“Movimento Arturo”: le truppe cammellate di George Soros in rete

La crisi diplomatica tra Italia ed Egitto, vero obiettivo dell’omicidio di Giulio Regeni, è stata perseguita ricorrendo ad ogni strumento: politica, ong, mondo delle associazioni e media. Se nell’ambito dei media tradizionali il Gruppo l’Espresso ha giocato la parte del leone, in rete si è distinto per attivismo il “Movimento Arturo”, esperimento informatico-politico del conduttore televisivo Diego Bianchi, in arte “Zoro”. Il movimento, nato lo scorso febbraio e già assurto a “quarto partito italiano su Twitter”, si concentra, oltre che sul caso Regeni, su tematiche pro-immigrazione e pro-LGTB. È sufficiente scavare un poco per scoprire come dietro il Movimento Arturo si nasconda la fondazione Open Society di George Soros, con cui collabora anche un altro personaggio chiave dell’omicidio Regeni: la docente di Cambridge, Maha Abdelrahman.

“Il quarto partito italiano su Twitter”, frutto della Open Society

In un panorama internazionale sempre più polarizzato, spaccato tra il blocco-euro-atlantico e quello euro-asiatico, la propaganda sommerge i mezzi d’informazione: la verità si può soltanto ricavare unendo i puntini all’interno delle notizie, oppure invertendo tout court il messaggio dei media. Si prenda, ad esempio, il fantomatico “inquinamento russo” dell’informazione: Mosca, insinuandosi nelle rete sociali, condurrebbe una costante attività eversiva mirata a manipolare “le democrazie liberali e occidentali”. “The Fake Americans Russia Created to Influence the Election1scriveva il New York Times ad inizio settembre, prontamente ripreso da La Stampa: “Facebook ammette: la Russia ha fatto operazioni di avvelenamento sui nostri social”. Tralasciando il fatto che quasi la totalità delle reti sociali è basata negli Stati Uniti, è naturale chiedersi se l’establishment atlantico non attui quelle stesse operazioni che rinfaccia ai russi: Washington e Londra, già padrone indiscusse dei media tradizionali, manipolano anche le nuove piattaforme di comunicazione? E come?

Per rispondere al quesito, studiamo da vicino il caso Regeni, un’operazione in grande stile con cui i servizi inglesi e l’amministrazione Obama hanno sabotato le relazioni italo-egiziane, sacrificando il giovane ricercatore friulano le cui uniche colpe erano quelle di possedere il passaporto della Repubblica italiana e di essere entrato nei radar dei servizi angloamericani.

Per quanto riguarda i media tradizionali, il Gruppo l’Espresso di Carlo De Benedetti ha svolto la funzione d’ariete (Il Manifesto è troppo piccolo per incidere): da La Repubblica è partita la violentissima campagna (spesso in aperta violazione delle regole base del giornalismo, come testimonia il ricorso a fonti anonime e non verificate) culminata col richiamo del nostro ambasciatore. Sempre dal quotidiano di Mario Calabresi, sono sferrati oggi gli ultimi colpi di coda contro il governo, reo di aver ristabilito normali relazioni diplomatiche sull’onda del dinamismo franco-egiziano in Libia.

E per quanto riguarda le rete sociali, quali strumenti hanno usato gli angloamericani per “sensibilizzare” l’opinione pubblica sul caso Regeni e indirizzarla verso la direzione auspicata? Chi avesse seguito da vicino l’evoluzione dell’affare Regeni, avrebbe sicuramente notato sulla piattaforma Twitter l’attivismo di un gruppo di pressione dal nome singolare, “Movimento Arturo”. Migliaia di utenti, rigorosamente anonimi ma accomunati da una fantasiosa declinazione del nome “Arturo”, che hanno cavalcato il caso Regeni, cinguettando ed ancora cinguettando, contro l’Egitto di Al-Sisi, contro la “realpolitik” del governo italiano, contro il ripristino di normali rapporti diplomatici.

Non conoscete il “Movimento Arturo”? Bé, non siete aggiornati sui fermenti della sinistra italiana.

Risale al 2 marzo 2017 l’articolo dell’Huffington Post, “Movimento Arturo è la quarta forza politica del Paese (sui social): il partito di Gazebo fa boom in rete e sul territorio”2, articolo dove si racconta la genesi dell’esperimento informatico-politico. All’interno dell’articolo si legge:

“Le primarie del Movimento Arturo si svolgeranno il 29 aprile (il giorno prima di quelle del Pd) e saranno gratis. “Ci saranno sui social e sul territorio, ma non accettiamo altri candidati oltre a noi”. Perché l’assemblea, se non ve ne fosti accorti, c’è già stata: è durata 4 secondi e tanto basta. Voce unica, tre anime diverse: la “cosa” di sinistra nata, per scherzo, a Gazebo dalla matita di Marco Makkox D’Ambrosio prende forma ogni puntata che passa. (…). Arturo ha pochi giorni di vita ma è già diffuso nel Paese. Su Facebook e Twitter è una delle forze politiche più seguite. L’obiettivo principale era superare i seguaci di Articolo 1 – Democratici e Progressisti, l’ala scissionista uscita dal Pd. Obiettivo stracciato in poco più di mezz’ora: su Facebook i fan hanno superato soglia 14mila. “Oggi puntiamo alla Lega”, che su Twitter conta 21mila follower mentre Arturo incalza con 20mila. Questione di ore, Forza Italia, 5 Stelle e Pd sono avvisati”.

Il “Movimento Arturo” nasce nel marzo 2017 dalla trasmissione Gazebo, in onda su RAI3: il padre nobile è il conduttore stesso della trasmissione, Diego Bianchi, in arte “Zoro”. Si tratta, secondi gli ideatori, di semplice “cazzeggio”, di “un partito di sinistra fake”, senza alcuna pretesa di trasformarsi in una vera forza politica. Eppure, in pochi giorni, il “Movimento Arturo” cresce esponenzialmente sulle rete sociali, tanto da affermarsi come “la quarta forza politica del Paese su Twitter, alle spalle di Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Forza Italia3. Quali sono i cavalli di battaglia del Movimento Arturo, oltre il sullodato caso Regeni? Invettive contro la destra e le restrizioni all’immigrazione, lodi alle frontiere aperte e campagne pro-LGTB. Rigorosamente proibita qualsiasi forma di “populismo” o “sovranismo”.

