Trump, Trump, Trump!

Quando mancano solo più tre grandi elettori, possiamo dirlo: Donald Trump è il prossimo presidente degli Stati Uniti d’America. 

Che il mondo avesse assunto una piega diversa, che stesse tirando un vento nuovo, si era capito lo scorso giugno col clamoroso referendum inglese che decretò la Brexit. Bisognava essere conniventi con l’establishment od essere scribacchini dei grandi media, per ignorare le forze telluriche in movimento sotto la crosta dell’Occidente: solo il New York Times, la Reuters o La Repubblica potevano scrivere, ancora poche ore prima dell’esito delle elezioni, che Hillary Clinton avesse il 90% di probabilità di vincere. La loro credibilità è finita. Per sempre.

L’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca ha però un impatto che va ben oltre ai media. 

È una rivoluzione che travolgerà assetti consolidati da decenni, come un fiume in piena. Analisi in giornata.

 

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18 Risposte a “Trump, Trump, Trump!”

  1. A Zurigo la prima neve sui tetti accompagna la fuga.

    Nella ex Roma il sole, e un cielo pulito come non si vedeva da tempo, accompagna il risveglio del finto papa. A Roma, capitale delle Russie e del mondo, neve fresca e abbondante. E aria pulita.

    Soffia un vento così, a Zurigo, come non ne sentiva da oltre 7 secoli.

  2. Mi fa sempre un po’ effetto, al di là del vincitore, che oggi in tutte le “democrazie” occidentali le elezioni o referendum si vincano per qualche migliaia di voti a fronte di milioni di votanti, così brexit, così Austria, così USA, al di là che questi ultimi abbiano poi misure diverse dovute ai grandi elettori. Strano no? O il mondo occidentale è perfettamente in equilibrio…. Oppure a pensar male qualche volta ci si azzecca

    1. A parte il fatto che la vittoria di Trump è stata ottenuta, letteralmente, contro tutto e contro tutti, se alla Convention di luglio i Democrats avessero scelto il “socialista” incazzato Sanders invece della iena ridens Clinton, oggi essi avrebbero vinto alla grande, com’era detto in un sondaggio di alcuni mesi fa. Invece la razza superiore dei clinton-bush-obbamians & tirapiedi ha scelto la ridens: nel D. of C.-Washington essa ha vinto con una percentuale ancora più bulgara (92,8) di quella di Obama quattro anni fa (91,4) ma ha perso nel resto del paese. A volta, anche la democrazia non è un’opinione.

  3. Complimenti Dezzani,
    solo un paio di settimane fa le dicevo che Trump aveva zero possibilità e lei mi rispondeva che sono i sondaggi a valere zero e Trump aveva delle concrete possibilità! Chapeau!

    Da qui a pochi anni il mondo dovrà trovare nuovi equilibri. L’Europa in particolare dovrà dimostrare di poter andare avanti senza le direttive USA. Viviamo tempi interessanti.

  4. Il primato della personalita’ . La caparbieta’ di Trump, ha galvanizzato l’America. A chi gli chiedeva cosa vedessero in lui gli americani, Reagan rispondeva: “Vedono uno di loro”. Quello che gli attori occulti temono piu’ di ogni altra cosa: il Capo, il patriarca tradizionale, l’autorita’ capace di compattare ed organizzare il popolo, di difenderlo dall’ infiltrazione e la manipolazione. E’ questo il loro terrore, che una nazione ritrovando la propria unita’ ed identita’ li riconosca come estranei e si liberi dalle loro spire

  5. Se Trump dovesse mantenere solo un decimo delle cose che ha promesso l’Europa si frantumerà in meno di un anno, il regime ucraino in un paio di mesi e l’ISIS in un paio di settimane. Speriamo solo che non trovino il sistema di farlo fuori.

  6. Evviva!L’avevamo previsto Federico!Ma i media main stream ancora non se ne capacitano…sembrano ancora in campagna elettorale per Hillary! Sono curioso di vedere se sotto Trump i neocon verranno perseguitati o meno per i loro reati. Se lo fará ce ne accorgeremo sin dai primi giorni che saranno i piú importanti Deve muoversi subito e velicemente su tutti i fronti. Ha poco tempo….

  7. …concordo nel VIVA TRUMP… certo che adesso toccherà veder come reagirà l’Headquarter delle Oligarchie Finanziario-Iniziatiche… che non diventi Trump un ennesimo Hanns Martin Schlyer, o un Moro, o un Mattei…

    1. Almeno oggi, godiamoci la vittoria, ipotizzando che Trump rimanga in carica 4 o 8 anni.

  8. Gran giorno per tutti noi! Adesso nei prossimi mesi staremo a vedere se Trump ed i suoi supporters in seno alle istituzioni USA ( chi puo escludere che gli abbiano dato un aiutino…) inizieranno il lavoro di repulisti interno e poi le prime manovre per il riassetto geopolitico, sara’ molto dura ma sicuramente, anche se questo non riuscira’ ad avverarsi e’ pur sempre meglio che essersi trovati Hillary e i suoi datori di lavoro a preparare nuovi disastri. Questa non e’ una valutazione geopolitica ma devo farla comunque: pur essendo in questi giorni in un ameno paese tropicale sono veramente rammaricato di non essere stato in Italia ed essermi quindi perso l’ espressione della conduttrice del TGCIA Giovanna Botteri man mano che si consolidava la vittoria di Trump!,,

  9. Complimenti Dezzani,
    potrebbe essere che alla fine si sia scelto Trump perchè ormai Killary era talmente bruciata e indagata che avrebbero fatto brutta figura agli occhi del mondo intero?
    (A parte i media e i citrulli occidentali)

    Saluti

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