dal nuovo potere che stava arrivando in Italia, e per dar loro possibilità d’espandere affari e personale con le eccezionali opportunità del dopoguerra. Probabilmente a quegli uomini, a Luciano, Vizzini eccetera, non fu detta tutta la verità ; non era necessario, e gli fu lasciato credere – se lo credettero, se non finsero di stare al gioco, perché quegli uomini non erano esattamente dei nati ieri – che davvero gli americani avevano un po’ bisogno di loro : l’importante era stabilire una alleanza di fatto. L’alleanza funzionò : la mafia, protetta dall’esistenza della Regione Autonoma Sicilia creata apposta ( fu inserita assieme ai Patti Lateranensi nella Costituzione del 1947, all’articolo 116 ), prosperò appunto in Sicilia, dilagò nel resto del Meridione allineando le criminalità organizzate locali ( Camorra, Ndrangheta, Sacra Corona Unita ), si infiltrò nell’Italia centrale e nei grossi centri dell’Italia settentrionale, e da quella posizione, oltre al controllo della Democrazia Cristiana che aveva sempre avuto, influenzò un numero sufficiente di altri parlamentari, uomini politici e – certamente – alti burocrati statali sino a diventare un fattore essenziale della intera politica italiana, essenziale almeno quanto il Vaticano . Per quanto riguarda le interferenze americane nella politica interna italiana, anche qui c’è uno stravolgimento completo dei significati. Gli americani dopotutto hanno sempre ammesso, o ammiccato, le loro intromissioni anche pesanti. Non nascosero a suo tempo di volere fuori dal governo Parri, di volere fuori i comunisti, di volere dentro De Gasperi, di interferire illegalmente con le elezioni del 1948, quelle “ stile Hollywood “, di essere decisi a invadere l’Italia di nuovo nel caso i comunisti andassero al potere anche legalmente. Arrivato il momento, non si presero troppo la briga di nascondere che dietro Gladio c’erano loro. Perché ? Perché avevano sempre pronta la scusa tuttofare : la Guerra Fredda, la necessità di contrastare i piani sovversivi del Comunismo Internazionale ispirato da Mosca ! E questa è la spiegazione degli storici e per super ribadita dall’esame dei sacri documenti di Washington.. In ogni caso si dimostra direi inequivocabilmente ( per chi vuole capire, certo ) che la Guerra Fredda era tutta una commedia americana. Non c’era nessun pericolo russo o rosso, né nel mondo né tantomeno in Europa ; sicuramente gli USA in cuor loro a un tale pericolo non credevano. Serviva solo uno spauracchio per avere la scusa di intromettersi in tanti Paesi del mondo, la scusa appunto di dover combattere una minaccia comunista locale, allo scopo vero di sovvertire quei Paesi stessi, di imporgli i regimi e i governi che volevano gli USA. L’imposizione poteva avvenire anche tramite colpi di Stato ( e dal 1945 al 1990 gli americani ne ispirarono e organizzarono circa 500 nel mondo ) e ne valeva la pena : dai “ loro “ governi gli USA volevano via libera per le loro Multinazionali, che così letteralmente banchettarono divorando l’America Latina, l’Africa, l’Estremo Oriente, metà Medioriente, un
          quarto diciamo di Europa Occidentale ( la grande espansione dell’Impero Neocoloniale
          americano che si verificò nella seconda metà del XX secolo fu appunto dovuta alla brillante finzione della Guerra Fredda, e a nient’altro ; dopo la fine della Guerra Fredda imposta dalla Perestrojka gli USA hanno iniziato una discesa, che forse è una agonia ).
          ( vedi tesi di Federico Dezzani nota mia sul declinino angloamericano )
          In Italia non si trattava che di replicare la storiella. L’Italia non correva il pericolo rosso :
          secondo il ferreo Patto di Yalta stava nella parte americana. Togliatti lo sapeva e nei fatti si comportò sempre di conseguenza : dopo l’attentato di Pallante del 14 luglio 1948 una rivolta comunista sarebbe riuscita ma Togliatti vi rinunciò senza indugio. In Italia si trattava, come in tutti gli altri Paesi interessati, di fingere di combattere il “ pericolo rosso “ prendendo provvedimenti e stabilendo iniziative e linee di azione che invece miravano solo e soltanto a lucrare vantaggi per le proprie Multinazionali. Altrove fingendo di preoccuparsi del pericolo rosso venivano magari organizzati dei colpi di Stato “ di destra “, o comunque “ anticomunisti “, che con la parola d’ordine della libertà di commercio facevano solo i giochi delle Multinazionali statunitensi. L’esempio di riferimento è il colpo di Stato in Brasile del 1964, cherovesciò il regolarmente eletto presidente Joao Goulart sostituendolo col dittatore gen. Humberto Castelo Branco, colpo eseguito secondo la “ Operation Brother Sam “ gestita dal gen. Vernon Walters, da Frank Carlucci della Cia e dall’Ambasciatore USA in Brasile Lincoln Gordon : entro il 1968 la metà esatta delle industrie brasiliane – comprese 14 delle 27 industrie più grandi in assoluto – passavano proprietà di Multinazionali statunitensi ; per agevolare questi passaggi di proprietà il Ministero delle Finanze studiò anche un meccanismo fiscale apposito detto della “ bancarotta costruttiva “. In Italia questa strada super proficua ma troppo drastica non fu giudicata possibile e si cercò di influenzare i governi italiani in modo che fossero il più possibile favorevoli alle esigenze delle Multinazionali statunitensi, e questo
          fu esattamente lo scopo di tutte le intromissioni americane, di tutti i loro finanziamenti a partiti e a giornali, di tutte le loro interferenze elettorali, di tutta la propaganda e le attenzioni che dedicavano ai militari e poliziotti, di tutte le organizzazioni Stay Behind che mettevano in piedi. Anche la famosa strategia della tensione, eseguita facendo saltare treni, stazioni ferroviarie, piazze eccetera, serviva solo per quello, per avere governi più spaventati dalla “sovversione “ comunista e quindi più “ di destra “, “ di destra “ nel senso brasiliano si intende.
          Concretamente la strategia della tensione era realizzata con elementi dei Servizi Segreti
          italiani doppi, cioè dipendenti in realtà dalla CIA ( come del resto sono quasi tutti ), che si
          infiltravano in gruppuscoli “ fascisti “, li “ pompavano “ per bene e li spingevano ad attentati resi possibili dalle loro informazioni e dai loro materiali ; in questo senso è vero che si trattava di “ stragi di Stato “ ma dietro lo Stato italiano c’erano gli USA. ( Stessa tattica veniva usata anche nei confronti dei gruppuscoli comunisti è ovvio ; vedi per tutti il caso Moro ). Questa, è la spiegazione delle interferenze americane nella politica italiana. Così comequella sopra era la spiegazione dei rapporti tra USA e mafia. Caretto e Marolo invece hanno continuato con le solite convenzionalità di regime propalate per cinquantanni. Loro hanno dei motivi per scriverle, così come case editrici come la Rizzoli hanno dei motivi per stamparle, e così come del resto a Washington hanno dei motivi per declassificare selezioni accurate di documenti. Ma noi, se ricerchiamo la verità delle cose, che motivi abbiamo per prenderli sul serio ?
          17/07/2002 John Kleeves da UN LIBRO DI CUI SI PUÒ FARE A MENO:
          Quindi cara Francesca possiamo concludere che la testa sotto il tallone americano continua nel tempo . Tu pensa con queste premesse se io mi posso mai occupare della Lega , del MS5* della Meloni , o di Forza Italia ? Di Gentiloni , di Renzi ecc. Ma siamo pazzi ? Come se ne viene fuori ? Solo con una guerra in cui gli USA saranno finalmente
          fatti fuori come Roma fece fuori Cartagine . E poi spargere del sale su Washington .
          Triste e Tragica prospettiva . CIAO

        3. Buongiorno. Grazie Gianni. Una domanda nata spontanea, per curiosità, perché a parere tuo il muro di Berlino ha cessato di avere il suo senso, la sua funzione?

        4. Buongiorno. Grazie Gianni. Una domanda nata spontanea, per curiosità, perché a parere tuo il muro di Berlino ha cessato di avere il suo senso, la sua funzione?

        5. Buongiorno. Grazie Gianni. Una domanda nata spontanea, per curiosità, perché a parere tuo il muro di Berlino ha cessato di avere il suo senso, la sua funzione?

  98. Esistono forze contrapposte. La immigrazione forzata, che darà spazio alla Lega che arriverà al 20% dei voti. berlusconi impotente arriverà al 15% non di più. I 5 Stelle verranno “limitati” da accuse e processi alla raggi ed appendino.Perciò che arrivino al 2( e più in là nulla. Articolo Uno magari non fa nenache il 5% necessario. I fascisti (lo dico per brevità, non voglio offendere nessuno, al 6%) .Una marmellata, col proporzionale imposto appositamente per QUESTE elezioni. E finalmente, possiamo avere la TROIKA, con Mario Draghi chiamato come salvatore della Patria, anzichè ASSASSINO del MPS e delle susseguenti crisi bancarie provocate da Monti ed il suo scriteriato raddoppio delle imposte sugli immobili. Ecco l’origine vera delle crisi. Il massone Monti, esecutore del paese. Renzi, nel suo piccolo, ha tolto la tassa sulla prima casa, e le compravendite sono salite del 20%, i rivcavi da immobili del 5%, non come l’industria che ha perso il 4% tra il 2015 ed il 2016…Se volessimo crescere, bisognerebbe ridurre ancora il carico sugli immobili, estendendo cedolare secca anche ad uffici e negozi…Allora gli Npl delle Banche crescerebbero dal 17 ctmi. di oggi a 50-70…ed il problema bancario sarebbe risolto. perchè inutile nascondercelo. Questi massoni europei vogliono le nostre Banche, non i nostri immobili…ma tassano gli immobili per avere le Banche. Se non l’avete capito, continuate a dare retta allo scemo di bersani ( tanto brava persona, ma l’economia dei massoni non è il suo forte) che vuole di nuovo la distinzione della tassa tra chi è ricco e chi invece è un poveretto…cretinate per 200 milioni di differenza…perdere l’impatto psicologico della eliminazione di una tassa…Pazienza.
    Vi arriverà draghi tra capo e collo e sono cazzi vostri. Pensateci.

  99. L’ipotesi che qualcuno stia cercando di fare incazzare e ribellare la gente con la storia dei migranti per far arrivare prima la troika e poi Draghi non mi convince. Quelli della Ue – e a maggior ragione gli ammerecani – se ne fregano altamente che la gente si incazzi o meglio, non hanno proprio bisogno di nessuna rivolta per mettere eventualmente un Draghi al timone.
    A loro basterebbe manovrare a dovere lo spread (come fecero al tempo di Berlusconi) per mettere in mutande questi pagliacci del governo renzi.bis e sostituirli con qualcuno di loro gradimento.
    A loro i renzi, i gentiloni, i padoan, i minniti vanno benone e gli interessa semplicemente che facciano quello che loro dettano … e in questo momento dettano che l’italia debba diventare la discarica in mezzo al mediterraneo e in funzione pro-africani-migranti.
    I gentiloni e company solo qualche giorno fa avevano abbaiato che se l’europa non si muoveva loro avrebbero chiuso i porti ai migranti! Quegli altri si sono fatti prima una sonora risata e poi gli hanno risposto di stare a cuccia altrimenti c’è sempre la spada di Damocle dello spread. Obiettivo raggiunto: dopo solo qualche giorno non solo non si sente più parlare di chiusura dei porti ma addirittura si aprono nuovi porti (in campania e a Civitavecchia nel lazio) per accogliere altri africani.
    Insomma, c’è stato probabilmente un vero e proprio ricatto da parte della Ue contro i pagliacci del nostro governo altrimenti, per quanto siano servili e pagliacci, non si potrebbe spiegare tanta loro remissività e sudditanza.
    Siamo finiti, gente! mi dispiace per me e per tutti i miei connazionali perché penso che gli italiani sono intelligenti e non meriterebbero la sorte che gli stanno riservando dai banchi della Ue e/o di Washington.
    In italia ci sono tre poteri che comandano veramente:
    1°) gli ammerrecani
    2°) la mafia (che poi è legata anch’essa agli ammerecani)
    3°) il vaticano (che poi è manovrato anch’esso dagli ammerecani…basta osservare la costanza con cui il sig. papa bergoglio si spende giornalmente a favore dei “poveri migranti”!)
    A quelli del vero “potere” tutti questi pagliacci del PD,FI, M5s gli fanno un baffo!
    Quanto a salvini temo farà la fine di una Le Pen.
    Ragazzi, la festa è finita e l’italia pure!

    P.s. sapevate che la meloni di Fd’I a suo tempo, Monti imperante, votò a favore della legge Fornero?
    Ma che vogliamo aspettarci da gente simili…forse salvini si salva ma come si dice:” una rondine non fa primavera”.

    1. Caro StefanoG sono le 2 del mattino , ma non ho sonno . Ho appena finito di postare un link per Francesca Ancona, quando ho letto il tuo post
      del 15 luglio 2017 a 10:23 pm . In pratica coincidono il tuo e il mio quasi alla lettera . Credevo di essere il solo pessimista , come mi definiscono gli amici .

    2. Ciao Stefano, sinceramente la mia teoria non esprimeva questo, ho scritto le stesse cose, cioè che non è l’Europa che vuole fare incazzare la gente, a loro va benissimo così, ma il governo Italia di nascosto ai padroncini, che tenta di scappare sperando in una rivolta popolare.

  100. Seguite la rivolta di Castell’Umberto, non sono sicura, mi baso su sensazioni mie interiori, sento che questa potrebbe essere la miccia, non a caso, per la rivolta nazionale di cui parlavo. A volte, spesso, tutto nasce da piccoli centri insignificanti. Vedremo

    1. Cara Francesca ho appena finito di rispondere alla tua domanda del l 16 luglio 2017 a 8:20 am , Era un commento lungo , ma credo interessante . Inserito nome ed email e premuto rispondi è sparito dopo qualche secondo dal blog . Provo a riscriverlo più tardi e riprovare . Vediamo cosa succede .

    2. Cara Francesca per rispondere alla tua domanda devo fare una premessa storica . IL muro di Berlino è caduto il 9/11/1989 ed è stato un evento possibile solo perché l’URSS è caduta in un tranello americano andandosi ad impantanare nella guerra dell’ Afghanistan ,guerra che è durata dieci anni 24 dicembre 1979 e il 15 febbraio 1989 . Da questa guerra l’ URSS ne uscì decimata economicamente e politicamente . Iniziò la perestrojka.
      Cosa notevole furono proprio gli Americani ad essere fregati dalla perestrojka in quanto veniva a mancare di colpo l’arma propagandistica per eccellenza dell’anticomunismo . Lo smottamento dell’ impero russo fu cosi veloce che non ebbero tempo di organizzare
      nessuna rivoluzione colorata o altri sistemi propagandistici .
      In questo clima euforico prese piede quello che prima veniva considerato un ipotesi di fantapolitica : la riunione delle due Germanie.
      Ad onor del vero l’America non era troppo favorevole alla riunione , ma si era già compromessa con Kennedy che il 26/6/1963/ pronunciò la
      famosa frase “Ich bin ein Berliner” ( io sono un berlinese ) ennesimo
      voltafaccia americano quando solo due anni prima gli USA avevano dato all’Unione Sovietica e alla Germania Est il loro appoggio nella costruzione del muro di Berlino, come barriera per impedire gli spostamenti dal blocco orientale socialista all’occidente.
      Quindi ci si adoperò per la riunione delle due Germanie . Ma qui bisogna essere chiarissimi non si trattò di una unificazione ma di un vero e proprio ANSCHLUSS di stampo hitleriano . Con e l’entrata in vigore, il 1º luglio 1990, del Trattato sull’unione monetaria, economica tra i due Stati, che prevedeva un tasso di conversione tra marco dell’est e marco dell’ovest di 1 a 1 per le partite correnti e di 2 marchi dell’est per un 1 marco dell’ovest per patrimoni e debiti la Germania dell ‘Est fu ANNESSA a quella dell’Ovest. Tutto questo si concretizzò in un notevole difetto di competitività delle industrie tedesche orientali rispetto a quelle occidentali, il che fece collassare le prime in breve tempo. Le industrie della ex-DDR in perdita, tecnologicamente arretrate nel confronto con la Germania occidentale, precedentemente sostenute dal governo tedesco orientale, sono state privatizzate.
      Come conseguenza della riunificazione, la maggior parte della ex-RDT ha subito una de-industrializzazione, che ha causato un tasso di disoccupazione di circa il 20%. Da allora centinaia di migliaia di tedeschi orientali hanno continuato a migrare verso l’ovest per trovare lavoro. Ciò determinò una significativa riduzione della popolazione nei Länder orientali, specialmente per quanto riguarda i professionisti altamente qualificati. Questo sistema ha ottenuto un NOTEVOLE successo ( visto dalla Germania dell’Ovest ) che è stato replicato su scala europea con l’assenso degli Americani che hanno notevoli interessi strategici a mantenere l’Europa divisa . Ora viene la domanda
      fondamentale : Prodi , Ciampi , Napolitano ,Mattarella e tutta la classe
      politica di allora e di oggi aveva sotto gli occhi gli effetti perversi della
      politica economica della Germania dell’Ovest verso quella dell’ Est perché hanno permesso di fare altrettanto con noi Italiani e con gli altri Paesi europei ? Questo che hanno fatto si chiama ALTO TRADIMENTO
      contro il POPOLO ITALIANO . Questa gente sunnominata sono tutti dei
      kapò e dei COLLABORAZIONISTI . Quindi cara Francesca la risposta alla tua domanda (” il muro di Berlino ha cessato di avere il suo senso, la sua funzione? “) è che quello che faceva il muro di Berlino allora, oggi lo fa” meglio ” e più ferocemente l’ euro . Qualora vuoi sapere di più sulla riunificazione delle due germanie ti consiglio di leggere l’ottimo libro di Vladimiro Giacché ” ANSCHLUSS ” edito dalla Imprimatur . CIAO

    3. Cara Francesca non so che dirti è scomparso anche il secondo che ti ho inviato alle 19.34 E’ escluso ASSOLUTAMENTE un mio errore di invio .