Sul tavolo si stanno ammucchiando tante tessere di un puzzle: un movimento di sinistra che fiorisce sulle reti sociali grazie ad utenti anonimi e spesso seriali, il caso Regeni, le frontiere aperte, la campagna transgender. C’è la sensazione che, ricomponendo correttamente le tessere, esca un esperimento informatico-mediatico identico al Movimento 5 Stelle, collocato però a sinistra dello schieramento politico anziché essere indistintamente “al centro” come i grillini. Il nostro sesto senso non si dimostrerebbe fallace se trovassimo un filo conduttore che unisse le diverse tessere: questo filo esiste ed ha il nome di un personaggio piuttosto conosciuto. George Soros.

Abbiamo detto come il Movimento Arturo sia nato dalla “voglia di cazzeggio” del conduttore televisivo Diego Bianchi, “Zoro”. Scavando un minimo in rete, è possibile collegare direttamente Bianchi alla galassia Soros e, passaggio successivo, ricondurre il Movimento Arturo alle politiche pro-immigrazione, pro-LGTB, anti-Al-Sisi, che contraddistinguono il famoso speculatore d’origine ungherese (la sinistra e l’alta finanza sono storicamente accomunate dall’odio verso qualsiasi forma di nazionalismo e populismo).

Sul sito Vita.it, società specializzata nel terzo settore, si può leggere4 infatti come Diego Bianchi faccia parte di quel variegato mondo delle ong che ruotano attorno a George Soros: Amnesty international, finanziata dalla Open Society, l’Associazione Antigone del senatore Luigi Manconi, collegata alla Open Society5, la Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili, largamente sovvenzionata dalla Open Society6. Chiarito il nesso tra Diego Bianchi e l’universo di George Soros, si possono finalmente risolvere molti dubbi: come abbia fatto il Movimento Arturo ad affermarsi in così poco tempo in rete, grazie a utenti anonimi o seriali, perché il Movimento Arturo insista sulle frontiere aperte e sui diritti LGTB, perché il Movimento Arturo prenda spesso di mira “i populismi”. Si può infine, e torniamo al punto di partenza, capire perché il Movimento Arturo sia impiegato per manipolare le rete sociali e promuovere la campagna “Verità per Giulio Regeni”, contro l’Egitto di Al-Sisi e le relazioni italo-egiziane.

Il Movimento Arturo è un semplice esperimento informatico-politico della galassia Soros.

Ma, un attimo! Non collaborava con la Open Society anche un altro personaggio chiave dell’omicidio Regeni?

Omicidio Regeni, esempio di commistione tra servizi segreti e finanza internazionale

Nelle nostre analisi abbiamo sempre evidenziato come i mandanti dell’omicidio Regeni fossero da cercare tra le fila dei servizi segreti atlantici, quelli inglesi in particolare: scopo di quest’operazione sporca era gettare un cadavere tra Italia ed Egitto, proprio quando l’affiatamento tra i due Paese era massimo (scoperta del giacimento Zohr da parte dell’ENI e sintonia sul dossier libico). Chi però conosca i meccanismi dei servizi segreti angloamericani, sa che questi non sono compartimenti stagni, bensì lavorino a stretto gomito con i potentati economici ed il mondo della finanza in particolare: lo scambio di personale tra servizi e imprese è costante e, molto spesso, sono proprio gli interessi privati a dettare gli obbiettivi agli apparati di sicurezza dello Stato. Il caso Regeni non fa eccezione, perché i mandanti dell’omicidio hanno un piede nei servizi inglesi ed un altro nella rete di George Soros.

Uno dei personaggi chiave del caso Regeni è senza dubbio Maha Abdelrahman: docente presso l’ateneo di Cambridge, storicamente legato a doppio filo con i servizi segreti di Sua Maestà, questa studiosa specializzata in movimenti d’opposizione, diritti civili ed ong, invia nel settembre 2015 Giulio Regeni al Cairo, con l’obiettivo di scrivere una tesi sui sindacati egiziani, avvalendosi del “metodo PAR” (Participatory action research) che prevede il coinvolgimento diretto negli avvenimenti studiati7. L’Abdelrahman, tra l’altro, è una delle figure intoccabili nell’inchiesta condotta dalla magistratura italiana, perché quando i nostri pm chiederanno approfondimenti sulle attività di Regeni in Egitto, l’ateneo di Cambridge le etichetterà come “confidenziali” e quindi inaccessibili anche tramite rogatoria internazionale8. Ebbene, Maha Abdelrahman è anch’essa collaboratrice della Open Democracy9 di George Soros.

Ricapitoliamo: dal tutor di Regeni a Cambridge, fino al Movimento Arturo, passando per il senatore Luigi Manconi ed Amnesty International, tutti sono riconducibili, in un modo o nell’altro, alla rete di Soros. Si esce quindi dal semplice mondo dei servizi segreti britannici, per entrare in quel coacervo di finanza-politica-apparati di sicurezza, da noi spesso definito come “establishment liberal”: è l’oligarchia che ha fomentato le Primavere Arabe, che ha sprigionato la Fratellanza Mussulmana, che odia “la dittatura” di Al-Sisi, che sogna le destabilizzazione del Nord Africa e del Medio Oriente, così da invadere l’Europa con migrazioni “epocali ed ineluttabili”.

A costoro non interessa ovviamente chi siano i veri responsabili dell’omicidio Regeni, anche perché significherebbe cercare tra le proprie fila. Per costoro, il feticcio di Giulio Regeni è soltanto un’arma da brandire per i propri scopi politici: infangare il presidente Al-Sisi, danneggiare le relazioni italo-egiziani, azzoppare la politica mediterranea dell’Italia. In pubblico difendono i diritti umanitari, ma in privato sono i più convinti assertori della massima machiavelliana, “il fine giustifica i mezzi”.

