Una storia di terrorismo all’ombra delle tensioni italo-tedesche su MPS

L’attentato di Berlino si è attenuto al solito copione: il terrorista, identificato grazie ai documenti rinvenuti sulla scena del crimine, è stato liquidato a distanza di pochi giorni, portandosi nella tomba gli scomodi ed inconfessabili segreti sull’attentato. C’è però una novità di rilievo: il tunisino Anis Amri è stato fermato e poi ucciso dalla polizia italiana, alle porte di Milano. C’è da chiedersi perché questo capitolo della strategia della tensione europea sia iniziato tragicamente in Germania e si sia concluso col lieto in fine in Italia, in un momento di forti tensioni italo-tedesche, ruotanti attorno al salvataggio di MPS ed al futuro dell’eurozona. L’insediamento di Marco Minniti al Ministero degli Interni non lascia dormire sonni tranquilli in vista delle prossime elezioni legislative.

Un assist angloamericano all’Italia, ai danni della Germania?

Il terrorismo che martoria l’Europa da ormai due anni è tanto sanguinario quanto prevedibile. Si potrebbe anzi dire che i diversi attacchi siano una variante dello stesso copione: strage, rivendicazione da parte dell’ISIS grazie alla solerte Rita Katz, rapida identificazione dei terroristi (spesso attraverso i documenti abbandonati sul luogo del crimine), breve latitanza, blitz delle forze dell’ordine che uccidono i terroristi, archiviazione del caso. Il lavoro degli investigatori e della magistratura, che un tempo si protraeva per anni se non per decenni, è stato ormai sostituito da questo schema da b-movie: crimine, caccia al cattivo, sparatoria, morte del cattivo, titoli di coda.

Non fa eccezione la recente strage di Berlino, di cui abbiamo già evidenziato tutte la caratteristiche che consentono di catalogarlo tra gli attentati di matrice ISIS/NATO: dinamica identica a quella di Nizza, concomitanza con l’assassinio dell’ambasciatore Andrei Karlov, attribuzione al Califfato grazie all’israeliana Rita Katz, svolta nelle indagini tramite il provvidenziale rinvenimento della carta d’identità del terrorista, etc. etc.

Il finale non ha riservato sorprese, avverando così la nostra facile profezia: il presunto responsabile dell’attentato, il tunisino Anis Amri, è stato ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia, portandosi nella tomba tutte le preziose informazioni di cui era in possesso. Il fatto che nessuno terrorista sia catturato vivo e portato in un’aula di Tribunale, consente di fare qualche congetturata sulla rete “dell’ISIS”: è un’organizzazione non verticale, caratterizzata cioè da una gerarchia a più livelli come la mafia o la camorra, bensì piatta, dove la manodopera (gli islamisti che compiono gli attentati) sono in diretto contatto con i membri dei servizi segreti occidentali. Ecco perché, a operazione conclusa, devono essere necessariamente eliminati: la loro testimonianza in un’aula di giustizia sarebbe dinamite.

C’è, però, una novità di rilievo nel caso dell’ultimo attentato tedesco: per la prima volta dalla strage di Charlie Hebdo, l’Italia gioca un ruolo di primo piano. Il tunisino è fermato e poi neutralizzato dalla polizia italiana, a Sesto San Giovanni, provincia di Milano: la trama dell’attacco terroristico, iniziata tragicamente a Berlino e proseguita con molti passi falsi da parte della autorità tedesche, si conclude così col lieto finale in Italia. È un caso fortuito, dovuto soltanto al peregrinare di Amri alla ricerca di un riparo, oppure nasconde un messaggio?

Nelle stesse ore in cui il tunisino entrava in Italia per andare incontro al suo destino, la notte tra il 22 ed il 23 dicembre, il governo Gentiloni varava il decreto “salva-risparmio” per la nazionalizzazione di MPS, sperando così di aggirare il salasso del “bail-in”, così caro all’establishment tedesco: “Mps, portavoce Dijsselbloem: aiuti Stato solo dopo bail-in” titola la Reuters nel pomeriggio del 23 dicembre1. C’è un nesso tra l’uccisione di Anis Amri e la ventilata nazionalizzazione di MPS? È possibile incastonare i due avvenimenti in un unico ragionamento coerente? Crediamo di sì.

Cominciamo col dire che l’epilogo di Anis Amri è, come il resto di questa triste vicenda, riconducibile alla galassia dei servizi segreti: tutto è stato scientificamente pianificato perché il tunisino arrivasse fino a Sesto San Giovanni e lì fosse liquidato in un conflitto a fuoco. La notizia del ritrovamento dei documenti e la conseguente “gigantesca caccia all’uomo” risale alla mattina del 21 dicembre: tutte le forze dell’ordine tedesche e quelle di mezza Europa sono mobilitate per stanare il tunisino.

Ciononostante, Anis Amri riesce ad aggirare i controlli non solo della Germania in pieno stato d’allerta, ma pure quelli di un altro Paese in emergenza terrorismo, la Francia. Anis Amri varca il confine franco-tedesco, si muove indisturbato nel territorio francese e raggiunge la Savoia: c’è da chiedersi se avrebbe potuto fare lo stesso in Austria o Svizzera, dove “l’ISIS” non è così “radicato”. Raggiunta Chambéry, Anis Amri prende nella prima serata del 22 dicembre un treno diretto in Italia e varca un altro confine senza problemi, quello franco-italiano: raggiunge quindi Torino alle 20.30

Si potrebbe dire: Anis Amri ce l’ha quasi fatta a fuggire! La meta del suo viaggio, quella Sesto San Giovanni dove conta forse di trovare rifugio presso la comunità mussulmana locale, è più vicina che mai: ha già percorso 1.500 chilometri e superato due frontiere senza essere scoperto e non dovrebbe certo incontrare ostacoli nell’ultimo miglio. Il tunisino è alla stazione di Milano verso l’una di notte: lì prendo un ultimo treno, quello che lo porta alla destinazione finale. Siamo a Sesto San Giovanni, tre di notte del 23 dicembre: la fuga di Anis Amri, cominciata a Berlino, può dirsi conclusa con successo.

Ed invece il destino, o meglio sarebbe dire i servizi segreti che hanno vegliato su Amri fino a quel momento, gli giocano un brutto scherzo.

Le tre di notte in piazza I Maggio, zona stazione. Una volante del commissariato viene inviata dopo una chiamata: qualcuno ha udito degli spari”2: una telefonata anonima, in seguito al rumore di presunti spari, fa correre una volante verso la stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni. Immaginiamo la scena: due poliziotti a bordo di una volante, notte fonda, una piazza semi-deserta, qualche immigrato che bazzica la stazione, una richiesta d’intervento per presunti spari.

C’è un uomo che cammina nella Piazza, “una persona sospetta di origine magrebina”3: come possa un magrebino essere sospetto alla stazione di Sesto San Giovanni, uno tra migliaia, è già un mistero. I due poliziotti comunque lo fermano: “non ho documenti, ma sono calabrese” è la risposta4. I solerti tutori della legge però non abboccano e chiedono all’uomo di svuotare sul cofano dell’auto il contenuto dello zaino che porta con sé. Scrive Repubblica5:

“A quel punto Anis Amri, invitato a svuotare lo zainetto, ha infilato la mano dentro il suo bagaglio e ha estratto la pistola con la quale ha cominciato a sparare ferendo alla spalla Christian Movio. A quel punto l’altro agente, Luca Scatà, che era a qualche metro di distanza dal tunisino, ha premuto il grilletto della sua pistola d’ordinanza e lo ha ferito mortalmente. (…). Nello zainetto Anis Amri non aveva nulla di particolare: uno spazzolino, un dentifricio e un sapone da barba. Durante la fuga dalla Germania verso l’Italia si era disfatto anche del suo telefonino.”