        1. Cara Francesca ti ringrazio per avermi inviato la tua e-mail , ma anche io penso che sia giusto che le discussioni avvengano sul blog
          soprattutto per le eventuali critiche che il post può produrre facendomi capire gli errori in cui cado . Avrò modo più avanti di riaffrontare la risposta alla tua domanda . Poco fa ho risposto ad Antonino ed è andato tutto OK . Misteri dell’informatica !!

  101. Vi sono molti commenti, una cosa certa, i tempi stanno cambiando, l’informazione sta cambiando.
    Prima siamo stati assaliti dalla carta stampata, l’informazione dal basso, poi dalla televisione, l’informazione dall’alto, adesso da internet, l’informazione “trasversale”, ma credo personalmente che i tempi non siano ancora maturi, sopratutto perchè l’informazione “trasversale” viene combattuta con tutti i mezzi possibili e immaginabili, da troppo fastidio, è diventata un rischio per il potere.
    Non mi voglio dilungare come molti di voi hanno fatto, mi limito a esprimere i miei punti di vista in modo breve.
    Chiaramente ci sono stati e ci sono sempre più giornalisti d’inchiesta che prima venivano segregati se non eliminati per ciò che esprimevano, cosa che accade ancora adesso, solo su internet riescono ad esprimersi, sempre che non esagerino troppo, questo da fastidio, sempre più…
    Si parla di forze vive, personalmente non mi illudo più di tanto, guardando un pò indietro, probabilmente le uniche due volte che il popolo ha ottenuto qualcosa è stato occupando le fabbriche, l’ulima volta nel ’68, anche se in parte veicolato, tutte le altre rivoluzioni non sono mai state fatte dai popoli di per se, ma sempre veicolate da dietro dai poteri che in quel momento avevano in mano quello che serve per prendere il potere.
    Oggi, con metà, se non tutti i servizi in mano alla CIA, cosa vogliamo aspettare, le forze vive?
    Altra cosa, non è semplicemente un centro di potere che agisce in Italia, ma vari centri di potere, che hanno ognuno i propri interessi, intanto il popolo perde tempo intavolando discussioni su discussioni sulla destra e sulla sinistra, sui fascisti e i comunisti, sempre la stessa solfa insomma.
    Che l’immigrazione sia organizzata non vi è dubbio, a mio parere è una bomba ad orologeria, ma serve in questo momento al potere, magari in futuro utilizzandola diversamente, agevolando una vera dittatura bella e dichiarata…. o stato di polizia permanente…
    Detto queste poche cose, a mio parere la nascita di forze vive è stata spenta con tutta la propaganda che si è fatta in questi ultimi 40 anni, in primis sull’individualismo, che ci ha portato dove siamo, prima alla distruzione della chiesa, poi della famiglia, fino alla distruzione dell’identità sessuale.
    Altra cosa che ha impedito la nascita di forze vive è stata l’abolizione della leva obbligatoria, mi sembra ben chiaro, gli utlimi che hanno fatto il militare quanti anni hanno adesso?, sui 40 anni, troppo tardi per imbastire una rivoluzione armata, sempre che si potesse organizzare… sui ventenni ci conterei poco, sono distaccati dalla realtà, sono loro la massa che non va a votare, smartphone, qualche euro in tasca e tutto va bene, sopratutto nessuna responsabilità, mi raccomando.
    Per concludere, approvando quanto detto da molti e tenendo conto delle varie verità espresse da tutti coloro che hanno commentato questo ennesimo articolo illuminante e sintetico del Dott. Dezzani, guardando davanti a me stesso e chiedendomi come se ne possa uscire e prendere in mano il potere, sinceramente non vedo soluzione tramite rivoluzione, guerra civile e altre violenze del genere, l’unico spiraglio che mi pare logico, è abbattendo il nemico sul suo terreno, cioè quello economico, ma purtroppo non si riuscirà mai a fare una rivoluzione del genere, chi spegnerebbe la TV per un mese intero? Chi boicotterebbe i supermercati per tre mesi? Chi marcerebbe pacificamente e disarmati su Roma per dare un calcio in culo a quelli seduti laggiù? I pensionati? Noi 50enni con famiglia e prole da sostenere?

    Saluti a tutti

    PS: smettetela di dividervi con destra/sinistra, solo uniti si va da qualche parte.

  102. la conquista o la riconquista della libertà (perduta) è sempre violenta.
    tutto il resto sono cazzate

      1. non stavo parlando di te.
        In ogni caso non si parte da nessuna parte. Se non sei troppo impiddinato, capisci che Il nemico lo hai in casa , hai solo l’imbarazzo della scelta.

        1. Ti capisco benissimo, la mia era una semplice analisi, quando ci sono state le manifestazioni dei forconi, i manifestanti sono stati individuati e hanno ricevuto a casa multa salate, dai 20 ai 30mila euro, quelli che hanno bloccato le strade alla circolazione.
          Credo che per battere il nemico lo si debba combattere sul suo terreno, quindi quello economico, il problema è che non metti insieme nemmeno quattro gatti a fare quello che ho elencato prima….

          Ciao

  103. “questi ( il prefetto di ferro Mori )nel giro di un anno arrestava ed avviava a processi di massa circa 10.000 mafiosi, sradicando così il fenomeno” 10.000 mafiosi? Ma quando mai. Quello che disse Cesare Mori prima di essere destituito dal compito che gli era stato affidato. ” costoro non hanno ancora capito che i briganti e la mafia sono due cose diverse. Noi abbiamo colpito i primi che,indubbiamente, rappresentano l’aspetto più vistoso della malvivenza siciliana, ma non il più pericoloso. Il vero colpo mortale alla mafia lo daremo quando ci sarà consentito di rastrellare non soltanto tra i fichi d’india, ma negli ambulacri delle prefetture, delle questure, dei grandi palazzi nobiliari, e, perchè no, di qualche ministero.” Leggere su questo blog l’articolo illuminante di Dezzani su
    mafia, camorra e drangheta di qualche mese fa…

    1. Caro Antonio avevo già letto l’articolo di Dezzani quando comparve sul
      blog. Non ci sono contraddizioni per il semplice fatto che il numero si riferiva alla manovalanza spicciola . I grandi capi non sono stati toccati come effettivamente tu dici perché i vertici della mafia avevano piegato il capo sotto la repressione, in particolare le cosche delle Madonie, di Bagheria, Bisacquino, Termini Imerese, Mistretta, Partinico, Piana dei Colli altre invece erano rimaste in stato di latenza, e colsero l’occasione dello sbarco degli Alleati in Sicilia per rialzare la testa, con gli Statunitensi che spesso li misero ai vertici delle amministrazioni locali siciliane, come sicuri antifascisti.
      Ma non sta qui il senso dell’articolo di Kleeves , Ma ti pare che gli Americani chiamano i super boss della mafia USA per parlare con la manovalanza mafiosa sicula ? Si sono serviti di Luciano proprio perchè
      questi conosceva quelli che stavano in prefettura e nei ministeri . Gli Americani hanno RIVITALIZZATO le mafie affinchè potessero controllare la politica italiana per loro conto ,senza dover spendere cifre esorbitanti e salvarsi la faccia politicamente con la storia della democrazia . In compenso hanno lasciato libera la mafia di fare gli affari nel campo della droga di cui come tu sai gli USA sono i maggiori monopolisti mondiali .

      1. Cogliere il rammarico nelle parole del prefetto Mori, quando realizzò nella
        propria mente, di avere operato una feroce repressione, facendo piangere
        tanti che nulla avevano a che fare con il fenomeno mafioso, fu il suo modus operandi ai limiti della legalità, molto oltre. Vogliamo dire che non aveva le idee molto chiare? Se dici che i vertici della mafia avevano piegato il capo sotto la repressione, ti invito a rileggere l’articolo di
        Federico, non confondere mafiosi con delinquenti comuni o con innocenti inquisiti e mandati in galera dal prefetto.

      2. ….riduttivo pensar che ‘solo’ il Secolo Americano abbia forgiato il liquame che ci sta asfissiando oggidì:
        «Caro Direttore,
        vorrei segnalarLe un libro che – conclusioni a parte – è singolare e interessante: Piovra gialla. La mafia cinese alla conquista del mondo, di Francesco Scisci e Patrizia Dionisio […]. In questo libro si descrive e si documenta come le entità denominate Triadi abbiano raggiunto il quasi esclusivo controllo del mondo dell’eroina, e altre droghe e dispongano di mezzi finanziari enormi; e mentre già controllano l’economia di alcuni Paesi orientali (Cina comunista e Sudest asiatico), si siano saldamente installate anche in Usa, Gran Bretagna e Olanda – in Italia, Francia e Spagna siamo agli inizi – e, in conclusione, procedano speditamente alla conquista di buona parte del mercato mondiale.
        Queste Triadi non sono enti che lavorano per il bene dell’umanità, ma gli autori del libro – uno di essi è il sinologo del “Manifesto” – non si allarmano molto, anzi sotto sotto sembrano quasi compiaciuti per quello che potrebbe essere una revanche del mitico Oriente sul marcio Occidente cristiano.
        Ho cercato di approfondire un tema così nuovo, ma sulla dottrina, prassi e storia di queste entità ho trovato ben poco. Unica eccezione un vero e proprio testo sacro: La Grande Triade di Guénon, edito anni lontani dalla massonica Atanor, poi ripubblicato da Adelphi, che lo ha presentato come una prodigiosa sintesi di tutta l’opera di questo autore.
        Il testo è di natura solennemente apologetica e afferma, in sostanza, che l’esoterismo della Triade è il più puro e principiale che sussista al mondo e in particolare si sofferma con attenzione – rivelatrice – sui nessi tra questa spiritualità e i riti della massoneria regolare anglosassone che – secondo Guénon – è l’unica organizzazione iniziatica valida e attingibile per gli occidentali.
        Dopo questa lettura mi sono chiesto: se questa Triade è una realtà così rilevante sul piano economico, finanziario e spirituale, come mai i nostri mass media e gli improvvisati inquisitori della criminalità organizzata, non ne parlano proprio mai? Non è che forse qualcuno vuole – tolta di mezzo la classica Cosa Nostra ormai, grazie a Dio, in declino inarrestabile – aprire poi le porte a qualche cosa di molto più potente, efficiente e spietata?
        A questo riguardo vorrei aggiungere un altro singolare ricordo di lettura. Nelle sue Memorie, […] Altiero Spinelli ricordava un certo sconcerto come nel salotto dell’editore Adelphi, quello che ha pubblicato La Grande Triade, aggiungo io, il preclaro giornalista Giorgio Bocca, durante gli anni di piombo, illustrasse, tra il fervido consenso dell’ambiente, la necessità di un’intransigente difesa garantista dei soggetti coinvolti nel terrorismo.
        Lo stesso personaggio che, anni dopo, è diventato il più feroce sostenitore della necessità di incriminare, arrestare e condannare senza perdere tempo, sulla base di semplici calunnie e voci, quegli sventurati uomini politici cattolici che i media appartenenti alla famiglia buona avevano incluso nello scellerato teorema: narcotraffico = mafia = DC; teorema che più indiziario di così non potrebbe essere.
        Tirando le conclusioni, non è ovviamente l’ennesima trasformazione che è di qualche interesse riguardo a questo personaggio, ma una domanda che si può ben porre allo stesso e magari anche a certi ambienti: che cosa pensano del vero mercato della droga e di quelle entità che lo animano, lo incrementano e lo amministrano col fine dichiarato di annichilire il Cristianesimo e quella civiltà in cui esso è innestato da duemila anni? Credo proprio che non ci sarà una risposta.

        Angelo Burlando

        1. Beh, affermare che un’organizzazione iniziatica in ordine stia dietro a fenomeni criminali è come affermare che l’esoterismo islamico stia dietro all’Isis.
          Sappiamo invece che le confraternite naqshbandi (sostanzialmente, i sufi) stanno dietro a tutto fuorché al fondamentalismo ottuso dei ratti wahhabiti et similia.
          Non cadiamo nel complottismo cristianista per cui tutto ciò che non è cristiano è male e viene dal demonio; visione da cui persino Maurizio Blondet ha preso le distanze.
          Il luogo dove l’esoterismo è degenerato ed è diventato controiniziazione è l’Occidente, non l’Oriente (che è degenerato solo nella misura in cui è stato infettato dall’influsso anglosassone – come in India – o è stato costretto a nascondersi per preservarsi dall’invasione profana occidentale).

          Saluti

  104. Mi chiedo:
    1) In un’ Italia deindustrializzata come sarà mai occupata tutta questa possibile manodopera non specializzata che vediamo arrivare quotidianamente?
    2) Se non è impiegabile a che serve?
    3) Forse che l’Italia è considerata uno Stato (virtuale) degli USA, una provincia dell’ Impero ufficialmente in Europa, ma in realtà forse si sta portando avanti una sperimentazione da Stato del Sud USA ( al pari della tratta degli schiavi verso le Americhe nei secoli scorsi in chiave contemporanea).
    4) Coloro che stanno guadagnando fior di quattrini con questa storia dell’immigrazione ad alta densità chiederanno un giorno il favore all’ umanità soccorsa in mare (voti ect.).
    5) Effetto destabilizzante nel peggiore delle ipotesi: – manodopera da utilizzare in senso militare contro qualsiasi velleità sovranista delle popolazioni locali ( a questa ipotesi si presta benissimo l’ideologia estremistica islamica senza velo).
    6) In ogni caso qualcuno ha deciso che nella provincia italica, così ancora fortemente caratterizzata ed identitaria, le cose devono cambiare e che i tempi sono maturi per un bel melting pot in chiave “progressista” così per meglio ungere gli ingranaggi verso la prospettata globalizzazione (dove pochi comandano e tanti consumano, così, senza farsi troppe domande).
    7) Ci vogliono bene (siamo uno Stato dell’Impero e non lo sapevamo).
    8) Amano fare esperimenti sociali ( e quelli che giocano non hanno i calzoni corti).
    9) Argomento leggermente OT, me ne scuso.

    1. Ciao Arlo, “…progressista” così per meglio ungere gli ingranaggi verso la prospettata globalizzazione (dove pochi comandano e tanti consumano, così, senza farsi troppe domande).”

      Consumatori con quali soldi? Se continua così i negozi chiuderanno quasi tutti, non gira un centesimo, non c’è lavoro, qui si apriranno empori di necessità a scarsissimo valore.
      Fai bene a fare queste domande ma è davvero difficile rispondere. Per i voti non credo proprio, perché il pd è ufficialmente morto

      1. ..ma allora perchè questa invasione da mezzo mondo senza neanche avere la certezza di uscire dall’Italia?….Se questo sta succedendo è perché lo vogliono…, ma a che scopo?…

  105. Fede, stiamo a 350 post come asini che girano la noria… temo Tu ci abbia fatto raggiungere il record del blog. Torna, che ti perdoniamo, grazie e buone vacanze intanto

  106. x Francesca….ma non solo

    In effetti Lei partiva da quell’ipotesi (che poi ho contestato) salvo poi correggerla in parte supponendo che fosse proprio l’attuale governicchio italiano a voler far insorgere la gente per potersene andare. Ma è proprio questa parte finale della sua ipotesi che non mi convinceva e, quindi, ho preferito trascurarla ritornando alla sua ipotesi originaria.
    Non credo ci sia mai stato al mondo un governo che abbia voluto andarsene e, soprattutto, abbia mai escogitato di incitare la gente (il “popolo”) a ribellarsi per avere il pretesto necessario per lasciare baracca e burattini.
    Se non la sete di potere, quanto meno l’ambizione dei “governanti” è tale che mai e poi mai pensano di farsi sbattere fuori dalle stanze del potere, neppure se, come nel caso italiano, probabilmente agiscono sotto ricatto e minacce.
    Secondo me la questione è molto più semplice ed è quella che ho cercato di descrivere nel mio post precedente.
    I nostri pagliacci al governo probabilmente sono si minacciati e ricattati ma non hanno nessuna voglia di andarsene preferendo obbedire ciecamente ai dettami UE + Usa.
    Se fanno molta pubblicità sugli sbarchi (in cui non mancano mai scene pietose magari anche artificialmente montate) è perché, ben sapendo della rabbia degli italiani, vogliono invece ammansirli con il loro bombardamento mediatico … quello che a lei sembra suicida e controproducente, per loro è invece una pratica necessaria per stuprare le menti…e in questo bisogna riconoscere che il sig. bergoglio (un papa che non meriterebbe neppure di fare il semplice prete) è un campione nell’uso intensivo della macchina propagandistica…non passa giorno che non ci propini la storiella dell’accoglienza per i “poveri migranti” … che poi tanto poveri neppure mi sembrano a giudicare dai soldi che pagano alle mafie per il viaggio e dai visi floridi che hanno.

    1. Vedremo Stefano, tutte le ipotesi sono ancora valide. Intanto la gente è molto arrabbiata e chissà come andrà a finire. Noi possiamo solo fare congetture, ma non abbiamo nulla in mano. Attendiamo gli eventi

    2. Vedremo Stefano, tutte le ipotesi sono ancora valide. Intanto la gente è molto arrabbiata e chissà come andrà a finire. Noi possiamo solo fare congetture, ma non abbiamo nulla in mano. Attendiamo gli eventi

      1. Per il momento l’unica “rivolta” che vedo è quella della crescente astensione al voto. La rabbia c’è in alcuni settori (imprenditoriali) ma da parte delle masse c’è più che altro una crescente sfiducia che, stante l’assenza di forze politiche capaci di tradurla in “rivolta”, si risolve, appunto, nel non voto…cosa che comunque considero positiva e che spero vada estendendosi fino al punto di delegittimare politicamente questa masnada di servi e banditi che ci sgoverna. Forse solo allora il “popolo” comincerà a ribellarsi più apertamente ma temo che in assenza di forze politiche adeguate, la rivolta – se ci sarà – sarà presa a pretesto da Ue + Usa per partorire un governo ancora più apertamente autoritario con un Draghi o, peggio ancora, con qualche demagogo ambizioso stile Boeri. Se poi le rivolte dovessero addirittura mettere in pericolo il sistema allora ci penserà la Cia e qualche generale a rimettere a posto le cose.
        Qualche pensatore e teorico al di fuori del coro degli intellettuali adulatori del sistema, si augura addirittura che qualcuno instauri una qualche dittatura purché spazzi via tutto il marciume delle forze politiche attuali, specie di quelle che si definiscono “de sinistra” . Sebbene condivida molte delle sue analisi io non riesco ad augurarmi una cosa del genere perché temo che, a parte qualche rara eccezione, gli organi di potere siano tutti inquinati dalla Nato e qualunque generale venisse alla ribalta probabilmente sarebbe asservito ad essa.
        Comunque certe ipotesi mi sembrano fantapolitica perché a meno di un miracolo o di eventi straordinari, non credo che gli italiani riusciranno a ribellarsi…questo non perché – come molti ritengono – gli italiani sono dei “pecoroni” ma semplicemente perché, come già detto, non vedo forze politiche (e non mi riferisco solo a qualche “partito”) in grado di mettersi alla testa e di incanalare il dissenso
        e la rabbia nel modo che sarebbe opportuno.
        Perciò sono molto pessimista sull’evoluzione futura della situazione italiana.