1https://www.nytimes.com/2017/09/07/us/politics/russia-facebook-twitter-election.html?mcubz=3

2http://www.huffingtonpost.it/2017/03/02/movimento-arturo-gazebo_n_15103464.html

3http://www.lastampa.it/2017/03/03/spettacoli/tv/movimento-arturo-il-finto-partito-che-sembra-uscito-da-palombella-rossa-xckkSgHDjfT7ow5WzfsRFI/pagina.html

4. http://www.vita.it/it/article/2015/11/30/ecco-i-14-vincitori-del-premio-cild-per-le-liberta-civili/137575/4

5 http://www.associazioneantigone.it/chi-siamo/la-storia

6https://www.opensocietyfoundations.org/sites/default/files/factsheet-osf-italy-ITA-20170710.pdf

7http://espresso.repubblica.it/attualita/2017/01/19/news/giulio-regeni-omicidio-di-governo-1.293772

8http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-06-08/cambridge-gli-studi-regeni-sono-segreti-095334.shtml?uuid=ADSiOvX

9https://www.opendemocracy.net/author/maha-abdelrahman

68 Risposte a ““Movimento Arturo”: le truppe cammellate di George Soros in rete”

  1. Il buon Dezzani, rinvigorito dal giro in terre sacre greche (grazie per le foto su twitter!). espone un’ulteriore triste conferma alla frase di E. Flaiano: c’è gente che pagherebbe pur di vendersi. Meditate…
    Entendance

    1. @Entendance

      ma ciò che più preoccupa é la gente che neppure è disposta a pagare per comprare (panzane). Le beve gratuitamente con grande gusto.

  2. Non seguo né facebook né twitter, quindi non sono in grado di valutare la loro capacità di influenzare il popolo bue che li frequenta.
    Sul fatto che le nuove piattaforme di comunicazione siano manipolate non ci piove, ma credo che questa bislacca iniziativa non sarà sufficiente a far accettare l’immigrazione, e l’ideologia LGTB al grosso della popolazione che, viceversa, di queste cose ne ha già le tasche piene.
    Poi, su facebook Arturo avrà anche i suoi seguaci, ma alle prossime elezioni le sinistre prenderanno una tranvata che li costringerà a tornare con i piedi per terra.

    roberto r

  3. Un grosso problema è dato dal fatto che i sovranisti devono,
    per esprimere le proprie opinioni,essendo privi di mezzi economici,affidarsi
    a Facebook e Twitter,ovvero a due strumenti dei mondialisti.
    I sorosiani hanno ben capito la situazione e ora hanno stanno
    velocemente introducendo la censura su Facebook e Twitter.
    Inoltre,per i sorosiani è facilissimo creare falsi profili twitter,
    alterare il numero dei followers,farsi fare pubblicità dall’Huffington
    Post,piuttosto che che da Repubblica,di loro proprietà,ecc.ecc..
    Bisogna organizzarsi e evitare qualsiasi strumento di comunicazione
    che dipenda dagli Usa,evitando Google,da sostituire con Yandez,
    Facebook e Twitter,da sostituire con Vk.
    Con progressione,piano piano ma con tenacia.

    1. Stavo proprio pensando a Vk..leggendo di Krancic,che dopo numerose sospensioni ha deciso di trasferirvicisi. Purtroppo quando capita agli altri non ci pensi(un po come furto,stupro),ma invece bisogna attrezzarsi e preparare la via di fuga:se in momenti cruciali(prossime elezioni) bloccano i siti efficaci dell’opposizione per uno,due mesi,poi che te ne fai?Continui a denunciare per 5 anni! Noto che per una somma di 700.000 euro contestata a Bossi e tesoriere personalmente,giudice singolo ha bloccato i conti della Lega chiedendo 48 milioni! Può star simpatica o meno.ma bloccare un partito(con possibilità di essere quello che detta l’agenda del prossimo governo)a ridosso della campagna elettorale mi sembra gravissimo e ultimo ,ma non ultimo il tentativo di bloccare Dezzani su twitter….mi sembra che la tonnara si stia chiudendo! Chi ha le capacità e i mezzi dia una svegliata agli altri perchè credo sia l’ultima puntata!

    2. wwww.yandex.com, non yandez

      comunque anche duckduckgo.com

      basta non usare google e facebook il meno possibile

  4. Fatevi un giretto su Twitter e guardate come gli “arturiani” (quanti saranno? 3/4 che gestiscono tutti gli account?) hanno preso il pezzo di Dezzani. Vale la pena spenderci 10 minuti.

    1. Io ne ho contati quattro. Di uno so già anche nome e cognome: un ingegnere informatico di Bologna (brutto come la morte).

      1. E perchè quelli che scrivono sul blog di Grillo quanti volete che siano, una decina al massimo a comando della casaleggio e assoc.

        1. Questa gentaglia va fermata a tutti i costi ! Mi auguro che Trump si ricordi quello che disse all’inizio della sua campagna elettorale:” L’ Umanità è a un bivio! Questo non sarà un voto per il destino solo dell’America bensì dell’intera Umanità”.

          Proprio così !

  5. Aggiungo all’ottima analisi di Dezzani un particolare. Qualche settimana fa, al programma “sinistro” di Diego Bianchi, c’era un ospite d’eccezione
    :” Era la presidenta Laura Boldrini”. Ella sedeva attorniata da “sinistri” adoranti e cordiali, pronti a spellarsi le mani in applausi ad ogni minimo complimento dell’anfitrione di casa. In perfetta pantomima “sinistra” i due si davano del TU. Cinguettavano chiamandosi Diego e Laura. Chissà che anche Laura non conosca Soros ?

    1. Hanno fatto del servizio pubblico radio televisivo, il giocattolo dei propri vizi e capricci. In 2 parole ne hanno fatto letteralmente: carne di porco…(Ed esigono, con il metodo del pizzo, anche il pagamento del canone). Miseria culturale di una sinistra, di un progressismo, che ha trasformato il popolo italiano, in una mandria bovina multirazziale…

  6. Ai miei tempi di queste cose ci occupavamo noi.
    Il Trust. Soccorso rosso. Gli utili idioti. Il finto processo sui giornali tutti pagati. Oggi a Tacito bastano pochi istanti per svelare il ridicolo che è già nei nomi ancor prima che in tesi da quelle del diamat pare siano passate a pruderie per le quali noi comunisti già fuggivamo Balzac oltre un secolo fa.