Davvero uno strano bagaglio, quello di Anis Amri: ha viaggiato per tre Paesi e per 1.500 chilometri, portando con sé uno zaino contente uno spazzolino, un dentifricio, una schiuma da barba ed una… pistola. Non gli conveniva viaggiare disarmato e spacciarsi semplicemente per uno dei milioni di clandestini che girano per l’Europa senza documenti? Ed il colpo sparato dalla sua calibro 22? Dritto alla spalla dell’agente di polizia, una parte del corpo tutt’altro che vitale, tanto che Christian Movio si farà immortalare, ferito ma sorridente, già la mattina successiva, in un servizio speciale di Repubblica.

Il terrorista, intanto, come i suoi compagni di Charlie Hebdo, del Bataclan, di Zavantem, di Nizza, etc. etc., è morto e testimoni che possano confermare o confutare la versione ufficiale di quel 23 notte, non ci sono. Nelle stesse ore, il neo-ministro degli Interni, Marco Minniti, darà la conferma: l’uomo ucciso è “senza ombra di dubbio Anis Amri6.

Se calcolassimo a tavolino le probabilità di questo evento si verifichi, che risultato avremmo? Uno su 1.000.000, uno su 10.000.000? Una volante, chiamata per presunti spari, ferma un magrebino in una stazione del milanese e, guarda caso, quell’uomo è l’autore della strage di Berlino del 19 dicembre, un fuggitivo che ha già percorso indisturbato 1.500 chilometri e varcato due confini, per poi finire ammazzato nel cuore della notte a Sesto San Giovanni. Crederci, è un atto di fede.

Ad apporre il sigillo dei servizi anglo-israeliani anche sulla morte del tunisino, interviene la solita Rita Katz: il cadavere di Anis Amri è appena arrivato all’obitorio e “l’ISIS”, appreso della sua morte, pubblica attraverso la sua agenzia di stampa Amaq (sic!) un video dove il giovane presta giuramento al Califfato. In sostanza i servizi segreti atlantici dicono: è una nostra operazione, dall’inizio alla fine.

site-milano

Nelle mattina del 23 dicembre, i principali siti d’informazione non avevano però aperto con i fatti di Milano, bensì con la notizia che il Consiglio dei Ministri aveva varato un decreto “salva-risparmi” da 20 €mld e che la nazionalizzazione di MPS, fallito l’aumento di capitale sul mercato, era ormai imminente: la decisione del governo italiano di entrare con denaro pubblico nel capitale della banca è finalizzata ad evitare l’applicazione del “bail in”, i cui effetti sarebbero esplosivi e, come abbiamo più volte sottolineato, capaci di innescare la dissoluzione dell’eurozona. Il problema è che tra Roma e Bruxelles, o meglio tra Roma e Berlino, non è stata raggiunta nessuna intesa che dispensi l’Italia dall’adozione del “bail in” nel caso di MPS: nel pomeriggio del 23, il portavoce del presidente dell’Eurogruppo, il filo-tedesco Jeroean Dijsselbloem, ribadisce che l’intervento dello Stato italiano in MPS è subordinato alla preventiva applicazione del “bail in”. “Le regole sono queste”7 ripetono i falchi teutonici: una vera grana per il governo filo-atlantico di Paolo Gentiloni.

Nella precedente analisi avevamo già evidenziato come la strage di Berlino fosse un avvertimento lanciato dall’establishment euro-atlantico alla Germania, affinché non adottasse politiche tali da portare l’eurozona e l’Unione Europea al collasso. Dopo la guerra economica sferrata contro Volkswagen, e l’assalto speculativo di George Soros a Deutsche Bank, si passa all’artiglieria pesante col terrorismo: la situazione nell’eurozona è infatti critica e le probabilità che l’euro imploda, se Berlino non cede sul “bail in” e sul rigore fiscale, non sono mai state alte come adesso.

Il “finale” della strage di Berlino, con l’uccisione di Anis Amri per mano della polizia italiana dopo il fallimento delle forze dell’ordine tedesche, è coerente con questa interpretazione: la storia dell’attentato del 19 dicembre “racconta” che nel braccio di ferro tra Italia e Germania su MPS e sui conti pubblici, l’establishment euro-atlantico, quello che controlla anche l’ISIS, è dalla parte di Roma contro Berlino, a favore del salvataggio delle banche contro il “bail in”, per la salvaguardia dell’euro contro la sua implosione, per gli Stati Uniti d’Europa contro il ritorno agli Stati sovrani.

A qualcuno sembrerà fanta-politica: ma è un ragionamento coerente e basato sulle dinamiche internazionali sviluppatesi in questi ultimi anni. Servirà la strage di Berlino a piegare la classe dirigente tedesca e ad evitare il “bail in” del Monte dei Paschi di Siena? Considerando i precedenti fallimenti dei casi Volkswagen e Deutsche Bank, la risposta è no.

Concludiamo con una nota: l’ingresso ufficiale dell’Italia nella strategia della tensione targata “ISIS” è coinciso con l’insediamento di Marco Minniti al Ministero degli Interni. Già sottosegretario di Stato del governo Renzi con delega alla sicurezza ed ai servizi segreti, il neo-ministro ha assunto le redini del Viminale con la certezza che un attentato fosse imminente. Scrive Repubblica8:

Solo martedì scorso, al Viminale, nella riunione del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo, i vertici delle nostre forze dell’ordine e della nostra Intelligence avevano misurato l’urgenza del cambio di passo dalle parole di Marco Minniti, il nuovo ministro dell’Interno che, non più tardi dell’autunno scorso, da sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Sicurezza nazionale, avvertiva di quanto fosse “ragionevole l’aspettativa di un nuovo attentato in Europa”.

L’intuizione di Marco Minniti si è rivelata corretta, perché a distanza di due giorni il terrorista di Berlino “è piovuto” in Italia, consentendo così all’Italia di liquidarlo ed infliggere un pesante smacco alle autorità tedesche. L’affiatamento di Minniti con i servizi segreti atlantici risale a decenni addietro: ex-comunista, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai Servizi del governo D’Alema, “interventista” convinto a fianco della NATO durante le guerre di Jugoslavia, Afghanistan e Libia, entrato nell’orbita di Francesco Cossiga (il ministro degli Interni ai tempi del sequestro Moro), con cui ha dato vita alla fondazione Intelligence Culture and Strategic Analysis, Minniti è tra i massimi esperti italiani “di intelligence”. È, tradotto in poco parole, l’uomo cui i servizi angloamericani ed israeliani passano le direttive, poi trasmesse al governo di turno.

C’è da augurarsi che l’episodio di Sesto San Giovanni sia un caso isolato e non sia il prodromo, piuttosto, di una più ampia strategia della tensione in vista delle prossime elezioni. Gestita dal Viminale, obviously.