        1. Stefano, noi non sappiamo tutto, certo se devo basarmi sulla superficie vedo ciò che dici tu, la gente da sola non può tanto agire, non basta la rabbia, ma che ne sappiamo sotto cosa sta covando, qualcuno interessato a far esplodere una rivolta, qualche altro potere sotterraneo che ha interessi opposti. Siamo arrivati ad un limite, ad un’esagerazione, possibile che siano tutti d’accordo per questo massacro? Io credo ci siano fazioni opposte (e non parlo di politica, né di gente comune) (mettiamo che tra mafiosi ci siano pensieri opposti, interessi diversi, quindi chi è d’accordo sulla distruzione Italia e chi non lo è)

        2. Stefano, noi non sappiamo tutto, certo se devo basarmi sulla superficie vedo ciò che dici tu, la gente da sola non può tanto agire, non basta la rabbia, ma che ne sappiamo sotto cosa sta covando, qualcuno interessato a far esplodere una rivolta, qualche altro potere sotterraneo che ha interessi opposti. Siamo arrivati ad un limite, ad un’esagerazione, possibile che siano tutti d’accordo per questo massacro? Io credo ci siano fazioni opposte (e non parlo di politica, né di gente comune) (mettiamo che tra mafiosi ci siano pensieri opposti, interessi diversi, quindi chi è d’accordo sulla distruzione Italia e chi non lo è)

  107. ..ma di che stiamo parlando gente?…
    ..se c’è una coscienza in Italia è quella trasmessaci dai nostri avi ed è quella che ci fa stare ancora a galla..
    …per il resto l’italiano medio non è neanche in grado di fermarsi alle strisce per far passare i pedoni ect. ect…non c’è popolo vivo ne tantomeno chi lo possa dirigere..
    …c’è solo un lento, inesorabile strapotere da parte delle forze oscure…
    …e quà e là qualche fiammella di indole sincera…
    ….ma guardatevi un po’ attorno!…..

    1. Caro Aikidoka ,questa volta devo rimproverarti . Un rimprovero di strategia politica . Quando ci si imbatte in persone che hanno come riferimento Giulietto Chiesa non li si deve ASSOLUTAMENTE mettere in guardia e ragionarci . Invece vanno incoraggiati affinché lo seguano .
      Dove mai si troverà un occasione d’oro per liberarci politicamente di questa gente ? Personalmente non ho mai capito se G.G. ” ci fa o ci è ”
      Quando non lo sento parlare penso che ” ci fa” . All’epoca che venne eletto al Parlamento europeo nel 2004 per la lista “Di Pietro – Occhetto, e poi venne nominato vicepresidente della Commissione per il commercio internazionale, membro della Commissione per la cultura e l’istruzione, della Sottocommissione per la sicurezza e la difesa, della Delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare UE-Russia, della Delegazione alle commissioni di cooperazione parlamentare UE-Kazakistan, UE-Kirghizistan e UE-Uzbekistan e per le relazioni con il Tagikistan, il Turkmenistan e la Mongolia mi feci l’idea di uno che “ci fa ” . Accumulatore di prebende e soldi . ( Non ci trovo niente di male , ognuno si risolve a modo suo il ” particulare ” ) . Quando lo sento parlare ho invece la sensazione che ” ci è ” .

      1. Eccoci, caro Gianni,
        considero correzioni e persino rimproveri un favore, in ogni caso; se fondati, emendano un errore, se non fondati, impongono l’obbligo dell’esercizio della pazienza. Non comprendo, tuttavia l’oggetto del rimprovero, anche perché non potrei trovarmi più d’accordo con te. Gli antichi, che la sapevano molto più lunga di noi, e in questo caso i cinesi, avevano capito una cosa fondamentale e sottilissima: “… Un pazzo ha un solo modo per guarire: seguire il sentiero della sua follia fino in fondo” (E’ un aforisma zen).
        La cosa curiosa, ma poi non tanto, è che quelli cui tu ti sei riferito considerano ” capitalista” chiunque non segua la loro bibbia; oppure, quando proprio s’avvedono che “capitalista” non c’entra un pene, tamponano con il tappabuchi universale: “fascista”. Certo, è molto difficile capirsi con costoro, anche per via dell’iperbolica permalosità. E ora, che il tempo davvero stringe, parlarci ha smesso pure di essere divertente.

    2. E che dire del logo di Alternativa? Sarà un caso, certo, e poco importante, ma quella A con la stella lascia pensare.

  108. Comunque è strano. L’anno scorso Federico ha avvisato della pausa estiva, strano che quest’anno non l’abbia fatto…

  109. L’élite globalista euro-atlantica sta inondando l’Italia d’immigrati. I vertici istituzionali italioti, totalmente collusi, soggiogati, senza nessun rispetto della sovranità popolare e del volere del popolo, continuano a calpestare i nostri diritti.

    Guardate in questo video cosa è costretto a fare un regolare cittadino italiano nei confronti di un gruppo d’immigrati che gli hanno occupato abusivamente la casa

    https://www.youtube.com/watch?v=qJAEesSCutw

    1. e gli unici che lo difendono sono gente di “destra”… Io non potrei mai essere di destra ma francamente c’è da vergognarsi a dichiararsi di “sinistra”! Sembra di vivere in un mondo alla rovescia: quelli di destra si comportano da difensori del popolo e quelli di sinistra si comportano da oppressori del popolo, da schiavisti, da venduti, da servi e da criminali.

  110. è da almeno gli anni ’70 che la sinistra ha smesso di rappresentare gli interessi del popolo. Gli intellettuali fuori dal mondo hanno sempre votato a sinistra, un motivo ci sarà

  111. Caro Aikidoka ho dimenticato il virgolettato nella parola ” rimprovero ” a te rivolta per farti capire che non era un vero rimprovero , ma un invito a non perdere tempo con i fan di G. C. Io un paio di anni fa ho perso ore ed ore a discuterci, poi mi sono arreso . L’unica cosa piacevole che ricordo sono i bicchieri di birra Guinness che ho tracannato in un mare di parole inutili . Comunque scusa se ti ho offeso .ma è stato del tutto involontario .

    1. Ma figurati, Gianni! Innanzi tutto, si capiva che era un rimbotto bonario, di cui avevo inteso il senso; ma poi, come ti ho scritto e per le ragioni che ti ho scritto , in ogni caso i rimproveri a me tornano utili.
      Sulla perfetta inutilità di discutere con coloro che, ideologicamente condizionati, sono capaci di negare che il sole ha la forma sferica e illumina, sono ovviamente d’accordo. Lo stesso vale, tuttavia, per tutti coloro che interpretano la partita della conoscenza con lo stesso spirito campanilistico e livoroso del frequentatore da bar dello sport.

      1. In cosa consisterebbe la vostra superiorità morale?
        E ancora, perché pensate di non appartenere alla schiera di frequentatori da bar dello sport?
        Sono proprio curioso…

        1. Due ottime domande, Beppe.
          Alla seconda è facile rispondere: perché sparlare di una terza persona
          (GC), senza portare argomenti, rinsalda le amicizie dei capisci-ammé.

        2. “In cosa consisterebbe la vostra superiorità morale?”
          Curiosissima domanda! Coloro che hanno fatto del tema della superiorità morale e della purezza intellettuale la loro bandiera, sono, ultranotoriamente, i compagni ideologici di Giulietto Chiesa. Pertanto, se vuole lumi sulla consistenza su cui questa poggia, è a loro che si deve rivolgere, non certo a me (se è a me che si era rivolta la domanda). Per quanto mi riguarda, ma dubito che questo possa avere per lei il minimo interesse, so di essere un peccatore, ed è per questa ragione che mi astengo sempre da giudicare il valore morale del mio prossimo. Altra cosa, DEL TUTTO DIVERSA, è per le idee, le idee le giudico, esattamente come credo faccia lei (diversamente, non si sarebbe premurato di farmi quelle due domande). Se un’idea è da bar dello sport, resta un’idea da bar dello sport.
          Mi chiede poi (sempre che si sia rivolto a me) perché penso di non appartenere alla schiera di frequentatori da bar dello sport; anche questa è una strana domanda, infatti potrei chiedere a lei le medesima cosa: perché pensa di non appartenere alla schiera di frequentatori da bar dello sport? Ecco, lo stesso per me: semplicemente, mai preso un caffè in un posto simile.
          Questione risolta.

      1. Caro Beppe,
        io non definirei «sconcertante» la capacità dell’aikidoka di non dire nulla, perché consiste tutta in una “mossa” tanto ripetitiva quanto comica: rispondere sistematicamente alle domande altrui con altrettante domande; rovesciando la domanda sull’interlocutore, oppure deviandola su una terza persona o gruppo di persone.
        – Superiorità morale? – E’ un monopolio dei comunisti! Quindi, chieda a loro. Io non c’entro.
        – Frequentatore da bar dello sport? – Potrei chiedere a lei (Beppe) la medesima cosa. Io non c’entro mai (in un bar dello sport). Questione risolta!
        …Sembra di essere a “Colorado”, su Canale 5, con il tormentone “Mistero risolto!” del comico Mariello Prapapappo:
        http://www.dailymotion.com/video/x1jjjc4
        Inoltre, essendo egli bontà sua un “peccatore”, l’aikidoka si vanta di non giudicare la moralità altrui, ma solo le idee. Peccato però che la più elementare buona educazione tra persone che hanno idee diverse (com’è ovvio che sia, in un blog aperto a tutti) esiga di argomentare o motivare il giudizio sulle idee altrui, prima di emetterlo. Ecco invece un esempio di questa “mossa” di auto-esonero dall’argomentazione, preso a caso dal primo primo post suo (dell’aikidoka) in questo thread:
        «Torno da una passeggiata, nel corso della quale ho visto […] una sfilata di zombi».
        L’osservazione genera un dibattito tra chi parla di «forze vive» che potrebbero emergere dall’«Anno zero prossimo venturo dell’Italia (e dell’Occidente)» e chi parla di zombi senz’anima.
        L’aikidoka conclude il dibattito da par suo: «Logica di base esige che l’onere della prova è a carico di chi sostiene una presenza, non di chi sostiene un’assenza [???]. Chi afferma che “forze vive” non ce ne sono , non deve dimostrare nulla [etteparéva!]; non potendosi dar prova dell’inesistente.»
        E con ciò, da Mariello Prapapappo siam passati direttamente a Martin Heidegger: “Perché vi è in generale l’essente e non il nulla?” Per l’oblio dell’Essere!”
        Mistero risolto.

        Vabbe’, fin qui ho scherzeggiato. Sta di fatto, però, che c’è almeno un caso in cui l’aikidoka sembra far eccezione alla solita “mossa” del contro-domandare: il suo giudizio sull’aborrito comunismo si basa su una quantificazione delle vittime del comunismo russo («60M di creature ammazzate) che è tanto perentoria e priva di fonti quanto sarcastica nei confronti del “vecchio credente” stefanoG, che aveva osato definire «presunta» questa cifra spropositata.
        Ora, premesso che in passato io ho studiato a lungo la questione degli stermini comunisti e nazisti, e avendo consultato nei giorni scorsi gli studi più recenti (ad es. A. Appelbaum, che si basa sugli archivi ex-sovietici, rimasti aperti per pochi anni dopo 1989), devo ammettere che ha ragione stefanoG: i morti nel Gulag non sono stati 60M e nemmeno 13M (come ho scritto la settimana scorsa): ma solo 2,75M; cui si devono aggiungere le vittime della famigerate Polizie politiche (Ceka-GPU-NKVD-KGB) istituite fin dai tempi della guerra tra “rossi” e “bianchi”, nonché i già menzionati 6M circa di kulaki lasciati morire durante le carestie provocate dalla paranoica collettivizzazione staliniana delle campagne. Dunque il totale delle vittime del comunismo sovietico non supera i 10M. Cioè meno della metà dei 21-23M ipotizzati nel dopoguerra dai più autorevoli “sovietologi” occidentali.
        Naturalmente stefanoG ha torto quando giustifica queste vittime con la necessaria «modernizzazione dell’arretrato» impero zarista. Alla vigilia della Grande guerra la Russia, pur con un’alfabetizzazione del 30%, era la QUARTA potenza industriale del pianeta (grazie alla vivacità intellettuale della sua borghesia) e, nonostante un’impressionante incremento demografico del 2,5-3% l’anno, esportava una quantità di cereali corrispondente a 1/3 del commercio mondiale di grani. Dopo il 1917, invece, l’URSS perse l’autosufficienza alimentare, nonostante la popolazione crescesse soltanto dell’1% l’anno, dal 1926 al 1940. Insomma, non c’è dubbio che la distruzione “ideologicamente determinata” della borghesia contadina e urbana sia stata una catastrofe per la Russia; una catastrofe che mise duramente a rischio la stessa esistenza del paese nella feroce guerra coloniale scatenata da Hitler, durante la quale perirono ben 24M di “anime” sovietiche. Paradossalmente, il popolo russo riuscì a respingere l’attacco nazista, nel terribile inverno 1942-43 a Stalingrado, per lo più grazie alla superiore capacità di sopportare ogni tipo di sofferenza, rispetto all’analoga capacità dei tedeschi.
        Una ben magra consolazione!
        Ma nella loro capacità di INFLIGGERE sofferenza e morte i due regimi, secondo me, pari sono stati. Con l’importante differenza che il nazismo le inflisse in tempo di guerra e carestia, mentre Stalin lo fece in tempo di pace, dominato da una paranoia della “aggressione capitalista” che, proprio in quanto paranoica, gli impedirà del tutto di prevedere l’attacco di Hitler, nonostante i numerosi avvertimenti ricevuti dalle numerose spie sovietiche sparse per il mondo.

        Resta il fatto, ricordato da stefanoG, che le vittime di questi due regimi sono imparagonabili, per quantità ed estensione territoriale, a quelle prodotte dall’imperialismo dell’occidente: dai “nativi” americani fino all’Etiopia fascista. E, come ho detto io una settimana fa, il culmine di quella follia imperialista fu raggiunto proprio alla fine de 1916, quando le due potenze anglosassoni e la Francia si misero d’accordo per proseguire la “inutile strage” a oltranza e ad ogni costo.

        1. “[…] archivi ex-sovietici, rimasti aperti per pochi anni dopo 1989 […]”

          Eh, già. Pare che quegli archivi abbiano segato letteralmente le gambe alla propaganda di guerra, ancora oggi spacciata per storia. Ma la balla più grande non si può ancora toccare, rimane dogma divino. E non sto parlando dei morti di Stalin.

        2. Ma quale “feroce guerra coloniale” di Hitler. Hitler fece ogni tentativo per impedire la guerra, al contrario fortemente voluta dai soliti interessi apolidi. Peraltro Stalin aveva già ammassato le armate per attaccare la Germania, l’operazione Barbarossa fu un disperato tentativo di controffensiva. Non se ne può proprio più di storia inventata.

  112. Federico Dezzani, facci sapere almeno che stai bene.

    Possiamo ancora attendere per il prossimo samizdat, però facci sapere che è tutto ok.

    P.s. E’ sufficiente anche una sola vocale o consonante di risposta !

    1. Sta bene, se vai sul suo account Twitter vedi che pubblica 🙂 Anche io mi preoccupo a volte, poi vado lì e lo trovo, quindi mi rassicuro

  113. Cara Francesca approfitto di questa quiete di Dezzani per un OT . IL. 21/8/2017 ci sarà una eclisse totale di Sole di circa 4 minuti sulle Americhe . Si dice che sarà un evento spettacolare . Mi piace pensare che almeno per questo brevissimo lasso di tempo la finanza yankee sarà ” oscurata “

  114. @Beppe
    Grazie, sig. Beppe, mi spiace averla delusa, farò comunque tesoro della sua chiarezza nella comunicazione; le critiche costruttive, come la sua, sono sempre benvenute.