  7. Se parli nelle strade o nelle piazze, ti rendi conto che il popolo italiano non ne può più di questi cialtroni. Esiste, tuttavia una rete enorme che questi cialtroni al potere, sono riusciti a costruire (certamente comprando le anime con sporco danaro) e questa rete comprende tutta una serie di soggetti dislocati sul territorio e soprattutto sul web. Non so come faranno gli italiani ma se vogliono sopravvivere, dovranno liberarsene entro le prossime elezioni del 2018. Credo inoltre che buona parte dei “clandestini” che hanno fatto entrare, andranno ad ingrossare le fila di quella rete, di supporto ai cialtroni al potere. Ecco perché vogliono disperatamente lo ius soli, prima delle elezioni. Così non si potrà tornare più indietro. Maledetti…

  8. Hai notato che Maha Abdelrahman è omonima di colui che gestisce da Londra il fantomatico Osservatorio sirinano per i diritti umani ?

    1. L’ha notato per primo, e continua a sottolineare questa curiosa coincidenza, il buon Antonio De Martini, del blog Corriere della Collera, ottimo per le riflessioni sul Medio Oriente (egli è nato in Libano, da padre nostro eroe di guerra pluridecorato), ma nessuno ha mai chiarito il punto.

  9. Dezzani ha cercato di spiegare il caso Regeni più volte e devo dire che ha dato spiegazioni convincenti. Nessuno ha contraddetto ciò che ha scritto in modo netto e scientifico.
    La rete è un luogo oscuro e trasparente nello stesso momento. Trasparente perchè tutto passa e tutto rimane, oscuro perchè c’è qualcuno, più uguale di altri, che la gestisce con i social e sono TUTTI A WASHINGTON.
    Dezzani ha fatto bene a segnalare che il panorama internazionale è sempre più polarizzato, spaccato tra il blocco-euro-atlantico e quello euro-asiatico. Io aggiungerei che molti di noi si sono anche accorti che il polo euroatlantico sta perdendo colpi ma rimane potente e forte. Molti di noi tifano per i BRICS, specificatamente Cina e Russia, perchè riescano a fermare la FOLLIA del sentirsi eccezionali degli US e dei suoi servi (UE e Five Eyes, più Giappone). Tifare per il “campo avverso” o tifare per quelli che sembrano meno desiderosi di ridurre il pianeta a un ammasso di cenere radioattiva?
    Per concludere, visto che non ha detto nulla il bravo Dezzani, ricordo che il medesimo ha subito un tentativo di blocco del suo account dopo la pubblicazione di questo articolo sul “Movimento Arturo”.
    Ovviamente è solo una coincidenza.

  10. Propaganda e forza militare nonchè l’essere il governo vero delle nazioni Unite, questo il Vero Potere USA. Arturo è un pezzo nuovo di una antica e colladuata propaganda.

    L’unico problema che ha il Mondo adesso è la follia USA. Per fermare la crisi coreana basterebbe isolare gli USA.
    https://www.rt.com/op-edge/403134-north-korea-nuclear-containment-john-pilger/

    Ciononostante c’è ancora qualcuno che guarda a occidente come la luce della Democrazia, eppure si può dire che dal 2001 sono usciti allo scoperto con le loro poco attraenti modalità naziste.

    P.S. Inutile citare Orwell, lui aveva descritto una distopia basandosi sui suoi sentimenti anti sovietici e vivere in quel Mondo è insopportabile. Meglio leggere Aldous Huxley che venti anni prima ha descritot un monod dove propaganda e consumismo divoravano le menti delle persone, che infatti erano FELICI di vivere così. Occorre far capire perchè così NON E’ AFFATTO BELLO VIVERE…

  11. Sto commentando poco in questo periodo, ma ti leggo sempre Federico. Non conoscevo questo fenomeno da baraccone (movimento arturo, meglio in minuscolo), sono andata su Facebook e mi son messa le mani nei capelli. Qui le cose sono gravi, la gente sta rincoglionendo nei social e per i social, questi social sono canali diabolici e molto pericolosi. Come dice Luigiza, sopra, la massa, almeno sui social, si beve ogni cosa. E’ come un’influenza molto contagiosa. E’ chiarissimo che siano Soros e compagni a condurre il gioco (di Facebook, twitter, e simili). Dove andremo a finire non lo so, qui si va verso l’autodistruzione, non vedo altre strade. Saluti

    1. I cosiddetti “social”, possiedono una natura cabalistica, derivata dalla scienza sacra, ma rovesciata…non conviene analizzarli soltanto come fenomeni culturali, estensioni della rete. Sono opera di veri e propri maghi neri, (della stessa specie del kazaro ungherese..). I social sono l’incantesimo per accendere l’illusione di un possibile cambiamento della realtà, ma prevarrà “matematicamente” sempre l’inferiore, colui che è in basso, colui che non vede…

      1. Sempre caro Federico!!! Anche se comincio ad odiare questi giochetti ambigui e osceni, alla fine ogni gioco stanca, dovrebbero cambiare menù, io non mi diverto più (fa anche rima). Non leggo più le notizie dei media, tutte buffonate per metterci uno contro l’altro, anche la cronaca (per quanto sia drammaticamente reale) pare esposta lì per motivi distruttivi ben precisi. Leggo solo te!