 

minniti-pentagono

1http://it.reuters.com/article/businessNews/idITKBN14C0YU

2http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2016/12/23/news/ucciso-a-milano-l-attentatore-di-berlino-1.14612249

3https://www.lastampa.it/2016/12/23/italia/cronache/il-controllo-dei-documenti-i-dubbi-sullaccento-e-poi-gli-spari-cos-stato-ucciso-amri-hOm3f21RLE6SPI48n22chI/pagina.html

4http://www.repubblica.it/cronaca/2016/12/23/news/terrorismo_anis_amri_agli_agenti_sono_calabrese-154745912/

5

6http://www.repubblica.it/politica/2016/12/23/news/minniti_conferenza_stampa-154724138/

7http://it.reuters.com/article/businessNews/idITKBN14C0YU

8http://www.repubblica.it/politica/2016/12/23/news/minniti_conferenza_stampa-154724138/

60 Risposte a “Una storia di terrorismo all’ombra delle tensioni italo-tedesche su MPS”

  1. c’è da chiedersi se avrebbe potuto fare lo stesso in Austria o Svizzera
    infatti un’ altra condizione di “sicurezza” necessaria e’ questi “spettacoli” si svolgano interamente in paesi NATO, altrove , ove non c’è un pieno controllo dei “servizi” le cose potrebbero andare “storte”.

  2. Ottimo articolo! lo zaino era proprio minimalista. C’è da chiedersi se si facesse la barba con la pistola dato che mancava il rasoio! Buon Natale!!!

  3. Ottimo articolo, as usual, caro Dezzani! Ma, se mi permette di darle un consiglio, direi che lei non ha sottolineato abbastanza l’aspetto farsesco di questa tragica farsa che è l’attentato al mercatino di Natale presso la Gadächtniskirche (il luogo-simbolo della Berlino distrutta dalle bombe degli Alleati, nell’autunno del ’43).
    Una delle prime dichiarazioni della Merkel era che “sarebbe stato INTOLLERABILE se l’attentatore fosse un profugo”. Et voila, la solerte Polizei libera il povero profugo pakistano-tedesco e ritrova nel TIR assassino (dopo un giorno e mezzo di ricerche!) documenti e cellulare del tunisino-italiano Amri.
    Evviva! politica dell’accoglienza della “Mutti” è salva, …la più antica banca del mondo è salva, e il Bel paese si conferma il ventre molle dell’Oiropa, sempre aperto ad accogliere gli spauracchi dell’occidente: il comunismo, il terrorismo islamico, il debitopubblico bla bla bla.
    Una farsa è fatta di stereotipi, e noi italiani ce li dobbiamo sciroppare tutti. Proprio tutti. Compreso il ritorno della strategia della tensione (che poi è la conclusione, un po’ tragica, del suo articolo).
    Non vorrei peccare di ottimismo, ma a me sembra che l’Europa e in particolare l’Italia siano abbastanza frolle da non aver bisogno di alcun terrore strategico per piegarsi ai voleri del Gestell (“il sistema” come lo chiamava Heidegger).
    La tensione funziona meglio, molto meglio, nell’unico luogo dove è ancora ben consolidata la superiorità strategica dell’Occidente: e cioè in Medio Oriente. Dove infatti la nuova amministrazione USA intende incrementare la tensione, con il semplice atto di spostare l’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme. Spostamento annunciato da Trump molti mesi fa, e che sarebbe davvero INTOLLERABILE, sia per gli arabi-sunniti che per gli iraniani-sciiti. Proprio per questo, e cioè per aumentare una tensione davvero strategica, l’uscente Obama ha deciso per la prima e ultima volta di non porre il veto alla risoluzione ONU (proposta anche dalla Nuova Zelanda) di condannare gli insediamenti israeliani in Palestina.

    1. israel shamir (che non e’ molto sospettabile sionismo) sostiene che la mossa di trump sia un boccone avvelenato per la “nota lobby”.
      Infatti essa opera sempre per “fatti compiuti ” ( come l’annessione illegale di gerusalemme. le bombe atomiche , le colonie illegali.ect) in un vuoto di legalita’ sempre coperto dalla protezione U$A , ma stavolta un suo ” fatto compiuto” sarebbe messo sotto i riflettori della legalita’ internazionale proprio dal suo “golem”.

  4. infatti l’atlantismo è una religione laica, cui vanno tributati continui atti di fede.
    anche la tempistica “natalizia”, del resto, più che probabilmente non è casuale…

  5. Tacito, Tacito, Tacito!
    È lei, insieme agli altri indomiti che sul web da loro stessi creato, che ne pregiudica i piani. Non ha visto la farina sul ridicolo spagnolo ministro della Francia in piena Vandea? Siete voi, divenuti padroni del discorso nella ex Roma da noi ovunque infiltrata, che li rende impotenti. L’ex comico genovese, anche lui servo nostro, dileggio’ il figlio del contrabbandiere calabrese divenuto fondatore della Pravda italiana. ‘Inneggiava all’economia sovietica negli anni ’70’. E Tacito: ‘Avesse vinto l’asse oggi celebrerebbe la famiglia numerosa e il Duce’ come peraltro faceva da giovane. Convertitosi, Isacco Shamir lo ha scritto. Padroni del discorso. Ma la recita e’ ormai svelata. Così come disse il generale Don nel più memorabile discorso da tempi di Fitzgerald. In Florida. ‘La stampa è un sistema corrotto il cui compito è opprimere e corrompere il popolo’. Ovvero, l’oppio dei popoli del nostro connazionale Karl. Ed è questo, prima ancora della moneta creata dal nulla e prestata, che li ha persi.
    Nudi.

  6. Caro Federico, la tua in questo caso è un’analisi che non fa una piega. Aggiungerei che la storia insegna che far fare una bella figura ad un governo in provetta scricchiolante e impopolare appena insediato aiuta, queste operazioni hanno sempre molteplici fini mai uno solo. CIA e Mossad creano e conducono l’azione da gol e Minniti segna a porta vuota. Strano no? Una collaborazione dell’Italia in tali pagliacciate rimanda sinistramente ai tempi di Gladio, per fortuna oggi quasi nessuno crede più ai media mainstream e le loro fantasiose ricostruzioni, è chiaro che il personaggio era atteso e che in nostri sapessero, guada anche il tipo di pistola che gli hanno dato: una scacciacani farebbe più danni di quel calibro, ma almeno hanno avuto il buon gusto di non dargli una pistola finta.

    Secondo me questa azione, condotta in maniera molto frettolosa e poco professionale (ci hanno messo 2 giorni a trovare il capro espiatorio adatto), è la risposta a quanto avvenuto in Turchia, un atto per oscurare mediaticamente il false flag dei turchi in combutta con i russi che, guarda caso, ha fatto temporaneamente cessare tutte le pressioni e gli appelli tarocchi sulla questione di Aleppo che si facevano sempre più minacciose. La scena modello CSI, con tanto di cast e attore protagonista, in un contesto televisivo forse sarebbe anche verosimile se non fosse che si pretende di far passare un elemento dei servizi militari turchi come un esaltato dell’ISIS che recita il suo copione sotto i flash dei fotografi e le telecamere degli operatori che solertemente, dopo che ha scaricato un caricatore a bruciapelo su una persona, continuano noncuranti il loro lavoro come se nulla fosse. Eppure Amaq-SITE non rivendica, come mai?