  115. https://www.youtube.com/watch?v=ebWTeuXO2Lc
    https://www.youtube.com/watch?v=a5LMAwV7AWw
    https://www.youtube.com/watch?v=Z5d3ph0F3TM
    Nel primo link (ve ne sono molti, ma questi bastano), vediamo la posizione di Giulietto Chiesa su signoraggio e moneta in data 11 01 2008; nel secondo, stessi temi, Giulietto Chiesa 22 03 2013. Nel terzo, nel Dicembre 2015, lo stesso fa un paio di affermazioni strabilianti, che commenterò dopo. La domanda, con riguardo ai primi due link, è: qual è la posizione di Chiesa su euro e signoraggio, dato che quelle qui mostrate sono incompatibili? Nel primo afferma nettamente che il signoraggio c’è; nel secondo afferma, testuale: “… non c’è più il signoraggio, ci sono decine di Istituti finanziari internazionali che creano denaro…”. E non è precisamente questo il signoraggio? Per cui, per Chiesa, il signoraggio c’è o non c’è? L’euro è uno strumento di dominio o no?
    Nell’ultimo video, al minuto 5,22, Chiesa afferma che fino a pochi mesi prima– cinque, dice lui stesso – non sapeva niente del meccanismo di formazione del debito pubblico; parole sue, basta ascoltare. Eppure, parla da almeno 20 anni, seppure con la ondivaga coerenza di cui ha fatto mostra nei primi due link allegati, di signoraggio bancario e questioni monetarie, che, come lui stesso dice ancora proprio nel terzo link, sono la causa principale della formazione del debito. Al minuto 15,50 circa e seguenti, mostra chiaramente, di ignorare le basi dell’economia monetaria, dal momento che il debito che lo Stato (così sarebbe se ci trovassimo in condizioni di NON signoraggio) contrae nei confronti dei propri cittadini non è un vero debito, ma una semplice partita di giro. In breve: se lo Stato è la proiezione giuridica della collettività, non si capisce come una collettività possa contrarre con se stessa un vero debito (se non, appunto, nella forma di partita di giro). Mentre, se lo Stato è altro dalla collettività, non si capisce perché una collettività dovrebbe prestargli soldi per essere amministrata. La situazione di diritto è chiaramente la prima; mentre quella di fatto, purtroppo, è la seconda. Quella in cui lo Stato funge da esattore per i padroni del capitale e il sistema bancario sovranazionale. Ecco, questo avrebbe dovuto dire Chiesa al minuto 15,50 e seguenti; e sottolineare che il denaro che i cittadini prestano alla Stato NON è un’anticipazione di flusso monetario per loro stessi, ma il pizzo che i cittadini pagano al Molok bancario.
    Per il resto, pur zoppicando su queste (gravi) incoerenze, il discordo di Chiesa è condivisibile.

  116. Il 24 dicembre 2014 il presidente del consiglio Matteo Renzi ha nominato l’economista (?ahahahah) Tito Boeri come nuovo presidente dell’INPS.

    Spero che quando andranno a votare (se ci andranno) i pensionati italiani si ricordino della nomina da parte del bulletto di quartiere renzi di questo “economista” boeri!
    Nella sua ultima esternazione (che diventano sempre più frequenti) l'”economista” boeri se la prende adesso con i pensionati italiani all’estero. Sono quasi 350000, costano circa 1 miliardo di euro e – così dice l'”economista” – hanno versato pochi contributi!
    Ebbene, questo politicante, prima esterna a favore dei flussi migratori, poi contro i pensionati del settore pubblico perché godrebbero tutti (falso!) del sistema “retributivo”- come se lo stesso non valesse, per chi ne ha i requisiti, anche per i pensionati del settore privato – poi ultimamente ha lanciato strali anche, appunto, contro i pensionati all’estero!
    Ci vorrebbe qualcuno che ricordasse a questo borioso di boeri che gli immigrati che tanto gli sono cari ci costano 4,6 miliardi (questa è la cifra ufficiale ma è facile supporre che sia ben inferiore a quella reale e senza contare i costi “collateriali”: criminalità, prostituzione, commercio abusivo, assistenza medica e chissà quant’altro ancora) ben più, quindi, di quel miliardo che costano quei poveracci di pensionati che son dovuti scappare all’estero per poter sopravvivere con le loro misere pensioni!
    Ma il politicante demagogo boeri deve suscitare altre invidie e odi anche contro questi poveri pensionati allo scopo di mettersi in mostra e acquisire ulteriori titoli presso i suoi padroni per le sue ambizioni politiche.
    Questo borioso con cervello da microcefalo dice che i pensionati all’estero hanno versato pochi contributi! Però non dà nessuna cifra a riprova delle sue affermazioni: Ad esempio, quanti sono quelli che davvero hanno versato pochi contributi? quanti sono gli altri che, invece, hanno versato decenni di contributi? e specie questi ultimi quanto prendevano di pensione restando in italia? Niente di tutto questo (quantomeno nelle notizie fornite dai media). L’illustre economista da 4 soldi sa fare solo simulazioni fasulle e sparare cifre a casaccio ( come quelle fatte sui “migranti”)…peraltro è evidente che se ci sono pensionati all’estero che hanno versato pochi contributi, probabilmente le loro pensioni sono talmente basse da doversene andare all’estero proprio per questo e proprio per sopravvivere.
    Infatti ci sono 3 categorie di pensionati all’estero: ci sono quei pochi pensionati ricchi (e sia chiaro che per ricchi intendo quelli che prendono pensioni superiori a 5000€ ) che se ne vanno all’estero per non pagare tasse o pagarne molte di meno, poi ci sono quelli che prendono pensioni discrete ma sono scappati per lo schifo che oramai suscitano i governanti (compresi i direttori dell’Inps par suo) e le varie mafie italiane, poi – e di sicuro sono la stragrande maggioranza – ci sono quelli che sono stati costretti ad emigrare per poter sopravvivere con le misere e insufficienti pensioni percepite in italia.
    Ora il politicante demagogo boeri fa di tutte le erbe un fascio, parla genericamente di immigrati all’estero e, quindi, se la prende anche con quelli appartenenti alle ultime due categorie!
    Probabilmente vorrebbe togliergli quei pochi soldi che hanno per darli ai suoi amici africani migranti!

  117. Caro Aikidika con questi tipi di ” guai ” è una vita che ci convivo . Ma non entro nei dettagli altrimenti trasformo questo blog di geopolitica in un blog di gossip . Ciao e Buona giornata . P.s. Ieri ( o meglio stamattina alle 1 35 ) complice l’insonnia ti avevo scritto un breve post relativo alle tue discussioni su G.C. ma anche questo non è partito forse a causa della tarda ora . CIAO

    1. Caro Gianni,
      ieri avevo postato anche io, in questo caso delle brevissime note sulla questione del signoraggio, documentando con link e video la ondivaga posizione di Chiesa. L’ho visto apparire sul blog e poi sparire. Va a capire! Ringraziandoti per la tua amicizia, ti lascio con un aforisma attribuito a Libussa Klein:
      “… Bisogna saper sopportare tutte le piccole punture di zanzara, tutte le contrarietà della vita, senza lasciarci travolgere. Bisogna considerarle come il buio, senza il quale non può esservi la luce…”.
      Cose belle.

      1. Caro Aikidoka grazie dell’aforisma ma io amo le maniere rudi e forti . Basta un semplice gesto per liberarsi delle zanzare! Ho comprato un
        VAPE contro Mosche e Zanzare.
        Grazie all’apposito erogatore bi-direzionale, lo spray è distribuibile su un ampio raggio garantendo una resa efficace.E’ innocuo su piante e fiori.
        E’ consigliabile spruzzare il prodotto anche su imposte, infissi, davanzali e BLOG infestati per ottenere un’azione protettiva prolungata. CIAO

        1. Caro Gianni,
          prendo atto che Lei ha comprato «un VAPE contro Mosche e Zanzare». Guardi però che …”muscae volant, scripta MANENT”; e tra questi “scripta” non ci sono solo le innumerevoli, ineffabili baggianate dell’aikidoka, ma anche alcune Sue:

          «Con YALTA abbiamo avuto “fortuna” solo perché ci troviamo al disotto del 35° parallelo, altrimenti saremmo stati inglobati nel URSS. E il nostro destino sarebbe stato simile alla Polonia.»
          Peccato che l’Italia, compresa l’isola di Lampedusa, stia tutta al di sopra del 35°!
          Forse Lei ha scambiato il 35° con il 38°, e la penisola italiana con quella… coreana.

          «Quando Mussolini volle “spezzare le reni alla Grecia” i soldati Italiani non si potevano opporre alle direttive del Duce, ma hanno fatto una resistenza passiva solidarizzando con il nemico a cui si sentivano affini.»
          Forse Lei ha studiato la Campagna di Grecia al cinema, guardando “Mediterraneo” di Salvatores. Dalla Grecia, nella realtà storica, i soldati italiani semplicemente scapparono, per l’ottima ragione che la campagna era stata condotta male dai generali e organizzata peggio da Mussolini e Ciano. Allargando lo scenario bellico i due fecero il gioco di Churchill, e costringendo i tedeschi ad appoggiare la loro stolta campagna fecero pure quello di Stalin. Più cialtroni di così, si muore dal ridere!

          Va detto però che la baggianata maxima Lei l’ha composta solo grazie alla sapiente guida dell’aikidoka; che, quando sente parlar di filosofia, tira sempre fuori il… meglio del suo repertorio:
          «Chi si è appassionato allo studio filosofico delle dottrine politiche, non può non notare come La Boitie sia uno degli ultimi epigoni della concezione aristotelica della SCHIAVITÙ COME STATO DI NATURA.»
          Lei, dopo una lunga, prudente premessa, gli fa gentilissimamente notare che la realtà è un tantinello diversa (per non dire… totalmente opposta):
          «[il “Discorso sulla servitù volontaria”] è un libro fondamentale che mi ha influenzato non poco nelle mie idee sul Potere. Libro filosoficamente rivoluzionario, ma non per “rivoluzionari di professione”. Leggere La Boitie porta subito a discussioni paradossali con gli interlocutori. Ad esempio io già non mi trovo d’accordo con l’ottimo Aikidoka (scusami se questa volta ti rispondo indirettamente): […] La Boitie è un roussoiano ante litteram: […] gli uomini nascono liberi, e LA LIBERTÀ È IL LORO STATO DI NATURA».
          Nonostante tutta la Sua gentilezza, a questo punto l’aikidoka si sente preso in castagna, s’offende e, come suo solito, rovescia la frittata, stavolta con l’arma untuosa del ricatto sentimentale:
          «Caro Gianni, […] proprio per aver avuto prova della tua attenzione e competenza, mi e ti chiedo perché non ti trovi d’accordo con me, anziché con Le [?] Boitie. La questione è che De [?] Boitie, più che paradossale, è letteralmente antinomico e contraddittorio, o, perlomeno, lo è la sua tesi centrale.»
          Prima risposta Sua: «VERISSIMO: […] il mito della libertà originaria, ovvero del buon selvaggio, è appunto solo un mito; tutte le specie animali (e quindi anche l’uomo) nascono e vivono in un branco. Nelle specie animali non dotati di coscienza la ricerca del capo branco avviene con la lotta. Nell’uomo dotato di ragione il capo branco può essere scelto solo con la cessione parziale o totale [della sovranità, suppongo], se c’è molta paura della libertà individuale.».
          A questo punto l’aikidoka, ovviamente, rincara la dose:
          «Dov’è che sbaglia La Boetie? Semplicissimo! Lui e tutti i frequentatori dei cieli di Utòpia […] i danni che hanno fatto sono INENARRABILI. […] Bah! Salvo poche eccezioni, tutta la filosofia moderna non vale mezza pagina di Platone o Aristotele.»
          Ultima risposta Sua: SILENZIO (l’aikidoka ha sempre ragione!); e questo benché Lei conosca questo bel saggio su de La Boétie, traduzione italiana compresa:
          https://www.inventati.org/apm/abolizionismo/boetie/boetie.pdf

          Bravo Gianni! Lei ci ha dato un perfetto esempio di servitù volontaria all’interno di un rapporto di amicizia: una cosa che neanche il giovane ma psicologicamente acuto amico di Montaigne avrebbe mai potuto immaginare.

        2. Caro Gianni,
          credo di capire il tuo punto di vista sulle maniere “rudi e forti”; funzionano nel breve, ma secondo me hanno costi che non coprono l’impiego di risorse. Per questo preferisco l’Aikido, secondo lo spirito del suo fondatore, il venerato Osensei Morihei Ueshiba. Un aikidoka non ha nemici, anche se qualcuno può considerarlo tale; lascia che chi è soggiogato dallo spirito belluino combatta con le ombre.
          Parce sepulto.

  118. Parvus – che ringrazio per le utili informazioni e numeri che ci ha fornito riguardo al vecchio ritornello dei milioni di morti per mano del comunismo bolscevico e, in particolare, per mano di Stalin – ha scritto tra l’altro: “Naturalmente stefanoG ha torto quando giustifica queste vittime con la necessaria «modernizzazione dell’arretrato» impero zarista.”
    Poi anche questo:”nella loro capacità di INFLIGGERE sofferenza e morte i due regimi, secondo me, pari sono stati. Con l’importante differenza che il nazismo le inflisse in tempo di guerra e carestia, mentre Stalin lo fece in tempo di pace, dominato da una paranoia della “aggressione capitalista” che, proprio in quanto paranoica, gli impedirà del tutto di prevedere l’attacco di Hitler, nonostante i numerosi avvertimenti ricevuti dalle numerose spie sovietiche sparse per il mondo.”

    Non vado a rileggere i miei commenti precedenti, ma non mi sembra di aver mai parlato di “vittime dovute alla necessaria modernizzazione dell’arretrato impero zarista”.
    Mi sembra, invece, di aver detto che gran parte delle vittime che si attribuiscono ai bolscevichi dipesero dalla guerra rivoluzionaria (e devo ancora vedere guerre rivoluzionarie che non causano migliaia e anche milioni di morti) e dall’aggressione di molti stati capitalistici (in primis la germania ma non dimentichiamo quei pazzi di polacchi ) contro la russia bolscevica (e devo ancora vedere guerre d’aggressione che non causano migliaia e anche milioni di morti).
    Quanto all’affermazione che Hitler e Stalin siano stati entrambi dei crudeli assassini e che, anzi, il secondo sia stato peggiore del primo perché mentre Hitler ammazzò in tempo di guerra Stalin invece lo fece in tempo di pace credo che sia frutto di una svista o di un inconsapevole cedimento alla propaganda che ha sempre teso quanto meno a parificare i due “dittatori”.
    Hitler non ha mai fatto una rivoluzione comunista, Stalin si!
    Questa è già una bella differenza che fa pendere la bilancia a favore di Stalin.
    Hitler è stato nient’altro che l’espressione di una borghesia capitalistica tedesca altrettanto rapace e criminale di quelle (inglesi, francesi e americane) con le quali si scontrò.
    Stalin era l’espressione di un partito (quello bolscevico) che stava facendo una rivoluzione che, almeno nelle intenzioni, voleva essere comunista per instaurare un diverso sistema di rapporti sociali non più fondati sulla miseria e sullo sfruttamento della maggioranza del popolo.
    Detto questo, non escludo affatto che Stalin e i bolscevichi abbiano commesso anche dei gravi errori…in particolare credo che il loro errore principale fu quello di pretendere di fare la lotta di classe in nome del popolo ma senza la partecipazione effettiva del popolo…come, invece, seppe fare Mao in cina.
    Altro errore probabilmente fu la politica di Stalin nei confronti dei Kulaki, i quali comunque non erano certo dei “poveri contadini” ma dei contadini “benestanti” che spesso sfruttavano il lavoro di altri contadini poveri. Peraltro quei kulaki in genere erano stati manovrati dal partito dei “menscevichi”, cioè una specie di socialdemocratici che erano una delle stampelle delle forze capitalistiche russe.
    A Stalin mancò quella particolare elasticità mentale che invece aveva Lenin e che avrebbe dovuto consigliargli un atteggiamento meno “integralista” nei confronti della proprietà privata dei kulaki.
    Però oggi noi possiamo capire gli errori di Stalin e dei bolscevichi col classico “senno del poi”….bisognerebbe calarsi meglio nello spirito del tempo e, soprattutto nello spirito dei bolscevichi di allora per capire meglio. Per la prima volta nella storia, degli uomini tentavano di scalare l’olimpo per creare una società “proletaria” come non s’era mai vista sulla faccia del pianeta…e in questo tentativo dovevano ferocemente scontrarsi col mondo intero sia esterno che interno alla russia.
    Era facile, quasi inevitabile cadere in errori … era una lotta all’ultimo sangue per la sopravvivenza e, quindi, era facile che si perdesse la bussola vedendo nemici dappertutto, anche nei kulaki!
    Che poi Stalin fosse un paranoico ossessionato dall’aggressione imperialistica, mi spiace, caro Parvus, ma vedo anche in quest’affermazione una certa influenza della vulgata capitalistica.
    Che i paesi capitalistici, compresa la germania di Hitler, volessero aggredire (di nuovo!) la russia è un dato di fatto. Americani, inglesi e francesi fecero di tutto per spingere Hitler contro la russia ma non ci riuscirono proprio perché furono presi in contropiede dal famoso patto Molotov-Ribbentrop grazie al quale i russi riuscirono a prendere tempo prima che anche contro di loro si scatenasse quella iena di Hitler.
    Non so se davvero Stalin fosse tanto incredulo sulla possibile aggressione nazista nonostante i rapporti in questo senso ricevute dai suoi agenti segreti…però , specie proprio i filo nazisti, dicono che prima dell’aggressione nazista, Stalin avesse schierato le sue truppe ai confini russi perché – così dicono – voleva invadere la germania.
    Che le truppe sovietiche fossero schierate a scopo preventivo per contrastare una possibile aggressione nazista o fossero davvero schierate in preparazione di un’invasione della germania, comunque sia mi sembra che se la notizia è vera dimostri che stalin era consapevole che hitler era un nemico…proprio come gli diceva la sua intelligence.

    Detto questo, e scusandomi per la lungaggine del mio commento, credo che anche Parvus – che ringrazio di nuovo per le sue utili e intelligenti considerazioni – sarà d’accordo con me nel considerare chiuso quest’argomento per cercare di affrontare quelli più stringenti che attualmente ci opprimono.

    1. Caro Stefano,
      io credo invece che valga la pena di discutere sulla tragica grandezza della rivoluzione russa, su nazismo e fascismo , assai più che dei problemi attuali, sulla cui soluzione ci siamo fatti troppe “seghe mentali”, a proposito di penose figurine politiche come Trump, Le Pen e, ultimo ma non maggiore, il mononeuronale bullo ereditario della casa reale Saudita: nelle vuota speranza che costoro stiano… lottando insieme a noi contro i “nostri” nemici, come il tecnoplutocrate Macron, il parolaio dèmocrat Renzie, il nababbo Gentiloni de Silverj o il teologo fiscale Boeri. Se dobbiamo tifare per qualcosa, meglio la Juve, il Milan, la “màggica” o, al limite, il Real Madrid. Almeno il futbol, come l’amore, è un gioco in cui non sempre si perde, mentre è assolutamente certo che alla maggior parte di noi andrà peggio, prima di andare meglio, chissà.

