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“Le pan-regioni 1919-1949: dalla stasi al movimento” è finalmente acquistabile, online o presso le librerie se preventivamente ordinato. Il libro, che per motivi di stampa è stato suddiviso in due parti, è la continuazione del primo volume, “Le pan-regioni 1919-1949: l’architettura geopolitica”, ed affronta il periodo che va dall’invasione giapponese della Manciuria, nel 1931, al consolidamento del sistema bipolare della Guerra Fredda, nel 1949. Nello specifico, i temi trattati sono i seguenti:
- L’invasione giapponese nella Manciuria ed il sostegno britannico all’espansionismo nipponico sul continente asiatico;
- La fluidità del sistema europeo nei primissimi anni ’30, quando Mussolini oscilla tra potenze occidentali e potenze revisioniste;
- Il patto Anticomintern per la spartizione dell’Eurasia ed il tacito appoggio inglese all’alleanza nippo-tedesca;
- La guerra d’Etiopia come conquista del “grande spazio” italiano e come giro di boa del sistema internazionale;
- I nazionalismi arabi ed il sionismo, inizialmente appoggiato dall’Italia fascista;
- La guerra di Spagna come prototipo delle moderne guerre civili europee e come consolidamento dei blocchi in vista della guerra;
- Il progressivo ingradimento del Terzo Reich (Renania, Austria, Sudeti, Boemia e Moravia) avallato da Londra;
- La rivista “Geopolitica” di Massi e Roletto come laboratorio della strategia dell’Italia fascista;
- La genesi teorica del “Blitzkrieg” e la sua applicazione in Polonia e Francia;
- La spiegazione della mancata conquista italiana del Mediterraneo nell’estate 1940 e l’infausta scelta della “guerra parallela” in Grecia;
- L’apparente intenzione di Roosevelt di sfruttare la guerra europea per il consolidamento di Pan-America;
- La possibilità dell’Asse di vincere il conflitto invadendo il Medio Oriente;
- L’attacco tedesco alla Russia come attuazione del falso assioma mackinderiano ” Who rules East Europe commands the Heartland/ Who rules the Heartland commands the World-Island/ Who rules the
World-Island commands the World“; - L’Eurafrica e la Grande Asia orientale come auspicato risultato della spartizione dell’Isola Mondo;
- Il tentativo nipponico e italo-tedesco del 1942 di avvolgere l’Eurasia;
- L’attacco angloamericano all’Italia come applicazione della strategia dell’indirect approach;
- Lo smembramento della Germania come priorità anglosassone e la volontà delle potenze marittime di estendere il comunismo a tutto l’Heartland, Cina compresa;
- Le logiche sottostanti alla divisione del Pakistan dall’India e la nascita dello Stato d’Israele;
- La destabilizzazione della Cina attraverso la guerra civile e la convergenza di fondo tra la Cina nazionalista di Chiang kai-shek e quella di Xi Jinping;
- La strategia di Kennan e Lippmann per affrontare la Guerra Fredda e le priorità geopolitiche di Stalin.
Inoltre, il libro contiene una serie di temi cruciali in vista del prossimo conflitto tra Terra e Mare:
- Il concetto di “Crush Zone”, alias “Rimland”, per come definito da Spykman nel 1943;
- la guerra nel Pacifico;
- la Cina come uno dei tre centri organizzatori dell’Heartland;
- lo scenario dell’alleanza tra Germania, Russia e Cina;
- il concetto di “grande spazio”, per come elaborato da Schmitt e dai geopolitici italiani;
- L’autarchia ed i circuiti monetari;
- la centralità del Mediterraneo come ponte/faglia tra tre continenti;
- le ferrovie intercontinentali e transafricane;
- Il ruolo di India, Pakistan e Birmania nella prossima guerra;
- la congenita debolezza dell’Europa unita, nata dopo il 1945 sotto supervisione anglosassone;
- la cronica sudditanza della Francia alla potenze marittime e l’insanabile dissidio tra Italia e Inghilterra.
Il tutto è corredato da un’ottantina di tavole estratte dai principali lavori geopolitici dell’epoca.
Un’opera chiave per capire il passato e prepararsi al futuro. Buona lettura!