    Forse avrai notato il sign of preservation del nostro durante il suo bel sermone, oppure la posizione dell’impiccato-appeso in cui giace morta tra l’altro un’altra persona che si pretende identificare con il nostro bravo attore (colore olivastro della pelle, basette tagliate più corte, lineamenti, orecchie, pettinatura dissimili…), questi caro Federico sono simboli di un mondo occulto che sta sotto (o sopra, a seconda di come la si vuol vedere) che ci vuole dire che qualcuno ha tradito dei patti (tra USA e Russia?) e chi tradisce fa una brutta fine. L’ambasciatore “morto” non era esattamente un novellino, uno cresciuto a vodka e KGB ai tempi dell’URSS che sarebbe un pò dura fregare in maniera così plateale, penso avesse meritato la pensione e fosse ora di ritirarlo dalla scena con un bel premio. Ma questa è solo la mia modesta opinione che però spiegherebbe l’immediata reazione dei servizi atlantici oppunto per far dimenticare da chi era assediata Aleppo e gli orrori dell’ISIS verso la Russia. E’ chiarissimo che aver costruito la figura immaginaria del califfato è un’arma a doppio taglio che anche altri possono sfruttare a loro favore, nel caso vengano violati degli accordi segreti, se ci pensi questo evento avvicina ulteriormente Russia e Turchia invece di allontanarli e funge da deterrente contro chi critica la campagna militare della Russia di Putin in Siria

  7. “Non gli conveniva viaggiare disarmato e spacciarsi semplicemente per uno dei milioni di clandestini ”
    No, non poteva farlo perchè come ex galeotto le impronte digitali corrispondenti alla sua identità sono nel database della polizia, che quindi l’avrebbe riconosciuto con la sua vera identità qualsiasi cosa avesse detto.

      1. Heeee…….. come no!!!
        Le pattuglie di Polizia, Carabinieri, etc. con tutta la “tecnologia” che hanno a bordo delle volanti, sono sicuuuramente in grado di controllare le impronte dei fermati in tempo reale.
        Soprattutto: due soli Agenti che sono stati inviati in una zona dove sono stati uditi degli spari (magari su segnalazione anonima)……. si mettono sicuuuramente a fermare ogni extracomunitario che trovano e… guarda caso… beccano il responsabile di una mattanza in Germania…
        Secondo me i due Agenti meritano veramente una medaglia. Soprattutto per la fortuna che hanno avuto a pescare proprio lo spietato terrorista che, dopo 1500 Km di fuga inarrestabile, si è venuto a infognare in una Piazza italiana.
        Se c’era ancora il buon Alberto Sordi avrebbe detto sicuramente:
        me provochi …. e io me te magno!

        Dott. Dezzani, Buone Feste e Buon Anno Nuovo (a Lei ed ai Suoi Cari) e…… grazie per la Sua opera di “evangelizzazione” che noi italiani ne abbiamo tanto bisogno…….. se solo ci fosse più partecipazione (coraggio soprattutto) da parte di quelli che si definiscono “uomini di cultura”….. , invece sembra che ogni cozza è ben avvinghiata alla propria poltroncina….

  8. Bellissimo pezzo ! Le coincidenze MPS – attentati non sono casuali. Il collegamento Germania-Italia è certo. Anche sul profilo finanziario. E’ vero comunque che la Germania vuole il -in ma non è la sola. Anche la Spagna per citare una nazione non mitteleuropea o “falco” vuole che l’Italia rispetti le regole. Qualcuno ha seguito il caso Bankia? Anche lì obbligazionisti furono tosati ed il bail-in ancora non era legge, era il 2013-2014. L’Italia è il cavallo di Troia degli americani in Europa. Mi sembra di rivedere la seconda guerra mondiale metaforicamente, questa volta con battaglie economiche. Gli USA hanno sempre utilizzato l’Italia per fottere i tedeschi, e quale paese migliore di quello dei voltagabbana cattodemocomunisti?

    L’avvertimento questa volta è per la Germania come i casi Deutsche Bank e Volkswagen ma l’Italia riceverà il prossimo. Secondo me se la Germania non dovesse cedere (parliamo di poco tempo, settimane) l’ultima carta per salvare gli Stati Uniti d’Europa da parte degli USA sarà un attentato in Italia clamoroso in modo da far passare il bail-in in secondo piano.I tempi saranno veloci perchè MPS ha liquidità per meno di 4 mesi. Il tempo scorre veloce

    tic tac tic tac tic tac

    PS Rita Katz sta sempre davanti al Cazz ! (traduzione: sta sempre in mezzo come ogni ebreo che si rispetti)

  9. La butto lì: ci sono prove della presenza in Germania di Amri? Se no, molto più facile par viaggiare solo il suo documento, lasciato provvidenzialmente da due personaggi subito dopo aver sistemato il povero polacco e fatto la strage.. Molto pericoloso infatti far viaggiare il terrorista, per di più a/r…Che magiacamente rispunta in Italia alle tre di notte…Da dovenon era mai uscito?? Mah…

  10. Quello che più fa arrabbiare e che dei poveri cristi ci devono appizzare la pelle per questi mentecatti !
    Creassero almeno dei morti finti, tutto simulato, almeno non dovrebbero morire dei poveri innocenti.

    PS Auguri di Buon Natale Dezzani

  11. Un paio di giorni fa, Carl Paladino, vice di Trump, ha detto che Michelle Obama dovrebbe ritornarsene a fare la scimmia in qualche grotta remota dello Zimbawe popolata da Gorilla. Non contento il giorno dopo ha detto di sperare che Obama muoia fra atroci sofferenze dopo avere fatto sesso con un toro http://federicodezzani.altervista.org/storia-terrorismo-allombra-delle-tensioni-italo-tedesche-mps/

    Al di là della facile ironia, queste dichiarazioni dimostrano almeno un paio di cose:

    1) Trump ed i “pretoriani” che lo accompagnano alla casa bianca è gente che non si lascia intimidire ed è pronta a tutto, quanto e più del clan Clinton-Obama

    2) Trump ed i suoi “pretoriani” stanno provocando il nemico, per costrinegrlo a venire allo scoperto

    P.s. Mi auguro che il cambiamento del 20 gennaio prossimo, coinvolga anche tutti i servi italioti e ci sia un tabula rasa generale, dai politici, ai giornalisti, agli intrattenitori televisivi, che per anni si sono (per denaro e potere) prostrati, (servendola a discapito del popolo), all’elite dominante.

  12. mps nazionalizzata e una ventina di miliardi di euro persi dai Veneti nel fallimento delle popolari locali…l’anno prossimo la Venetexit diverrà un incubo per il “sistema”
    Buon Natale a tutti.