      Quindi, ricapitoliamo. Usando i tasti “control+F” non era difficile ritrovare il post in cui Lei ha parlato del «comunismo cattivone [… che] ha liberato dall’arretratezza e dalla miseria milioni, anzi miliardi di persone.» Peccato che la Russia si stesse liberando dall’arretratezza e dalla miseria PRIMA del 1917 (come dimostrano tutte le statistiche), e che la Cina se ne sia liberata DOPO Mao, con Deng Hsiao Ping. Del resto Lei stesso, poco prima, aveva riconosciuto che l’Italia dei nostri genitori (e tutto l’Occidente, aggiungo io) visse nel benessere perché i non marxisti e non comunisti, per paura della diffusione del comunismo, erano costretti a cedere qualcosa al “popolo”. Dunque, perché non ammettere che è stata anche la schietta, e se necessario dura, LIBERA DISCUSSIONE sulla forma di società che gli uomini vogliono darsi (quindi non solo la paura, come dice Lei) a favorire il nostro benessere, mentre lo STATO DI POLIZIA instaurato in Russia, Cina, ecc. ha sostanzialmente coartato il benessere dei rispettivi popoli? In altre parole, perché il dispotico “socialismo reale” di Stalin e Mao si è rivelato irriformabile? A causa della continua “aggressione capitalista”, di cui Hitler sarebbe stato la punta di diamante? Suvvia, Stefano, lasci perdere gli slogan. Ai capitalisti, quelli veri, interessava che russi e tedeschi si scannassero fino all’esaurimento reciproco (così come a Stalin interessava che tedeschi, francesi e inglesi si scannassero a vicenda). Ma al momento decisivo le “demoplutocrazie” si allearono stabilmente con i sovietici in difficoltà, non con i nazi…capitalisti.
      Se poi è vero, come credo anch’io, che nella primavera del ’41 l’ex-seminarista georgiano si preparava ad attaccare la Germania, questo vuol dire che non ci credeva più nemmeno Lui, all’aggressione nazi-capitalista. Ma vuol dire altresì che la sua paranoia stava sfiorando il limite dell’idiozia. Infatti anche un bambino che gioca ai soldatini sa che un esercito in formazione d’attacco, con i suoi profondi salienti rivolti verso il nemico, è facile preda di un attacco a sorpresa che accerchi quei salienti. Come poi accadde effettivamente nelle prime settimane dell’Operazione Barbarossa.
      Certo sarebbe interessante sapere con chi si sarebbero schierate le “demoplutocrazie” se Stalin non fosse stato così stupidamente sguarnito. Probabilmente avrebbero aiutato Hitler sottobanco, ma nella sostanza non sarebbe cambiato nulla: gli schieramenti erano stati decisi già nel dicembre 1936, quando il filotedesco re Edoardo VIII (Windsor) fu costretto ad abdicare.
      Dirò di più: nemmeno durante la guerra civile russa del 1918-22 inglesi e americani si erano impegnati più di tanto nella difesa dell’antico regime zarista. Anzi, alcuni capitalisti americani colsero l’occasione per sostituirsi a francesi e tedeschi come investitori istituzionali nella Russia dello “zurighese” Lenin & del “newyorkese” Trockij. Perché c’è poco da discutere: son stati questi due intellettuali borghesi marxisti a fare la (sacrosanta!) rivoluzione contro la guerra a oltranza decisa alla fine del 1916 dalla “demoplutocrazia” internazionale; ma fu Stalin a consolidarla come rivoluzione “in un solo paese”, impedendo che fosse dissolta dal cosmopolitismo di Trockij (designato da Lenin a succedergli, come ha dimostrato lo storico Canfora).
      Il problema è: a quale prezzo la consolidò? Se si contano solo le vittime del Gulag (2,75M dal 1924 al ’53), fu un prezzo “sostenibile”, direi. Ma c’è ben altro: i 6M di kulaki morti per fame saranno anche stati «ricchi», come dice Lei, ma proprio per questo la loro eliminazione fu una pura e semplice distruzione di risorse che ebbe un effetto moltiplicatore …di povertà (dato che per fare un buon contadino ci vogliono due secoli, non due “piani quinquennali”); e poi ci fu il clima di Terrore, «Sospetto e silenzio»* instaurato da Ceka-GPU-Nkvd per impedire che nel paese rinascesse la mala pianta della borghesia con la sua intima “coscienza infelice” (secondo la perfetta definizione che ne diede il borghese renano Karl Marx).
      In parole povere bisognava stroncare, a ogni costo, l’eterna insoddisfazione dell’uomo borghese.
      Il prezzo pagato dalla Russia, in questo caso, è stato incalcolabile: dopo il 1945 le nazioni sconfitte si ripresero nel giro di pochi anni. L’URSS, invece, non ci riuscì mai.
      E oggi è troppo tardi: l’epoca della borghesia è finita, in Russia come in Occidente.

      * Titolo di un bellissimo libro, riassunto e contestualizzato qui:
      http://antoniomoscato.altervista.org/index.php?option=com_content&view=article&catid=6:il-dibattito-sul-qsocialismo-realeq&id=124:testimonianze-sullo-stalinismo

    2. “Hitler non ha mai fatto una rivoluzione comunista, Stalin si!
      Questa è già una bella differenza che fa pendere la bilancia a favore di Stalin.”

      Certo, la bilancia della sudditanza a Zurigo. Quando si leggono le solite menzogne sul comunismo e la giustizia sociale, le solite fiabe dei vincitori che mai svelano la mano dei burattinai, non si sa se prevale la rabbia o la compassione. E non stupisce quando fra gli autodefiniti “liberali” e i marxisti sboccia l’intesa, essendo capitalismo e comunismo le due facce speculari della stessa follia: l’ideologia economica.

      1. Attento, Backward:
        a ragionar per gruppi si farà anche gruppo, ma con me ci si sbaglia quasi sempre.

    3. Queste analisi non tengono conto che tutte le entità in essere erano prima di tutto affiliate ad organizzazioni “sovraideologiche”. Il comunismo è stata una fregatura e come ha detto qualcuno “ha amato talmente i poveri che ogni volta ne aumentava sempre il numero”.

  119. Prima è stato Putin a mettere in guardia l’europa contro l’invasione islamica attuata tramite i “migranti”.
    Poi ha fatto seguito anche qualche famoso rappresentante del capitalismo americano (bill gates) e ultimamente addirittura Netanyahu (sebbene personalmente dubito che questo signore sia tanto preoccupato per noi) urla contro l’ingrata Ue che Israele, da loro tanto bistrattata, è uno dei migliori difensori dell’europa anche come freno contro il flusso di migranti!
    Ricordiamo anche l’atteggiamento di Trump contro l’immigrazione incontrollata negli USA (specie da parte dei messicani) e aggiungiamoci la boutade dei pagliacci nostrani che giorni fa, ma solo per qualche minuto, hanno minacciato la chiusura dei porti italiani.
    L’austria, più seriamente dei nostri vili politici, minaccia di schierare i carri armati al Brennero per fermare i migranti e non mancano né gli ungheresi di Orban né altri paesi europei che si sono apertamente espressi contro la ricezione anche solo di qualche quota di questi moderni invasori africani-islamici.
    Evidentemente c’è qualcosa che si muove anche all’interno delle fazioni capitalistiche-mafiose (interne ed esterne all’italia) e qualcuno comincia a temere quello che oramai è evidente anche ai ciechi riguardo agli scopi veri di chi muove i fili dei flussi migratori (Soros e Cia in testa).
    Naturalmente si tratta in buona parte di voci ancora minoritarie che specie i servi nostrani cercano di contrastare in tutti i modi.
    Tra questi sembra che da qualche tempo voglia mettersi in mostra quel borioso economista bocconiano che purtroppo presiede l’inps e che non perde occasione – non so quanto legittimamente considerato il suo ruolo di funzionario pubblico che, quindi, dovrebbe consigliargli un atteggiamento meno invadente – per propinarci l’infame storiella sull’utilità dei migranti i quali adesso, a suo dire, sono addirittura diventati generosi al punto di regalarci un punto di Pil coi loro contributi e di garantirci le pensioni.
    Questo tipo è uno degli schiavisti più convinti ma, ammesso che sia in buona fede, è anche talmente imbecille da non capire neppure che le sue battaglie pro-immigrazioni lo rendono oggettivamente un complice anche delle mafie criminali che gestiscono proprio i flussi migratori (naturalmente le mafie agiscono solo come appaltatrici del “lavoro sporco” deciso a ben altri e alti livelli statuali).
    Qualcuno di qui (mi sembra che sia stato Gianni Barbato) tempo fa ha cercato di fare un sondaggio chiedendo qui sopra quale potrebbe essere l’obiettivo che dovrebbe porsi un’eventuale manifestazione di protesta a roma. Lui vorrebbe che fosse l’ambasciata americana perché – e concordo pienamente – gli ammerecani sono in effetti i nostri nemici principali.
    Tuttavia io non credo che la gente li percepisca ancora come tali e, quindi, per il momento bisognerebbe accontentarsi di dirigere le manifestazioni contro i loro servi principali.
    Siccome uno di questo servi non c’è dubbio che sia questo Boeri dell’Inps io proporrei a gianni barbato o a chiunque ne abbia la capacità organizzativa, di organizzare una manifestazione proprio sotto la sede principale dell’inps e contro questo schiavista che dirige l’Inps.

    1. Concordo. Per non parlare del fatto che il Pil si alza anche con cose molto negative, quali: la morte, i crimini, la prostituzione, il gioco d’azzardo, e tante altre cose del genere, non mi meraviglio che si stia alzando

    2. Caro stefanoG sapessi come mi piacerebbe organizzare una manifestazione sotto la sede principale dell’ INPS . La preferisco in assoluto più di una sotto l’Ambasciata Americana . Io con Boeri ho il dente avvelenato più di te . Ho due figlie che hanno dovuto lasciare l’ Italia per mancanza di lavoro e si sono dovute trasferire a Londra a fare le commesse Due figlie una laureata in Architettura e l’altra quasi ( le mancavano alcuni esami ) in Economia che quando va bene vedo in totale due mesi all’anno . Quanti sacrifici e quanti soldi buttati al vento . E poi devo sentire il kapò Boeri che parla dei contributi dei migranti al PIL italiano e più ne arrivano e meglio stiamo !! Altro che mandarli via questi collaborazionisti !! Questi vanno fucilati sul posto !!
      Come ti dicevo sopra mi piacerebbe davvero organizzare una manifestazione , ma mi trovo in una fase della vita dove faccio fatica ad organizzare la mia stessa vita . IL problema delle figlie è solo una parte di altri problemi . Comunque non mettiamo ostacoli davanti a noi
      ne riparliamo fra qualche mese . Per ora ti auguro Buona Vita .CIAO

      1. Come ti capisco caro Gianni. Anche noi abbiamo fatto sacrifici per mia figlia, l’abbiamo mandata a Roma, all’università La Sapienza (non si è laureata, ma noi abbiamo pagato lo stesso), e ora è costretta a lavorare da schiava in un ipermercato (devo anche dire che l’ha scelto lei, ma se ci fossero state altre opportunità non credo avrebbe scelto quel mestiere). Siccome abita al nord e prende poche ferie, non la vediamo da due anni ormai. E’ molto triste ciò. Saluti

        1. Cara Francesca ti confermi ogni volta sempre di più come una donna di notevole spessore umano e la mia intuizione su di te si è rivelata esatta . Sono rimasto però colpito di sapere che hai una figlia grande , dalla tua foto sul blog non si direbbe , assomigli alla mia seconda figlia che si chiama Francesca Aurea e che mi chiama ” garçon ” invece di papà . La prima si chiama Simona e mi chiama papà e mi dice ma come andiamo d’accordo io e te ! E perché non dovremmo ? Ma tu sei uno scorpione puro e io un leone ! Acqua e Fuoco papà . Simona ma l’astrologia è una cazzata !! No papà . E cominciavano dispute a non finire . Si è molto tutto triste averle lontane ora . Ma cara Francesca non ci dobbiamo arrendere alla sorte avversa . Riavremo tutto e con gli interessi . Io sono molto determinato e mi sposto politicamente con gente determinata ad abbattere questi Kapò collaborazionisti . Ti saluto con un abbraccio . CIAO

        2. Non ti davo più di trent’anni. Comunque, mi rivolgo anche a Federico, sperando che ciò sia uno spunto per un eventuale articolo, la situazione israeliana sembra scottante, proprio oggi ad Amman c’è stato un attentato, preludi di guerra?

  120. A Parvus in risposta al suo post il 21 luglio 2017 a 7:08 am
    Caro Parvus credo che ti stupirò . In effetti hai fatto centro – ma credo inconapevolmente
    sulla mia servitù volontaria all’interno di un rapporto di amicizia . Non so se La Boètie non ci abbia mai pensato perché è morto all’età 33 anni . Ma mi è sempre parsa una lacuna GRAVISSIMA che non ci abbia lasciato scritto nulla su un argomento di così vasto interesse .E’ un come dissertare sulla psicologia delle masse e non trovare NULLA sulla psicologia delle coppie . Quindi la lacuna di questo GRANDE uomo doveva essere colmata e ho provveduto io che modestamente GRANDE ” lo nacqui ” Daniela docet Daniela il 29 giugno 2017 a 10:42 am (Grande Gianni Barbato!) (Daniela mi manchiiiiiii)
    Quindi sto scrivendo un libro’ massimo una cinquantina di pagine, dal titolo ” Della servitù volontaria in amicizia e in amore ” Ora siccome a me non piace essere un teorico puro ,
    ma un pratico ho dovuto trasformare il verbo in carne , se si preferisce teoria e prassi.
    Ora veniamo al punto importante IO posso eliminare questa lacuna ma tu Parvus NO !!
    E perchè ? Perché sei PARVUS =1 (per quantità, numero e dimensioni) piccolo, esiguo, scarso, poco numeroso
    2 (valore) di poco conto, insignificante
    3 (tempo) poco, breve, corto
    4 (età) piccolo,
    5 (di suoni o voce) sommesso, debole, fioco
    6 (in senso figurato) modesto, umile .
    Quindi non sei all’ ALTEZZA del compito . Ma non crucciarti non è colpa tua . Sappiamo tutti che la natura è matrigna . Io comunque ti rispetto ugualmente, e spero che anche sotto altre mentite spoglie di ritrovarti sul blog di Dezzani . Se mi mandi il tuo indirizzo ti invio il libro con dedica . Ti saluto non con un addio, ma con un arrivederci .

    1. Caro Gianni,
      Lei mi ha proprio stupito: argomenti 0, scherzetti sul nick 6 e rotti.
      Di questo passo, l’allievo supererà tosto il suo peripatetico maestro!

      Quanto alla «GRAVISSIMA lacuna» del filosofo francese, non si crucci: ammesso e non concesso che De la Boétie «disserti solo di psicologia delle “masse”» (termine sociologico inesistente all’epoca sua) e non dica «NULLA sulla psicologia delle coppie» (quando invece egli non parla d’altro che di questo: rapporti d’amicizia, d’amore, anche tra popolo e tiranno), ci ha pensato un certo Michel de Montaigne a colmare pienamente la “gravissima lacuna” da Lei supposta.

      Auguri per il Suo libro, che acquisterò e leggerò volentieri, ovviamente on line.
      Ma ogni tanto si ricordi di leggere, prima di scrivere…

  121. Francamente mi dispiace che persone intelligenti e colte a volte qui si becchino come galli in un pollaio…mi dispiace anche dover ritornare su un argomento già abbastanza ampiamente affrontato in alcuni miei ultimi interventi (evito volutamente di usare il solito termine anglofono: “post”).
    Ma ho letto poco fa un articolo su “repubblica” e non posso fare a meno di commentarlo…ne estraggo un pezzo in cui il Zaratrusta boeri così sentenzia :” più di un terzo delle pensioni pagate a giugno del 2017 (ndr: l’illustre megadirettore galattico sta parlando delle pensioni corrisposte a cittadini italiani residenti all’estero) hanno periodi di contribuzione in Italia inferiori a 3 anni, il 70% è inferiore ai 6 anni e l’83% è ai 10 anni”, quindi durate contributive “molto basse”.

    Probabilmente io non sono molto ferrato nei conti ma c’è qualcosa che non mi torna: più di 1/3 (un terzo) dei pensionati all’estero – dice il mega contabile dell’Inps – ha versamenti contributivi inferiori a 3 anni.
    Ora ditemi se sbaglio qualcosa ma 1/3 corrisponde al 33% circa del totale, più di 1/3 corrisponde quindi, diciamo, al 35% del totale dei pensionati all’estero…e fin qui va tutto liscio ma poi il mega contaballe dell’Inps aggiunge che il 70% delle pensioni pagate all’estero hanno contributi inferiori a 6 anni e l’83% sono pensioni con max 10 anni di contributi.
    Ebbene, ripeto, io non sono bravo nei calcoli ma 35% + 70% + 83% fa 188 ! ma non dovrebbe fare 100% ?
    Ma sicuramente sono io a sbagliare e non il megadirettore megacontaballe dell’Inps…comunque di una cosa possiamo essere sicuri, cioè del fatto che questi pensionati italiani all’estero costano all’Inps 1 miliardo l’ anno! (ma, detto per inciso, qualcosa hanno pur versato…e, quindi, casomai i pensionati all’estero rubano solo una parte di quel miliardo citato)
    Proviamo ora a fare un conto più semplice del precedente dividendo questo miliardo per i circa 375 mila italiani pensionati e residenti all’estero: 1.000.000.000 / 375.000 fa una media di 2.666 € all’anno per ogni pensionato all’estero!
    Avete capito quale cifra “astronomica” paga l’Inps ogni anno agli evasori pensionati italiani residenti all’estero?
    Naturalmente ho fatto una media! Ma quando hanno alzato l’età pensionabile non hanno gridato ai 4 venti che la vita “media” era aumentata e quindi ecc. ecc? Quando a loro fa comodo usano le “medie” , “coerenza vuole” – come direbbe Damiano del PD – che anche noi possiamo usare le “medie”…peraltro se la media è quella citata è facile immaginare che ci siano moltissimi pensionati italiani all’estero che prendono addirittura molto meno di quella cifra e questo significa che un sacco di gente se n’è scappata all’estero proprio per sopravvivere con pensioni che in italia sarebbero pensioni di fame.
    Detto questo emerge ancora meglio, se mai ce ne fosse stato bisogno, che razza di simulatore sia questo boeri!
    Questo è peggio di una serpe per la falsità delle sue affermazioni-simulazioni, per la meschineria dei suoi calcoli astratti , nel migliore dei casi , ma sempre camuffati allo scopo di compiacere i suoi padroni nascondendo la realtà dei fatti.