  12. In un film (“Passengers”), su un’astronave in viaggio perso un nuovo mondo, oltre a due passeggeri risvegliatosi in anticipo dal sonno programmato, c’è solo anche un barista che si chiama proprio Artur, ed è un androide simpatico e non privo di spunti saggezza e di umorismo.
    Questo movimento “Arturo” di cui ci informa l’articolo di Dezzani è sicuramente un altro androide ma molto meno simpatico e autonomo di quello del film.
    Un tempo i partiti o i movimenti avevano nomi seri e simboli altrettanto seri, pensiamo ovviamente alla “Democrazia cristiana” con lo scudo crociato per simbolo oppure al P.c.I. con la sua bella falce e martello.
    Poi si sono diffusi i simboli agresti o floreali, pensiamo all’edera del Partito Repubblicano, alla rosa del partito social democratico (o socialista? non ricordo bene), all’altra rosa o garofano del partito radical-scic alla margherita, all’ulivo di prodi.
    Poi sono arrivate le liste coi nomi di alcuni loro esponenti di spicco…pensiamo a alla lista Pannella o altre simili.
    Poi c’è stato il movimento dei “forconi” e ora siamo arrivati ai movimenti con nomi pescati a caso e che non dicono niente di niente neppure nel nome…tipo questo “movimento Arturo”.
    Fra non molto probabilmente ne nasceranno anche altri simili magari chiamandosi “movimento Gennarino” o “movimento Pasqualino” a napoli o “movimento Gianluca” a firenze o “movimento Todaro” a venezia e via dicendo.
    Quando saremo arrivati alla frutta forse avremo anche movimenti con nomi sessualmente provocatori tipo “movimento del c….” … mbè sostituite voi i puntini sospensivi.
    Qualcosa di più serio sopravvive nelle bandiere e nei nomi di alcuni partiti nel mondo: pensiamo al “partito del lavoro” in corea, al “partito comunista cinese”, al “partito comunista russo” di ziuganov, con le loro bandiere (di partito) in cui fanno ancora bella mostra di sé la falce e il martello o pensiamo alla bandiera della Transnistria, unico caso – credo – in cui la falce e martello compare proprio sulla bandiera di stato (però non riconosciuto da tutti).
    La russia, invece, nei nomi dei partiti e nelle bandiere ha abbandonato ogni simbolismo che ricordasse la rivoluzione bolscevica (a parte quanto già detto del partito comunista russo) e nella sua bandiera spicca la solita aquila addirittura con due teste (che forse spiega bene l’ambiguità di certi putin) così come nel simbolismo americano (ma non sulla bandiera) spicca un’aquila reale tanto bellicosa che ben s’addice ai modi di fare e disfare americani.
    Insomma gli altri sono molto più seri di noi che, invece, siamo inondati da partiti androidi tipo questo novello movimento Arturo (e senza dimenticare il 5s che sembra fare riferimento a un hotel)
    Però bisogna ammettere che gli androidi italiani hanno più immaginazione di tutti gli altri partiti o movimenti esteri e poi “movimento (di) Arturo” suona meglio di “movimento di Soros”

    p.s. forse ho cazzeggiato un po’ ma questo è il massimo che merita il “movimento del c…o di Arturo”

    1. Mi ha fatto sorridere il tuo commento Stefano, ma è vero, arriveremo, anzi, siamo arrivati, proprio alla frutta, ma non è colpa degli italiani. Purtroppo, finché saremo tra le grinfie di questi imbecilli mondialisti, la politica seria sarà fuori gioco

      1. grazie Francesca…anche se rileggendomi ho notato che all’inizio è venuto fuori un “perso” che sta per “verso”…però sono certo che l’hai capito da sola.

    2. La russia, invece..
      fa un uso intelligente dei SUOI simboli.
      La russia infatti ha recuperato i suoi simboli senza demonizzare la sua storia “buona”. L’ aquila bicipite è un simbolo dello zarismo e quindi della russia “terza roma” e il suo recupero è una chiara rivendicazione di un progetto geopolitico mentre la bandiera di santandrea era la bandiera della marina zarista che aveva una sua gloriosa storia ben prima del comunismo.
      Invece l’ aviazione si è tenuta la sua stella rossa perché la sua storia “buona” é stata tutta sovietica.

      1. “terza roma”! a me basta e avanza la prima di cui non credo ci sia da andare troppo orgogliosi visto che anche la “prima roma” era a uso e consumo di altri prepotenti e ladroni.
        Adesso siamo talmente messi male che ci consola rifugiarci nelle antiche glorie romane. Il grande e imperituro impero romano! Anche a quei tempi i dominanti (il patriziato) prendeva per i fondelli i plebei con i loro simboli: S.P.Q.R.
        Non solo il riferimento al senato (“S.”) anticipa il riferimento al popolo (“P.”) ma sappiamo bene che il popolo non ha mai contato una cippa però lo hanno fatto fesso e contento con quella ipocrita (ma bella) scritta.
        Quanto alle aquile che inflazionano le bandiere compresa quella russa, ricordare che l’aquila a due teste è il simbolo dello zarismo (“e quindi della terza roma”) la dice lunga sui “progetti geopolitici” di quelli che abitano il cremlino e sul loro poco sincero “multipolarismo”.
        Ma qui devo fermarmi altrimenti i russofili a oltranza grideranno all’untore (o “troll” detto in inglese che è più chic ) per aver osato criticare Putin il grande.

        1. Ogni geopolitica è finalizzata a l’ accrescimento del peso del proprio paese e chi afferma di fare diversamente ( l’ umanità, la libbbertà e ogni altro blabla )è un disonesto bugiardo.
          E per quale motivo bisogna parteggiare per la russia di oggi? Semplicemente perché essa cercando di fare il SUO interesse contro quello del NOSTRO padrone fa anche quello NOSTRO che noi , popolo italico ,da soli con le nostre catene e i nostri kapò non possiamo più fare.

        2. x sig. ws

          quindi siccome la russia nel fare il suo interesse fa anche il nostro bisogna tapparsi la bocca anche quando i putin fanno cose che non ci piacciono?

          Cioè siamo alla censura o all’autocensura!
          Tra Putin e Trump è ovvio che preferisco 1000 volte il primo ma questo non mi deve togliere il diritto di essere anche critico verso alcune sue scelte…anche se questo forse a lei non piace.

  13. SIg. Dezzani mi può dire come mai non compare un mio commento scritto poco fa? Ho provato due volte a inserirlo ma non compare.

    1. Era finito accidentalmente nella spazzatura. Ho dovuto potenziare i filtri per difendermi dagli attacchi di spam.

      1. chissà forse qualche altro androide qui sopra dirà che era meglio che lo lasciasse nella spazzatura! comunque grazie a Lei per averlo tirato fuori e pubblicato…temevo che fosse stato colpito dagli strali di qualche “Arturo”.

  14. Gianni Barbato., complimenti per l’acuta osservazione sulla palindromia del cognome Soros. Onestamente non l’avevo notato! P.s. Curiosa specie le FEMEN. Donnette pronte a saltare sulla sedia, fra urla e trambusto, alla vista di un simpatico quanto innocuo topolino di campagna , mentre non esiterebbero un solo istante a prendere in bocca e portare alla eiaculazione con ingoio, una qualunque verga maschile sconosciuta e magari pure poco lavata. Mi scusi Dezzani per il parallelismo”colorito, ma quando ce vo ce vo.