  13. hanno abbattuto il tunisino in Italia perchè vogliono coinvolgerci nella strategia della tensione fino al collo.

    il famoso “Lodo Moro”, ormai sdoganato da ex leggenda metropolitana a fatto appurato da fonti qualificate, è tutt’ora attivo : …in Italia non si vede un attenatato terroristico serio da 30 anni….non è certo perchè abbiamo chissà quale intelligence…

    il finale del b-movie è stato girato a Milano per lanciare un semplice messaggio : da oggi ci siete dentro anche voi Italiani, non parlate di sovranità nazionale, men che meno di sovranità monetaria, si va verso gli stati uniti d’europa, mutismo e rassegnazione.

    abbiamo sentito tutti quelle mummie fossili in TV, ad ogni attentato arrivano come avvoltoi per cavalcare l’onda della paura e della tensione, invocando un rafforzamento dell’europa.

    da adesso in aventi, possiamo aspettarci un cambio radicale della situazione : o “rigihiamo diritto” oppure il terrorismo vero tornerà a colpire in Italia in maniera devastante come non succedeva più da molto tempo.
    ci siamo abituati ai fuocherelli degli anarchici…ma mi sà che la musica sta per cambiare.
    l’abbattimento del tunisino è il casus belli, il “lodo” è saltato…..

    1. dove sta “l’ invece” ? Nella multinazionale “U$rael” tutti i ” servizi” sono ” parenti stretti”

  14. Brevissima postilla integrativa sulla Polonia. La Polonia potrebbe essere tirata in mezzo non a caso.
    Il solerte organo dell’atlantismo italiano intervistava nelle ore successive all’attentato il ministro degli Esteri polacco e en passant faceva notare: “Assassinato l’autista-eroe, fatta la strage col camion, il terrorista è poi fuggito ed è ancora ricercato, si teme sia già all’estero. E allora la Polonia si muove, con tutti i mezzi dei suoi efficienti servizi d’intelligence collaudati nella Nato dall’Afghanistan al confronto con Putin.”

    http://www.repubblica.it/esteri/2016/12/21/news/berlino_ministro_esteri_polacco-154569417/

  15. L’analisi ed i commenti danno un quadro abbastanza esaustivo della situazione, anche se alcune ipotesi pur essendo più che fondate sono, a mio avviso, apparentemente contraddittorie tra di loro.
    Ad esempio se l’uccisione in Italia del presunto attentatore fosse un avviso al nostro Paese di non pensare minimamente ad una sua “autodeterminazione” rispetto alla UE o all’Euro, pare contrastare con quanto affermato sinora sul reale ruolo del M5S (ed il successo che sta ottenendo) ovvero convogliare il malcontento popolare e le istanze anti EU in un movimento creato e gestito dalle oligarchie atlantiche; il risultato dell’enorme sforzo organizzativo profuso per incanalare il malcontento popolare nel M5S non è stato giudicato sufficiente ( o il rischio che il M5S si emancipi è elevato) e quindi si è deciso di ricorrere a metodi più cruenti per tenere la classe politica e la popolazione sotto scacco?
    Un altro fatto a cui non riesco a dare una spiegazione razionale è l’approssimazione e la trascuratezza ( che sembrano volute) con cui sono avvenuti molti attentati, non solo a partire dalla “madre di tutti gli attentati terroristici” ovvero l’11 settembre ma in particolare gli attentati avvenuti recentemente in Europa.
    Si possono citare gli autori della strage all’aeroporto in Belgio che gettano il loro PC portatile nel cestino dei rifiuti fuori della loro abitazione, l’attentatore di Nizza che lascia i documenti sul camion per arrivare al presunto attentatore di Berlino che oltre a lasciare i documenti sul camion compie un percorso incredibile per ritornare in Italia e farsi ammazzare in modo singolare. Come è già stato scritto, in quest’ultimo caso vi è il particolare davvero incredibile della pistola calibro 22 che il presunto attentatore ha utilizzato contro l’agente di PS: chi ha un minimo di conoscenza delle armi sa che quel calibro ha un potere di arresto o comunque un potere invalidante pressoché nullo ( a meno di non colpire con precisione organi vitali) mentre qualsiasi altro calibro sarebbe più adatto alla difesa personale o anche ad offendere, è possibile che una persona affiliata all’ISIS, che è in grado (?) di realizzare un progetto complesso come si è rivelato l’attentato di Berlino ( e che si è fatto 4 anni di carcere in Italia)sia così incosciente da girare per mezza Europa con una pistola del tutto inutile nello zainetto?
    Se prendiamo “l’azione terroristica” più importante avvenuta nel nostro Paese ovvero il rapimento e l’assassinio di Moro, vediamo come essa nel momento in cui è avvenuta fosse assolutamente “credibile” cioè “i terroristi che da alcuni anni insanguinano il nostro Paese colpiscono uno dei simboli dello Stato e del potere politico”, credo che nel 1978 nessun cittadino mediamente informato ed anche con senso critico avrebbe immaginato cosa vi era dietro questa azione e che oggi in parte conosciamo. E’ vero che quasi 40 anni fa gli strumenti di informazione utilizzabili dalla popolazione erano sicuramente inferiori ad oggi, i canali a cui ci si poteva rivolgere per avere versioni diverse dei fatti era inesistente, ed un blog come questo era del tutto inimmaginabile, però vi era appunto una “credibilità di fondo dei fatti”. E’ mai possibile che la capacità da parte delle oligarchie e degli esecutori delle loro strategie sia così peggiorata nel corso degli anni da comportarsi come dei dilettanti allo sbaraglio? Oppure ritengono le popolazioni europee ormai talmente succubi dei media mainstream che non si curano nemmeno più di rendere credibili le loro azioni?
    Rendere una qualsiasi azione credibile dovrebbe essere la base per qualsiasi operazione o strategia successiva, ma nei casi sopraesposti questo aspetto pare del tutto trascurato.

    1. E’ stato già discusso ampiamente come e perchè l’ M5S sia nato come ” creatura sistemica” , ma il suo successo e’ andato altre le aspettative dei pupari ed è diventato difficile manipolare l’ M5S da quando la sua base elettorale è divenuta rabbiosamente “antisistema” e con dimensioni di oltre il 30%.
      Adesso e’ assolutamente necessario ai pupari riportare ( vedi giunta romana ) la sua base ad una dimensione meglio gestibile nel gioco elettorale ( <20%).

      1. Si e no… nel senso che se ha un senso quello che giustamente Lei ha detto, non vedo come un partito che non vuole uscire dall’europa, ma uscire dall’euro, possa essere considerato “pericoloso”.
        Purtroppo abbiamo moltissime persone iscritte o che votano tale movimento che, sentendole su facebook, non riescono a vedere oltre al proprio naso.

      2. Non mi pare che ci stiano riuscendo malgrado l’impiego massiccio dell’arma della diffamazione e dello sputtanamento, mi auguro che continuino a non riuscirci.