    1. Sono le famose pensioni minime garantite a coloro che non avaveno pagato i contributi, quindi un esercito di parenti di immigrati che venivano in Italia, anziani, che prendevano la pensione minima e tornavano a vivere nel proprio paese, una truffa semi legale insomma….

      1. Non credo che il boeri si riferisca alle “pensioni minime garantite” pagate agli immigrati…nell’articolo si parla di “italiani” e di “contributi”…poi, mettere in evidenza che gli immigrati praticamente si fregano pensioni italiane, non credo che giova alla sua politica pro-immigrazioni.
        Comunque, ammesso che effettivamente si riferisca almeno in parte anche alle pensioni corrisposte mi domando se questo simulatore nelle sue “simulazioni” sui costi-ricavi dei migranti ha tenuto conto di questi soldi che gli immigrati si fregano percependo pensioni italiane dopo pochi anni di contributi.
        comunque questo è il link all’articolo di repubblica:
        http://www.repubblica.it/economia/2017/07/19/news/boeri_pensioni_estero-171126959/?ref=nrct-3

        1. devo integrare qualcosa nel secondo periodo della mia risposta precedente…la versione corretta è: “Comunque, ammesso che effettivamente si riferisca almeno in parte anche alle pensioni corrisposte …” ecc.

  122. Condivido quello che ha detto Jean per esperienza diretta. Quel mare magnum di pensioni minime versate a “italiani residenti all’estero” è riferito in buona parte a quell’esercito d’immigrati entrati a partire dai primissimi anni 90 (decreto Martelli) e che erano già avanti con l’età. Il tutto rientra, ovviamente, in quel piano di distruzione economico e sociale in atto da anni e che ha portato l’Italia, in un paio di decenni, da quarta potenza industriale a paesello fra i “pigs”.

    P.s. Il bello è che come in tutti i paesi dove il processo di distruzione è stato orchestrato dalle élites internazionali economico/finanziarie, ( vedi Argentina corralito – Cavallo Menem De La Rua ) anche in Italia, i servi responsabili sono ancora al potere lautamente pagati da noi.

    1. Caro stefanoG hai ragione al 100 % . Ma sembra così difficile sotterrare
      l’ascia di guerra . Mi fa una rabbia avere dei nemici li fuori così subdoli e strafottenti dei nostri interessi nazionali e poi doverci ” beccare ” fra di noi
      Auspico in un ravvedimento di tutti . CIAO

        1. Caro stefanoG,
          in queste ultime due settimane sono stato accusato, senz’alcuna prova o esempio:
          – di essere «passato dall’argomento alla CONTUMELIA» (che significa “insulto”)
          – di essere «soggiogato dallo spirito BELLUINO» (che viene da “belva”)
          – di presentarmi «sotto […] MENTITE spoglie» (in un blog che, come d’uso in tutto il mondo formalmente libero, garantisce la sacrosanta libertà di farlo)
          – di aver «dissotterrato l’ascia di GUERRA» e, last not least,
          – di presentare argomenti fastidiosi come «piccole punture di zanzara».
          Naturalmente non pretendo scuse, ma solo qualche risposta a qualcuno dei miei argomenti. In una corrispondenza scritta fra persone reciprocamente anonime, niente è più stucchevole che fare del vittimismo per evitare di rispondere.

          Colgo l’occasione per farLe notare che il Suo invito a non beccarsi «come galli in un pollaio» è stato interpretato pro domo sua da Gianni Barbato, quasi come un dovere di “solidarietà di classe”. Il che è del tutto fuori luogo.
          L’unico dovere di un blogger è il rispetto per il lavoro altrui (cioè gli argomenti), non per la persona o, figuriamoci, il suo nickname: in un contesto “rivoluzionario”, tra l’altro, “Parvus” era ironico di per sé.

    2. Ma perché insistete a dire che boeri si riferisce alle pensioni sociali percepite dagli immigrati che poi sono tornati al paesello? Per rassenerare i pensionati italiani all’estero?
      Nell’articolo si parla di italiani e poi si parla di “contributi” bassi mentre le pensioni sociali per gli immigrati non richiedono contributi.
      Inoltre si parla di pensioni versate in 160 diversi paesi mentre gli stati africani sono poco più di 50 …anche aggiungendoci il pakistan, l’india, la polonia, la romania e l’ucraina ecc, siamo ben al disotto dei 160 stati di cui parla il boeri.
      Infine: boeri è un ignorante imbecille ma è anche un farabutto schiavista …vi pare logico che si metta a parlare delle pensioni che praticamente si fregano gli immigrati dopo essere partito lancia in testa a favore dei flussi migratori che ci farebbero guadagnare montagne di soldi in contributi ?

      1. p.s. volevo dire “rasserenare” ma qui, una volta spedito, non si può correggere !

        Aggiungo a quanto già detto solo questo: le “pensioni sociali” corrisposte agli immigrati probabilmente sono un altro capitolo di cui il raccontaballe boeri però intenzionalmente non ha parlato per ovvie ragioni.

  123. DOMANDA AI LETTORI DEL BLOG

    Qualcuno mi spiega per quale ca.zo di motivo, nessun cittadino italiano, nell’era dei socials, si sia preso la briga di dedicare cinque luridi minuti del suo miserabile tempo terreno, per aprire una pagina di adesioni ad una eventuale MANIFESTAZIONE DI PROTESTA A ROMA DAVANTI AL PARLAMENTO fissando una data, che so’, di qua a sei mesi ?

    Magari non raccoglierà sufficienti adesioni. Magari di quelli che aderiscono ne verrà il 2% per cento, però almeno una dimostrazione di vita eccheccazzo.

    Invece sanno solo lamentarsi. Nessuno prova almeno a farlo.

    1. Io ricordo che prima ne organizzavano di più, ora non ho capito cosa sia successo. Forse la gente comincia a non credere più neanche in queste manifestazioni, non voglio parlare di resa, piuttosto di confusione, non sapere più cosa fare, non vedere vie d’uscita, soluzioni, e molti pensano anche che le elezioni sono vicine (io avrei qualche dubbio) e che questa sarà la svolta, vedono come unica arma il voto. Boh

    2. Io ricordo che prima ne organizzavano di più, ora non ho capito cosa sia successo. Forse la gente comincia a non credere più neanche in queste manifestazioni, non voglio parlare di resa, piuttosto di confusione, non sapere più cosa fare, non vedere vie d’uscita, soluzioni, e molti pensano anche che le elezioni sono vicine (io avrei qualche dubbio) e che questa sarà la svolta, vedono come unica arma il voto. Boh

    3. scusi la domanda ma come si apre una pagina di adesioni? comunque io non andrei davanti al parlamento ma sotto l’Inps di boeri.

      1. Su Facebook si crea un evento, non ci vuole niente, poi s’invitano amici, si diffonde e si pubblicizza. Hanno sempre fatto così. Il problema è che la rete è tutta controllata, di sicuro ci si troverebbe dinanzi a una bella barriera di forze dell’ordine. Oppure si chiede il permesso per manifestazione pacifica, ma a che serve? boh

        1. Facebook? allora io non posso aprire nessuna pagina di adesioni perché odio facebook, non sono iscritto né mi iscriverò mai…roba ammerecana!
          Noto che Lei, Francesca, è molto dubbiosa sull’utilità di una qualche manifestazione…io penso che se qualche forza politica contestataria la organizzasse non credo che sarebbe tanto inutile mentre sono molto dubbioso che su questo blog o su altri si possa organizzare qualcosa del genere…ci vuole un po’ di pratica per fare manifestazioni, ci sono questioni burocratiche da assolvere (sebbene in teoria non c’è bisogno di nessuna autorizzazione), poi c’è da scegliere l’obiettivo contro cui manifestare, le “parole d’ordine”, i cartelli da preparare…insomma non è una cosa poi tanto semplice…però se quel Geronimo pensa che si possa fare mi domando perché non prende proprio lui l’iniziativa di organizzare qualcosa.

        2. Stefano, buongiorno, sono dubbiosa sulle manifestazioni organizzate male, appunto, tipo quelle di Facebook sinora, quelle di poche anime, che marciano pacifiche, con l’approvazione legale. Ci vorrebbe una grande manifestazione, a livello nazionale (possibilmente organizzata nelle cantine, con passaparola, come si faceva una volta, cosa che oggi mi sembra quasi impossibile, sorrido solo a pensarci) 🙂

  124. Caro Parvus
    mi sembra d’aver capito che Lei è uno dei pochi “liberali” onesti ancora in giro e peraltro dotato anche di ammirevole spirito di obiettività.
    Dall’elenco che Lei ha fatto delle accuse ricevute ne deduco che devo essermi perso una buona parte della diatriba tra Lei e altri utenti perché ricordo solo qualcuno degli episodi da Lei citati.
    Non ho alcun titolo per mettermi a dare ragione all’uno o all’altro ma mentre condivido pienamente la sua pretesa di essere criticato solo sugli argomenti (evitando anche di fare sarcasmo e battutine sulle posizioni di chi la pensa diversamente) penso che forse ha esagerato nel vedere uno “spirito di classe” in qualche replica di gianni barbato.
    Da “vecchio credente” mi augurerei che così fosse ma Gianni barbato m’è sembrato solo contrariato dal fatto che a volte perdiamo di vista che, pur partendo da posizioni politiche magari diverse, abbiamo avversari comuni su cui dovremmo concentrarci e contrastare assieme.
    Dobbiamo superare rigidi steccati ideologici che spesso fanno il gioco solo delle elite dominanti.
    Lei mi sembra ben disposto e anche culturalmente ben attrezzato in questa direzione, altri lo sono molto di meno e a volte sarà necessario continuare ad alzare muri ma sforziamoci di essere il più possibile uniti anziché litigare tra noi.
    La saluto amichevolmente

      1. ecco, quello che definisco “battutine” di sfottimento che ci si dovrebbe risparmiare di fare. In cosa c’avrei messo un po’? Qualcosa l’immagino da solo ma vorrei tanto che fosse Lei a dirlo…possibilmente in modo corretto e senza ricorrere a battutine.

    1. Caro Stefano,
      se Lei «condivide pienamente la [mia] pretesa di essere criticato SOLO sugli argomenti, evitando di fare sarcasmo e battutine [ad personam] sulle posizioni di chi la pensa diversamente», ammetterà senz’altro che, in questa sua ultima, lunga corrispondenza con me (21 luglio),
      http://federicodezzani.altervista.org/italia-e-lirreversibile-crisi-del-parlamentarismo/#comment-12622
      il signor Barbato ha fatto esattamente il contrario: NESSUNA risposta alle mie critiche; SOLO sarcasmo, ironie e battutine ad personam (mia e sua).
      Da allora SILENZIO completo, secondo la precisa indicazione del suo maestro Aikidoka: «Parce sepulto!». Silenzio di tomba (la mia), interrotto solo da un brevissimo, generico appello al ravvedimento degli animi nel blog, per fare casa comune contro (nientepopodimenoche!) «i nemici lì fuori, così subdoli e strafottenti, dei nostri interessi nazionali».
      Non so se Lei ci ha fatto caso, ma questo appello viene dalla stessa persona che dieci giorni fa affermava che sul piano politico noi italiani «non abbiamo alcuna iniziativa per contrastare gli STRONZI [i “nemici” di cui sopra]», e concludeva malinconicamente: «in questa landa desolata di mancanze di possibilità possiamo solo dire “io speriamo che me la cavo”!». Passano dieci giorni e tutto cambia: nell’edificante “pizzino” di pace inviato a Lei, Barbato auspica che noi membri del blog di Dezzani, essendo tutti VITTIME delle “élite subdole e strafottenti” dovremmo restare uniti, …un po’ come restarono uniti i famosi “proletari di tutto il mondo” (vabbe’, quelli di “un solo paese”, e oggi quelli di “un solo blog”…). Questo io intendevo per “dovere di solidarietà di classe”, se non si è capito.
      Ora, chi come me ha frequentato a lungo dei social network, sa benissimo che questo blog non solo non è una comunità di amici che si conoscono di persona, ma non è nemmeno una “community” (virtuale), e ciò per decisione sovrana di Dezzani: il quale fa raramente il moderatore, non seleziona i membri del blog, non tiene conferenze pubbliche e tanto meno organizza riunioni annuali (come fa, invece, Alberto Bagnai). Quindi l’appello di Barbato alla concordia è, nel migliore dei casi, un retorico invito al bon ton, nel peggiore una giustificazione del fatto che lui, invece di rispondere alle critiche argomentate, si limita quasi esclusivamente a involuti e contorti “scherzucci di dozzina”.
      De resto Lei ha avuto esperienza di questi macchinosi scherzucci da parte del “maestro” aikidoka, quando gli ha chiesto ragione della grandguignolesca “sparata” sui 60 milioni di vittime del comunismo nella Russia comunista (in realtà molto più vicine ai 6M, che ai 60; e per lo più appartenenti a nazioni o etnie NON russe, come ucraini, kazaki ecc. Ma questa è un’altra storia…)
      https://www.theguardian.com/books/2010/oct/09/bloodlands-stalin-timothy-snyder-review
      Che dire infine? Speriamo che Barbato si emancipi dall’untuosa influenza di un tal maestro, …subdolo e strafottente come pochi!

      1. Caro Parvus, Lei probabilmente ha ragione su molte cose di cui si lamenta riguardo al modo in cui è stato trattato da qualche utente e forse ha ragione anche nel mettere in evidenza certe contraddizioni di chi prima si fa prendere dallo sconforto e poi invita all’unione contro “i nemici di fuori, subdoli e strafottenti”.
        Però penso che lo sconforto e poi la voglia comunque di lottare siano comuni a molti di noi e ne faccio esperienza io stesso quando qualche volta penso e dico (e in effetti l’ho anche scritto qui sopra) che siamo fritti e non abbiamo speranze salvo poi continuare a sperare che invece succeda qualcosa che rimetta in movimento le cose stagnanti.
        Nessuno di noi è perfetto e si può facilmente cadere in certe “contraddizioni”…mi permetto perciò di chiederLe di non essere eccessivamente rigido e intransigente col prossimo.
        Quanto al fatto che qui sopra non siamo un gruppo di amici (in effetti siamo solo individui che scrivono qualcosa magari per sfogarsi più che per confrontarsi o per uscire dalla solitudine della propria esistenza o per fare propaganda alle proprie idee), anche questo è vero però se siamo qui sopra è anche perché pensiamo di avere posizioni e idee simili riguardo a talune questioni politiche interne o esterne. Credo che questo inevitabilmente contribuisca a creare un minimo di “comunità” e, quindi, di “comunione di intenti” almeno tra alcuni utenti.
        Non credo che questo sia un fatto da disprezzare specie in una società atomizzata come quella capitalistica-mafiosa (o le si chiami come si preferisce) italiana e occidentale in genere
        Perciò non capisco perché se la prende o, a sua volta, fa dell’ironia se qualche utente invita ad essere uniti (nonostante le contraddizioni che Lei ha messo in rilievo)
        Lei, naturalmente, è libero di non aderire a questi inviti specie se ritiene di non condividere le posizioni politiche o ideologiche di chi li lancia. Ma se le divergenze di idee politiche possono essere superate da un qualche comune obiettivo, allora La pregherei di non sentirsi troppo infastidito da chi, mosso da un qualche spirito unitario, ritiene di esprimersi nel modo che ho già detto.
        Detto questo spero che Lei, nonostante tutto, continui a stare in questo blog perché non ho dubbi che potrà dare un contributo significativo alla discussione comune.

        1. Mi piace molto ciò che hai scritto Stefano, scusa se continuo a darti del tu, concordo. Abbiamo sicuramente dei punti in comune tutti quanti, se no non saremmo su questo blog, e se ci pensate, come dice Parvus, anche senza la moderazione di Dezzani (che non credo sia totale; una notte trovai un cattivo commento nei miei confronti, il giorno dopo era sparito, in vecchio articolo) c’è molta moderazione, da parte nostra, rispetto ed educazione (che poi capiti qualche discussione, vabbè). Io non sono molto per la selezione degli ospiti (a meno che non ci sia un grave disturbatore), primo, come ho già detto, gli ospiti si auto selezionano, secondo, certo, il gruppo diverrebbe più affiatato e unito, ma resterebbe fermo e sterile. Aprire ad altre voci lo trovo più dinamico ed evolutivo. Piuttosto è interessante l’idea dei raduni, anche se non so fino a che punto è realizzabile, vivendo chi a nord chi a sud.

  125. Caro stefanoG non so se hai letto sul sito Da scenari economici.it il post di Fabio Lugano I legami fra Boeri De Benedetti e Soros
    Si capisce dopo la lettura perché Boeri fa quelle affermazioni sui migranti e i conti del INPS .Ovviamente è stato messo li proprio per la distruzione economica dell ‘ ente in modo che vada in svendita per poi finire in mano ai privati per quattro soldi . Buona Vita a te .

    1. Io odio Boeri, a parte il fatto che sia ciò che sia e che dica ciò che dica, è un odio a pelle, appena lo vedo, quella faccia, mi fa venire pensieri molto sadici…Scusate ma è più forte di me 🙂

      Ciao Gianni

    2. Ho letto, grazie…se davvero dovessero privatizzare anche l’inps, giuro che m’incateno fuori qualche sede inps e faccio lo sciopero della fame finché quel farabutto di Boeri non si dimette o viene dimesso.