  15. Ottimo Dezzani, non per nulla Cinesi e Russi sono gli unici che hanno i propri motori di ricerca e social network, l’avevano capito già da un pò come funziona la rete.
    Basta andare comunque a vedere sui principali quotidiani i commenti ad articoli “salienti” per capire quanto tutta la rete è praticamente in mano delle ong, i commentatori che avvelenano ogni tipo di confronto tra persone che invece cercano di capire e confrontarsi sono a decine, quasi sempre con gli stessi nik dietro cui si nascondono e fanno interventi a tutte le ore del giorno e della notte, mi pare chiaro che sono pagati per farlo, un semplice povero operaio non ha di certo il tempo materiale per scrivere decine e decine di commenti.
    Sicuramente questo movimento sarà un remake del 5 stelle, ma cosa che inquieta ancora di più è che questa è la realtà odierna, “sforneranno” movimenti di questo genere uno dietro l’altro, per frammentare il più possibile il panorama politico italiano, ormai hanno in mano la situazione, a meno che da oltreoceano dopo febbraio non cada qualche fulmine…

    Cari saluti Dezzani 🙂

    1. ” fanno interventi a tutte le ore del giorno e della notte, mi pare chiaro che sono pagati per farlo, un semplice povero operaio non ha di certo il tempo materiale per scrivere decine e decine di commenti.”

      A volte capita anche a me di fare commenti a tarda notte poi ci sono impiegati che hanno turni di notte e in qualche pausa magari scrivono anche commenti sui blog … poi ci sono le persone che soffrono d’insonnia oppure quelli che sono un po’ malati e la notte dormono poco, infine ci sono quelli che vivono all’estero e scrivono quando da loro è giorno mentre in italia è notte…non per questo sono tutti dei troll pagati …però probabilmente quelli di cui lei parla lo sono effettivamente…ma ho l’impressione che si abusi di questo termine come arma di discredito verso chi non ci piace tant’è che ad es. è stato appiccicato anche a me per il solo fatto che criticavo le scelte dei russi sulla questione coreana oppure mi è stato affibbiato da qualche clericale per il fatto che criticavo le scelte di questo papa in merito all’immigrazione.

      1. Capisco cosa intendi, non ho seguito tutti i tuoi post, ma sono ben sicuro di ciò che affermo, le persone che indico non cambiano nemmeno nik, tanto sono ben coperti.
        Personalmente evito di parlare “per sentito dire”, si riuscisse a dire la verità sarebbe un bene per tutti, purtroppo il problema è che tutti questi troll non fanno nient’altro che annebbiare le persone in modo che la verità resti nascosta.

        1. D’accordissimo con Jean, è così e basta, la gente dev’essere confusa a dovere, i troll sono più di quanto s’immagini, alcuni sono insospettabili. Basti guardare i commentatori de il Giornale, sono sempre quelli, sono ironici (strano, tutti intelligenti e brillanti), i pochi veri commentatori invece si notano dalla loro reale disperazione (non potrebbero mai fare ironia) e dal fatto che lamentano a volte censure, come sono stata censurata io.

  16. Scusate se vado fuori tema, ma l’argomento credo abbia una sua importanza:
    il caso consip e tutto il fango che sta muovendo, dal vostro punto di vista è solo una manovra politica di un gruppo di potere contro un altro o, invece, un piccolo segnale che la misura è colma e alcune istituzioni (carabinieri) iniziano a reagire nei confronti degli imbroglioni che ci governano?

    1. La mia opinione, a riguardo di istituzioni italiane pronte a reagire è positiva. In particolare riguardo ai Carabinieri. Sono convinto che la Benemerita, sappia molto ma molto di più di quello che noi popolo sappiamo. Il “Movimento Arturo” è solo uno degli “strumenti” utilizzati dall’èlite mondialista per “portare acqua al suo mulino”. Ve ne sono altri simili. Tutti però seguono lo stesso “modus operandi”, ovvero “Un gruppo occulto che si organizza per fare pressione, far cedere, ottenere, indurre”. Intendiamoci, tutte cose illegali in una Democrazia compiuta, però tant’è. Gli altri gruppi sono le mafie (camorra, ndrangheta, sacra corona unita, mafia siciliana etc), i gruppi di gang stalking diffusi sul territorio, le varie associazioni di “finta beneficenza”. Insomma tutte strutture ancora vitali ma che (secondo me) non mangeranno più di 7 panettoni ancora.

  17. Articolo veramente interessante.
    il movimento Arturo è talmente famoso che non sapevo neanche che esistesse 😉
    il vero problema, come ha scritto un commentatore in precedenza, è la massa di zombi o pecore che sta diventando la maggioranza della popolazione.
    quando faccio notare a qualche interlocutore che:
    – la nostra è una democrazia così splendida che siamo arrivati al quarto governo non eletto in 8 anni ( notate qualche somiglianza con una dittatura)
    – che grazie alla nuova legge bavaglio si potrà andare in galera per aver postato una semplice fodo del Duce (non vi ricorda un pò il regime sovietico)
    la gente mi guarda come se avessi detto che il sole tramonta ad est.

    P.S. vorrei dare anche io un consiglio di lettura. MILLENNIUM PEOPLE diJ.G. Ballard è un romanzo di fantascienza che mostra un possibile modo di uscire da questo sistema economico. ovviamente è un romanzo ed è passato sotto il rullo di censura inglese.

    1. una buona parte della popolazione, forse la maggioranza, italiana non va più a votare…quindi non mi sembra che si possa dire che la maggioranza sia fatta da zombi.
      Certo, il non voto non è che risolve tutto se non si traduce poi in qualcosa di più concreto…però indica la presa di coscienza di qualcosa, cioè che la “democrazia” è solo una presa per i fondelli o, quantomeno, che nessun partito merita di essere votato….non mi sembra che questa presa di coscienza sia una cosa da poco!

      1. il non voto al momento non ha alcuna conseguenza pratica, e non potrebbe d’altronde averla nemmeno laddove arrivasse a percentuali bulgare. Molte democrazie correnti sono campate tranquillamente con tassi di voto ridicoli.

        1. e quali sarebbero tutte queste democrazie che sono campate con tassi di voto ridicoli?
          Se si riferisce all’america è ovvio che non fa testo perché è il centro dell’impero e quindi ancora in grado di dare panem et cincensem ai suoi plebei.
          Chi altro ci sarebbe?