    2. si è deciso di estendere ( o comunque di minacciare pesantemente di estendere ) le attività terroristiche in Italia, cercando lo scavalcamento di quel Lodo che ci manteneva immuni.

      concordo sulla calibro 22., un’arma ridicola che può andare bene per tirare agli scoiattoli e ai topi….ancora roba da b-movie.

      anche negli anni di piombo la “dietrologia” e il “complottosimo” erano ben sviluppate, e avevano già raggiunto le conclusioni e le teorie poi sviluppate e diffuse oggi, mancava solo lo strumento ( internet ) per la propagazione pandemica di certe idee e ragionamenti.
      per fare un esempio, Strage di Piazza Fontana : che c’era lo zampino di certi servizi deviati lo avevano capito nel giro di una settimana, solo che ovviamente tali letture erano confinate negli scantinati dove si riunivano i collettivi anarchici.
      Per fare un esempio, ti consiglio il libro “Il Segreto di Piazza Fontana” di Cucchiarielli, per farti un’idea del livello semplicemente immenso di incongruenze, sentenze contraddittorie, morti sospette, perizie sballate e altre narrazioni sgangherate che hanno caratterizzato da SEMPRE questo tipo di eventi

      l’11 settembre io ho abboccato come la grande maggioranza della gente : non avevo internet
      poi mi sono connesso alla rete, e dopo svariate notti insonni passate a guardare documentari ho finalmente acceso la spia del dubbio, altrimenti mai mi sarei immaginato che si potesse arrivare a tanto in un paese “democratico”.

      purtroppo la stragrande maggioranza della popolazione europea crede alle notizie mainstream : l’impatto di questi attentati è studiato proprio per impressionare questo segmento maggioritario di popolazione che risulta, non me ne vogliano, meno “evoluto” e/o meno propenso a porsi domande o a mettere in discussione i dogmi portanti della narrazione che vede l’occidente come baluardo dell’umanità contro la barbarie del resto del mondo.
      una narrazione tanto ipocrita quanto falsa.
      ma sicuramente rassicurante.

      come ha sottolineato Dezzani nei precedenti articoli, l’UE non è mai stata così vicina al punto di rottura : più ci avviciniamo, più ci saranno attentati.
      se la narrazione è da b-movie non importa….hai mai visto qualche giornalista di grido mettere in discussione gli attentati più eclatanti degli ultimi anni ?
      no….la narrazione del terrorismo è un dogma…e come tale nessun giornalista “di sistema” può permettersi di metterlo in discussione, pena finire in fila alla più vicina agenzia interinale.

      il b-movie lo fanno per un certo tipo di pubblico…..quelli che hanno acceso la spia del dubbio sono “irrecuperabili”….non la bevono più….hanno sviluppato un sesto senso…..meglio bombardare la massa dei lobotomizzati e dei disinteressati con la narrazione mainstream per evitare che la “necrosi complottista” si espanda ulteriormente contagiando le ipocrite fondamenta del sistema : ed è per questo che i dettagli della trama ed eventuali incongruenze non importano nulla…..il bersaglio della propaganda non ha interesse a rilvearle o non ha gli strumenti per comprenderle…..la “credibilità” della narrazione risiede esclusivamente nella natura mainstream della fonte….un dogma…un atto di fede…negli anni di piombo come oggi.

  16. Assistiamo a un crescendo di attacchi terroristici contro la russia non solo in siria (vedi attacco ad ospedale russo) ma su vari altri teatri: in turchia con l’assassinio dell’ambasciatore russo, lo stesso attentato di berlino , forse ispirato (anche) dal malumore Nato per le pericolose attrazioni tedesche verso la russia, ora quest’aereo russo caduto nel mar nero mentre si recava in siria e che, fino a prova contraria, credo che sia frutto di un qualche sabotaggio Nato che, disattivando i comandi dell’aereo, ne ha determinato la caduta.
    A proposito di quest’ultimo “incidente” direi anche che se effettivamente fosse frutto di un sabotaggio Nato, difficilmente Putin lo denuncerebbe come tale perché se lo facesse non gli resterebbe che dichiarare guerra agli Usa-Nato.
    Intanto stanno riprendendo le manovre aggressive dell’esercito ucraino contro il donbass, i russofobi polacchi decidono di emulare i nazisti ucraini abbattendo i monumenti russi e tra non molto installeranno anche loro (come i rumeni) i missili americani cosiddetti “difensivi”, per non parlare del contratto recentemente firmato tra polonia e Usa riguardo all’acquisto di missili di crociera Nato della gitttata di oltre 1000 km.
    Da qui al 20 gennaio, quelle serpi di Obama e di Clinton ci riserveranno ancora molte sorprese e non credo che la situazione migliorerà anche dopo l’insediamento di trump. Oramai in Usa ci sono centri di potere che se ne fregano di chi sia il presidente e agiscono autonomamente (Cia, Pentagono e quant’altri).
    Questi centri di potere vogliono la guerra con la russia e giorno dopo giorno la stanno alimentando
    Non sono più tanto sicuro che ci risparmieranno una guerra nucleare e ammesso che lo facciano non ci risparmieranno una guerra con altri mezzi che non siano quelli nucleari: guerre elettroniche,climatiche, attentati e chi più ne ha più ne metta.

  17. Magari scrivo una belinata, però osservo che personalmente sono assai più preoccupato da quella che viene comunemente definita “microcriminalità” legata alla libera circolazione sul suolo italico di branchi di belve a due gambe provenienti da ogni parte del globo che non dai rischi del “terrorismo”. Il terrorismo non mi terrorizza: è grave?

    P.S. Un terrorismo degno di questo nome non si occupa di far investire investe gente con un camion, fa piuttosto esplodere una raffineria o uno stabilimento chimico. Com’è che non accade? Forse perché il terrorismo attuale è fasullo? Una recita? E non venitemi a raccontare che certi obiettivi sono più controllati, perché sappiamo che non è vero.

  18. Magari scrivo una belinata, però osservo che personalmente sono assai più preoccupato da quella che viene comunemente definita “microcriminalità” legata alla libera circolazione sul suolo italico di branchi di belve a due gambe provenienti da ogni parte del globo che non dai rischi del “terrorismo”. Il terrorismo non mi terrorizza: è grave?

    P.S. Un terrorismo degno di questo nome non si occupa di far investire investe gente con un camion, fa piuttosto esplodere una raffineria o uno stabilimento chimico o colpisce figure apicali o persone ad esse vicine. Com’è che non accade? Forse perché il terrorismo attuale è fasullo? Una recita? E non venitemi a raccontare che certi obiettivi sono più controllati, perché sappiamo che non è vero.

  19. Ma tu li leggi gli articoli di Federico Dezzani ? Voglio dire, se sei su questo Blog e gli ultimi articoli spiegano esattamente come e perchè vengono fatti questi “attentati”, risulta difficile comprendere la tua domanda.

    1. Sottolineavo il fatto che questi attentati mi sembrano poco credibili, il che non contraddice ma in qualche misura rafforza le perplessità espresse dal Dezzani. Volendo accettare l’idea che si tratti di “terrorismo genuino”, si avrebbe l’impressione di essere di fronte a “milizie” ancora ferme all’età in cui si gioca con i Lego, cosa che mi sembra poco credibile. Perché dovremmo pensare che gli attentatori sono dei minorati? Non è un po’ troppo “cinematografica” una visione di quel tipo? I “buoni” forti, belli, potenti e intelligenti; i “cattivi” fiacchi, brutti come la fame, imbelli e pure un po’ imbecilli. Mmm…

  20. Se fosse confermato l’attentato all’aereo russo caduto, lo scenario si farebbe sempre più cupo: dall’assassinio dell’ambasciatore Karlov sono passati solo pochi giorni, si tratterebbe di attacchi sempre più pesanti all’apparato russo.
    Quanto può ancora incassare ancora la Russia prima del passaggio di consegne Obama – Trump?
    Da qualche parte si legge di una esplosione in un raffineria israeliana, solo una coincidenza di tempi? O piuttosto è da ritenersi una risposta asimmetrica?
    Ovviamente su questa vicenda ci sarà il silenzio della stampa mainstream.