  126. x Francesca Ancona
    il 24 luglio 2017 a 7:52 am said:
    Stefano, buongiorno, sono dubbiosa sulle manifestazioni organizzate male, appunto, tipo quelle di Facebook sinora, quelle di poche anime, che marciano pacifiche, con l’approvazione legale. Ci vorrebbe una grande manifestazione, a livello nazionale (possibilmente organizzata nelle cantine, con passaparola, come si faceva una volta, cosa che oggi mi sembra quasi impossibile, sorrido solo a pensarci)

    Francesca, non so se Lei ha visto il film “Prometeus”…in qualche scena del film un androide, analizzando alcuni campioni biologici prelevati in una specie di grotta di uno sperduto pianeta, afferma “tutte le grandi cose hanno un piccolo inizio”.
    Piacerebbe anche a me una manifestazioni di centinaia di migliaia di persone contro le politiche suicida (per noi mica per loro!) di questo governo, dei precedenti e probabilmente anche di quelli che verranno.
    Ma senza una forza politica che voglia organizzarla, credo che sia solo un sogno…perciò o ce ne restiamo a casa magari sfogandoci sul computer oppure dovremmo accontentarci di partire anche in pochi.
    Però, come già detto, anche entro questi limiti organizzare una manifestazione mi sembra per niente facile….e allora ritorniamo al punto di partenza: dobbiamo aspettare che si affacci sulla scena politica qualche forza politica (non necessariamente un partito) in grado di mettere in moto le gambe di tanti che non ne possono più di chi ci opprime, ci affama e ci svende.

    1. Lo so Stefano, da cosa nasce cosa, anche un piccolo gruppo potrebbe fare da scintilla per accendere un grande incendio, il problema è che non viviamo in un contesto sociale dove sarebbe possibile ciò. Siamo davvero limitati, o (mi viene un sospetto) crediamo di esserlo (che sarebbe un po’ la stessa cosa), non pensi che prima che scoppi l’incendio non arriverebbe qualche forza a spegnerlo? Della serie: fatica sprecata, viaggio inutile, ecc. Io penso che tutti i più grandi cambiamenti siano stati possibili per volontà di qualche potente, come tu stesso dici, se ci fosse una manifestazione organizzata da un partito politico, forse avrebbe possibilità di successo. Però, detto questo, io non voglio invitare la gente a rassegnarsi. Mi piacerebbe trovare un’alternativa più sottile e incisiva, e non per forza aggressiva. Sicuramente non qualcosa di scontato, sarebbe bello sorprenderli, io punterei proprio su reazioni che non si aspettano. Ma da sola non posso ottenere ciò. Mi limiterei ad agire unicamente io, come ho sempre fatto, col solo risultato di rivelarmi una mosca bianca (e per questo innocua). Ingegno, la mia parola è ingegno…

      1. “…Ingegno, la mia parola è ingegno…”

        che tradotto in proposta pratica significherebbe cosa? Qualcosa mi dice che tu abbia in mente qualcosa di concreto ma che sei restia a esternare. Io invece sarei curioso di sentirla…le donne spesso hanno delle intuizioni originali.

        1. Stefano, tante volte mi vengono in mente idee, ma se resto restia è perché le vedo impossibili da attuare, nulla è impossibile in fondo, diciamo difficili, molto difficili. Io continuo a pensarci, se mi viene in mente un’idea, l’idea giusta diciamo, ve la esterno, ma con cautela

      2. “Non potete risolvere un problema? Bene, andate e investigate sul suo stato attuale e la sua storia! Quando la vostra inchiesta sarà completa, saprete come risolverlo. Le conclusioni vengono sempre dopo un’inchiesta, e non prima. Solo gli sciocchi si spremono le meningi, da soli o in gruppo, per ‘trovare una soluzione’ o ‘partorire un’idea’ senza fare alcuna inchiesta. Va sottolineato che da ciò non può derivare nessuna buona soluzione, nessuna buona idea.” Mao Tse Tung

        Ciao Francesca

        1. Dimenticavo: investigare prima di tutto, analizzare ogni minima sfumatura, anche a livello psicologico, cogliere infine il lato debole e…agire 😉

  127. A proposito di “lato debole”, per adesso lo sono gli italiani. Occhio! Attenzione a questi dati:” 1 italiano su 3 a rischio povertà” http://www.fondazionepatriziopaoletti.org/news/754/italia_emergenza_poverta_18_milioni_di_italiani_a_rischio_aiutaci_a_distribuire_1milionedipasti.html – Se non è l’apocalisse questa, poco ci manca.

    Altro che pippe mentali sull’inchiesta di Mao Tse-Tung. Qui bisogna agire e alla svelta, altrimenti fra qualche anno saremo esattamente come la Grecia. Sono anni che viene detto.

    P.s. Personalmente non voglio, evidentemente, organizzare una manifestazione perché non posso credere che questa idea non sia venuta ai “cosiddetti partiti anti-sistema”. Dov’è il movimento grillino mentre stanno strangolando l’Italia?

    1. Ciò è la prova che non esiste nessun partito anti-sistema, men che meno il grillino, ormai moribondo (Grillo ha deciso di lasciare tutto, è evidente che la funzione reale di questo movimento ora non serve più).

      Per quanto riguarda il rischio povertà la cosa è molto grave, ho letto anch’io un articolo dove si parlava di nuovi poveri per il 2018. Cosa fare? Perché subire senza reagire? Cosa stiamo aspettando? Perché non cominciare a disubbidire? Non pagare le tasse, non pagare bollette, né multe, cominciare ad alzare la voce, perché è nostro diritto! Mi vengono i pensieri più folli, più estremi, come quello di cominciare a rubare, sì, non sarebbe uno squallido rubare, ma un riappropriarci delle necessità che ci spettano, un divenire totalmente disubbidienti, sordi alle “autorità” (?) pro-sistema. Ci stanno togliendo tutto, anche per mantenere queste migrazioni fasulle, ai nuovi non fanno niente, non esistono multe o altre punizioni (è così, vedete gli indiani abusivi di Roma), appena prendono uno di noi, invece, lo spennano. Io direi di cominciare a trasgredire, anche se va contro la nostra moralità, i nostri principi. Il mostro, in fondo, lo abbiamo creato anche noi, con la nostra paura. Siamo più di loro, smettiamo di avere paura.

      Parlo così per rabbia, vi confesso che io sto già cominciando a vedere la povertà, non so voi, io non sono nata povera e non immaginavo minimamente di diventarlo (io e mio marito stiamo litigando, confessione privata ma utile a capire, per problemi economici, lui è entrato pure in depressione, quindi non solo ci stanno togliendo il benessere, gli agi, ma stanno mandando anche al diavolo i nostri rapporti affettivi, coppie, famiglie, distrutte, penso di essere al limite della sopportazione! E’ questione di dignità!!!!)

      1. “…Perché non cominciare a disubbidire? Non pagare le tasse, non pagare bollette, né multe…”

        Le tasse il fisco se le prende direttamente dalle buste paga o dalle pensioni quindi è qualcosa che tutt’al più possono fare i lavoratori autonomi … e lo fanno già!
        se non paghi le bollette ti staccano luce, gas e quant’altro;
        se non paghi le multe vai sotto le forche di equitalia o di chi prossimamente la sostituirà!
        Quanto all’idea di “rubare” mi tornano alla memoria gli “espropri proletari” di un tempo…roba vecchia che risolve poco o niente anzi rischi pure l’arresto.

        Si potrebbe pensare alla lotta armata ma già una volta è stata sconfitta e non saprei neppure dove prendere una fionda .. anzi forse neanche le vendono più.
        Si potrebbe pensare di darsi fuoco davanti al parlamento ma penso che non ci sia nessuno disposto a farlo.
        Forse uno sciopero della fame di un gruppo abbastanza numeroso e davanti al parlamento potrebbe avere una certa risonanza anche mediatica … ma mi viene da ridere al solo pensarci.
        Non c’è niente da fare, francesca , ci rimane solo il voto per chi ancora ci crede o il non voto per chi ha smesso di crederci.
        Poi possiamo aspettare che le elites si scannino tra di loro oppure che qualche generale faccia un bel colpo di stato oppure possiamo augurarci che scoppi una bella guerra mondiale a suon di bombe nucleari…e chi riuscirà a sopravvivere non avrà più problemi di elites, dei boeri, delle boldrini e compagnia cantante.
        Intato, mentre tu , francesca, hai problemi economici e tuo marito è in depressione, sento in Tv che junker regala all’italia altri 100 milioni … ma mica andranno in tasca tua! No se li papperanno le varie mafie e le Ong che organizzano i traffici degli africani e di tutti quegli altri che mangiano sopra la questione dei migranti (i quali, sia chiaro, non mi fanno proprio nessuna pena e, anzi, bucherei volentieri i gommoni sui quali si imbarcano per venire qui e vivere a sbafo ….
        altro che i miliardi di contributi di cui vaneggia il megacontaballe boeri.
        Casomai i contributi li versano quelli delle vecchie ondate migratorie non certo questi africani )

  128. Siamo in guerra, aveva ragione Dezzani. Volete vedere come scrive un articolo formalmente corretto ma che invia un messaggio chiro, fra le righe ? Eccolo http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2002/09/04/Cronaca/PALERMO-SUICIDIO-FRANCESE-STRAZIANTE-NECROLOGIO-FAMILIARI_101600.php Ovviamente l’impiccagione con il guinzaglio del cane è, semmai vi fossero stati dubbi, ulteriore riprova e conferma di quanto esposto. Il cane infatti, per i mafiosi è colui che tradisce o che “vuole sapere troppo”.

  129. Tranquilli… è su Twitter.
    Sta lasciando aperto il blog come il centralino di radio radicale 40 anni fa. Esperimento sociale. Noi ed i troll siamo le cavie. Rilassarsi.

    1. I troll … Le cavie … Magari pure le civette …

      Certo che il bestiario della rete è bello perché è vario.

  130. In realtà FD ieri ha fatto un po’ di pulizie,
    e gli… spolverati lo hanno ben percepito.

  131. in Italia le rivoluzioni si fanno al bar o sul divano
    Paese finito
    voglio andare in Kurdistan

  132. CARI ” aficionados del blog , in attesa che Dezzani ritorni con nuovi articoli di geopolitica, vi pongo una domanda . Ora che i Francesi ci hanno estromesso da qualsiasi iniziativa in Libia gli sbarchi sulle nostre coste diminuiranno oppure no ? E’ secondo me opportuno rileggersi l’articolo del 13/1/2017 Disastro Minniti-Gentiloni in Libia: una politica estera allo sbando dove vi è descritta acutamente la politica italiana in Libia . Di nuovo rispetto all’articolo sul blog di F.D. c’è il magistrale colpo politico di Macron allora non assolutamente prevedibile . Riassumiamo gli eventi . IL 14/7/2017 Macron invita Trump a Parigi (ovviamente non per un pranzo di gala ) il 25/7/2017 Fayez al-Sarraj e Khalifa Haftar, i due principali contendenti del caos libico si stringono la mano . L’intesa prevede un immediato cessate il fuoco che favorisca un dialogo più serrato e costruttivo tra le parti per realizzare, insieme, istituzioni democratiche credibili . Un cammino volto a unire ciò che oggi è diviso, stante che Serraij è espressione del governo di Tripoli, creato dalla cricca di Obama -Hillary mentre Haftar è espressione del governo di Tobruk, che gode del sostegno dell’Egitto e degli Emirati Arabi, ma anche dell’appoggio estemporaneo della Russia . L’Ironia della Storia vuole che a mettere in campo il più serio tentativo di chiudere questa tragedia sia la nazione che per prima ha premuto il grilletto in terra libica. Una Francia che attraverso questa mediazione tenta di accreditarsi come potenza di riferimento della nuova Libia, con conseguenti vantaggi sia sul commercio del petrolio del Paese sia in termini di grandeur, dal momento che stabilizzare la Libia permette a Parigi di rilanciare il suo ruolo nel Mediterraneo .
    Le nostre elites oggi piangono lacrime disperate recriminando appunto la dissonanza di Parigi dalla Ue, e di fatto auspicando il naufragio dei negoziati. Ma Trump mettendosi d’accordo con Parigi in danno delle ambizioni italiane, per guadagnarsi un alleato esterno nella lotta all’ultimo sangue che lo contrappone ai suoi avversari ha offerto il suo placet alle ambizioni dei Francesi . Tenendo presente questi recenti sviluppi politici vi rivolgo la domanda : Gli sbarchi sulle nostre coste aumenteranno o diminuiranno ?

    1. Non lo so proprio caro Gianni, diciamo che una stabilizzazione della Libia potrebbe portare a diminuire gli sbarchi, però, dobbiamo considerare l’accordo criminale tra Libia e Italia (accordo misterioso ma che sicuramente c’è) e se costoro hanno voglia di rinunciarvi.

      Avete letto quell’altra notizia di Generazione Identitaria? Sono stati fermati ed arrestati, ma sono cretini o è un altro bluff per incanalare la rabbia e perdere tempo e soldi (per chi ha donato) ?

  133. P.S. Lo scacco dell’Italia rispetto all’iniziativa francese è dovuto alla presunzione che il quadro libico fosse immutabile, dato che Barack Obama aveva affidato proprio al nostro Paese il compito di portare a termine la stabilizzazione della Libia puntando su Serraj porta
    come corollario l’ altro articolo scritto da Dezzani il 16/12/2016 ” Governo Gentiloni: la Salò della Seconda Repubblica . In sostanza abbiamo una classe dirigente di ritardatari “”RITARDATI”

  134. E’ stata approvata alla camera la legge per l’abolizione dei “vitalizi” ai parlamentari (qualche giornale ha scritto che la cosa vale solo per gli ex e per i futuri parlamentari ma non per quelli attuali…forse perché – aggiungo io -per gli attuali i vitalizi erano già stati aboliti?).
    Favorevoli quasi tutti, a partire dal PD-M5s (il trattino di congiunzione non è casuale) fino alla Lega e ai F.d’I. (ora la legge passerà al senato) .
    Sono sicuro che anche molti “rivoluzionari” saranno felici per un provvedimento che viene propagandato come provvedimento contro i privilegi dei parlamentari…e in parte lo è se non fosse che boeri ora si starà fregando le mani dalla contentezza perché l’aver esteso la validità della legge anche agli ex parlamentari (cioè dando valore retroattivo alla legge) in pratica significa mandare al macero il principio giuridico di non ledere i diritti acquisiti…proprio quello che lui (boeri e company) vorrebbe per attuare il suo piano di ricalcolare tutte le pensioni col sistema “contributivo” alla faccia, appunto dei “diritti acquisiti”. In pratica boeri e company hanno creato un precedente che sicuramente sarà sfruttato per ledere anche i “diritti acquisiti” dei comuni pensionati…
    Voglio proprio vedere come se la caveranno i di majo i salvini e le meloni quando boeri vorrà estendere a tutti i pensionati il sistema “contributivo” di calcolo delle loro pensioni…temo che non potranno invocare il principio di “non retroattività” dal momento che l’hanno violato proprio col provvedimento attuale.
    Il prossimo passo quindi probabilmente sarà proprio quello dell’ulteriore attacco alle pensioni calcolate col sistema retributivo .
    Ma sembra che questo l’abbia capito solo qualcuno di F.I (brunetta) mentre i rivoluzionari del M5S, quegli altri della Lega e di F.d’I hanno esultato!
    Bravi coglioni!
    Il fighetto di majo del 5s ha detto che loro hanno dato scacco matto al Pd! coglione! Lo scacco matto l’hai dato soprattutto ai pensionati!
    Immagino che saranno contenti anche molti di quelli che in pensione non ci sono ancora ma vedono con invidia il “privilegio” di chi c’è andato col sistema “retributivo”.
    Se il piano di Boeri si realizzerà tutti costoro non diventeranno più ricchi, semplicemente ci saranno ancora più poveri e loro stessi lo diventeranno ancora di più perché poi alzeranno ancora l’età pensionabile e intaccheranno di nuovo tutte le pensioni di quelli che ancora ci devono andare … e allora i coglioni alla di majo, alla Salvini e alla Merloni, in nome della “giustizia”, voteranno qualche altro provvedimento per aumentare la miseria anche di quelli già pensionati…. e via con la giostra di immiserire tutti.
    D’altronde boeri e company (compreso lo squallido d’Alema) devono racimolare miliardi a non finire per l’accoglienza dei migranti!
    La mafia e Soros ringraziano i coglioni alla di majo, salvini e meloni!

    1. Ma se l’hai capito tu, Stefano, è possibile che Di Maio, Salvini e Meloni no? Non si chiamano “coglioni” ma attori

      Tornando al discorso povertà, vivere senza denaro è possibile? Mi sa che fosti proprio tu a parlarne, perché, almeno noi, popolo italiano, non torniamo al baratto? Sarebbe possibile tornare a praticare una cosa simile oggi? Pubblicizzando molto la cosa in rete, creando eventi, riunioni, passaparola, ecc. si potrebbe reinstaurare questo tipo di società, staccandoci da loro e dalla loro povertà, in pratica, a noi non mancherebbe niente. Le tasse non le paghiamo, torniamo a lavorare in nero, lavoriamo solo per noi, nucleo di cittadini, una sorta di società a parte, distaccata dallo stato, uno stato nello stato (che non serve più). Utopia? Troppo difficile da realizzare? Io ora sto scrivendo a getto senza pensarci più di tanto, mi sono appena svegliata, ma penso davvero che la soluzione per noi popolo dovrebbe essere l’indipendenza da questi criminali, che si cuocessero nel loro brodo!

      1. C’ho ripensato, il baratto, nella società di oggi, non è applicabile. Quando esisteva questa forma di pagamento non esistevano i negozi e c’era molta auto produzione casalinga. In pratica, le cose che si compravano, barattavano, erano le materie prime; il latte, la mucca, il sacco di grano, ecc. Oggi vi immaginate la fila al panificio con in mano oggetti di scambio? Da ridere, il panettiere che torna a casa pieno di oggetti vari, e ogni giorno così…no no. Però, resto dell’idea della creazione di uno stato parallelo e indipendente dallo stato dei criminali. Uno stato dei cittadini, questo sarebbe interessante. Secondo voi si potrebbe fare?