    1. sono andato a leggere l’articolo linkato…l’errore sta proprio nel link e non nell’articolo del giornale….ma probabilmente anche il link è innocente nel senso che forse non supportava un apostrofo.

  18. Sig. Dezzani, quand’è che ci scrive qualche altro articolo sulla situazione coreana?
    Ho letto qualche suo precedente articolo di mesi fa ma penso che sarebbe necessario qualche aggiornamento.

  19. Potrebbe essere interessante fare la prova del cognome?
    A un primo colpo d’occhio i cognomi dei responsabili parrebbero avere tutti la stessa origine etnica …
    Poi magari sono sciocchezze, chi lo sa. Però se è vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio … E’ anche vero che di fronte alle razze di vipere è meglio farsi prudenti come serpenti.

  20. “IL NON VOTO”

    In una situazione tragica, come quella italiana, il non voto sarebbe la “minima decenza” per una qualunque persona che si ritenga, almeno di media intelligenza. Il paese è stato pressoché distrutto in tutti i suoi parametri variabili. Tutto ciò che di negativo potevano fare, lo hanno fatto. Dall’economia, all’industria, alla religione alla famiglia, all’immigrazione, alle relazioni sociali e persino all’ambiente, alle vaccinazioni ed alle malattie. Fino al 2008, il paese ha retto, grazie anche a quanto solidamente, costruito in passato. Dopo ha ceduto. Hanno ceduto i suoi pilastri portanti spingendo all’emigrazione centinaia di migliaia di giovani italiani. Nessuno in Italia farà mai una rivoluzione. Non ne siamo mai stati capaci. Preferiamo sempre scappare, emigrare o patire. Gli italiani non amano combattere per le ingiustizie, piuttosto si vendono o si adeguano. Il NON VOTO è l’ultimo debole rigurgito di dignità. Dopo quello, resta solo la fine di un popolo e la trasformazione in un gregge di pecore.

    1. mai dire mai…in fondo abbiamo alle spalle solo 1 secolo e mezzo di storia d’talia…comunque concordo che il “”non voto” è (almeno ma non necessariamente solo) un “rigurgito di dignità”

      1. anche i sognatori e gli illusi votano ma “questo non cambia il loro destino”

        p.s. considero un po’ offensivo paragonare a pecore quelli che non votano…casomai siete pecore voi che insistete a voler votare…contenti voi!

    2. Caro Oblivion sul non voto e sulla fine ingloriosa del popolo Italianosi sa già tutto almeno dal 2004 quando Josè Saramago ha pubblicato il romanzo ” Saggio sulla Lucidità ” IL paese descritto è immaginario , ma molto vicino alla realtà italiana .
      Posto quì il riassunto della trama del romanzo , ma consiglio caldamente di leggerlo a chi ancora non lo conosce .E’ scritto bene ed è avvincente . Meglio ancora se si legge anche Cecità che è un l’antefatto del Saggio sulla Lucidità .
      A noi non resta da fare altro che aspettare tranquillamente che gli eventi italiani scorrano nella direzione del romanzo .

      I risultati delle elezioni amministrative in una capitale senza nome di un paese, anch’esso senza nome, mostrano l’insolita preferenza dei cittadini (oltre il 70%) per le schede bianche. Il governo del paese, retto da un non meglio specificato p.d.d. (partito di destra), che si contende il potere con il p.d.m. (partito di mezzo) e il minoritario p.d.s. (partito di sinistra), decide di far spiare i cittadini dalla polizia e di indire nuove elezioni, annullando le precedenti. Nonostante i metodi molto duri e repressivi, la polizia non riesce a scoprire nulla di nuovo, non c’è nessuna traccia dell’organizzazione criminale e sovversiva cercata dal governo, e le nuove elezioni danno un risultato ancora più sorprendente: l’83% delle schede scrutinate risulta essere composto da schede bianche.

      Visti i pochi progressi delle indagini, il governo decide di auto-esiliarsi e di porre la capitale in stato d’assedio, ritirando ogni traccia delle istituzioni centrali, comprese le forze di polizia, eccetto per quel che riguarda elementi che hanno il compito di scoprire le cause di quanto avvenuto. Ben presto viene compiuto un attentato in una stazione della metropolitana, che lo stesso governo, nella persona del ministro dell’interno, ha ordito, ma la colpa viene addossata ai cosiddetti biancosi, cioè all’organizzazione sediziosa accusata dal governo di aver fatto votare scheda bianca alla grande maggioranza della popolazione della capitale.

      In risposta a un lancio di volantini sulla città da parte del governo, una lettera giunge nelle mani del presidente della repubblica, del primo ministro e del ministro dell’interno. Un uomo, che si rivela essere il primo cieco, confessa di conoscere una donna che al tempo della “cecità bianca” di quattro anni prima, era stata l’unica a non perdere la vista e aveva anche ucciso un uomo. Effettivamente, in Cecità, la donna (denominata la moglie del medico) aveva ucciso un uomo, che, insieme ad altri ciechi, costringeva una parte delle persone internate dal governo in un ex manicomio a scambiare il cibo con rapporti sessuali. Il ministro dell’interno mette immediatamente in relazione la cecità dell’epoca e i risultati delle elezioni, sostenendo che la “colpevole” della sedizione non può che essere l’unica a non essere diventata cieca anni addietro.

      « Ti domando se dire che un accusato è innocente significa fallire una indagine, Sì, se l’indagine è stata concertata per fare di un innocente un colpevole »
      (Uno scambio di battute tra il commissario e l’ispettore)
      Per accertare questo, o, meglio, per far creare prove false a supporto di questa ipotesi, il ministro dell’interno invia un commissario, un ispettore e un agente di seconda classe in città. Questi avrebbero avuto il compito di interrogare il primo cieco, sua moglie, la moglie del medico e suo marito, il vecchio con la benda e quella che, alla fine dell’epidemia di cecità, era diventata la sua compagna, una ex-prostituta, denominata la ragazza con gli occhiali scuri. Queste persone, infatti, avevano fatto parte del gruppo di ciechi guidati dalla moglie del medico, l’unica dotata della vista. Dopo i primi interrogatori e pedinamenti, il gruppo di poliziotti finisce per solidarizzare con i componenti del gruppo. Questo rende il commissario, che maggiormente si fa portatore di critiche all’operato del governo, un nemico per il ministro dell’interno, protagonista e promotore delle scelte dell’esecutivo. Il ministro, dopo aver richiesto al commissario di fornirgli una foto del gruppo, consegnandola all’uomo con la cravatta blu a pallini bianchi, lascia da solo il commissario, facendo uscire dalla città i due sottoposti. Il commissario, lasciato solo, viene ucciso dallo stesso uomo, su ordine del ministro dell’interno. Quest’ultimo viene rimosso dal suo incarico dal primo ministro, ma ciò non mette fine alle azioni dell’uomo con la cravatta blu a pallini bianchi, il quale, approfittando della solitudine della moglie del medico (suo marito è stato arrestato dalla polizia), la uccide, sparando a lei e al suo cane (il cane delle lacrime), con un fucile di precisione.