    1. Il Cremlino ha confermato che si è trattato di un “errore umano” ed ha escluso l’ipotesi attentato. Tuttavia se anche ci fosse lo zampino dei servizi segreti alleati, non credo convenga alla Russia, a soli 25 giorni dall’insediamento di Trump, ripondere apertamente a questi subdoli attacchi, anche perchè finirebbe per passare dalla parte del torto, agli occhi dell’opinione pubblica.

      Quindi, essendo Putin, tutt’altro che un ingenuo, credo incasserà ed andrà avanti.

      P.s. La Russia potrebbe rispondere solo ad un attacco plateale e palese, di modo da avere l’opinione pubblica dalla sua parte.

      Per adesso, sullo scacchiere internazionale è la Russia che sta vincendo alla grande , dopo avere scoperto il bunker sotterraneo ad Aleppo con un nutrito team di consiglieri militari, esperti d’intelligence della Cia, del Mossad, Arabia Saudita, Marocco, Qatar etc. che comandavano, via satellite, la schiera di tagliagole, ribelli e terroristi che in superficie, compivano i più atroci massacri sui civili https://www.youtube.com/watch?v=DQdDBQQMUNQ

  21. Dunque sembra che quel tunisino (Amri) fosse effettivamente in germania (e anche da parecchio tempo ) in attesa di essere espulso (campa cavallo!).
    Poi lo ritroviamo a milano e lì viene ammazzato.
    Se questo tunisino è effettivamente l’autore della strage a Berlino è evidente che è riuscito ad arrivare in italia solo grazie a delle complicità perché un vero terrorista ricercato da tutte le polizie non percorre in treno quasi 1500 km senza avere qualcuno di qualche servizio segreto che gli copre le spalle. Poi, una volta arrivato in italia, è ipotizzabile che proprio chi fino a quel momento lo aveva coperto telefona alla polizia italiana per farlo prendere e ammazzare.
    Questa, forse, è la versione più probabile dei fatti ma proviamo ad analizzare uno scenario diverso in cui invece questo Amri non sia l’autore dell’attentato a berlino ma solo un capro espiatorio.
    Qualcuno ha messo sul Tir i suoi documenti e da quel momento si apre la caccia nei suoi confronti.
    Cosa farebbe una qualsiasi persona che si vedesse “Ingiustamente” accusata di una strage del genere? Si consegnerebbe alla polizia? non credo, il ricercato (che peraltro non è certo uno stinco di santo) sa bene che se lo prendono lo ammazzano.
    Si nasconderebbe in qualche buco in germania? poco probabile perché è già un soggetto ben noto alla polizia e in poco tempo sarebbe beccato.
    Non gli resta che scappare…ed è proprio quello che decide di fare il tunisino.
    In tasca ha dei documenti falsi che potrebbero consentirgli di passare i vari confini e, comunque, non ha scelta e deve rischiare. Assieme a pochissimi altri oggetti ha nel suo zaino solo una piccola pistola che tiene con sé perché non si sa mai e potrebbe servirgli. D’altronde anche decidendo di non portare quella pistola, se fosse fermato sarebbe sicuramente arrestato e ammazzato ,,, quindi tanto vale tenerla!
    Però qualcuno conosce bene i suoi movimenti e per qualche motivo decide di non fermarlo in germania stessa e neppure in francia ma aspetta che il pollo arrivi a milano..lì il tunisino vorrebbe forse raggiungere la sua famiglia (mi sembra, ma eventualmente qualcuno mi corregga se sbaglio, che la sua famiglia fosse proprio a milano) ma quel qualcuno che lo segue avvisa la polizia italiana che lo blocca con facilità e lo ammazza.
    Grandi applausi per i poliziotti e per il governo italiano…cosa che non dispiace certo a gentiloni bisognoso di qualche medaglia che ne rafforzi l’immagine sia all’interno che all’estero…e poi – come ci dice Dezzani stesso – questa medaglia fa comodo anche nella diatriba che contrappone l’italia alla germania per la questione MPS.

  22. 1)…comunque sia pare che qualcuno o qualcosa voglia fare più di un dispetto all ‘attuale gestione della Russia prima del fatidico 20 gennaio….
    2)…per quanto riguarda il caso del tunisino è un copione già rivisto, ma con un particolare aiuto, in questo caso, all’attuale gestione “politica” italica o peggio in preparazione di un più vasto coinvolgimento nell’entità europea di ciò che ne rimane (ma non credo…la data di riferimento è anche in questo caso il 20 gennaio…dopo può cambiare tutto o “quasi”….).

    Certo ci aspetta un 2017 con svariati colpi di scena….speriamo di non rischiare troppo….

    1. La classe dirigente italiana attuale (con le dovute, se pur rare eccezioni) è, in assoluto, la peggiore classe dirigente che la storia occidentale ricordi. Forse solo quella Argentina di Cavallo, Menem e De La Rua, potrebbe eguagliarla.

      Non ci sono parole per esprimere il tanfo di fogna che questi “suini” emanano. Mi ricordano molto quei mariti, ubriaconi, ignoranti e corrotti che in strada prendono sonori calci nel sedere da tutti i maschi del quartiere ed a casa si rifanno, picchiando la povera moglie e le figlie. Ecco così hanno fatto loro con la loro stessa gente, obbero con gli italiani !

      Una classe dirigente totalmente serva dei potentati stranieri e che ha calpestato e ridotto in macerie, in poco più di un ventennio, il benessere di un intero paese.

      Una classe dirigente figlia del nepotismo, della immeritocrazia, della corruzione, che si è ritrovata in Europa, spesso, senza neanche saper parlare inglese, figuriamoci studiare a fondo le norme ed i cavilli giuridici che firmavano.

      Incompetenti, assenteisti sugli scranni di Bruxelles, il Parlamento Europeo è stato, per i politici italiani, il luogo “di villeggiatura” dove inviare gli “esclusi” dalla politica nazionale. Spesso ignoranti come capre, si sono ritrovati a trattare con professionisti tedeschi, Inglesi, Francesi etc. estremamente preparati .

      La loro incompetenza e la loro corruzione oltre che servilismo, ha oggi delle conseguenze gravissime, che ricadranno (ovviamente) sul popolo italiano. Mps è solo la miccia d’innesco. Attendiamo i “botti di fine anno”…nel silenzio e nelle menzogne dei media “main-stream”, ovviamente.

      D’altra parte ‘unica cosa che sono bravi a fare i gruppi dirigenti dell’establishment italico attuale….è MENTIRE e non in Europa, dove sono considerati poco più che dei pagliacci, ma mentire al loro popolo, alla loro stessa gente che avrebbero dovuto difendere e tutelare.