      2. No francesca, non sono stato io a parlare di vivere senza denaro!
        “a ciascuno secondo i suoi bisogni” … così diceva marx per descrivere la società comunista. E’ chiaro che in un sistema del genere il denaro non ha senso e neppure il baratto!
        Ma campa cavallo! solo degli eventi catastrofici, potrebbero favorire lo sviluppo di una società comunista!
        Non vedo neppure come sarebbe possibile creare “uno stato parallelo” a quello esistente…in passato c’hanno provato con la creazione di “comuni” ma è finito tutto a schifio o comunque è stata una bolla di sapone
        Poi siamo troppo sparpagliati per fare qualcosa del genere a meno che non compriamo qualche grosso pezzo di terra e ci trasferiamo in gruppo vivendo di agricoltura, di caccia e di pesca…più facile a dirsi che a farsi perché credo che di agricoltori, cacciatori e pescatori ce ne siano pochi tra di noi.
        Ma davvero poi lo “stato normale” non romperebbe le palle? ma si che le romperebbe, pretenderebbe il pagamento delle tasse, della luce se ci colleghiamo alla corrente delle sue centrali e in caso di necessità pretenderebbe anche di arruolare a forza i giovani di questa fantasiosa “comune”
        Lascia perdere, sono solo fantasticherie.

      3. Il M5s anche in passato s’è distinto per l’abolizione del reato di clandestinità introdotto ai tempi di bossi-maroni-Berlusconi.
        Adesso quel fighetto di di majo finge di denunciare che siamo di fronte a un’invasione!
        Ora sempre il solito fighetto si vanta di aver messo sotto scacco il PD sulla questione dei vitalizi…salvo poi votare proprio assieme al Pd per la loro abolizione…a dirla tutta, in realtà hanno votato per allungare di qualche anno il tempo necessario per maturarlo e, cosa di una gravità inaudita specie per chi recita la parte dell’alfiere della legalità, per estendere retroattivamente le nuove norme anche ai parlamentari delle passate legislature!
        In tal modo hanno preparato il terreno per attaccare anche i redditi dei pensionati che hanno usufruito o che in parte usufruiscono ancora del sistema di calcolo “retributivo” delle loro pensioni. Naturalmente è probabile che non oseranno intaccare le pensioni minime ma per gli altri saranno cavoli amari.
        Che tutto questo sia frutto di coglionaggine o di criminale complicità coi boeri, i Soros e company non lo so con sicurezza perché non c’è dubbio che i di majo, i salvini e le meloni siano dei deficienti…ma può darsi che effettivamente se ne rendano conto e recitano la parte dei “giustizieri” … in culo ai pensionati.
        Spero che i coglioni di pensionati (quelli di sicuro sono tali) che ancora votano m5s, Pd, salvini e meloni, se ne ricordino al momento di andare a votare.

  135. L’italia, su mandato europeo, manderà navi militari di fronte alle coste libiche per contrastare i “mercanti morte” che organizzano (assieme alle navi delle ONG) gli sbarchi di migranti in italia.

    Sarò curioso di vedere quali saranno le “regole d’ingaggio” per i marines italiani!
    Potranno sparare sui barconi e gommoni? ma siamo pazzi!
    Potranno almeno mettersi sulla loro rotta per ostacolarli e impedirgli di proseguire? Può darsi ma temo che la mafia semplicemente cambierà punti di partenza e i loro traffici (con la benedizione di Soros, boeri e d’alema) potrà felicemente continuare…anzi aumenterà il prezzo del biglietto di viaggio
    guadagnandoci ancora di più!
    Morale della favola, tutto si ridurrà a una sceneggiata utile a dare l’impressione che il “governo italiano” finalmente si sta muovendo per contrastare i flussi di migranti ma, che ci vuoi fare, non è mica così semplice impedirli se non puoi mettere il dito sul grilletto!

    1. p.s. piccola correzione, all’inizio si legga “mercanti di morte” là dove appare “mercanti morte”…lo so si capiva lo stesso!

  136. Cara Francesca , secondo me invece gli sbarchi aumenteranno . Mai come adesso il momento è propizio per scardinare l’Italia . La manovra è a tenaglia . Invasione dei migranti,con il conseguente affondamento dell”IMPS che sarà privatizzato . Eliminazione o fortissimo dimensionamento di ENI con relativa crisi energetica, ed estromissione di Fincantieri da appalti multimiliardari che onestamente aveva vinto . È indubbio che Macron abbia studiato il dossier Italia , mettendo a frutto il consiglio di Mao che io avevo qui riportato e che qualche coglionazzo dal nome ” apache ” ha irriso . Sta gente so come quei burattini con la carica a molla . Giri la chiave se movono ,finisce la carica a molla e se fermano . CIAO

      1. No sarebbe diserzione . Niente lacrime . Le donne che piangono mi fanno solo incazzare . Canta con me la strofa finale di Pier Angelo Bertoli ” A MUSO DURO ”
        Canterò le mie canzoni per la strada
        ed affronterò la vita a muso duro
        un guerriero senza patria e senza spada
        con un piede nel passato
        e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
        E non so se avrò gli amici a farmi il coro
        o se avrò soltanto volti sconosciuti
        canterò le mie canzoni a tutti loro
        e alla fine della strada
        potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.

  137. Cara Francesca hai notato come tutta la stampa che prima osannava a,Macron ora lo chiamano il ” bonapartista ” ? Ora che ENI e Fincantieri sono a serio rischio e quindi il foraggiamento delle loro testate , ( Mattei docet ) potrebbe annullarsi si riscoprono NAZIONALISTI !!! Se ne parlavamo noi ,eravamo fascisti .

    1. Mi sa che tutti stanno facendo i nazionalisti, caro Gianni, vedi Orban, tranne noi. Che gioco è questo? Non l’ho capito

  138. Buongiorno, la presente per comunivarVi che, dopo alcuni mesi di attesa, Il Pedante ha pubblicato un nuovo articolo che è, come al solito, molto interessante.
    Non perdetevelo.

  139. Francesca sei così giovane e bella…….. non farti imbruttire dalla politica……. tanto è tutto tempo buttato!

    1. Caro Dario, sei troppo buono, grazie. In effetti hai ragione, dovrei stare lontana da tutto, e a volte lo faccio, ma quando penso, sento certe notizie, come posso restare impassibile e non cercare una soluzione, non per me ma almeno per mia figlia…Comunque non sono poi tanto giovane, ho ormai cinquantuno anni, ahimè, e chi immaginava tutto questo, c’erano tempi belli…

  140. Ciao Sirio . Ho letto l’articolo ieri . È più di ” molto interessante ” È semplicemente GENIALE . IL Pedante è una Mente Pensante. I suoi articoli non vanno solo letti , ma meditati .Allo sfruttamento dell’infanzia per fini politici bisognerebbe dare la massima pubblicità possibile .

  141. provo io:
    tic, tac, tic, tac…
    l’Innominato di Pescara e zio Olinto:
    “il collasso del sistema bancario italiano, che trascinerà con sé il sistema tedesco. E’ nell’interesse di ogni potere politico, certo dei dirigenti europei declinanti, e probabilmente anche degli USA, gestire questo evento invece di attenderlo passivamente”.
    Parole di buon senso. Di fronte alle quali non c’è, probabilmente, il vero e proprio terrore delle oligarchie dominanti davanti a quel che hanno fatto col loro malgoverno monetario. Che le paralizza. Pochi sanno che nell’eurozona, i prestiti andati a male in pancia alle banche assommano alla cifra stratosferica di 1.092 miliardi di euro. L’Italia è la prima del disastro, con 276 miliardi di prestiti inesigibili; ma la seconda è la Francia di Macron con 148 miliardi. Seguono la Spagna con 141, e la Grecia con 115. La Germania ne cova 68 miliardi, l’Olanda 45, il Portogallo 41.
    Prima della Germania, ci seguirebbe nel precipizio la Francia – trascinandosi evidentemente giù anche l’Egemone di Berlino.
    Il rischio è passato inosservato, spiega l’economista francese Philippe Herlin, perché si comparano questi 148 miliardi di prestiti andati a male con i bilanci delle grandi banche francesi, il triplo del Pil nazionale ( che ammonta a 2.450 miliardi di dollari). Errore, perché in caso di crisi le cifre iscritte a bilancio sono poco o nulla mobilizzabili; “quel che conta è la liquidità, il cash, i fondi propri”. I fondi propri delle banche francesi sono 259,7 miliardi; quasi il 60 per cento (il 57) sarebbero dunque divorati dai prestiti marciti; Herlin prevede dunque l’uso di bad bank riempite con il denaro dei contribuenti. “Per ora non c’è urgenza, al contrario dell’Italia, ma in caso di aggravamento della crisi finanziaria (aumento dei fallimenti, un qualunque shock finanziario)il governo sarà forzato a intervenire”.
    Non riusciamo ad immaginare i sudori freddi che provoca a Berlino la prospettiva di contribuire coi risparmi dei virtuosi tedeschi ad una bad bank pan-europea da mille miliardi. Eppure, continua Friedrich, “se l’Italia deve restare nella UE, allora l’economia più forte del blocco, la Germania, deve accollarsi il fardello delle sovvenzioni all’Italia e agli altri Stati membri del Sud”. Ovviamente, anche lui ritiene che l’immane compra di titoli di debito che sta facendo la BCE al ritmo di 60 miliardi di euro al mese, non fa che nascondere il problema e guadagnare tempo. Per farlo, i vertici hanno rotto tutte le regole, a cominciare dalle loro. Ma collasserà, e possiamo solo sperare che i politici responsabilmente cercheranno allora di minimizzare i guasti e di eliminare l’euro in modo controllato. In ogni caso ciò costerà caro”.”
    tic, tac, tic, tac…

  142. riprovo a inserire un mio commento ma mi sembra che o qualcuno lo cancella oppure qualcosa qui non funziona.
    ****************************
    Ricordate le scene di tempo fa di quei “poveri migranti” neri accampati sugli scogli di Ventimiglia perché la francia del “socialista” Hollande aveva chiuso loro le porte ?(alla faccia di tutte le vomitevoli anime candide che soccorrevano quei migranti con cibo, vestiti e altro!)
    Quello fu un primo assaggio di schiaffi in faccia da parte della Francia.
    Ora ci pensa Macron a rincarare la dose: fa il paciere tra le parti in lotta in libia fregandosene di consultare i nostri pagliacci poi scippa alla Fincantieri un’ azienda francese (non ricordo il nome) nazionalizzandola, poi mi sembra di aver sentito che anche Telecom italia è diventata francese.
    Non so voi ma io godo nel vedere che c’è chi può prendere a pesci in faccia o a calci in culo (pardon: nel sedere) i nostri patetici pagliacci di governo.
    Anzi spero che macron, merkel e tra un po’ anche Poroschenko possano tirargli intere ceste di pesci in faccia.
    Intanto la camera conferma la fiducia al governo sulla questione dei vaccini con 305 voti a favore.
    Insomma, mentre dall’estero il governo dei buffoni nostrani colleziona meschine figure, loro si consolano in casa non solo violando sacrosanti principi giuridici in materia pensionistica, ma violando anche il più sacro dei diritti: quello che una madre possa decidere se e come curare i propri figli!
    Potrei capire una politica impositiva del genere se la scuola non fosse obbligatoria (altra norma della cui legittimità dubito fortemente) ma essendo appunto obbligatoria, come si può imporre l’obbligo dei vaccini? … semplice la risposta: bisogna ingrassare qualche industria farmaceutica e se una madre non si fida di questi vaccini chissenefrega! Poi sullo sfondo di questa decisione probabilmente c’è anche il problema dei figli dei migranti che potrebbero essere portatori di qualcosa di poco gradevole per la salute dei bimbi italiani (alla faccia di quegli “scienziati” che addirittura auspicano l’ immigrazione perché gli africani sarebbero dotati di anticorpi che noi avremmo perso! Ammesso che sia così mi domando come faranno gli immigrati a regalarci anche i loro anticorpi…oltre che i miliardi di contributi previdenziali di cui blatera il megadirettorecontaballe Boeri).
    Allora, a fronte di tutto questo, mi viene da gridare: forza Macron! regalaci altri pesci in faccia ai nostri pagliacci al governo!

  143. ancora non riesco ad inserire un mio commento…sembra che qualcuno lo censuri . Dezzani, sai dirmi qualcosa in merito?

  144. Parlano tutti di “traffici di esseri umani”, compreso Gentiloni… naturalmente sono traffici che anche le pietre sanno che sono gestiti dalle mafie. Allora se ci sono persone che appoggiano questi “flussi migratori” che sono illegali tanto più se gestiti da forze criminali mafiose o addirittura terroristiche, queste persone dovrebbero essere passibili di denunce penali per “appoggio esterno alla mafia” o per qualunque altro ipotesi di reato (tradimento? collusione con nemico?)…invece niente, se un poveraccio qualsiasi dice una parola di critica non gradita allora i signori politici hanno sempre pronta in bocca qualche minaccia di denuncia (vedasi anche quella signora ministro della salute che minaccia non so chi di “lesione dell’onorabilità” per il semplice fatto che qualcuno avanzi il dubbio o l’ipotesi che il suo provvedimento per vaccinazioni obbligatorie sia almeno in parte ispirato dalla voglia di favorire industrie farmaceutiche), mentre se loro si rendono responsabili di fatti ben più gravi allora tutto passa allegramente in cavalleria….questi sono i nostri “democratici”!

  145. M’è capitato di leggere su Sputnik italia un articolo in cui Alfano dice questo a proposito del riconoscimento della Crimea:”La posizione dell’Italia sul riconoscimento dell’annessione della Crimea alla Russia “rimane la stessa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, al termine di un incontro con il suo omologo ucraino, Pavlo Klimkin alla Farnesina.
    L’Italia “non riconosce l’annessione in nessuna forma. È una posizione chiara e ferma in ambito dell’Unione europea, del G7 e in ogni altro forum”.

    Questo individuo insignificante, che aspira solo a essere ben gradito nei circoli Nato, si permette di parlare a nome degli italiani contro un popolo (quello della Crimea) che con tanto di referendum ultrademocratico ha deciso di mandare all’inferno porochenko, i suoi amici nazisti locali e quelli ammerecani alla mc Kane per aderire alla federazione russa.
    Penso che se si facesse un referendum anche in italia la stragrande maggioranza voterebbe per aderire alla federazione russa piuttosto che stare in questo paese allo sbando, nella Ue e nella Nato…sarebbe l’unico modo anche per liberarsi della mafia che probabilmente è tra i pochi elettori di alfano.
    A parte questa solenne dichiarazione mi domando cos’ha combinato questo ambiguo figuro da quando è diventato addirittura ministro degli esteri! Non ha realizzato nessuno straccio di accordo con i paesi dai quali provengono i flussi di “migranti”, s’è fatto fregare da Macron sulla questione della Libia, sa fare solo il trombone portavoce delle direttive che riceve da Washington e chissà forse anche della stessa mafia sua conterranea.
    Aggiungiamo a questo quaqquaraquà una lorenzini (mi sembra si chiami così) ministra della sanità con le borse sotto gli occhi e l’intelligenza sotto i piedi che minaccia denunce a destra e a manca contro chi insinua che il suo decreto per l’obbligatorietà dei vaccini fa comodo soprattutto alle industrie farmaceutiche più che ai figli delle italiane (i quali figli, detto per inciso, hanno vissuto benissimo e sani finché non è arrivata lei al governo), aggiungiamo un ministro dell’agricoltura che meriterebbe solo di andare a zappare la terra per la sua ruffianeria verso il suo padrino renzi, aggiungiamo un ministro dei beni culturali che di colto ha solo la barbetta ben curata, un ministro dell’economia che ha migliorato l’economia dello 0,000000001% e si vanta di aver rimesso in moto l’italia, un minniti che prima minaccia di chiudere porti e poi ne apre di nuovi per i migranti, di una ministra della difesa che manda navi per pura propaganda, un boeri che fa il baro …. e il risultato di questa poltiglia di incolti, ignoranti, arroganti, incompetenti boriosi ma servi che più servi non si può, sarà un governo che definire governo di mezze cartucce è sintomo di una spericolata generosità o di un umorismo degni di miglior causa.
    Intanto qualcuno (niente di meno che il FMI) certifica che gli italiani guadagnano meno di 20 anni fa (ripeto 20 anni – mica due – per i bari alla boeri che dicono che i migranti ci arricchiscono).

    Per chi fosse interessato questo è il link all’articolo su Alfano: https://it.sputniknews.com/italia/201706274686923-crimea-italia-ucraina-non-riconosce-annessione-alla-russia/

  146. Mihai Podeanu dice che il sistema bancario italiano e con esso quello europeo, collasseranno a breve. Ma siamo proprio sicuri ? Se non erro sono proprio loro (con gli americani), che tengono il “banco” e dettano le regole. Loro detengono la BCE. Possono stampare moneta indefinita e ripianare in una mattinata, qualunque debito di banca o stato. Mi sembra, siamo tutti d’accordo che questa crisi economico/finanziaria sia stata creata ad arte. Allora ? Potranno farla rientrare in qualunque momento. Se non lo hanno ancora fatto è perché gli conviene così.

    1. Se pensi che stampando moneta riappiani in debiti sbagli.
      Se stampi moneta per riappianare il debito americano, il dollaro diventa carta straccia che non vuole più nessuno, stessa cosa per l’euro, lo yuan lo è già adesso, praticamente carta da culo.
      Questo è quello che stanno facendo dal 2008, invece di lasciare fallire tutte le società e altro che dovevano fallire li hanno supportati stampando moneta.
      I così detti colossi del web, google facebook amazon etc etc, hanno contratto debiti a tasso zero per riacquistare le proprie azioni, adesso che sono le aziende più grandi del mondo, sono una bella bomba ad orologeria anche questi, basta vedere i risultati di Amazon qualche giorno fa che effetto ha fatto sulle borse.

      1. Non si possono mettere più i like o i contro, avete notato? boh, spero sia una cosa temporanea, o forse preferite così? Non saprei

      2. Non si possono mettere più i like o i contro, avete notato? boh, spero sia una cosa temporanea, o forse preferite così? Non saprei

I commenti sono chiusi.