    3. io vorrei domandare a quelli che ritengono che si debba sempre e comunque votare perché dovrebbe farlo chi è arrivato alla conclusione che votare non cambia niente.
      Dicono i sostenitori del voto che bisogna farlo perché a quelli del potere non gli frega se non voti anzi gli fa piacere!
      A me risulta che quelli del potere si danno un gran da fare nel cercare sempre di spingere la gente a votare. Ed è ovvio perché fanno così: perché in questo modo potranno vantarsi di essere stati investiti del loro potere proprio dai votanti.
      Ma a parte questo, mi sapete dire signori sostenitori del voto a oltranza perché uno deve sentirsi in colpa se non vota perché non trova nessun partito degno di fiducia?
      escluso renzi, escluso il 5s, escluso FI, escluso salvini (nonostante qualche scelta sbagliata si potrebbe votarlo ma come si fa a votare chi si allea di nuovo con Berlusconi?) escluso il partito di quella meloni che monti imperante votò la legge fornero, mi dite chi c…o rimane da poter votare?

      1. Nessuno ! Infatti il NON VOTO è un segnale devastante da parte del popolo (incapace di moti insurrezionalisti come quello italiano). Se le percentuali del NON VOTO italiano dovessero raggiungere (faccio un esempio) il 70% della popolazione o addirittura l’80% (cosa plausibile) ci dovrebbe essere una presa d’atto del fallimento della politica, con conseguenze immediate ed importanti.

        * Non a caso, incitare a non votare (specie per una figura istituzionale è considerato reato http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/15/referendum-linvito-allastensione-e-reato-punito-con-pene-fino-a-tre-anni-m5s-e-rifondazione-denunciano-renzi/2642353/ ).

        Nessun governo (specie un governo abusivo, ingiusto e/o dittatoriale, può permettersi percentuali bulgare di non votanti ).

        1. Però, per evitare che ora si debba avere paura di dire che è meglio non votare, è bene precisare che la giurisprudenza considera reato l’invito all’astensione solo quando è fatto da chi ricopre un incarico pubblico.
          Grazie al cielo almeno noi comuni mortali non rischiamo la galera se diciamo di non votare…almeno così è finora ma per il futuro chissa!
          p.s. Se pensavate che le denunce per incitazione al non voto sono state fatte da chi governa vi sbagliate…sono state fatte contro craxi da Capanna e contro renzi dal Ferrero di rifondazione comunista! cioè da gente che si atteggiava o ancora si atteggia a comunista rivoluzionario! pensa te!

      2. Il non voto sarebbe un grande urlo di protesta, il problema è che il coltello dalla parte del manico l’hanno sempre loro, come dimostra Gianni Barbato, qual’è allora la soluzione? Boh, o farsi amico il nemico, o magari puntare sul concetto del dividi et impera, ossia unirsi tutti (cosa possibile, certo, ma difficilissima oggi come non mai!!!!!). Oppure, c’è la strada della rassegnazione felice, ossia “fateci ciò che volete, portateci dove volete, a noi non frega niente, non ci toglierete mai il sorriso, né la dignità, noi continueremo le nostre danze alla faccia vostra”… 🙂

        1. Francesca, c’è grande fermento alle porte del nostro paese. Sono convinto che in Italia non accadrà nulla, ma sono altresì convinto che nel resto d’Europa e del Mondo, le cose stanno per cambiare, in maniera determinante. L’Italia sarà investita, volente o nolente, da questa ondata di cambiamenti.

          Vedi quello che sta accadendo oggi a Barcellona, tanto per fare un esempio

        2. Cara Francesca , quando un problema sembra insolubile bisogna andare…. controcorrente . Quale è il problema ?
          Allo stato attuale si prevede che i partiti siano grossomodo
          tutti sullo stesso ordine di percentuali con scarti irrisori . Questo comporta inevitabili alleanze dei partiti per formare un governo a danno degli elettori . Si parla cosi delle ” grosse koalition ” sul modello tedesco . Oppure ci si arrovella per trovare sistemi di voto con le più astruse teorie del voto , che alla fine non servono a niente e magari c’è la compravendita dei voti.S.B. docet . Così gli Italiani schifati decidono di non votare e il partito degli astensionisti è oltre il 52% .
          Ora immaginiamo che con un passa parola il 100 % del corpo
          votante si rechi alle urne e convogli il 90% su un solo partito questo si troverebbe nella ” spiacevole ” situazione di non avere bisogno di alleati per governare e tutto ricadrebbe sulle sue spalle . Le riforme sarebbero inevitabili pena il furore popolare che avrebbe finalmente il capro espiatorio ben visibile . Ma questa non sarebbe dittatura ? Ma certo !!!
          Ma dittatura del popolo votante !!! In fin dei conti non facevano così gli antichi Romani quando eleggevano i dittatori a tempo nei momenti cruciali tipo Cincinnato ?
          Quindi non voto disperso , ma voto concentrato come il
          raggio laser . che è più potente perchè i fotoni viaggiano tutti nella stessa direzione e non si disperdono come nelle lampade normali . Ciao

  21. Oggi, con l’unica candidatura di Dimaio abbiamo la conferma definitiva che il movimento 5 stelle è tutto pilotato. O meglio come dice il Dot. Dezzani è un utile stampella del potere .
    Cosa ne pensate del blocco dei fondi della Lega?
    Il PD sta già ricorrendo ai suoi sporchi trucchetti per eliminare gli avversari dato che sa di essere messo molto male.

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