      1. sono d’accordo su tutto ! Sono dei Filibustieri, dei venduti, una classe politica e una classe finanziaria e di “imprenditori” da quattro soldi che venderebbe chiunque pur di salvarsi. Persone da quattro soldi che nel libero mercato non sopravviverebbero due ore, incapaci allo stato puro ! Devono fare una brutta fine

  23. Ottima analisi Dezzani, siamo alla nazionalizzazione di MPS, ma chiedo a lei che ha competenza in economia, visto che io non sono di certo una cima in materia, in pratica hanno sbloccato 20 miliardi, poi si parla dei debiti “deteriorati” bisbigliando cifre che vanno dai 300 ai 400 miliardi per tutto il comparto bancario Italiano, insomma che stanno facendo, sono veramente così imbecilli da non capire che non c’è nulla da fare ed è meglio sfilarsi subito da questa che ormai è diventata l’unione sovietica?

    Saluti

    1. Hai ragione, questa Europa=socialismo da strapazzi dove le elites sono garantite su tutto e chi lavora e produce deve scannarsi con gli altri e fare la fame ! La Libertà non c’è ! Europa = Tasse Tasse Tasse per far campare le elites delle banche fallite e gli Euroburocrati ! Il migliore di loro non sarebbe capace nemmeno di comprare 1 Litro di latte perchè non sanno neanche quanto costa !!!! In Italia siamo anche peggiori in questo paese di comunisti (con il culo degli altri). La pagheranno cara !!!!

      PS me ne fotto dei “diritti acquisiti”. Diritti un cazzo

      1. bravo, continua a fottertene dei “diritti acquisiti”! e vedrai che presto qualcun altro ti dirà che se ne fotte dei tuoi diritti!
        comunque, “stai sereno” che i “diritti acquisiti” che tanto ti infastidiscono sono già stati smantellati in gran parte: quelli per i lavoro e quelli per la pensione…a proposito di questi ultimi sei in buona compagnia di un sig. che si chiama Boeri (boss “bocconiano” dell’Inps) … anche quello sembra “fottersene” dei diritti acquisiti tant’è che vuole abbassare le pensioni di chi prende più di 2000€ lordi al mese, cioè poco più o poco meno di 1200€ netti (netti per modo di dire, perché poi ci sono altre tasse da pagare al comune e via dicendo).

        1. Hai dimenticato di citare lo smantellamento della sanità pubblica. Ancora in corso, ma già a buon punto.

  24. Tutto è perfettamente condivisibile. Unica incertezza: come ha fatto un poliziotto a dieci metri di distanza a freddare il terrorista con una pistola? Un solo colpo? Tutto il caricatore? Chi lo sa. Si vede solo il lenzuolo che ricopre il cadavere. Probabilmente, c’è stato l’aiutino di qualche tiratore targato CIA nei pressi. Tipo delitto Morto, dove con precisione millimetrica furono fatte fuori scorta ed autista, senza nessun graffio all’norevole.

  25. Il piano A vittoria del si al referendum per renderci ancora piu’ schiavi della Germania e dei criminali di Bruxelles e’ fallito..ora si passa al piano B attraverso la gestione MPS che portera’ all’ESM.
    E vedremo se il popolo italiano subira’ in silenzio il commissariamento.
    In un paese civile dovrebbe essere istituito un tribunale speciale per processare e condannare a morte i politici italiani traditori che hanno permesso questo crimine.

  26. Monte Paschi Siena = Bomba Radioattiva. “il sistema” Italia ruota tutto intorno a questa Banca di sterco. I borghesucci da 4 soldi, Politici sinistroidi da strapazzo, pseudo intellettuali con la verità in tasca, cattocomunisti dell’immigrazione è bella è risorsa per il paese. Intorno a questo sistema di sterco Monte Paschi ci sono miriadi di statali che facevano i comunisti col culo degli altri, si fottevano stipendi e prebende mentre gli ITALIANI veri lavoravano e pagavano le tasse per mantenere questa pletora di PARASSITI. Banca Monte Paschi dovete fare una morte VOI e tutti quelli che vi sono intorno. Siete talmente sciacalli che avete ASSASSINATO anche i vostri, leggasi il buon David Rossi che non ne voleva più sapere di imbrogli e truffe.

    Banca Monte Paschi sei l’esempio della FECCIA della società italiana ! Dovete crepare !!!!!!!!!

  27. Dezzani scusami se fingo 1 OT. Hai strumenti tecnici per discriminare appropriazioni fraudolente di identità (IP, al limite?) da parte di personaggi fiabeschi governativi livorosetti? O lasci che ci arriviamo da soli?Grazie
    DNFTT. IST

  28. Federico, la centrale del Mossad in Italia è a Cinisello Balsamo ( vicino a Sesto San Giovanni… Amri doveva tornare a prendere contatti con loro? )

    e Obama sa molto bene che il neo eletto Trump ha promesso una guerra economica alla Germania.

    1. Trump al massimo farà la guerra alla Merkel ed all’Unione Europea. Lui è pure di origini tedesche…

  29. Saluto. Ho scoperto questo blog stasera ed è già nei “preferiti” della mia collezione preferita importata dalla rete. Quanto scritto dall’ autore del pezzo è senz’ altro verosimile e ne condivido la quasi totalità. D’ altra parte, gli interessi che convergono in una direzione piuttosto che in una diversa, sono sempre più d’ uno e ciò complica, spesso, la lettura di alcune sfumature più o meno importanti. Sta di fatto che, allo stato attuale delle cose, se si considera che non si esiti a ricorrere al terrorismo mercenario anche in relazione al MPS, la cui orbita non è nuova ad atti violenti, risulta ben chiaro che essa rappresenta il vaso di Pandora che non deve essere scoperchiato, costi quel che costi. Probabilmente, dentro quella banca sono custodite le sorti di alcune eminenze grigie, che a loro tempo aprirono la porta ai poteri stranieri per il saccheggio della Nazione, in una ormai lontana, eppure tornata quantomai attuale, stagione Tangentopoli-stragi. A mio avviso, se saltasse la corazzata MPS colerebbe a picco mezzo “establishment” democratico nostrano, e non solo. Forse.
    Complimenti, comunque, per il blog.
    Umberto

  30. Avete notato che anche stavolta, i parenti del terrorista ucciso, intervistati da un incauto giornalista, hanno dichiarato di non riconoscere loro figlio/fratello/cugino nel personaggio salito alla ribalta per l’attentato? Anche stavolta, l’attentatore aveva un background biografico che non coincideva affatto con quello di un fanatico religioso. Sarebbe interessante indagare su chi ha radicalizzato il giovane in carcere, chi gli ha fatto il lavaggio di cervello, a chi è collegato. Si farebbero delle interessanti scoperte. Ma anche stavolta gli inquirenti si guardano bene dal farlo. E i giornalisti – solitamente indagatori ma qui creduloni fino all’ingenuità – si fanno in quattro per far passare la tesi dell’attentato genuinamente islamista, senza mai accennare nemmeno lontanamente all’ipotesi che il bietolone magrebino di turno sia stato preso in cura e guidato da servizi ben poco islamici.
    Quando si parla di attentati islamici, i debunker ipercritici diventano candidi come Biancaneve, e ci vogliono credenti come Marcellino Pane-e-Vino.

  31. E l’attentatore di Fort Lauderdale? Un altro mezzo scemo, reduce di guerra, paranoico. Il soggetto ideale da manipolare e usare. E ha pure ammesso di sentirsi spinto dalla CIA a studiare i testi dell’ISIS e ad aderirvi.
    Più di così …
    Ormai solo i giornalisti mainstream evitano accuratamente di fare due più due.

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